Tutti i film da vedere dal 1895 a oggi distribuiti da Cineteca di Bologna
Da Tutti i film da vedere della storia del cinema una selezione di 111 film tutti i film da vedere dal 1895 a oggi distribuiti da cineteca di bologna del consigliati da MYmovies.it e assolutamente da non perdere. Scopri le recensioni, trame, listini, poster e trailer. Ordina per:
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Un samurai arriva in un villaggio dilaniato dalla discordia di due avverse fazioni. Espandi ▽
Un samurai arriva in un villaggio dilaniato dalla discordia di due avverse fazioni. All'inizio si mantiene neutrale nei confronti di entrambe le parti, preferendo prendere posizione a favore dei popolani. Ma quando un inviato dei due contendenti sta per usare una pistola, arma sconosciuta in quel paese, il samurai lo affronta e lo batte con la semplice spada. La pace ritorna. Recensione ❯
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Il primo capitolo della trilogia del dollaro che ha consegnato l'opera di Sergio Leone alla Storia del cinema. Western, Italia1964. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
In una cittadina al confine tra Stati Uniti e Messico, dominata da due famiglie di prepotenti, giunge un pistolero che, fingendo d'allearsi ora all'una ora all'altra, le fa sterminare a vicenda. Espandi ▽
Pistolero solitario, Joe arriva a San Miguel, cittadina al confine tra Stati Uniti e Messico divisa dalla lotta per il monopolio di due famiglie, i Rojo e i Baxter, che commerciano rispettivamente in alcol e in armi. Fingendo di vendersi ai primi, Joe fa in realtà il doppio gioco con lo scopo di mettere gli uni contro gli altri e trarre profitto dalla reciproca eliminazione delle forze antagoniste. Scoperto l'inganno, i Rojo torturano Joe che, salvatosi in extremis, sferrerà l'ultimo colpo in uno spettacolare duello. Recensione ❯
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Una delle opere migliori di Wim Wenders, dove tutto fluisce con dolcezza. Documentario musicale, Germania1998. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Un 'musicumentary' in cui degli anziani musicisti cubani mostrano la loro mai trascorsa gioventù interiore. Espandi ▽
Nel 1996 Ry Cooder, noto chitarrista statunitense, si reca a Cuba per registrare una session che, per vari motivi, non si realizza. Decide allora di non sprecare il viaggio e di procedere con un gruppo di anziani musicisti locali per realizzare comunque un disco. In sei giorni il vinile è inciso. Wenders si lascia contagiare dall'entusiasmo di Cooder e decide di seguire il gruppo sia all'Avana che in tournee. Il Buena Vista Social Club diventa un fenomeno mondiale sia come vendita di dischi che come notorietà anche sul piano cinematografico.
Wim Wenders si misura nuovamente con la musica, dopo i video con gli U2, in un lungometraggio che rimane una delle sue opere migliori.
Wenders non è interessato né a realizzare il classico film concerto né, però, ad indagare troppo sulle loro vite. Ciò che ci mostra sono le esibizioni accompagnate dalle prove e da qualche delicata incursione nel privato attuale dei suoi protagonisti. I quali sanno come 'tenere' il pubblico di casa ma non mostrano particolari apprensioni dinanzi al sold out di Amsterdam o alla performance alla Carnegie Hall. Recensione ❯
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Tra echi della New Hollywood e immaginario iperrealista, il personale e folgorante esordio di Sofia Coppola. Drammatico, USA1999. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Cinque sorelle fra i quindici e i diciannove anni vivono infelici, tormentate da genitori che credono di fare il loro bene. Espandi ▽
A metà anni '70, in una cittadina della provincia americana, i coniugi Lisbon hanno una vita agiata: lui insegna matematica, lei è casalinga e insieme allevano secondo rigidi principi religiosi cinque bellissime figlie, di età compresa fra i tredici e i diciassette anni: Cecilia, Lux, Bonnie, Mary e Therese. Dopo il primo, inspiegabile suicidio di Cecilia, la famiglia in lutto prova a riprendere a vivere, ma la voglia di libertà delle ragazze, l'interesse dei ragazzi loro coetanei e in particolare il corteggiamento di Lux da parte del bello della scuola, Trip, faranno precipitare le cose.
Torna in sala grazie alla Cineteca di Bologna l'esordio nel lungo di Sofia Coppola, all'epoca ventisettenne e già capace di esprimere uno stile personale e folgorante, tra echi della New Hollywood e immaginario iperrealista.
