Monica

Film 2022 | Drammatico, 110 min.

Regia di Andrea Pallaoro. Un film Da vedere 2022 con Trace Lysette, Patricia Clarkson, Emily Browning, Adriana Barraza, Graham Caldwell. Cast completo Genere Drammatico, - USA, Italia, 2022, durata 110 minuti. Uscita cinema giovedì 1 dicembre 2022 distribuito da Arthouse. - MYmonetro 3,27 su 26 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 28 novembre 2022

Dopo aver ritrovato la madre e il resto della famiglia, una donna intraprende un percorso nel suo dolore e nelle sue paure, nei suoi bisogni e nei suoi desideri fino a scoprire dentro di sé la forza per guarire le ferite del passato. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, 2 candidature a Spirit Awards, In Italia al Box Office Monica ha incassato 32 mila euro .

Consigliato sì!
3,27/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 2,90
PUBBLICO 3,40
CONSIGLIATO SÌ
Pallaoro si rivela un maestro nel raccontare il progressivo e dolente riavvicinamento tra una madre e la figlia.
Recensione di Giancarlo Zappoli
sabato 3 settembre 2022
Recensione di Giancarlo Zappoli
sabato 3 settembre 2022

La californiana Monica torna dopo molti anni nella casa in cui la madre viene accudita da una badante, dal fratello e dalla cognata. Il rientro non è facile perché un tempo la madre l'aveva allontanata da sé per un motivo che non viene rivelato esplicitamente.

Un progressivo e dolente riavvicinamento tra una madre e una figlia dopo una traumatica separazione.

Andrea Pallaoro si rivela un maestro nell'avvicinamento progressivo ad un personaggio raccontandolo grazie a dettagli che si assommano formando tessera dopo tessera un puzzle dell'animo. Non a caso ad un certo punto ne vediamo uno che riproduce gli orologi distorti di Salvador Dalì. Perché è il tempo della distanza che può distorcere non solo le percezioni reciproche ma anche il senso dei legami, impedendo alle lancette di procedere verso una possibile scansione comune del tempo.

Perché Monica ha lasciato (o è stata costretta a lasciare) la madre tanti anni prima ed ora fa ritorno alla casa in cui è nata e cresciuta sperando (senza però esplicitarlo anticipatamente) in un riconoscimento.

Perché la donna, che ha un quasi disperato bisogno di un amore che la sostenga, non è più la persona che ha dovuto lasciare la famiglia. Ora Monica è una persona che attrae l'attenzione di chiunque la veda, che fa massaggi, che non reagisce in malo modo se a un bambino (che si scuserà) sfugge una pallonata contro la sua auto. Perché ha conosciuto molto bene la riprovazione del mondo degli adulti ed ora si accosta a una madre, costretta a letto dalla malattia, con il bisogno di vicinanza e di reciproco perdono che sembra non poter trovare la strada della reciproca confidenza.

In questo film, girato in 4/3 per concentrare l'osservazione sui volti, sui corpi e sui gesti più che sulle parole e privo, come è giusto che sia, di una colonna musicale che non abbia una funzione diegetica, Pallaoro non imita ma si accosta alla poetica e all'estetica di Xavier Dolan, con l'esclusione della tensione pronta per esplodere dei film del regista canadese.

In Monica il tormento è interiore e si esplicita a poco a poco, chiedendo allo spettatore di mettere a disposizione il suo tempo per conoscere e comprendere, nonché sperare in un esito di reciproca conciliazione che apra la strada, almeno in un microcosmo familiare, alle generazioni future che vedano davanti a sé un percorso privo di barriere ed ostacoli dettati dal pregiudizio che impedisce l'ascolto delle ragioni dell'altro. Impedendo agli animi di diventare come piscine infestate da erbacce.


