Un thriller venale confuso tra commedia umana, maschilismo di ritorno e una spruzzata di #balancetonporc. Thriller, Francia2022. Durata 142 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ballerino si innamora di un ex star del cinema. Insieme mettono in atto una truffa. Espandi ▽
Margot seduce Adrien nella sontuosa villa di Martha, attrice capricciosa sul viale del tramonto. Margot è una femme fatale ghiotta di diamanti, Adrien uno gigolo di star in declino. Amante annoiato di Martha, Adrien perde la testa per Margot che seduce polli benestanti per garantirsi un ricco avvenire. I due si intendono a meraviglia, nel letto e nella vita, dove tramano truffe incredibili a beneficio e a danno dei miliardari della Costa Azzurra. Ma l'abuso di seduzione e la totale mancanza di scrupoli saranno fatali. Sempre in levare e vano, come la vita dei super-ricchi che vorrebbe smascherare, Masquerade è girato tra Nizza e Cannes e confuso tra commedia umana, maschilismo di ritorno e una spruzzata di #balancetonporc, per non dispiacere nessuno. Soffriamo con gli attori nei panni di personaggi esagerati e falsi, mediocri e impossibili da amare. Personaggi assurdi che si credono in una commedia degli anni Cinquanta ma finiscono per inciampare in una trama inutilmente complessa che gira a vuoto, usa lo "sperma" come collante (noblesse oblige!) e non riesce a suscitare un briciolo di empatia. Recensione ❯
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Un'ode al saper vivere femminile, quasi un musical dalle tinte sfumate. Biografico, Italia, Belgio2022. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vita di Chiara cambia quando decide di scappare di casa e raggiungere l'amico Francesco. Espandi ▽
1211. Chiara, ragazza di buona famiglia, decide di lasciare la casa del padre per seguire il percorso di Francesco d'Assisi, obbedendo alla regola di castità e di rinuncia ai beni materiali. Inizia così per lei una vita di preghiera, di servizio e di comunità, accanto a fratelli e sorelle, presso il monastero di San Damiano. A poco a poco Chiara emerge come una figura guida per le consorelle, opera miracoli senza nemmeno rendersene conto e raccoglie un seguito sempre crescente, che sfocerà nella creazione di un ordine sancito dal Papa. Ma non tutto sarà lineare e semplice, perché Chiara è una donna, e ad una donna molto di ciò che è consentito ad un uomo, ad esempio Francesco, è invece ostacolato.
Come nel caso dei precedenti Nico, 1988 e Miss Marx, la regista e sceneggiatrice Susanna Nicchiarelli affronta una figura femminile centrale giustapponendola alla sua epoca e contestualizzandola all'interno della società patriarcale.
Nicchiarelli fa di Chiara quasi un musical, tutto sommato più vicino a Fratello sole, sorella luna (del quale però, per scelta, non ha la leggerezza) nella descrizione di una letizia tranquilla che a un film rivoluzionario come era stato all'epoca Jesus Christ Superstar, e resta un'ode al saper vivere femminile "sole ma insieme". Recensione ❯
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Un atto d'amore verso gli attori e il ricordo autobiografico di un tempo intenso e libero. Drammatico, Francia, Italia2022. Durata 126 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Fine anni Ottanta. Le storie di Stella, Victor, Adèle ed Etienne. Espandi ▽
Parigi, 1986. È il momento delle audizioni per entrare nella prestigiosa scuola di recitazione del Théâtre des Amandiers, il cui direttore artistico era il carismatico Patrice Chéreau. Fra i pochi fortunati ammessi ci sono la bella Stella, concupita dal tenebroso e tormentato Etienne come dall'entusiasta Victor, Adèle la rossa e Frank che è già sposato e in attesa di un figlio, una ragazza incinta, un'altra gay, un cantante: tutti intorno ai vent'anni, tutti posseduti dal sacro fuoco della recitazione. È l'epoca dell'amore libero, ma lo spettro dell'Aids comincia già a farsi strada, e sarà destinato a porre fine alla gioiosa promiscuità cui i ragazzi sono abituati; così come le droghe facili taglieranno le gambe a chi fatica a gestire il proprio equilibrio interiore. Qualcuno ce la farà, nel teatro e nella vita, qualcun altro soccomberà alle pressioni di un mondo esterno in cambiamento. Recensione ❯
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Un terzo capitolo confermativo e rassicurante, a cui sono stati smussati gli artigli comici. Commedia, Francia2022. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il terzo capitolo della saga Non sposate le mie figlie. Espandi ▽
Claude e Marie si apprestano a celebrare il loro 40esimo anniversario di matrimonio con una cenetta romantica, ma le quattro figlie vogliono regalare loro una grande festa a sorpresa. La riunione di famiglia non è una passeggiata: i coniugi cinesi si sono legati al dito che Claude non li distingue dai loro connazionali, gli avoriani si ribellano alla sistemazione pensata per loro, il suocero algerino vorrebbe cantare alla cerimonia con il suo gruppo rock per la disperazione della moglie, e la coppia israeliana è in piena crisi.
