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luc
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lunedì 10 marzo 2008
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bentornato!
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In passato ci siamo scannati. E' che non condividevo alcuni tuoi interventi su altri siti sul tema violenza/sessualità, come alcune idee su "L'ultimo re di Scozia". E non condivido soprattutto chi usa un linguaggio troppo "forbito": non tutti sanno il tedesco o mangiano pane e hegel. Ora è il momento di avviare un proficuo dibattito, se ti interessa, hai sicuramente un gran bagaglio culturale e alcuni spunti su Kubrick li condivido. Come ho scritto nelle mie 3 recensioni a "Eyes wide shut" (film ad hoc, visto che affronta anche il tema della sessualità) Kubrick è inconsciamente vittima di un moralismo ebraicocristiano (ma soprattutto protestante). La tua interessante idea circa gli eoni forse è da ricollegare all'ideologia gnostica (più "lineare")o anche alla speculazione indiana (più "circolare", vedi il feto finale).
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In passato ci siamo scannati. E' che non condividevo alcuni tuoi interventi su altri siti sul tema violenza/sessualità, come alcune idee su "L'ultimo re di Scozia". E non condivido soprattutto chi usa un linguaggio troppo "forbito": non tutti sanno il tedesco o mangiano pane e hegel. Ora è il momento di avviare un proficuo dibattito, se ti interessa, hai sicuramente un gran bagaglio culturale e alcuni spunti su Kubrick li condivido. Come ho scritto nelle mie 3 recensioni a "Eyes wide shut" (film ad hoc, visto che affronta anche il tema della sessualità) Kubrick è inconsciamente vittima di un moralismo ebraicocristiano (ma soprattutto protestante). La tua interessante idea circa gli eoni forse è da ricollegare all'ideologia gnostica (più "lineare")o anche alla speculazione indiana (più "circolare", vedi il feto finale). Hai ragione sulla "maleficità", ma tutto il cinema e tutta l'arte sono colmi di questa maleficità. Dovremmo chiederci perchè vediamo "bellezza" nel malefico...
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luc
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lunedì 10 marzo 2008
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bentornato 2
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...perchè a me questo film è piaciuto tantissimo (io separo il piano del godimento contemplativo dalle analisi filosofiche) o perchè mi piacciono i film di guerra o perchè alla gente piace "Sweeney Todd". Io sono studioso di psicoanalisi (soprattutto freudiana, ma non accetto l"istinto di morte" che risente della stessa maleficità) e ho le mie idee in proposito. Ho fatto vedere questo film al figlio di 8 anni di una mia amica, un bambino con dei "problemi" ma con una superiore mente fisico-matematica: è rimasto tutto il tempo ipnotizzato, alla fine ha detto "questo è il film più importante della storia" e se l'è visto altre 2 volte di seguito! E' un fatto che mi ha colpito molto: è un film che, bene o male, coglie nel segno, bisogna fare i conti con questo.
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andrea
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lunedì 10 marzo 2008
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per mauro lanari
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Ti ricordi di me, Mauro? Abbiamo discusso un po' di tempo fa su questo stesso forum. E' indispensabile valutare il contenuto insieme alla forma, ma da quanto ho letto parli di "maleficità" riferendoti al fatto che non condividi l'idea ebraicocristiana di cui hai parlato. Io penso che la grandiosità di Kubrick sia contemporaneamente quantitativa e qualitativa. E' PER TE che c'è meno qualità, perché evidentemente non ti trovi in sintonia con ciò che il film esprime. E' la critica soggettiva che è quantitativa e non qualitativa.
[+] proprio la teologia razionale...
(di mauro lanari)
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reiver
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martedì 11 marzo 2008
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almeno è grandioso,e non solo malefico
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Purtroppo non conosco il tedesco (tranne "Ich liebe dich" e "Ich gehe zur schule"),ma se "hegel" è una marca di wursteln anch'io mangio "pane ed hegel".Dai,scherzo.Probabilmente sono ebraico-cristiano-protestante pure io,perchè la grandiosità di Kubrick per me non è affatto malefica,anzi.Anche perchè raramente impone il suo punto di vista.Magari lo suggerisce,ma il fatto che ad anni di distanza si discuta ancora sul monolito nero (ma non era una playstation gigante?),sul senso di "Arancia meccanica" o di "Eyes wide shut" certifica la sua capacità di evitare sermoni ed imposizioni ideologiche da propinare allo spettatore.
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capitan america
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mercoledì 12 marzo 2008
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interessante ......