MONICA disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 7 dicembre 2022
Paolo P

Visto il film con l'autore presente in sala. Tutti l'hanno accolto con commozione e alto gradimento, applaudendo anche la storia sul riconoscimento della transessualità. Riconoscendo anche al film un taglio politico. Sinceramente a me questo film pare essere un boomerang contro tutti i valori che si propone di promuovere. Se cambiamo ottica e guardiamo il film sotto una lente prettamente [...] Vai alla recensione »

martedì 15 novembre 2022
Clarainthesky

Ho visto questo film a Venezia. Non ho mai sentito la platea così in silenzio alla fine. è un film che lascia atterriti e purtroppo non nel senso buono. Non si può dire che sia brutto in senso assoluto, ma è prigioniero di una forma disperata che non lascia passare mai niente. Sicuramente è per colpa della protagonista, che io ho trovato veramente piatta e deprimente.

FOCUS
FOCUS
sabato 3 dicembre 2022
Marzia Gandolfi

Da Tomboy a The Danish Girl, i film sulla transidentità non mancano ma sono spesso ‘manchevoli’. La maniera in cui i transessuali sono rappresentati sul grande schermo rischiano sovente di consolidare i cliché e perpetuare uno sguardo intollerante o distorto. Un esempio su tutti è quello di attribuire il ruolo di donne trans ad attori uomini, Melvil Poupaud in Laurence Anyways o Jared Leto in Dallas Buyers Club. È abitudine frequente e chiaramente biasimata perché rinforza il pregiudizio secondo il quale le donne trans non sarebbero che degli uomini travestiti da femmine. Altrettanto deplorevole la tendenza a fare dei personaggi trans degli psicopatici (Il silenzio degli innocenti) o delle figure dal destino tragico (Boys Don’t Cry). Ma fortunatamente, come analizza il documentario Disclosure (disponibile su Netflix), le rappresentazioni evolvono. La transessualità è stata al centro dei racconti della Mostra del cinema di Venezia. Un bastimento di storie pudiche, sensibili e toccanti che trascendono gli archetipi consolidati e permettono di comprendere meglio le questioni legate all’identità di genere. Da L’immensità a Casa Susanna, da Le Favolose a Aus Meiner Haut, l’ultima edizione del festival ha promosso la diversità e la ricchezza dei punti di vista. Tra le opere veneziane che soffiano un vento nuovo sulla rappresentazione LGBTQIA+, Monica brilla come una pepita.  

Il film di Andrea Pallaoro segue una donna trans americana che si reca al capezzale della madre malata (Patricia Clarkson). Monica ha lasciato il focolare domestico anni prima per essere quella che aveva scelto di essere e che la sua famiglia non accettava. La scopriamo per piccoli tocchi successivi. Le indicazioni sul personaggio sono rare e mai realmente verbalizzate, sappiamo che sua bellezza toglie il fiato, che gli uomini la corteggiano ma lei è sempre troppo sola. Quando Monica ritorna a casa, suo fratello è sbalordito dalla sua trasformazione, e per sua madre, che non la riconosce, è una collaboratrice sanitaria. La notte veglia su di lei, il giorno la trucca allo specchio e un’intimità profonda si instaura tra loro. Intorno a Monica nessuno parla veramente e Monica parla ancora meno ma la sua presenza muove quelle esistenze sospese, in attesa che qualcosa o qualcuno spezzi finalmente la maledizione. Un sortilegio tradotto in atto dalla fotografia luminosa di Katelin Arizmendi, che ‘dice’ dove la sceneggiatura sceglie il silenzio. Sulla superficie placida del film, Pallaoro lascia emergere i momenti dolorosi, la depressione della madre come l’esplosione inevitabile di Monica. Tristezza e rabbia assunte da un’estetica minimalista, luci dorate e specchi ben posizionati.  

