Gradevole commedia queer a tema d'amore, di curiosità e di incomprensioni. Commedia, Argentina, Spagna2024. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film che racconta il nascere di un amore gay tra due giovani: un amore fatuo o è grande amore? Espandi ▽
In Argentina, il giovane spagnolo Pedro si prepara a un'estate di mare e spensieratezza con un gruppo di amici. Qui ritrova Maxi, un amico d'infanzia ormai cresciuto che si è da poco lasciato con Sabrina. Tra lo scherzo e la complicità, con la voglia di far ingelosire l'ex-fidanzata, Maxi si avvicina sempre di più a Pedro, che non fa mistero di essere gay. Tra i due si instaura progressivamente un rapporto che, come un astronauta, si avventura alla scoperta di cosa c'è oltre l'amicizia. Fluida e giocosa, la relazione alla base di L'amante dell'astronauta rifiuta le norme e le categorie e caratterizza un film che è un inno alla sperimentazione e all'apertura giovanile, nel contesto queer ma non solo. Lo realizza il regista e sceneggiatore argentino Marco Berger, che in materia è una garanzia: ha infatti trascorso l'ultimo decennio a modellare un cinema di minime variazioni, che esplora ogni sfaccettatura dell'amore e dell'attrazione omosessuale, in particolare maschile.
Berger non manca mai di serietà nell'osservare il fenomeno, con l'occhio indagatore di chi comunque ha firmato un'opera leggera, o quantomeno più di altre nella sua filmografia. Nel giocare anche con i cliché (la lunga estate calda, il flirt gay con l'eterosessuale convinto) si è sforzato di infondervi gioia e semplicità, lui che la credibilità del cinema di ricerca se l'è guadagnata con rigore in tempi non sospetti. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una favola politica che mette a nudo il sistema di dominazione e competizione imperante. Drammatico, Grecia2015. Durata 99 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In mezzo al mare Egeo, su uno yacht di lusso, sei uomini decidono di giocare ad un gioco divertente. Espandi ▽
Nel mezzo del mar Egeo, sei uomini di ritorno da una battuta di pesca su uno yacht di lusso decidono di intraprendere un gioco. In una gara di paragoni senza regole e senza limiti, gli amici iniziano a giudicarsi su una serie di abilità e caratteristiche per eleggere infine il migliore. Così, montano mobili Ikea, si interrogano su ricette o sui valori del colesterolo, si danno voti su come camminano, come si vestono, come dormono, si mettono alla prova nel canto, nelle immersioni subacquee, fino alle più intime dimostrazioni fisiche. Alla fine del gioco e del viaggio, il migliore si aggiudica l'anello della vittoria, lo Chevalier. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il film segue Riley durante la sua adolescenza mentre incontra nuove emozioni. Espandi ▽
Riley è diventata officialmente una teenager. Il fatto è che con la pubertà la consapevolezza di sé di Riley è andata in crisi, complice anche la scoperta che le sue due migliori amiche, Grace e Bree, andranno in un liceo diverso dal suo dopo l'estate. Al momento però le tre ragazze sono in partenza per un campo estivo di hockey che durerà tre giorni, durante i quali Riley cercerà di farsi accettare da un nuovo gruppo, una squadra di hockey composta da ragazze più grandi che la vedono come una primina un po' "cringe", tranne Viv, la caposquadra, che prende Riley sotto la sua ala. Ma Riley sta provando nuove emozioni e nella sala comandi della sua psiche, finora abitata da Gioia, Rabbia, Tristezza, Paura e Disgusto, arrivano Ennui, Invidia, Imbarazzo e soprattutto Ansia.
Inside Out 2 fa un ottimo lavoro nel ricreare la confusione e la fragilità emotiva che dominano la testa e il cuore degli adolescenti, divorati da sensi di inadeguatezza e inaciditi dal sarcasmo per nascondere le loro false sicurezze.
Se la regia di Mann è meno pirotecnica e viscerale di quella di Docter, la sceneggiatura crea un crescendo emotivo che culmina in una commozione finale che coinvolgerà anche quei genitori che riconosceranno l'autolesionismo adolescenziale dei loro figli. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Nichols racconta con approccio intimo e antiretorico una stagione della vita e della storia americana. Drammatico, USA2023. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le vicende dei membri di un club motociclistico del Midwest: dalla voglia di stare insieme alla degenerazione in violenza. Espandi ▽
Midwest, all'alba degli anni Sessanta. Un fotografo segue il neonato club dei Vandals, una compagnia di motociclisti di Chicago che si è formata attorno all'idea e al carisma del camionista Johnny. Tornerà anni dopo, per farsi raccontare da Kathy come sono andate le cose. Perché la storia dei Vandals è anche quella del matrimonio di Kathy con il silenzioso Benny. E la storia di come un gruppetto di ragazzi ha perso la strada, sbandando nella droga e imboccando l'autostrada della violenza.