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... il monolite che, bontà sua, ha pure un nome, non garantirà nessuna mattanza, se non quella dei cervelli che il diabolico Kubrick sta demolendo da 40! Da tante inutili e stracche chiacchiere si arguisce qualcosa di notevole e che, a sua volta, spiega come il film 2001 riesca a tenere banco e quanto di riflesso, pochi possano avvicinarsi alla sua reale potenza e immensa comicità....se non fosse per il tema terribile. Ma Kubrick é yiddish, forza e segreto del suo cinema alto troppo alto. Strano, ebraicità e cristianesimo per concludere....miseramente......che discendiamo dalle scimmie o, bestialità assoluta, una scimmia tocca il simpatico monolite ed evolve! Giusto nella testa di qualche alloccone.
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... il monolite che, bontà sua, ha pure un nome, non garantirà nessuna mattanza, se non quella dei cervelli che il diabolico Kubrick sta demolendo da 40! Da tante inutili e stracche chiacchiere si arguisce qualcosa di notevole e che, a sua volta, spiega come il film 2001 riesca a tenere banco e quanto di riflesso, pochi possano avvicinarsi alla sua reale potenza e immensa comicità....se non fosse per il tema terribile. Ma Kubrick é yiddish, forza e segreto del suo cinema alto troppo alto. Strano, ebraicità e cristianesimo per concludere....miseramente......che discendiamo dalle scimmie o, bestialità assoluta, una scimmia tocca il simpatico monolite ed evolve! Giusto nella testa di qualche alloccone. E' da tempo che insisto sulla ebraicità di Kubrick ma qualcuno non afferra .......
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andrea
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mercoledì 12 marzo 2008
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per capitan american
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Sì, l'ebraicità forse si fa sentire, ma Kubrick ha anche dichiarato: "Non credo a nessuna delle religioni monoteistiche terrestri".
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paleutta
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giovedì 13 marzo 2008
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oh un lo sapevo?
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che mi scancellavano il commento?
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luc
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venerdì 14 marzo 2008
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2001 è arte nel senso più pieno...
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...perchè neanche Kubrick è cosciente dei significati (checchè ne dicano le sue dichiarazioni), perchè è un'opera alla cui costruzione progressiva stanno contribuendo tutti, dalla tripartizione eonica di mauro al simbolo dell'inconoscibile di andrea, da chi ci vede l'ebreo a chi ci vede il protestante, da chi ci vede comicità a chi dice che è una mattonata, tutte VERSIONI del mito. Clarke e Kubrick hanno costruito un mito! Il monolito è un menhir, come i menhir è collegato alla dimensione uranica (vedi la scena della congiunzione astrale sopra il monolito), come i menhir è squadrato e ciò contrasta fortemente con l'irregolarità della natura-terra-madre, come i menhir è un simbolo fallico e il "maschile" è collegato al cielo ("menhir" ci ricorda la sua natura maschile-fallica fin dall'etimologia).
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...perchè neanche Kubrick è cosciente dei significati (checchè ne dicano le sue dichiarazioni), perchè è un'opera alla cui costruzione progressiva stanno contribuendo tutti, dalla tripartizione eonica di mauro al simbolo dell'inconoscibile di andrea, da chi ci vede l'ebreo a chi ci vede il protestante, da chi ci vede comicità a chi dice che è una mattonata, tutte VERSIONI del mito. Clarke e Kubrick hanno costruito un mito! Il monolito è un menhir, come i menhir è collegato alla dimensione uranica (vedi la scena della congiunzione astrale sopra il monolito), come i menhir è squadrato e ciò contrasta fortemente con l'irregolarità della natura-terra-madre, come i menhir è un simbolo fallico e il "maschile" è collegato al cielo ("menhir" ci ricorda la sua natura maschile-fallica fin dall'etimologia). Come un "eroe civilizzatore", un "demiurgo" maschile-celeste, porta la Cultura nella Natura informe. Nella dicotomia biblica fra gli Elohim e Jahveh, è più assimilabile a quest'ultimo...
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luc
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venerdì 14 marzo 2008
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continuo...
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..non è un creatore ma solo un trasformatore, un trasformatore malvagio, più diabolico che divino; è in quest'accezione negativa che gli Gnostici vedevano il Jahveh ebraico, ancora troppo "materiale" per i loro gusti. E la materialità scema sempre di più, fino al concepimento asessuato del feto astrale, il brahman che si incarna nell'atman senza intervento di libido o gestazione in corpi femminili, il meraviglioso sogno di tutte le religioni, la massima spiritualità è raggiunta: il monolito fallico, precedentemente saldamente piantato sulla terra-madre-femmina-natura, ora si libra nel vuoto celeste.
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mauro lanari
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sabato 15 marzo 2008
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grazie per il bentornato: su "2001" in 593 parole.