I riflessi sono ovunque in Monica, che riflette la sua protagonista attraverso le finestre, le cornici di vetro delle foto d’infanzia o la patina di uno specchio antico. Se c’è un riflesso da trovare, Monica è lì, l’approssimiamo progressivamente e indoviniamo la complessità della sua relazione con gli altri. Pieno di pudore, il film evita tutti le insidie che ci aspetteremmo. La parola “trans” non è mai pronunciata e l’attrice protagonista (Trace Lysette, insegnante di yoga transessuale nella serie Transparent) basta da sola a rilevare le questioni in gioco nel film. Il ritratto di Pallaoro è a sua immagine, riservato e privo di qualsiasi sensazionalismo. La forza del film è di farci sentire le cose in maniera sottile, senza cercare di spiegare tutto, di giustificare, di dimostrare, senza scadere nel melodramma lacrimevole. Non è mai chiaro se la madre riconosca sua figlia, Pallaoro non cerca la grande scena di ricongiungimento hollywoodiana, sono sufficienti un abbraccio e una domanda (“Stai bene?”). Il film si prende tutto il tempo per arrivarci.  

Di Trace Lysette, Pallaoro fa un (s)oggetto di fascinazione e un puro enigma. Truccata vistosamente dentro abiti aderenti, Monica è sempre in scena, al centro ma isolata. Il formato quadrato la incornicia, celandone quasi il volto nel primo atto, per esprimere il soffocamento psicologico e l’incapacità di mostrarsi pienamente. Nel secondo, dove coabita con gli altri personaggi, le immagini accentuano al contrario la sensazione di un avvicinamento. Che corra al volante della sua decapottabile rossa o si rammarichi per il suo ex al banco di un bar, è filmata per frammenti: la nuca, le gambe, la pelle abbronzata, la schiena tatuata, la cascata di capelli ramati. Colori saturi, collage, ritagli artistici di un puzzle psicologico. Attraverso i suoi gesti e i suoi sguardi, Andrea Pallaoro espone i colpi subiti, il rigetto, l’impossibile autostima, la necessità di una transizione di genere, che non viene mai evocata direttamente. Nel suo rifiuto di un realismo concreto o di una psicologia esplicativa, Monica si rivela straordinariamente singolare, orientato verso una forma di dolce distensione.  

Introversa e silente, Trace Lysette offre una performance prodigiosa, dentro un’opera che affronta la transessualità senza farne il carattere unico del racconto e del suo personaggio. Lysette è la tela, il pennello e la tempera che fa brillare Monica. Con lei il film raggiunge un equilibrio delicato e raro per il ‘genere’, offrendosi come una storia umana universale che non ignora né ossessiona la transessualità dell’eroina. Monica alza l’asticella delle narrazioni trans sullo schermo e Trace Lysette prende il posto che le spetta come musa.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
mercoledì 1 marzo 2023
Fausto Bona
Brescia Oggi

Strano come «Monica» di Andrea Pallaoro abbia vinto il premio Arca Cinema Giovani a Venezia come miglior film italiano: ovviamente non è in discussione la qualifica di migliore, quanto quella di italiano, perché il film è tutti gli effetti americano. Un ottimo esempio di cinema indipendente d'oltreoceano con non poche frecce al suo arco, in primis l'interpretazione di Trace Lysette.

lunedì 23 gennaio 2023
Leonardo Gregorio
Gli Spietati

Ai tempi del suo primo lungometraggio, Andrea Pallaoro ci raccontava che il suo prossimo film, The Whale - ma sarebbe poi invece diventato Hannah (2017) - era da considerarsi un'evoluzione di Medeas, l'opera di rivisitazione del Mito che lo aveva rivelato tra gli Orizzonti della Mostra di Venezia 2013. Monica - in Concorso all'ultima Venezia -, dal canto suo, sembra voler espandere i margini discorsivi [...] Vai alla recensione »

martedì 10 gennaio 2023
Giona A. Nazzaro
Rumore

Monica è senza dubbio il film della maturità di Andrea Palloro. Concentrato sul corpo della magnifica Trace Lysette, il film è la storia di un impossibile ritorno a casa che riesce a danzare miracolosamente sul filo di una tensione formale in grado di evocare inevitabili rimandi cassavetesiani, con assenze che suggeriscono il magistero di Nicholas Ray (l'attenzione ai piccoli gesti).

