Titolo originale | Der Himmel uber Berlin |
Anno | 1987 |
Genere | Drammatico, Fantasy, |
Produzione | Germania |
Durata | 130 minuti |
Regia di | Wim Wenders |
Attori | Bruno Ganz, Peter Falk, Solveig Dommartin, Otto Sander, Didier Flamand Curt Bois, Lajos Kovács, Teresa Harder, Bernard Eisenschitz, Daniela Nacincova, Scott Kirby, Hans-Martin Stier, Sigurd Rachmann, Elmar Wilms, Beatrice Manowski, Bruno Rosaz, Laurent Petitgand, Chick Ortega, Otto Kuhnle, Christoph Merg. |
Uscita | lunedì 2 ottobre 2023 |
Tag | Da vedere 1987 |
Distribuzione | Cineteca di Bologna |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,07 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 15 dicembre 2023
È la storia di un angelo che vola sopra Berlino all'indomani della seconda guerra mondiale. Si prende cura di una bella ragazza, artista di circo. Il film è stato premiato al Festival di Cannes, In Italia al Box Office Il cielo sopra Berlino ha incassato 127 mila euro .
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Nel cielo grigio sopra Berlino, nelle sue vie e nei suoi edifici si aggirano innumerevoli angeli non visibili agli adulti ma individuati dai bambini. Essi possono sentire i pensieri di ognuno e cercare, mettendosi loro accanto, di lenire i dolori dei più sofferenti. Due di loro, Damiel e Cassiel, si ritrovano periodicamente per raccontarsi le reciproche esperienze. Damiel è quello a cui pesa maggiormente la propria condizione: vorrebbe poter diventare uomo per percepire il senso della materia e della quotidianità. Grazie a una trapezista e a un attore riuscirà a prendere una decisione fondamentale.
Wenders, rientrato in Europa dopo la doppia esperienza americana di Hammett e di Paris, Texas, va alla ricerca delle proprie radici culturali e sceglie, lui originario di Düsseldorf e ammiratore di Colonia, quella Berlino che lo ha visto, diplomando alla scuola di cinema di Monaco, esordire nel lungometraggio. La città, con la sua tormentata storia, con i suoi monumenti, è la coprotagonista di uno dei migliori film in assoluto dell'intera filmografia wendersiana.
Ispirato da Rilke e con l'assolutamente importante collaborazione di Peter Handke, Wenders ci propone una riflessione sull'esistere che si fa cinema, pensiero e azione. Cinema innanzitutto e fin dalle primissime immagini con l'angelo Bruno Ganz che viene visto dai bambini in un affascinante bianco e nero. Quell'angelo è un 'collega' degli 'angeli' registi che Wim sente vegliare su di lui: Truffaut, Ozu e Tarkovskij a cui dedica il film alla fine. Ma è anche colui che sente il bisogno di superare la fase di 'ascolto' della vita per immergervisi completamente. Non basta osservare la realtà e condividerne, anche se sempre con distacco, i sogni e le disillusioni. Bisogna entrarvi con il peso della passione e del dolore. Non a caso ad aprire questa dimensione a Damiel sono due persone che hanno fatto della 'rappresentazione' la loro vita: la trapezista Marion e l'attore Peter Falk.
Grazie a loro il bianco e nero può diventare colore e l'angelo, che osservava dall'alto del campanile simbolo della Berlino devastata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, può ora, come dicono gli inglesi, "to fall in love" "cadere in amore". Perdendo l'eternità ma acquisendo la fondamentale dimensione umana.