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Ci sono più disinganno, disillusione, disincanto, sospetto, denuncia della razionalizzazione, dell’autoinganno e della falsa coscienza in “2001” oppure ne “L’ultimo re di Scozia” o in “Matrix 2/Reloaded”? Il film di McDonald, accolto come un biopic quando invece è la trasposizione d’un romanzo di fantasia, è l’unico che unisce la critica alla violenza e la critica al sesso/amore (eros, philìa, agàpe). In ciò si colloca nell’ottima compagnia di Omero e Sofocle: etologicamente, ma anche spermaticamente, il “casus belli” degli scontri maschili intragenerazionali (Greci vs Troiani) e intergenerazionali (Laio vs Edipo) è di natura femminile (Elena e Giocasta).
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Ci sono più disinganno, disillusione, disincanto, sospetto, denuncia della razionalizzazione, dell’autoinganno e della falsa coscienza in “2001” oppure ne “L’ultimo re di Scozia” o in “Matrix 2/Reloaded”? Il film di McDonald, accolto come un biopic quando invece è la trasposizione d’un romanzo di fantasia, è l’unico che unisce la critica alla violenza e la critica al sesso/amore (eros, philìa, agàpe). In ciò si colloca nell’ottima compagnia di Omero e Sofocle: etologicamente, ma anche spermaticamente, il “casus belli” degli scontri maschili intragenerazionali (Greci vs Troiani) e intergenerazionali (Laio vs Edipo) è di natura femminile (Elena e Giocasta). La donna (e il suo ovulo) si concede a chi viene selezionato come il più forte, capace, vincente e adattivo. Questo aspetto problematico è del tutto assente nella storia fra Neo e Trinity (simbolo dell’irrisolto rapporto nella teologia infratrinitaria), mentre nella poetica di Kubrick esso è addirittura ribaltato.
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mauro lanari
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sabato 15 marzo 2008
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su “2001” in 593 parole/2
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Infatti da “Il dottor Stranamore” sino all’ultimo “Eyes Wide Shut” la montagna kubrickiana ha partorito il topolino del “fate l’amore e non la guerra”. Per fortuna che la vita è più sincera del cinema e così, se il film con la coppia Kidman-Cruise termina al motto “Scopiamo”, in fase di post-produzione, “in the real life”, il loro matrimonio è scoppiato. La conseguenza è che quest’elemento di irenismo sessantottardo del “peace and love” oggi, a 40 anni di distanza, suona stantio come fosse “piss of love” (hit musicali del momento: “Bleeding Love” e “Love Is A Losing Game”).
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Infatti da “Il dottor Stranamore” sino all’ultimo “Eyes Wide Shut” la montagna kubrickiana ha partorito il topolino del “fate l’amore e non la guerra”. Per fortuna che la vita è più sincera del cinema e così, se il film con la coppia Kidman-Cruise termina al motto “Scopiamo”, in fase di post-produzione, “in the real life”, il loro matrimonio è scoppiato. La conseguenza è che quest’elemento di irenismo sessantottardo del “peace and love” oggi, a 40 anni di distanza, suona stantio come fosse “piss of love” (hit musicali del momento: “Bleeding Love” e “Love Is A Losing Game”). Sorte analoga è spettata a “Imagine”, che attualmente puzza quanto Schubert in mano alle antenne di padre Livio (Fanzaga).
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mauro lanari
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sabato 15 marzo 2008
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su “2001” in 593 parole/3
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Ritorniamo ora all’altro elemento, la denuncia della violenza. “2001” può essere giudicato migliore nell’ottica manzoniana della gestione delle vicende della Monaca di Monza: “La sventurata rispose”. Un’ellissi, anche di 4 milioni d’anni, consente un pudore dello sguardo senza nulla togliere, anzi, alla potenza della denuncia: infatti l’omettere un arco di tempo che racchiude tutto il processo di ominazione intende significare che durante tale processo non sono subentrate novità di rilievo. La scimmia (in)habilis ha soltanto ingigantito e perfezionato la propria periferica tecnologica, il proprio utensile, ma la CPU, il chip centrale, sono rimasti a livelli d’antiquariato.