La luce di taglio, i colori smorti e l'aria asettica esprimono perfettamente un'idea di casa, di comunità e famiglia idealizzata e insieme misera. L'America di Sofia Coppola - che in seguito solo a tratti raggiungerà i livelli di questo film - è fin da subito un mito borghese; il frutto di una società impegnata da sempre a far dimenticare le sue origini. Recensione ❯
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Paolo Fresu è di Berchidda, dove organizza "Time in jazz", rassegna imperdibile per molti musicisti e
documentata nel corso degli anni. Espandi ▽
Nel 1994 il regista ed etnomusicologo Gianfranco Cabiddu contatta il trombettista e compositore Paolo Fresu per chiedergli di sonorizzare il film Sonos 'e memoria, montaggio di archivi della Sardegna rurale della prima metà del Novecento. Da lì Cabiddu comincia a seguire Time In Jazz, il festival internazionale creato nel 1988 da Fresu a Berchidda, il suo paese di nascita in provincia di Sassari che nelle prime edizioni, grazie a un manipolo di volontari, ospita gli artisti nelle proprie case. In quel borgo di duemilaseicento abitanti, Cabiddu torna da quel momento in poi ogni anno attorno alla metà di agosto a filmare le performance di musicisti di tutto il mondo.
Lungo venticinque anni di riprese, l'elenco di artisti si fa impressionante (nei crediti, indicati come "tutti i musicisti di Berchidda Live, nominarli a uno a uno sarebbe debordante") e l'archivio raggiunge le millecinquecento ore di girato. Queste di recente sono state digitalizzate e rese disponibili alla consultazione e ricerca da Home Movies, l'archivio nazionale del Film di Famiglia con sede a Bologna.
In co-regia con gli amici filmmaker bolognesi Michele Mellara e Alessandro Rossi, Cabiddu condensa in poco più di novanta minuti un'antologia di numeri musicali della storia di Time In Jazz, cadenzati da interviste d'epoca e dichiarazioni in macchina di Fresu e anche da estratti di film di famiglia. Recensione ❯
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Un soldato giapponese, suonatore d'arpa, decide di restare in Birmania dopo la fine della guerra per dare sepoltura ai commilitoni. Espandi ▽
Alla fine della seconda guerra mondiale un plotone di soldati giapponesi, con un comandante appassionato di canto corale e un soldato, Mizushima, suonatore di arpa birmana, si deve arrendere alle forze inglesi. Mizushima accetta di andare a convincere alla resa un plotone di strenui resistenti. Non ottiene il risultato sperato e assiste a una carneficina di connazionali. Da quel momento, soccorso da un monaco, diventerà buddista e si dedicherà alla sepoltura dei compagni d'arme.
Kon Ichikawa realizza un capolavoro del cinema in cui il pacifismo assume connotati lirici e spirituali. Il regista alterna primissimi piani intimi a immagini in cui è il paesaggio a parlare. Come nella sequenza iniziale in cui per presentare lo scontro non è necessario mettere in scena chissà quali effetti.
È sufficiente fare una panoramica dall'alto sul terreno e inserire i suoni di ordigni che esplodono nel fragore di un combattimento che non è essenziale vedere. Ci ha già pensato e ci penserà il cinema cosiddetto 'bellico'. Qui, in attesa di visualizzare i colpi prodotti da una resistenza irrazionale, è sufficiente la voce del narratore ad immergerci in una condizione dell'esistere che purtroppo l'uomo non aveva e non ha smesso di reiterare. Recensione ❯
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Animazione di qualità per una donna in difesa della dignità femminile. Animazione, Francia, USA2007. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Marjane. Una bambina, un'adolescente, una giovane donna. Come tante ma con una differenza: è iraniana. Espandi ▽
Teheran, 1978: Marjane, otto anni, sogna di essere un profeta che salverà il mondo.
Educata da genitori molto moderni e particolarmente legata a sua nonna, segue con trepidazione gli avvenimenti che porteranno alla Rivoluzione e provocheranno la caduta dello Scià.