Riunione di famiglia è il terzo episodio di quella che è diventata una minisaga cominciata con lo spassoso Non sposate le mie figlie, e vede il comico Christian Clavier mattatore di una storia di accettazione obtorto collo della Francia multietnica.
Qualche gag è davvero riuscita, come il flashback in cui Claude si infila in casa di una famiglia cinese qualunque credendola quella del consuocero, mentre altre scontano la mancanza di novità della premessa comica e forse anche di un doppiaggio meno divertente dell'audio originale (l'adattamento invece è di prim'ordine, e aggiornato alla terminologia contemporanea). Recensione ❯
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Pallaoro si rivela un maestro nel raccontare il progressivo e dolente riavvicinamento tra una madre e la figlia. Drammatico, USA, Italia2022. Durata 110 Minuti.
Dopo aver ritrovato la madre e il resto della famiglia, una donna intraprende un percorso nel suo dolore e nelle sue paure, nei suoi bisogni e nei suoi desideri fino a scoprire dentro di sé la forza per guarire le ferite del passato. Espandi ▽
La californiana Monica torna dopo molti anni nella casa in cui la madre viene accudita da una badante, dal fratello e dalla cognata. Il rientro non è facile perché un tempo la madre l'aveva allontanata da sé per un motivo che non viene rivelato esplicitamente.
Andrea Pallaoro si rivela un maestro nell'avvicinamento progressivo ad un personaggio raccontandolo grazie a dettagli che si assommano formando tessera dopo tessera un puzzle dell'animo.
In questo film, girato in 4/3 per concentrare l'osservazione sui volti, sui corpi e sui gesti più che sulle parole e privo, come è giusto che sia, di una colonna musicale che non abbia una funzione diegetica, Pallaoro non imita ma si accosta alla poetica e all'estetica di Xavier Dolan, con l'esclusione della tensione pronta per esplodere dei film del regista canadese. Recensione ❯
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In un magazzino di Palermo un gruppo di persone frantuma le ossa di vittime consenzienti per riscuotere gli indennizzi assicurativi. Espandi ▽
Palermo. Vincenzo fa parte di una banda di truffatori che si occupa di simulare incidenti in cambio di una fetta degli indennizzi assicurativi. Quando non riesce a reclutare nuovi clienti, pensa di coinvolgere Luisa, una giovane ragazza tossicodipendente a cui si è avvicinato per aiutarla. Per il suo primo film da regista, l’attore teatrale e cinematografico Vincenzo Pirrotta si circonda di eccellenze del cinema siciliano e racconta una storia sofferta, intrisa di disagio sociale e che affonda le radici nella cronaca. Non c’è una profonda elaborazione, né una ricerca sofisticata; c’è l’urgenza di testimoniare di una storia presentata in modo corale, attraverso prospettive molteplici. Qui aiutano gli ottimi attori: Luigi Lo Cascio nel ruolo di un invalido cocciuto che si rifiuta di pagare, la sempre memorabile Aurora Quattrocchi nei panni di una madre “anima nera” di Munziana memoria, e poi volti affidabili come Ninni Bruschetta e lo stesso Pirrotta che si sobbarca il ruolo di protagonista. Recensione ❯
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Princess è una giovane clandestina nigeriana che vende il proprio corpo ai margini di una grande città. Un giorno incontra un uomo che sembra volerla aiutare. Ma è soltanto da sola che Princess potrà salvarsi. Espandi ▽