giovedì 29 dicembre 2022
Fabio Canessa
Il Tirreno

Il regista Pallaoro, a cui non interessa raccontare una storia ma sondare l'anima della protagonista, pretende troppo dall'espressività di Trace Lysette e dalla pazienza degli spettatori. Difficile essere partecipe dei rovelli di Monica, transessuale tornata a casa dalla madre morente dopo aver lasciato da tempo la famiglia che non aveva accettato la sua scelta, se si affida la scarna sceneggiatura [...] Vai alla recensione »

domenica 4 dicembre 2022
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Monica la scopriamo poco alla volta. Lascia messaggi a un uomo con cui ha avuto una storia e non risponde, pratica un massaggio, chatta in parrucca, rifiuta un approccio per strada. Si mette in viaggio diretta alla sua vecchia casa, sene andò tanti anni prima, una rottura totale, non ha mai incontrato la cognata e i nipotini. Torna perché la madre sta morendo di un cancro al cervello, ma non è a causa [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 dicembre 2022
Fionnuala Halligan
Screen International

In Monica, dramma pacato e film molto ben recitato, Trace Lysette (Transparent) ha fatto suo un ruolo cinematografico classico. Interpreta Monica, una ragazza che si è allontanata dalla famiglia e che torna a casa per assistere la madre, malata terminale. Andrea Pallaoro mette al bando sentimentalismo e propaganda e permette al pubblico di compiere il viaggio insieme alla protagonista, facendole scoprire [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 dicembre 2022
Marco Contino
Il Mattino di Padova

Con "Monica", Andrea Pallaoro firma il secondo film di una trilogia cominciata con "Hannah" che, nel 2017, la Mostra di Venezia premiò attribuendo a Charlotte Rampling la Coppa Volpi. Il regista trentino (che vive da molti anni tra New York e Los Angeles) esplora il tema dell'abbandono, inteso non solo come l'atto dell'essere abbandonato, ma anche come l'insieme delle dinamiche emotive di una mancata [...] Vai alla recensione »

giovedì 1 dicembre 2022
Alessandra De Luca
Ciak

Dopo aver appreso della grave malattia di sua madre, Monica torna a casa. in Ohio, per la prima volta dopo una lunga assenza e ritrova la famiglia che aveva abbandonato molti anni prima, da adolescente, quando era fuggita alla disperata ricerca di quella identità che la madre non era in grado di comprendere e accettare. Monica ha pagato a caro prezzo, infatti, la sua transizione di genere, ma il desiderio [...] Vai alla recensione »

martedì 29 novembre 2022
Fiaba Di Martino
Film TV

Nome di donna. Dopo Hannah, Monica. Dal paesaggio imponderabile che era il volto di Charlotte Rampling, un film nel film, alla chioma fulva, e lo sguardo celeste, di Trace Lysette. Fin dal primo momento in cui la incontriamo, qualcosa la cela alla nostra vista: gli occhiali da sole, il finestrino, lo specchietto retrovisore, le tendine fra una stanza e l'altra; filtri di separazione che la tengono [...] Vai alla recensione »

lunedì 28 novembre 2022
Sara Di Nardo
Asbury Movies

Con questo Monica, presentato in concorso alla 79a edizione della Mostra del Cinema di Venezia, Andrea Pallaoro dirige un film intimo e personale, raccontando una storia di famiglia, riscatto e accettazione. Nonostante il passato della protagonista venga solo gradualmente svelato allo spettatore, il regista presenta fin dalla prima scena un ritratto ben preciso della ragazza: Monica è una donna estremament [...] Vai alla recensione »

martedì 20 settembre 2022
Fabiana Sargentini
Close-up

Monica in ogni scena: ogni gesto, ogni angolazione del viso, ogni singola espressione viene raccontata stando con la macchina da presa addosso al corpo sempre vibrante della protagonista. Giocato su poche parole e pochi personaggi in scena (soprattutto per la prima parte) gli eventi narrati sullo schermo accompagnano lo spettatore nella graduale conoscenza di una donna sola, totalmente sola, che piange [...] Vai alla recensione »

