Salvo

Film 2012 | Drammatico, 104 min.

Regia di Fabio Grassadonia, Antonio Piazza. Un film Da vedere 2012 con Saleh Bakri, Sara Serraiocco, Luigi Lo Cascio, Giuditta Perriera, Mario Pupella. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, Francia, 2012, durata 104 minuti. Uscita cinema giovedì 27 giugno 2013 distribuito da Lucky Red. - MYmonetro 3,28 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 16 maggio 2017

Un film scritto e diretto da Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, sulla storia di un killer e un incontro che gli cambierà la vita per sempre. Il film ha ottenuto 4 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, 4 candidature a David di Donatello, In Italia al Box Office Salvo ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 160 mila euro e 58,4 mila euro nel primo weekend.

Salvo è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato sì!
3,28/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,08
PUBBLICO 2,77
CONSIGLIATO SÌ
Folgorante poliziesco in cui il Sud sembra il West. Il miglior esordio italiano dell'anno.
Recensione di Gabriele Niola
giovedì 16 maggio 2013
Recensione di Gabriele Niola
giovedì 16 maggio 2013

Salvo è lo scagnozzo di un boss locale. Gli fa da autista, guardia del corpo e "ripulitore". Proprio durante una di queste pulizie, penetra in casa della sua vittima e nell'attendere il suo arrivo scopre la sorella di questo, una non vedente che non avrà il coraggio (o la volontà) di uccidere, anche perchè si rende conto che proprio in durante la colluttazione le è successo qualcosa di clamoroso. Decide così di rapirla e nasconderla al mondo sostenendo di averla fatta fuori. Ma nel mondo della malavita morire è tanto facile quanto è difficile amare.
La semaine de la critique di Cannes l'ha accettato "all'unanimità". L'opera prima di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia è un poliziesco che rifiuta ogni tono noir e preferisce sporcarsi le mani nel gangster movie all'americana (e all'occorrenza anche nel western), completamente desaturato non di colori ma di parole, espressioni e linguaggio verbale.
Salvo non parla praticamente mai e la sua prigioniera non è che sia da meno, parlano semmai tutti quelli che gli sono intorno da cui, come ogni buon criminale in cerca di redenzione, Salvo tenta di fuggire.
I silenzi sono l'arma a doppio taglio di questo film. Da una parte Piazza e Grassadonia dimostrano una capacità di lavorare sull'immagine e sul sonoro come nessun altro cineasta emergente si sogna anche solo di sperare, dall'altra al procedere della storia si lasciano ammaliare dalla propria abilità, finendo per confidare troppo nel fatto che non detti, sguardi e silenzi contemplativi riescano a mandare avanti il film.
Quando non sono troppo innamorati della loro tecnica però i due cineasti riempiono il loro Salvo di idee e di uno sguardo sulle "cose" (la Sicilia, gli esseri umani, i protagonisti, le auto, le armi) che orbita dalle parti di quello di Matteo Garrone, per come va a lavorare su luoghi reali e corpi locali per trasfigurarli e farli apparire altro (una fabbrica in disuso che pare una galera, la campagna sicula che pare il Texas). Soprattutto, in più rispetto a qualsiasi contemporaneo italiano, i due registi dimostrano una padronanza di tempi e spazi che è impressionante. Basterebbe anche solo il lungo pianosequenza iniziale (più di 20 minuti) in cui la ragazza non vedente si muove in casa prima ignorando la presenza di un estraneo poi, scopertala, cercando con la calma e la finta routine di celare i propri tentativi di fuga, per dimostrare quanto il nostro cinema si stia perdendo in questi anni. Suspense, tensione, sfruttamento degli ambienti, ricerca di un linguaggio diverso, contaminazione con il cinema di altri paesi (America ma soprattutto Asia) e un lavoro maniacale sul rumore ambientale. Tutto Salvo è infatti letteralmente martellato di rombi di motorini, metallo che sbatte, urla, pianti, sgommate, canzoni che escono dalle radio e altri rumori che provengono da lontano e danno la dimensione dei luoghi in cui si svolge la storia, anche quando non li vediamo. In questo modo pure le scene d'azione che avvengono quasi sempre fuori campo sembrano naturali, anche le terribili colluttazioni, di cui sentiamo solo i gemiti, sono digerite con il raccapriccio che meritano.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 1 luglio 2013
FabioFeli