Princess ha diciannove anni e arriva dalla Nigeria. Vende il suo corpo nella boscaglia ai bordi di una delle strade dell'hinteland romano. Il suo quotidiano, l'incontro con clienti occasionali e non, il rapporto con le compagne di prostituzione attraversano un film in costante equilibrio tra la realtà e la sua rappresentazione in funzione di racconto morale. Roberto De Paolis, dopo il sorprendente esordio nel lungometraggio con Cuori puri, affronta una modalità completamente differente di fare cinema. Scrive la sua opera seconda con la collaborazione di ragazze nigeriane che sono state vittime della tratta, chiedendo loro di interpretare se stesse. Ne nasce uno sguardo mai compassionevole e neppure retorico. Rispetto alle tante prostitute che abbiamo visto sullo schermo Princess ha dalla sua la verità del vissuto e, al contempo, l'amarezza e il distacco da sé che esso ha comportato in una giungla umana maschile fatta di piccoli uomini sfottenti, ambiguamente sorridenti o sbrigativamente pretenziosi ma quasi sempre anche se non consapevolmente avidi. Recensione ❯
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Il secondo capitolo dedicato alla maschera del Re del Terrore, questa volta interpretata dall'attore internazionale Giacomo Gianniotti. Espandi ▽
È notte su Clerville. Diabolik entra in un edificio e riesce a rubare una preziosa corona. L'ispettore e i suoi uomini riescono a trovare il suo rifugio dentro una montagna. Diabolik riesce a scappare ma nella fuga abbandona Eva che, per sottrarsi alle forze dell'ordine, si tuffa nel fiume. Ginko è convinto che il criminale prima o poi si farà vivo così fa sorvegliare giorno e notte il suo laboratorio in cui c'è tutta la preziosa refurtiva rubata negli anni. A mettersi in contatto con lui sarà invece Eva Kant che si vuole vendicare dopo essere stata tradita e gli propone un accordo per catturare Diabolik. Nel frattempo l'ispettore deve anche affrontare l'arrivo in città di Altea, Duchessa di Vallenberg.
La caccia continua. Sul finale e sui titoli di coda del film, c'è già l'apertura al nuovo episodio che concluderà la trilogia. In realtà Diabolik - Ginko all'attacco non è un sequel di Diabolik ma un nuovo episodio.
Con la musica di Pivio & Aldo De Scalzi il film riesce a tratti a ritrovare la seduzione di Diabolik. Alla fine è sempre questione di atmosfera. Recensione ❯
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Un musical sincero ma che non si affranca mai dalla realtà per approcciare il meraviglioso. Musical, Italia2022. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un musical ambientato a New York negli anni '20. Espandi ▽
Eva ha un sogno, cantare al Choo Choo Train dove lavora come lavapiatti. Giovane donna emigrata, si scontra ogni giorno con New York e un desiderio di riscatto sempre rimandato. Poi una notte si rifugia in una casa che credeva abbandonata e la sua vita cambia. Accolta da Armie, un reduce della Grande Guerra, scopre con lui l’amore e le possibilità di un destino migliore. Il ragazzo ha un potere speciale, rendere i sogni reali, ma un segreto doloroso, un fratello soldato da ‘mantenere’ in vita. Tra illusione e realtà, Eva e Armie troveranno la via per la felicità. L’impossibile lutto per Abbatangelo ha la forma spettacolare