Basato sull'omonimo libro fotografico di Danny Lyon, il film corona, per il regista Jeff Nichols, un sogno lungo dieci anni, quello di accompagnare lo spettatore in un viaggio nel tempo e in una cultura che non c'è più, ma mantiene qualcosa di affascinante e archetipico, legato alla stagione della gioventù e al mito della strada, oltre che al sapore irraggiungibile dell'utopia.
Girato strizzando l'occhio al documentario, The Bikeriders è un film sulla nostalgia e sulla breve bellezza di un certo tempo della vita e del sogno americano, che ha il suo punto di forza nel tono, lontano tanto dal melodramma per nulla che dall'enfatizzazione lirica della vita ai margini. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una preziosa testimonianza di fare televisione (e cinema) che cerca
un'eredità oggi impossibile da raccogliere. Documentario, Italia2023. Durata 81 Minuti.
Ultimo film di Gregoretti, rimasto inedito, in cui il grande cineasta, documentarista e giornalista
ripercorre la propria attività con ironia e leggerezza. Espandi ▽
Attraverso gli episodi della vita personale e professionale di Ugo Gregoretti, e le immagini dei suoi film e dei suoi programmi televisivi, un racconto pieno di umorismo su com'eravamo per capire che ora, in realtà, non siamo tanto diversi. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un documentario sentito che sa cogliere la grandezza di un leader e la partecipazione dei suoi sostenitori. E non solo. Documentario, Italia2024. Durata 75 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una testimonianza preziosa e necessaria con materiali inediti sugli ultimi giorni di vita di Enrico Berlinguer a 40 anni dalla morte. Espandi ▽
Il comizio del 7 giugno 1984 fu l'ultimo che Enrico Berlinguer poté tenere. Colpito da ictus lo portò a termine con fatica. A partire dalle immagini di quella sera si seguono i giorni dell'agonia interpolandoli con brani di discorsi tenuti in precedenza su varie tematiche. Si giunge poi alla camera ardente e ai funerali che videro due milioni di persone presenti.
Un documentario che sa cogliere la grandezza di un leader evidenziando lui in prima persona e l'attenzione partecipe con cui vennero seguiti i suoi ultimi giorni.
L'inserimento di parti delle registrazioni di alcuni suoi discorsi offre poi la dimensione di un leader che, fermo nelle proprie convinzioni, era capace di esporle con la pacatezza che proprio da quella fermezza traeva origine. La commozione, la partecipazione e i pianti della gente comune sono presentati come testimonianza dell'affetto che legava il leader a quelli che ancora si chiamavano compagni. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un thriller sci-fi autenticamente selvaggio e sensoriale che arriva diretto nella sua umanità. Avventura, Francia2023. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'avventura tra un padre e il figlio, in un mondo in cui alcuni umani hanno iniziato a mutare in altre specie animali. Espandi ▽
François ha appena portato suo figlio Émile a una visita medica. Poi è bloccato nel traffico quando un furgone con a bordo delle misteriose creature, deraglia. Lì c’era anche la moglie di François che, come molti altri individui, ha cominciato a trasformarsi in animale. L’uomo e il ragazzo si mettono così alla sua ricerca e sono aiutati da una poliziotta. Nel frattempo anche in Émile appaiono i primi segni della mutazione. È l’affiatamento tra i protagonisti Paul Kircher e Romain Duris uno dei punti di forza di The Animal Kingdom, che segna il ritorno alla regia di Thomas Cailley a nove anni del gran bell’esordio di The Fighters - Addestramento di vita. The Animal Kingdom è un film autenticamente selvaggio e sensoriale che conferma l’abilità del cineasta francese nell’esplorazione di un universo che cambia sotto i nostri occhi – forse metafora della pandemia – e lo fa attraverso un cinema che arriva diretto nella sua umanità. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un'opera dal respiro utopico che rivendica la lotta femminile contro il potere e l'emancipazione dalla società patriarcale. Drammatico, Italia2023. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna cerca di preservare la bellezza selvaggia della sua Sardegna. Espandi ▽