IL CIELO SOPRA BERLINO disponibile in DVD o BluRay |
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Sopra il cielo di una Berlino in bianco e nero,degli angeli sorvegliano e aiutano le persone immerse nei loro pensieri,un angelo sensibile e innamorato di una donna,non riuscira' a non provare la tentazione di incarnarsi uomo ,e poterla conoscere.Il desiderio di un angelo prendera' vita e la donna si innamorera' di lui ,Anche gli angeli amano e proteggono,e forse l'unica differenza [...] Vai alla recensione »
Wim Wenders ci presenta una figura allegorica e non certo stereotipata degli angeli. Essi ci vengono rappresentati in forma umana, come uomini in bianco e nero che vegliano sugli umani e penetrano nelle loro anime leggendone pensieri, angosce ed emozioni. Questi angeli però vivono nel silenzio e nella più totale impossibilità di interagire con il mondo e spesso provano invidia [...] Vai alla recensione »
Esponente del Nuovo Cinema Tedesco, Wim Wenders realizza un film di stampo profondamente espressionista, in cui non è importante la narrazione della storia in sé, a tratti prolissa, ma conta soprattutto l’abile miscela di suoni, colori, penombre, colonna sonora e voci sovrapposte che, suggestionando lo spettatore e trasmettendogli molte sensazioni più che emozioni vere [...] Vai alla recensione »
Al solito di fronte alla bellezza le parole appaiono inadeguate. Una pellicola che racconta le peripezie di due angeli che osservano dall'alto, oppure ad altezza d'uomo, le vicissitudini degli altri. Entrano per così dire nella loro mente, diventano spettatori, spesse volte, dei drammi interiori, nascosti, destinati a rimanere inespressi, di persone comuni, di quegli eroi del quotidiano [...] Vai alla recensione »
Wim Wenders riesce a sentire lo spirito della Germania, le voci di anime senza fede, speranza, sogni, illusioni e passione, il cui canto del proprio dolore diviene la nota struggente di un mondo deturpato dal logorio e dal grigiore dei tempi: gli angeli sanno percepire i reali colori della vita.Sperimentale.
Nel cielo di Berlino non ci sono solo nuvole e volatili ma anche angeli. Essi guardano dall’alto la vita frenetica dei mortali, seguono i loro pensieri e quando possono riescono a lenire le loro sofferenze appoggiando delicatamente una mano sulla loro spalla. Tra questi angeli ci sono Damiel (Bruno Ganz) e Cassel (Didier Flamand). Il primo non riesce più a restare impassibile al suo [...] Vai alla recensione »
Nel cielo di Berlino gli angeli assistono alle vicende degli esseri umani: ascoltano i loro monologhi interiori, le loro paure, i grandi e piccoli problemi della vita e quando possono alleviano le loro sofferenze. In particolare Damiel e Cassiel si incontrano spesso per tirare le somme della loro attività e confidarsi. Damiel vorrebbe partecipare alla vita in modo diverso ed è la conoscenza [...] Vai alla recensione »
In una Berlino ormai agli sgoccioli della riunificazione, due angeli osservano le vite degli uomini, i loro sentimenti, i loro pensieri più nascosti, i loro ricordi, le lo ansie, paure, gioie, solitudini, e possono essere visti solo dai bambini. Uno di loro però si innamora di un'equlibrista e desidera tanto di diventare un essere umano per poterle parlare, toccarla.