Con l'instaurazione della Repubblica islamica inizia il periodo dei "pasdaran" che controllano i comportamenti e i costumi dei cittadini. Marjane, che deve portare il velo, diventa rivoluzionaria. Recensione ❯
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Truffaut rilegge l'amour fou senza farsi affascinare dalle derive del feuilleton ma osservando i suoi protagonisti oggettività, ma anche con comprensione. Drammatico, Francia1981. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Dopo dieci anni di lontananza, due ex amanti si scoprono vicini di casa. Sono entrambi sposati, ma riallacciano la loro appassionata relazione, che prende da subito una piega morbosamente violenta. Espandi ▽
Dopo dieci anni di lontananza, due ex amanti si scoprono vicini di casa. Sono entrambi sposati, ma riallacciano la loro appassionata relazione, che prende da subito una piega morbosamente violenta. Finirà male, naturalmente: lei, dapprima ricoverata in un clinica psichiatrica, lo ammazzerà a colpi di pistola. Recensione ❯
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Bertolucci rilegge i prodromi del '68 attraverso un film invaso da arte, cinefilia e liberazione sessuale. Drammatico, Italia, Gran Bretagna, Francia2003. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Struggente e sensuale ritratto di giovinezza cinefila firmato da Bernardo Bertolucci. Espandi ▽
Parigi 1968. Il giovane Matthew, appassionato di cinema, incontra, durante una manifestazione in difesa del direttore della Cinematheque, un fratello e una sorella gemelli (Theo e Isabelle) che, approfittando dell'assenza dei genitori lo fanno entrare a far parte della loro intimità in cui il cinema gioca un ruolo importante. Bertolucci propone una sua lettura dei prodromi del maggio '68 in cui la cinefilia e la liberazione sessuale invadono lo schermo. Rivedere a distanza di molti anni questo film porta a considerazioni diverse rispetto all'epoca della sua uscita nelle sale. Nel 1974 Gaber questi versi "Nelle case non c'è niente di buono/quando la porta si chiude dietro un uomo" per poi concludere che "C'è solo la strada su cui puoi contare/La strada è l'unica salvezza./C'è solo la voglia e il bisogno di uscire di esporsi nella strada e nella piazza./Perché il giudizio universale/non passa per le case./In casa non si sentono le trombe./In casa ti allontani dalla vita/dalla lotta, dal dolore,dalle bombe". The Dreamers si presenta come la trasposizione cinematografica di questi versi. Solo che i protagonisti, in una sorta di compressione a scatole cinesi, che però loro leggono come segno di assoluta liberazione, di case ne hanno due. Recensione ❯
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Una vicenda piuttosto intricata nella quale Hitchcock dà una ennesima prova della sua abilità e la Bergman si produce in un'interpretazione di prim'or... Espandi ▽
Constance Peterson (Ingrid Bergman) è una giovane dottoressa che lavora presso una clinica psichiatrica e che non presta alcuna attenzione ai suoi pur tanti ammiratori. Almeno fino a quando nella clinica arriva il dottor Edwards (Gregory Peck), destinato a prendere il posto del vecchio direttore, il dottor Murchison (Leo G. Carroll), che deve andare in pensione per raggiunti limiti di età. Tra i due scoppia improvviso l'amore, tanto che la riservata dottoressa dedita solo al lavoro si trasforma in una donna follemente innamorata. Ma Edwards ha comportamenti alquanto strani - ad esempio non sopporta la visione della neve e delle righe - che porteranno Constance a scoprire che l'uomo non è il dottor Edwards, ma un misterioso John Ballantine che ha perso la memoria e crede di aver ucciso il vero dottor Edwards per prenderne il posto. Recensione ❯
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Un capolavoro leggero, ironico, illogico. Un film imperdibile che è la summa del cinema dei fratelli Coen. Commedia, USA, Gran Bretagna1997. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Drugo Lebowski (Bridges) è un originale che vivacchia senza impegnarsi, dormendo, fumando - moderatamente - marijuana, giocando a bowling coi suoi fidati amici (Goodman e Buscemi). Espandi ▽
Los Angeles Anni Novanta. Jeffrey Lebowski passa la giornata tra una partita di bowling con gli amici Donny e Walter, una visita al supermercato in accappatoio e uno spinello. Un giorno però due brutti ceffi gli orinano sull'unico tappeto del suo appartamento scambiandolo per un ricco omonimo. Lebowski va a cercarlo con l'unico scopo di farsi rimborsare la perdita e finisce invischiato come corriere di un ingente somma di denaro che il magnate,costretto su una sedia a rotelle, deve pagare per riavere la giovane ninfetta che esibisce come trofeo coniugale. Se si vuole assistere a una summa del cinema dei Coen non si può perdere Il grande Lebowski. Quando si dice 'cinema dei Coen' si intende Cinema tout court. Perché solo loro possono condensare in meno di due ore citazioni, riferimenti a generi, surrealismo e analisi della realtà senza un briciolo di quella supponenza cinefila che spesso caratterizza le opere di chi vuole dimostrarci di 'sapere tutto' sulla Settima arte. Le vicende in cui Dude viene coinvolto rotolano via con la leggerezza che è propria di chi sa scrivere e poi controllare e rendere visivamente caleidoscopica una sceneggiatura cinematografica. Recensione ❯
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Un'originale rilettura dell'uccisione di Pasolini che punta alla verità (ancora latitante). Documentario, Italia2022. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film inchiesta alla ricerca della verità politica dell'omicidio di Pier Paolo Pasolini Espandi ▽
La mattina del 2 novembre 1975 su una spiaggia di Ostia veniva trovato il martoriato cadavere di Pier Paolo Pasolini. Il documentario torna ad interrogarsi su quella morte grazie a numerosi contributi di persone che, a vario titolo, all'epoca conobbero Pasolini o presero parte alle indagini come inquirenti, testimoni o avvocati di parte.