martedì 13 settembre 2022
Ilaria Feole
Film TV

Di Monica conosciamo il nome, il corpo, sfiorato dalla macchina da presa ma costretto dai confini del 1.2:1, e la solitudine. Ha un cuore spezzato, una macchina vintage rosso fiammante, una famiglia in cui è da tempo estranea e un passato che si compone poco a poco grazie alle domande di chi la circonda, più che alle sue laconiche risposte. Quello di Pallaoro è, come già Hannah, un ritratto femminile [...] Vai alla recensione »

martedì 6 settembre 2022
Alessandro Aniballi
Quinlan

Se nel precedente film di Andrea Pallaoro, Hannah, i leziosismi stilistici apparivamo fini a se stessi e non coerenti nel raccontare il disfacimento fisico e mentale della protagonista, stavolta le cose vanno meglio con Monica, presentato in concorso a Venezia 79. Difatti, quello stesso mescolare nel quadro parti del corpo della protagonista (come ad esempio semplicemente i capelli) con oggetti di [...] Vai alla recensione »

domenica 4 settembre 2022
Massimo Causo
Duels.it

Un viaggio all'indietro, un ritorno a quella casa da cui era stata mandata via sedici anni prima: Monica di Andrea Pallaoro (in Concorso a Venezia 79) è un dramma dell'identità riconquistata e dell'appartenenza ritrovata, scritto sulla figura a un tempo solare e introflessa di Trace Lysette, l'attrice trans americana che letteralmente occupa tutte le inquadrature del film.

domenica 4 settembre 2022
Francesco Alò
Il Messaggero

C'è una nuova badante al capezzale di un'americana con tumore terminale. Si chiama Monica, ha una macchina decappottabile, fisico statuario e vita sentimentale a rotoli. In realtà è il figlio della malata che ha cambiato sesso dopo che mamma l'ha cacciato anni prima. Dopo il soporifero Hannah (2017), Pallaoro torna in Concorso con un dramma scolastico e represso.

domenica 4 settembre 2022
Cristina Piccino
Il Manifesto

Monica è una giovane donna che incontriamo la prima volta in un solario. È bella, curata, ha una chioma fulva che sembra piacerle moltissimo e una spider con cui attraversa l'aria. Di lei, del suo universo non sappiamo e non sapremo quasi nulla a parte i frammenti di conversazione al telefono, le frasi che lascia su qualche segreteria telefonica di un amante, di un fidanzato, di un incontro casuale [...] Vai alla recensione »

domenica 4 settembre 2022
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

Monica torna dopo vent'anni nella dimora di famiglia, in Ohio, per prendersi cura della madre malata terminale, dando il cambio alla famiglia del fratello e ad una badante ispanoamericana. Lascia (temporaneamente?) dietro di sé Los Angeles, una vita agiata e una relazione tossica; ciò che trova è un'anziana diffidente che non sembra riconoscerla e congiunti intimiditi da lei.

domenica 4 settembre 2022
Paolo Fossati
Giornale di Brescia

C'è vita oltre lo schermo. Pulsa nei transistor del bizzarro robot Charles, così come nello sguardo allampanato e gentile del suo inventore Brian. Presentato come un moderno Geppetto, nel ritmo serrato di un trailer di quelli che sembrano «spoilerare» già tutto il potenziale del film (ma per fortuna non è così), l'uomo pare piuttosto emergere dall'universo creativo di Rodari.

domenica 4 settembre 2022
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Si procede senza grandi entusiasmi, ma anche senza totali delusioni, a parte il caso di Iñárritu, infilando film dignitosi, ma che non fanno scoccare la scintilla della sorpresa. Diciamo che per ora si può essere moderatamente soddisfatti per le scelte del Concorso, un po' come è successo a Cannes. Ma siamo appena a un terzo del programma e le speranze sono ancora parecchie.