Nel corso degli anni ho letto diverse critiche e recensioni su "Il Cielo Sopra Berlino", e quanto ho realizzato è un'ipotesi triste: al mondo ci sono poche anime pure.Mi spiego. Nell'opera il Wenders non si limita a raccontare una storia fatta di angeli, dialoghi magari lunghi, speranze di un popolo con una storia ingobrante eccetera, ma focalizza il tutto su un aspetto: gli [...] Vai alla recensione »
Il film è ovviamente un capolavoro indiscusso. Un "cult" che ognuno dovrebbe vedere: una geniale introspezione nell'animo dell'uomo, una finestra verso il destino. Il tutto accompagnato da una musica impeccabile, melodrammatica, per certi versi ansiogena ed angosciante (come ogni esistenza umana). L'unica pecca, scontata per film di questo "spessore" culturale, [...] Vai alla recensione »
Anni 80, due angeli sorvegliano gli abitanti di Berlino, soffermandosi su alcune persone tra le quali spiccano l'attore americano Peter Falk ed una bella circense di nome Marion. Un mondo visto in bianco e nero che a tratti si colora. Manifesto post bellico di pace e fratellanza, diretto magistralmente da Wim Wenders. Spiegare il film con un trama è a dir poco riduttivo, bisogna guardarlo. [...] Vai alla recensione »
Nulla da dire, il film è fatto bene e, l'ambientazione (Berlino 1987), è alquanto suggestiva (specie per chi ha visitato questa città), ma non mi ha "trascinato". Forse un po' troppo lungo e cervellotico: non di rado capita di perdere il "filo" del film e diventa praticamente impossibile coglierne tutte le sfumature verbali. Film che richiede molta "concentrazione" e non adatto a chi si vuole "svagare". [...] Vai alla recensione »
Tra il perimetro di un muro ormai fragile, una storia impegnativa un pò poetica e surreale, un viaggio tra i sentimenti umani visti da due angeli che, impotenti, assistono al travaglio terrestre senza sconti nè aiuti, quelli che invece da un angelo ti potresti aspettare, la presenza nel film di peter falk (che adoro) sembra forzata e la sua storia nel racconto poco credibile, io la vedo [...] Vai alla recensione »
C I N E M A ! 2 angeli che vagano x la città e sentono i pensieri frenetici della gente.. ma poi succede che uno di loro, Damiel, ne resta incantato e desidera essere pure lui un uomo, tanto che lo diviene realmente.. e allora... è difficile raccontare la grandezza di questo film… c’è il rischio di non rendergli giustizia… e allora meglio non rischiare… [...] Vai alla recensione »
Un film meraviglioso. Due angeli assistono passivamente alla vita degli umani, vorrebbero interagire con loro, aiutarli a superare i dolori; ma possono solo essere presenti, osservare la vita che scorre, partecipare e soffrire per gli uomini, con gli uomini. Fino a quando uno dei due angeli desidera di diventare umano. Un film malinconico, intenso, pieno di speranza.
Wenders è tornato a casa, ha conosciuto lo stato delle cose, ha parlato di città immaginarie, come la Parigi del Texas, ha scontato la sua fiducia negli amici americani: scegliendo una favola per il rientro tedesco ha compiuto una specie di contemplazione delle origini. Ma si sa che la tribù dei wendersiani, prima che al genere del racconto, bada alle evoluzioni di uno stile e di un sentimento così [...] Vai alla recensione »
Il cielo sopra Berlino è stato per il Wenders della fine degli anni '80 un catalizzatore di nuove emozioni dopo quelle americane, conclusesi con quel film argine e confine di un periodo che è stato Paris-Texas. Questo, che sarebbe stato il suo successivo, portava con sé la consapevolezza di una nuova condizione, un modo per resettare lo sguardo, caricandolo di nuovi significati che si arricchivano [...] Vai alla recensione »
La leggera invisibilità dell'angelo. La necessaria pesantezza dell'uomo. Tutto Il cielo sopra Berlino vive di questa dicotomia apparentemente non ricomponibile. Wim Wenders cerca un punto di vista fuori dall'umano per fare parlare i luoghi, dare una voce alle strade, alle piazze, ai muri, alle chiese, ai cieli capovolti. Non interessa narrare una storia, interessa dare forma alla Storia attraverso [...] Vai alla recensione »
Due angeli a Berlino, anni Ottanta. Damiel (Ganz) e Cassiel (Sadler). Vagano per la città, osservano gli uomini che non possono vederli (i bambini sì, però). Quando al circo vede la trapezista Marion (Dommartin), Damiel se ne innamora e desidera diventare uomo, al diavolo l'immortalità, ben venga anche il dolore. Quando vidi per la prima volta "Il cielo sopra Berlino", lo odiai: per via dei dialoghi [...] Vai alla recensione »