Salvo (Saleh Bacri) è un killer mafioso spietato. Deve uccidere un componente di un clan avversario, ma nella casa di questi c’è la sorella cieca, Rita (Sara Serraiocco). Nell’attesa dell’avversario Salvo spia le mosse della ragazza. L’esecuzione avviene fuori campo e il successivo contatto di Salvo con Rita, terrorizzata, origina un avvenimento imprevisto: la ragazza cieca, quasi miracolosamente, [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 luglio 2013
xoting

Forse non lo dovremmo chiamare film, almeno per il concetto che ne abbiamo avuto fino ad oggi. Salvo oltrepassa una nuova frontiera del racconto dove i dialoghi sono sostituiti dai sospiri e dall’ansia degli stessi spettatori. Salvo ti catapulta in un luogo, una storia, un modo di vivere il tempo e il territorio, quel territorio, dove la legge non è scritta ma è inesorabile ed indiscutibile.

mercoledì 7 maggio 2014
sherkat

Al di lá del pubblico appassionato ed esperto, esiste purtroppo il pubblico e basta. Quel pubblico, cioè, che va al cinema per assistere a qualcosa di interessante, magari proprio in base alle recensioni della critica "illuminata". La locandina di "Salvo" promette un film d'azione prodotto da registi esordienti e interpretato da attori sconosciuti.

giovedì 11 luglio 2013
Giovanna

La Mafia come cecità, come squallore di vita, afasia sentimentale, voglia di libertà da schemi opprimenti. Ma anche difficoltà ad eluderne i meccanismi, subalternità ai ruoli, denuncia di colpevole connivenze. Il titolo suggerisce un protagonista, in realtà la narrazione prevede un’intera microsocietà imprigionata in stereotipi di violenza, sopraffazione, miseria intellettuale, attraverso una [...] Vai alla recensione »

domenica 29 ottobre 2023
Lovemovies

Salvo è un killer abituato ad uccidere. La volta che si introduce in una casa per eliminare un uomo, si accorge che lì presente c'è anche una ragazza, non vedente. Salvo rimane profondamente turbato dalla sua figura. La ragazza è Rita, sorella dell'uomo appena ammazzato. Il killer decide di risparmiarle la vita, la porta via con sé e si presta ad aiutarla, [...] Vai alla recensione »

venerdì 19 luglio 2013
angelo umana

 La bella canzone dei Modà e Emma, “Arriverà”, di un amore perduto e poi ritrovato, è presente in varie fasi del film e diventa, oltreché un filo conduttore, qualcosa di intimo, privato dei due protagonisti Rita e Salvo. Lui è il killer di un’organizzazione criminale, un “cleaner” - ma non così clean come Jean Reno in Léon [...] Vai alla recensione »

martedì 9 luglio 2013
diomede917

Strano il destino che unisce i due film italiani che hanno aperto e chiuso questa stagione cinematografica entrambe due opere prime sofferte, entrambi vincitori virtuali dei festival ai cui hanno partecipato ed entrambi parlano di due destini che si incrociano nello sfondo malavitoso dell’Italia del sud……è questo quello che unisce Salvo con L’intervallo….

lunedì 1 luglio 2013
Flyanto

 Film in cui si narra di un killer affiliato alla mafia, di nome appunto Salvo, il quale nel corso di una sparatoria avvenuta come regolamento di conti, uccide un boss che ha una sorella cieca. La ragazza vive praticamente segregata in casa e completamente isolata dal resto del mondo esterno e, morto il fratello, rimane in balia di se stessa. Il killer Salvo comprende ciò e ne rimane profondamen [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 luglio 2013
tomanza

Togliendo le lunghe, esasperanti, statiche ed inutili sequenze sarebbe un ottimo cortometraggio.