sabato 3 settembre 2022
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

Come Luca Guadagnino, anche Andrea Pallaoro ha girato un film tutto americano: intendo lingua, ambientazione, interpreti. Si chiama "Monica", è in concorso e conferma il talento del regista trentino, sia pure naturalizzato americano. È il ritratto di una donna non proprio convenzionale, e molto ruota attorno a una sensazione che si fa strada nello spettatore, per suggerimenti, allusioni, dettagli. Vai alla recensione »

sabato 3 settembre 2022
Alice Catucci
Sentieri Selvaggi

È un film che potrebbe esser definito denso Monica di Andrea Pallaoro, in concorso a Venezia 79. Di nuovo, il regista ci restituisce un'opera di cui si avverte come un peso tangibile, una densità per l'appunto, che va oltre la drammaticità della storia, quella di Monica, che dopo tanti anni di lontananza torna nella sua casa d'infanzia perché la madre, la bravissima Patricia Clarkson, è affetta da [...] Vai alla recensione »

sabato 3 settembre 2022
Giovanni Stigliano Messuti
NonSoloCinema

Dopo un intervallo di cinque anni, Andrea Pallaoro si ripresenta in Concorso al Lido con Monica, secondo capitolo della trilogia spirituale iniziata con Hannah (2017) sul tema delle dinamiche dell'abbandono e delle sue conseguenze all'interno dell'universo femminile. Peccato che, al pari - e fors'anche più - del predecessore, la pellicola si risolva in un nulla di fatto, tentando di nascondere dietro [...] Vai alla recensione »

sabato 3 settembre 2022
Nicolò Barretta
La Voce di Mantova

Simon ed Hélène Sandberg vendono la loro cantina a Jacques Fonzic, commettendo un errore che sconvolgerà la vita della coppia e della figlia adolescente Justine. Infatti ben presto marito e moglie scoprono che l'uomo non ha detto tutta la verità e dietro alle sue omissioni si nasconde qualcosa di indicibile che affonda le sue radici nell'Olocausto. All'eclettica filmografia di Philippe Le Guay si aggiunge [...] Vai alla recensione »

sabato 3 settembre 2022
Valerio Sammarco
La Rivista del Cinematografo

È un cammino accidentato quello di Monica (Trace Lysette), un presente di relazioni complicate (molteplici le telefonate a un fantomatico Jimmy, che non risponde mai), un passato con cui fare pace quando una chiamata inaspettata la riporta al cospetto dell'anziana madre, Eugenia (Patricia Clarkson), ormai prossima alla fine a causa di un brutto male.

sabato 3 settembre 2022
Chiara Borroni
Cineforum

Con Monica (dichiarato secondo capitolo di una trilogia), Andrea Pallaoro torna in concorso a Venezia cinque anni da Hannah (valso a Charlotte Rampling la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile), con un altro film tagliato e cucito tutto intorno alla sua protagonista di cui - anche questa volta - porta il nome. Il regista continua dunque il suo lavoro restando fedele - molto - alla [...] Vai alla recensione »

NEWS
CELEBRITIES
lunedì 28 novembre 2022
Veronica Ranocchi

Il regista dietro la macchina da presa per Monica, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e dal 1° dicembre al cinema. Vai all'articolo » 

TRAILER
giovedì 10 novembre 2022
 

Il progressivo e dolente riavvicinamento tra una madre e la figlia. Da giovedì 1 dicembre al cinema. Guarda il trailer »

NEWS
mercoledì 26 ottobre 2022
 

Dopo aver ritrovato la madre e il resto della famiglia, una donna intraprende un percorso nel suo dolore e nelle sue paure. Vai all'articolo »

MOSTRA DI VENEZIA
sabato 3 settembre 2022
Giancarlo Zappoli

In Concorso a Venezia 79 e da oggi al cinema. Vai all'articolo »

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