di un genere per cui nutre un sentimento sincero ma che non riesce a dominare. Su una trama musicale, firmata da Fabrizio Mancinelli, più prossima al pop che ai classici di Broadway, The Land of Dreams dovrebbe raccontare l’irresistibile ascensione nel mondo del divertissement di una cantante interpretata timidamente da Caterina Shulha. Il film però inchioda i suoi protagonisti ai loro ruoli e li fissa al suolo senza nessuna ambizione coreografica o volontà di movimento. Il piacere primario del musical è contemplare la virtuosità dei suoi interpreti che inciampano invece sui loro sogni e sulle parantesi sentimentali. Eva e Armie non scivolano sulla superficie dell’immagine, e nemmeno della psiche, limitandosi ad allineare una serie di numeri atoni in una burrasca di effetti speciali. Recensione ❯
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Un road movie malinconico con una Stefania Sandrelli istrionica e vitale ma troppo poco guidata. Commedia, Italia2022. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una star del liscio di 70 anni si mette in viaggio verso i luoghi e le persone che più ha amato. Espandi ▽
Olimpia ha una settantina d’anni e un trascorso di successi come cantante da balera insieme alla sua band, I capricci di Olimpia. In Emilia Romagna è stata una star, ma ora “i suoi capricci non li ascolta più nessuno”. Un viaggio verso Zurigo in compagnia della mite Maria, fidanzata del bagnino del lido dove prende ancora il sole in topless, sarà di un’avventura che cambierà la vita a entrambe. Acqua e anice è un road movie lungo il passato pieno di successi, ma anche di errori, di Olimpia, che è stata molto amata e molto offesa. La sceneggiatura, firmata dal regista Corrado Ceron insieme a Federico Fava e Valentina Zanella, ha una sua grazia triste, ma la regia è incerta, forse intimidita dalla presenza di Stefania Sandrelli che, nel ruolo di Olimpia, ha momenti di ineffabile grandezza, ma avrebbe avuto bisogno di una direzione più precisa: come uno Stradivari che necessita di un direttore d’orchestra di grande capacità di controllo. Recensione ❯
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Una storia vera che perde di brillantezza a causa di una costruzione da fiction tv. Drammatico, Italia2022. Durata 81 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film ha come protagonista colui che ha vissuto la vera vicenda narrata nel film, Filippo Laganà. Espandi ▽
Il ventenne Filippo, durante un viaggio a New York, accusa dei forti dolori addominali. Essendo sprovvisto di assicurazione sanitaria, riesce a imbarcarsi in modo rocambolesco su un aereo per farsi curare in Italia. Viene ricoverato d'urgenza e la sua vita è appesa a un filo. Per sopravvivere deve sottoporsi a un trapianto di fegato. Comincia così la sua odissea. Filippo però non è solo. E presto si ritroverà a dialogare con quello che sarà con un amico invisibile, che diventerà però il suo 'amico per la pelle'.
Amici per la pelle non sceglie la strada mélo dei film statunitensi sulla malattia e neanche l'approccio documentaristico dove restano solo dei frammenti (il protagonista ha lo stesso nome dell'attore) e quel momento autentico già accennato, a fine film. Ma la costruzione attorno da fiction tv gli fa perdere, malgrado le premesse e le migliori intenzioni, autenticità e brillantezza.