domenica 30 giugno 2013
flux82

La cosa che lascia più perplessi è lo sviluppo della trama, già di per sé scarna, parliamo infatti della relazione che si instaura tra una ragazza semi non-vedente (che a metà film quasi per miracolo sembra aver recuperato la vista) e il carnefice-sicario del fratello di lei. Fin qui nulla da dire se non che il film non riesce mai a creare quella rete narrativa nella quale lo spettatore può perdersi [...] Vai alla recensione »

martedì 2 luglio 2013
brian77

Ennesimo film italiano basato su un'esibizione estetizzante di stile per arruffianarsi gli addetti ai lavori, ma da cui il pubblico scappa a gambe levate. Anche qui, a parte la solita difesa sindacale dei film italiani da parte di Kronos, l'hanno visto in tre o quattro... Peccato, perché qualcosa di buono ci sarebbe, ma bisognerebbe fare i film per le sale e non per i festival.

giovedì 16 maggio 2013
Kronos

E' divertente leggere la recensione di Niola, perchè vi si trova tutto l'armamentario del criticone italiano contemporaneo: piagnone, arrogante, ignorante. Gli è piaciuto il film di Grassadonia/Piazza, e quindi cosa fa? Naturalmente, come da copione nostrano, si mette a buttare merda addosso a tutti gli altri, a denigrare a 360° il cinema italico d'oggi, curandosi [...] Vai alla recensione »

sabato 31 maggio 2014
astromelia

proprio la storia non sta in piedi ma sarebbe spietatatamente lungo soffermarsi,se ne trae una bella fotografia,un gran "pezzo"l'attore protagonista,ma la sostanza ristagna,noiose le lungaggini sceniche,piuttosto improbabile il miracolo della vista riacquistata e che alla fine la ragazza si trascini dietro l'uomo ferito per portarselo a casa? semmai il film rispecchia la vendetta lenta e inesorabile [...] Vai alla recensione »

venerdì 17 gennaio 2014
Riccardo Tavani

  Film di poche parole, parecchia penombra, polvere, ruggine e ferraglia, Scenario la Sicilia e la lotta spietata tra cosche locali. Salvo, il protagonista del titolo, è il micidiale, efficientissimo killer di uno dei boss dominanti. Lui è la sua pistola. Rita, invece, la sorella del capo-clan avverso, è cieca. Conta le banconote che il fratello scarica quotidianamente [...] Vai alla recensione »

mercoledì 10 luglio 2013
pressa catozzo

Bello mi è piaciuto.

lunedì 27 aprile 2020
Dandy

Il debutto dei due registi è un film dalle tematiche note,ma comunque interessante e decisamete riuscito.Lo stile è freddo e asciutto,con una fotografia prevalentemente scura(di Daniele Ciprì) e lunghi piani sequenza(notevole quello nel prologo,con l'ingresso del protagonista nella casa del mandante traditore).Ed è convincente lo sviluppo dell'amore tra i protagonisti.Ben [...] Vai alla recensione »

sabato 14 marzo 2015
brian77

Rivisto (parzialmente) a distanza di tempo... è ancora peggio della prima volta.  Se si fa un piano sequenza bisogna che sia efficace, sia formalmente che narrativamente. Insomma, devi usarlo per dire qualcosa.  Invece qui c'è un pianoseuqenza lunghissimo, interminabile, che è stato celebrato ai festival dai sostenitori dei registi per l'unico motivo che [...] Vai alla recensione »

mercoledì 7 maggio 2014
sherkat

venerdì 19 luglio 2013
angelo umana

Con tutto il rispetto per i titolisti i commentatori e i giornalisti specializzati (?): quando mai nel film si parla di mafia. Ho perso i primi 10' e posso sbagliarmi e, cosa c'entra il termine "poliziesco" di cui parla Gabriele Niola????. 

domenica 14 luglio 2013
Rosalia Amoroso

Ottimo film ! Ricorda il bellissimo film di Terence Young " Gli occhi della notte " del 1967, nel quale giganteggiò la bravissima e bellissima Audrey Hepburn ! Anche "Salvo" non è da meno considerato che è il lavoro primo di Grassadonia e Piazza ed i protagonisti sono quasi due debuttanti per il cinema.