È un ritratto femminile potente e capace di rimanere impresso, il nuovo film di Marco Amenta. Ha per protagonista Rosa Aste, più convincente che mai nei panni della Anna del titolo, una ragazza sarda che ama pascolare le sue pecore e vendere il formaggio. Almeno fin quando non vogliono spodestarla, con l'intenzione di costruire un albergo sulla sua terra, di cui pare non abbia il certificato di proprietà. È un film drammatico dal respiro ampio di utopia che incanta, conquista e convince, facendosi perdonare picchi di eccessivo pathos. Amenta sta ben attento a non firmare un'agiografia lontana dal reale, ma a restituirci il ritratto eroico di una donna imperfetta, aspra, diffidente, irascibile, lontana da ogni stereotipo letterario e cinematografico.Una storia di resistenza contro il potere, insieme capitalistico e maschilista, che solo una donna è in grado di combattere. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un'operazione di forte astrazione che è anche riflessione profondamente ecologista. Documentario, Francia2023. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il regista prova a immortalare la forza che lo attrae verso la Terra Adelia Espandi ▽
L'Antartide, o Terra (Australis) Incognita, "si può raggiungere da quattro accessi diversi: quello dall'America del Sud è il mio preferito", dice Luc Jacquet. A trent'anni dalla sua scoperta antartica, che ha originato l'apprezzato documentario La marcia dei pinguini, premio Oscar 2006, il regista non ha più abbandonato quelle regioni polari. Con Antarctica Calling ripete quel viaggio estremo tra i ghiacci per condividere con nuovi occhi e altre lenti fotografiche la meraviglia di paesaggi inaccessibili.
Il film si spinge oltre la mera osservazione naturalistica, in una volontà di fusione pacifica, non predatoria, con gli elementi naturali e animali di un continente minacciato.
Grazie alla domanda che lo assilla e lo tiene in vita ("cosa mi porta qui?"), possiamo illuderci di sentire la pressione del vento sulle ali di un albatross, percepire il gocciolare degli iceberg nell'oceano, intravedere forme antropomorfe nei tronchi di una foresta distrutta, ascoltare il richiamo d'amore delle foche sotto il ghiaccio, immaginare il volo dei condor sopra la testa. Incontrare di nuovo e all'improvviso, una colonia di pinguini: unica forma di vita in uno spazio lunare e spietato. Stavolta sono loro a guardare noi, ospiti imprevisti e irriconoscenti. In silenzio. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Almodovar torna al grande cinema con un film tutto al femminile caratterizzato da momenti tragicomici e sfumature fantastiche. Espandi ▽
Raimunda, una giovane madre de la Mancha, trova rifugio dal suo passato a Madrid, dove vive col suo compagno Paco e la figlia adolescente, Paula. Durante un tentativo di abuso da parte del patrigno, Paula lo pugnala a morte. Scoperta la tragedia, Raimunda 'abbraccia' la figlia e la legittima difesa, coprendo l'omicidio e occultando il cadavere. Questo evento disgraziato rievoca fantasmi dolorosi e mai svaniti. Dall'aldilà torna Irene, sua madre, a chiederle perdono e a riparare la colpa. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Uno dei film più umanisti dell'anno, tra blockbuster e opera d'autore. Fantascienza, USA, Gran Bretagna2013. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due astronauti sopravvivono a un terribile incidente ma si trovano da soli, senza shuttle, a fluttuare nello spazio. Espandi ▽
La brillante dottoressa Ryan Stone è alla sua prima missione a bordo dello shuttle; Matt Kovalsky è invece un astronauta esperto al suo ultimo volo prima della pensione. Ma quella che sembrava una normale passeggiata nello spazio si trasforma in una catastrofe e lo shuttle viene distrutto, lasciando Stone e Kowalsky completamente soli, collegati solo fra loro e fluttuanti nell'oscurità. Il silenzio assordante in cui sono immersi significa che hanno perso ogni contatto con la Terra...e ogni speranza di salvezza. Quando la paura si trasforma in panico, ogni sorsata d'aria riduce il poco ossigeno rimasto. Ma forse l'unico modo per tornare a casa è addentrarsi in quel terribile spazio infinito. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Marco e Benigno si conoscono a uno spettacolo teatrale e accudiscono due donne in coma: il primo deve seguire la propria fidanzata, il secondo una studentessa di danza. Espandi ▽