Il mette in evidenza anche il rapporto di Filippo col padre - Massimo Ghini nel film e Rodolfo Laganà nella vita reale - e già si sofferma all'inizio sulla sua passione per lo spettacolo quando da bambino gli brillavano gli occhi nel camerino. Recensione ❯
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La sorprendete performance di Casadilego è il solo asse attorno a cui gira tutto. Drammatico, Italia2022. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'estate di Anita, 17 anni e tutto ancora da scoprire. L'incontro con un famoso cantante le farà conoscere il suo talento e la sua vera passione: la musica. Espandi ▽
Le riuscite performance musicali di Casadilego – che Mollo fortunatamente filma in presa diretta – e la fotografia splendente di Daniele Ciprì sono due punti di forza da segnalare. Purtroppo depotenziati dalla scarsa ispirazione e bilanciamento della sceneggiatura. I personaggi sono monodimensionali e alcuni sembrano passare di lì per caso. My Soul Summer si perde così in un racconto di formazione sgangherato, poco convinto e inutilmente prolisso, che almeno per la prima metà è sorretto dalla sicurezza di Tommaso Ragno e dalla sua buona interazione con Elisa Coclite. È lei la vera perla del film, l’asse attorno a cui gira tutto, e ascoltarla mentre canta, al piano, con accompagnamento di chitarra o senza, è emozionante. Recensione ❯
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Una favola scanzonata, meravigliosamente interpretata, tra rimandi epici e digressioni liriche. Commedia, Italia2022. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Astolfo, un pensionato che dalla vita non si aspettava più niente, viene sfrattato dal suo appartamento e ripara nella vecchia casa di famiglia. Lì incontrerà Stefania e si innamora. Espandi ▽
Astolfo è un professore in pensione che vive a Roma in un vecchio appartamento da cui viene gentilente sfrattato. Gli affitti sono lievitati e il professore decide di tornare in provincia. L’amore per Stefania, una bella signora introdotta dal cugino farfallone, scuoterà l’ordinarietà del quotidiano e darà un senso nuovo alla sua esistenza. Gianni Di Gregorio riporta sullo schermo il suo personaggio romano chiamato archetipicamente “il professore”. Il regista non nasconde niente sotto le borse degli occhi, le rughe della vita, il desiderio che lo assilla e che finalmente soddisfa fuori dalle mura di Roma. Se il regista infonde al suo avatar la stessa nonchalance bonaria, costruendo il suo film su una pacata verve dialogica, Stefania Sandrelli impone ancora la sua bellezza di vergine siciliana, sedotta ma non abbandonata perché Astolfo la porta via con sé. Al ritmo calmo e tranquillo della sua Panda bianca. Recensione ❯
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Gianfranco Rosi ripercorre i viaggi del Papa impostando un dialogo a distanza tra il flusso dell'archivio dei viaggi del Papa, le immagini del suo cinema, l'attualità e la storia recente. Espandi ▽
A nove anni dall’inizio del suo pontificato, Papà Francesco ha compiuto trentasette viaggi, dal primo a Lampedusa agli ultimi in Medio Oriente e in Canada. Gianfranco Rosi ripercorre le missioni del Pontefice facendo dialogare le immagini ufficiali con i filmati d’archivio, alcuni frammenti dei suoi film e riprese effettuate per l’occasione. Da documentarista Rosi osserva, confronta, amplia la prospettiva e usa le immagini per confrontarsi con il proprio soggetto. Il suo racconto non sta dalla parte di Francesco, bensì dietro, o di fronte, provando a scorgere debolezze e incertezze che sovente spezzano l’ufficialità dei discorsi scritti e delle riprese ufficiali. Grande comunicatore, Papa Francesco non si tira indietro di fronte ai problemi, soprattutto quando è lui ad avere la parola. E anche Rosi dunque non si tira indietro, accettando l’idea che il suo film prosegua in modo meccanico, di viaggio in viaggio, in modo piuttosto compilativo e didascalico, ma in questo modo riuscendo contestualizzare e verificare le parole del Papa. Recensione ❯
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Una storia di passioni e vendette che ha il coraggio (anche estetico) di rimanere estrema. Drammatico, Italia2022. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tratto dall'omonimo libro inchiesta di Carlo Bonini e Giuliano Foschini, un gangster movie e una grande, tragica storia d'amore. Espandi ▽
Promontorio del Gargano. I Malatesta e i Camporeale sono in guerra da sempre, e Michele Malatesta ha vendicato l'eccidio di tutta la sua famiglia avvenuto nel 1960. Più di quarant'anni dopo, le due famiglie sembrano aver instaurato una tregua, favorita da una terza famiglia, i Montanari. Ma Andrea Malatesta, il figlio prediletto di Michele, perde la testa per Marilena, la bellissima moglie di Santo Camporeale, ed è di nuovo guerra senza esclusone di colpi, destinata a protrarsi nel tempo e a travolgere persone e cose. Nessuno saprà più di chi potersi fidare, così come nessuno potrà evitare di entrare in qualche misura nella spirale della violenza. Recensione ❯
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