Una rilettura dell'uccisione di Pasolini realizzata in modo originale e con nuove ed ampie testimonianze. Nel corso dei decenni intercorsi tra quella tragica mattina e il tempo presente più di un documentarista ha affrontato il mistero, che grava tuttora, a proposito dell'uccisione del poeta, scrittore, intellettuale e regista. Il lavoro di Angelini si pone nella linea della ricerca avendo però una prospettiva ed una scrittura differenti.
Vengono così evidenziati i molteplici motivi che, aggiunti alle incongruenze che emergono dall'indagine, rendono più che sospetta la versione ufficiale e fanno riflettere sulla sentenza d'appello che tornava a condannare Pino Pelosi cancellando la dizione 'in concorso con ignoti'. Recensione ❯
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È la storia di un angelo che vola sopra Berlino all'indomani della seconda guerra mondiale. Si prende cura di una bella ragazza, artista di circo. Espandi ▽
Nel cielo grigio sopra Berlino, nelle sue vie e nei suoi edifici si aggirano innumerevoli angeli non visibili agli adulti ma individuati dai bambini. Essi possono sentire i pensieri di ognuno e cercare, mettendosi loro accanto, di lenire i dolori dei più sofferenti. Due di loro, Damiel e Cassiel, si ritrovano periodicamente per raccontarsi le reciproche esperienze. Damiel è quello a cui pesa maggiormente la propria condizione: vorrebbe poter diventare uomo per percepire il senso della materia e della quotidianità. Grazie a una trapezista e a un attore riuscirà a prendere una decisione fondamentale. Recensione ❯
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Lynch trova la summa del suo cinema, calando la singolarità nella quotidianità. Dove il silenzio comunica più di mille parole. Commedia, USA, Francia1999. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
È la vera storia di un 73enne deciso a far visita al fratello. I due non hanno mai avuto un grande rapporto. .. Espandi ▽
Laurens, Iowa. Alvin Straight, settantatreenne che vive con la figlia Rose, viene a sapere che il fratello Lyle, con cui non parla da dieci anni, ha avuto un infarto. Prima che sia troppo tardi, decide di intraprendere un viaggio fino a Mount Zion, in Wisconsin, per incontrarlo. Non in corriera o in treno, perché Alvin vuole guidare da solo, con i suoi tempi e i suoi modi. Non avendo più una patente, non gli resta che guidare un tosaerbe con rimorchio e assaporare con lentezza le meraviglie del Midwest americano.
Uscito nel 1999, tra le due cupe immersioni nel neo-noir psicotico di Strade perdute e Mulholland Drive, Una storia vera - traduzione che smarrisce la sfumatura dell'originale The Straight Story, giocato sull'ambivalenza di "straight", sia cognome di Alvin che attributo di rettitudine morale - è storicamente considerato un'anomalia nel corpus di David Lynch.
È soprattutto nella maniera in cui Lynch dà vita alla perfetta sceneggiatura scritta da John Roach e Mary Sweeney e nell'utilizzo che fa di silenzi e inquadrature, alimentando una sensazione di surrealtà del quotidiano, che Lynch imprime il suo marchio, inconfondibile anche solo quando si tratta di illuminare i volti con la luce di un fulmine - bianchissima e ferocemente proiettata sui protagonisti, tipico espediente del suo cinema per evidenziare i momenti di crisi o di pericolo. Recensione ❯
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Il manifesto di un femminismo che assume i toni dell'estetica dadaista: l'opera più significativa e trasgressiva di Chytilová. Commedia, Repubblica ceca1966. Durata 74 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una metafora della distruttività della natura umana applicata alla civiltà moderna in generale e al sistema comunista in particolare. Espandi ▽
Le ragazze, piccole demolitrici irriverenti e imbronciate capaci di esercitare una forza devastatrice, rappresentano in chiave satirica la crisi contemporanea dei valori e una visione grottescamente deformata del futuro. Una bruna e l'altra bionda, nelle loro apparizioni pubbliche le due sono intercambiabili. Il subbuglio maniacale che causano è presentato con un'estetica giocosa e un gusto sofisticato mettendo in contrasto le immagini documentarie e le manifestazioni più incivili del mondo moderno. La totale distruzione perseguita dalle ragazze è provocata dalla noia e dal desiderio di cambiamento: le due Marie ambiscono a un mondo di assoluta libertà e fantasia e del tutto privo di scrupoli. Recensione ❯
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