Marco è un giornalista specialista in guide turistiche, Benigno un infermiere generoso, perfetto. Quest'ultimo da quattro anni si prende cura di Alicia, (ex) ballerina, in coma. Marco ha una relazione con Lidya, torera, che ben presto raggiunge Alicia nello stesso ospedale, ridotta a sua volta in coma. Benigno parla con la sua paziente come se fosse cosciente, le racconta tutto, vita quotidiana, pensieri, spettacoli. Marco, meno fantasioso, si limita a guardare piangendo. Benigno (mai avute donne, forse gay), gli insegna a "parlare con lei", appunto. Il film prende sentieri imprevedibili, sconcertanti, allarmanti. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Marisa Paredes nel ruolo di una moglie alla quale succede tutto il peggio. Espandi ▽
Leocadia, detta Leo, è una scrittrice attualmente in crisi con Paco, il marito che ama. Costui, tenente dell'esercito, si è proposto come volontario per un corpo di pace nei Balcani pur di non affrontare direttamente le difficoltà del loro rapporto. Leo scrive romanzi rosa di successo sotto pseudonimo ma il suo stato d'animo attuale le impedisce di ottemperare alle richieste dell'editore con cui è sotto contratto. Un'amica le suggerisce di proporre dei suoi scritti al quotidiano "El Pais".
Il film fa da ponte tra due fasi della creatività del regista madrileno.
L'opera rende omaggio ad un cinema dei sentimenti realizzato ad alto livello come è quello di Douglas Sirk, ma anche non avere pudore nel manifestare interesse per i sentimenti più profondi (e anche più quotidiani) di uomini e donne. Sapendo, al contempo, come gestire una materia che con la minima distrazione può trasformarsi in un romanzo Harmony per immagini, di fatto serializzandosi. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una tragedia immersa nel colore, nel dramma di un intenso rapporto madre e figlio. Espandi ▽
Il quasi quarantenne Julio Cesar vive con la madre in una casa alla foce del Tevere. La donna, di origine colombiana, condivide con il figlio quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana. Lavorano per uno spacciatore locale e vanno anche ballare insieme nei locali specializzati in musiche latinoamericane. La loro è una simbiosi che talvolta lascia trapelare tensioni che si acutizzano quando dalla Colombia giunge Ines, una giovane neofita corriere della droga. La gelosia della madre non tarderà a manifestarsi.
Partendo da situazioni di vita personalmente vissuta Enrico Maria Artale porta con partecipazione sullo schermo una relazione complessa. Ne è nato un film carico di sentimenti vissuti tra affetto e sofferenza in cui l'arrivo dall'esterno di una figura femminile che non sia solo un corpo a pagamento (unica 'libertà' concessa dalla madre a Julio Cesar) rappresenta la possibile apertura a una realtà diversa e, al contempo, anche un avvicinamento a radici culturali che restano sullo sfondo pur facendo sentire il loro richiamo. El Paraiso è solo il nome di una piccola imbarcazione perché in realtà quello in cui vivono i protagonisti è un Purgatorio in cui il tempo della crescita individuale è stato sospeso. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un'originale opera prima, con due interpreti esordienti ma molto autentici. Drammatico, Thriller - Francia, Marocco, Belgio, Qatar2023. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un racconto notturno, teso e avvincente, in bilico tra cinema di genere e dramma esistenziale. Espandi ▽
Il capoclan Dib in una lotta tra cani si è visto umiliare da un avversario. Assolda quindi Hassan, che ha bisogno di denaro, affinché sequestri a titolo dimostrativo il braccio destro del rivale. L'uomo chiede collaborazione al figlio che si procura da vivere grazie a lavori occasionali. Nulla andrà come previsto e i due si troveranno ad attraversare una notte densa di pericoli in cui cercare di trovare una soluzione al loro problema.
Il film di Kamal Lazraq dirige un'opera prima in cui si mettono alla prova sia gli interpreti non professionisti sia le doti tecniche della crew.
Dove sta l'originalità di questo film che ha spinto la giuria di Un Certain Regard ad assegnargli il Premio della giuria? Innanzitutto l'avere scelto due assoluti esordienti sul grande schermo (Abdellatif Masstouri nel ruolo del padre e Ayoub Elaid in quello del figlio) che sanno entrambi offrire una assoluta e disarmante autenticità a due personaggi che si trovano dinanzi alla messa in atto di un reato non previsto. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.