domenica 30 giugno 2013
Maurizio.Meres

Criticare un film e' molto facile il difficile e giudicarlo , la sceneggiatura lascia il tempo che trova ,i silenzi nel film valgono più' delle parole le scene sono molto intense e trascinano il film in una tristezza molto rimarcata dalla figura degli attori nei vari personaggi.Buona la prova dell'attore che interpreta salvo ,se piace il cinema e' da vedere.

giovedì 18 luglio 2013
Daniela Romani

Il film presenta delle buone idee che però non trovano la loro reale espressione, rimanendo un film statico nelle numerose e "rumorose" scene che non riescono nè a scandire il tempo nè a suscitare un reale interesse e coinvolgimento nella storia. La storia sarebbe stata bella, soprattutto dà uno spunto sulla capacità di cambiamento e di redenzione [...] Vai alla recensione »

Frasi
"Il mio nome è Salvo Mancuso!"
Salvo (Saleh Bakri)
dal film Salvo - a cura di Alessia G.
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Marco Giusti
Il Manifesto

È a un modello di cinema minimalista e di grande struttura stilistica che cerca di avvicinarsi l'opera prima dei palermitani Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, Salvo. Prova reale che i miracoli esistono. Se è un miracolo, infatti, che, senza Medusa né Rai e senza un distributore (ma con un partner francese), Salvo apra la 52ma edizione della Semaine de la Critique, è un miracolo anche che una ragazza [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Vedere o non vedere, mostrare o non mostrare? Un caso curioso unisce due film intorno al dilemma chiave del cinema moderno. In Salvo, di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza (Semaine de la Critique), un killer mafioso compie una specie di miracolo. Entrato in una casa per uccidere un rivale, si trova di fronte la sorella, una ragazza cieca dalla nascita.

Alessandra De Luca
Avvenire

Nella giornata cinematografica di oggi, dominata da disagi sociale e generazionali, si fa strada il primo film italiano sulla Croisette, Salvo, dei siciliani Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, chiamati a inaugurare la prestigiosa sezione "Semaine de la Critique" dalla quale l'Italia mancava dal 2005. Una storia d'amore, mafia e miracoli accolta con entusiasmo dal pubblico, che getta una luce di speranza [...] Vai alla recensione »

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Palermo, giorni nostri. Micidiale sicario di mafia, Salvo uccide l'ennesimo rivale, ma ne risparmia la sorella non vedente, Rita: all'oscuro del boss, la nasconde nella campagna di Enna. I miracoli accadono, uno choc fa riacquistare la vista, ma la relazione tra non-carnefice e non-vittima è destinata a tingersi di sangue. Stupendamente fotografato da Ciprì, l'esordio di Grassadonia e Piazza incanta [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Killer di mafia, Salvo Mancuso tende un agguato in una casa di Palermo, presente la sorella - cieca - della sua vittima. L'uomo compie il delitto; ma nella colluttazione con la ragazza, Rita, le restituisce misteriosamente la capacità di vedere. Salvo conduce a forza la giovane in un capannone industriale abbandonato dell'entroterra; e ne diventa il protettore, contro il suo stesso boss che vuol mettere [...] Vai alla recensione »

Cristina Piccino
Il Manifesto

Una coppia di giovani palermitani col desiderio di fare un film, allenati dal lavoro su sceneggiature e progetti altrui, vince il Solinas con una storia di mafia che piace a due produttori, tra cui Fabrizio Mosca ( sì, il produttore dei Cento passi), trova interlocuotori nazionali (il Torino Film lab) e internazionali (tra gli altri Arte), riesce a girare il film che arriva a Cannes, nel cartellone [...] Vai alla recensione »

NEWS
VIDEO
giovedì 13 giugno 2013
Letizia della Luna

Un esordio folgorante. Di quelli rari. I siciliani (palermitani per l'esattezza) Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, dirigono Salvo, un dramma tutto italiano che si sporca le mani con diversi generi, dal poliziesco al gangster movie, riuscendo così a [...]

winner
miglior fotografia
Nastri d'Argento
2014
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