paolo p
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mercoledì 7 dicembre 2022
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un boomerang contro se stesso
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Visto il film con l'autore presente in sala. Tutti l'hanno accolto con commozione e alto gradimento, applaudendo anche la storia sul riconoscimento della transessualità. Riconoscendo anche al film un taglio politico. Sinceramente a me questo film pare essere un boomerang contro tutti i valori che si propone di promuovere. Se cambiamo ottica e guardiamo il film sotto una lente prettamente di linguaggio cinematografico, il film sembra stia raccontando la storia di una persona narcisistica. Tutto cioè che fa è rivolto a se stessa e al suo narcisismo. Non è capace di sopportare il dolore, continua cura del corpo, ricerca di attenzioni da sconosciuti (ecc). La scelta registica focalizzata solo su di lei trasmette narcisismo.
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Visto il film con l'autore presente in sala. Tutti l'hanno accolto con commozione e alto gradimento, applaudendo anche la storia sul riconoscimento della transessualità. Riconoscendo anche al film un taglio politico. Sinceramente a me questo film pare essere un boomerang contro tutti i valori che si propone di promuovere. Se cambiamo ottica e guardiamo il film sotto una lente prettamente di linguaggio cinematografico, il film sembra stia raccontando la storia di una persona narcisistica. Tutto cioè che fa è rivolto a se stessa e al suo narcisismo. Non è capace di sopportare il dolore, continua cura del corpo, ricerca di attenzioni da sconosciuti (ecc). La scelta registica focalizzata solo su di lei trasmette narcisismo. Non a caso, come molti narcisisti patologici, ha alle sue spalle un abbandono importante, una mancanza di amore, quello della madre. Amore questo che ritrova, senza perdono, nel ritorno a casa, nella cura della malattia della madre, che per quanto sia stata crudele, merita la cura della figlia e la riconciliazione con la famiglia "tradizionale" del fratello, che per una vita si è preso cura della famiglia, a costo di rimetterci nel rapporto con la moglie.
Insomma, sotto l'aspetto politico un boomerang totale. Sotto l'aspetto cinematografico invece, una storia abbastanza interessante. Però questa ambiguità di volerne fare un film politico senza però una chiarezza di intenti complessa se non quello di raccontare la riconciliazione tra "mondo tradizionale" e "mondo moderno" (una narrazione e una visione delle cose molto debole), rende il film fragile e ambiguo. A mio parere, fa mancare di forza e coerenza.
Filn discreto ma che mi ha lasciato poco.
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clarainthesky
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martedì 15 novembre 2022
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piatto e inutile
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Ho visto questo film a Venezia. Non ho mai sentito la platea così in silenzio alla fine. è un film che lascia atterriti e purtroppo non nel senso buono. Non si può dire che sia brutto in senso assoluto, ma è prigioniero di una forma disperata che non lascia passare mai niente. Sicuramente è per colpa della protagonista, che io ho trovato veramente piatta e deprimente. Il problema è che il film sono solo suoi primi piani e poco più, l'unico momento in cui passa qualcosa è nella scena di sesso sul camion. Delusione totale, film precedente del regista Hannah invece di tutt'altro spessore.
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