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Ritorniamo ora all’altro elemento, la denuncia della violenza. “2001” può essere giudicato migliore nell’ottica manzoniana della gestione delle vicende della Monaca di Monza: “La sventurata rispose”. Un’ellissi, anche di 4 milioni d’anni, consente un pudore dello sguardo senza nulla togliere, anzi, alla potenza della denuncia: infatti l’omettere un arco di tempo che racchiude tutto il processo di ominazione intende significare che durante tale processo non sono subentrate novità di rilievo. La scimmia (in)habilis ha soltanto ingigantito e perfezionato la propria periferica tecnologica, il proprio utensile, ma la CPU, il chip centrale, sono rimasti a livelli d’antiquariato.Altro punto a favore di “2001”: l’idea di “Matrix 2” del loop progettato, architett\ato e deterministico è sintetizzato nell’unica dolente scena dell’uomo-criceto, che dentro l’astronave percorre in footing sempre il medesimo tragitto.
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mauro lanari
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sabato 15 marzo 2008
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su “2001” in 593 parole/4
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Ulteriore punto pro-Kubrick: nel passaggio al terzo macroperiodo storico, quello dell’eone di “Giove e oltre l’infinito”, diviene esplicito che quanto vissuto da Bowman, e con lui dall’intera realtà pre e post-scimmiesca, è una violenza passiva, coatta, indotta, subìta: è il monolite che sospinge verso una vera e propria anticipazione della “cura Lodovico” percettiva ed esperienziale. Ma la violenza dell’uomo e di quant’altro come violenza inferta dalla legge monolitica era già dichiarata tramite i vari tentativi d’emancipazione dalla brutalità della legge gravitazionale. Fin dall’inizio Kubrick s’identifica con la penna che volteggia liberamente fuori dal taschino dell’astronauta addormentato, così come in “Shining” le riprese durante i titoli di testa vengono effettuate da un elicottero, che si libra in aria lasciando scorgere nell’inquadratura la propria ombra.
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Ulteriore punto pro-Kubrick: nel passaggio al terzo macroperiodo storico, quello dell’eone di “Giove e oltre l’infinito”, diviene esplicito che quanto vissuto da Bowman, e con lui dall’intera realtà pre e post-scimmiesca, è una violenza passiva, coatta, indotta, subìta: è il monolite che sospinge verso una vera e propria anticipazione della “cura Lodovico” percettiva ed esperienziale. Ma la violenza dell’uomo e di quant’altro come violenza inferta dalla legge monolitica era già dichiarata tramite i vari tentativi d’emancipazione dalla brutalità della legge gravitazionale. Fin dall’inizio Kubrick s’identifica con la penna che volteggia liberamente fuori dal taschino dell’astronauta addormentato, così come in “Shining” le riprese durante i titoli di testa vengono effettuate da un elicottero, che si libra in aria lasciando scorgere nell’inquadratura la propria ombra. In “2001”, tutte le sequenze girate per trasmettere il senso della gravità zero mirano pedagogicamente a indurre...
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mauro lanari
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sabato 15 marzo 2008
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su “2001” in 593 parole/end
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...un’impressione di affrancamento cinetico/motorio/comportamentale.Qui però, concludendo, nascono gli altri guai di “2001”: 1) il cunicolo spaziotemporale in cui viene infilato Bowman è rappresentato in maniera talmente fascinosa e suggestiva da non sembrare più una denuncia; 2) non c’è nulla in quanto compie David sino alla stanza rococò che sappia di rigetto, disprezzo, rivolta e ribellione; 3) no comment sul “rebirthing” newage del macrofeto astro-co(s)mico.
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mauro lanari
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sabato 15 marzo 2008
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per luc: psicoanalisi e postmodernità/1
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La freudiana <> è ovviamente quella di “Al di là del principio di piacere'' (1920), in cui viene proposto il concetto di coazione a ripetere definita per tre volte <> quasi a volerne suggerire una radice sovrumanamente inestirpabile.Dal 1920 sino al 1939, anno della propria morte, Freud non cambierà più idea. Ciò significa che il fondatore della psicoanalisi asserirà la sostanziale incurabilità del disagio psichico per lo stesso arco di tempo, un ventennio, in cui egli precedentemente aveva affermato l'esatto contrario: “L'interpretazione dei sogni'' fu infatti pubblicata nel 1900. Pertanto a chi dare ragione, ai seguaci del primo Freud oppure a quelli del secondo? Agli ottimisti bisognosi di una clientela a cui smerciare una terapia o ai pes
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La freudiana <> è ovviamente quella di “Al di là del principio di piacere'' (1920), in cui viene proposto il concetto di coazione a ripetere definita per tre volte <> quasi a volerne suggerire una radice sovrumanamente inestirpabile.Dal 1920 sino al 1939, anno della propria morte, Freud non cambierà più idea. Ciò significa che il fondatore della psicoanalisi asserirà la sostanziale incurabilità del disagio psichico per lo stesso arco di tempo, un ventennio, in cui egli precedentemente aveva affermato l'esatto contrario: “L'interpretazione dei sogni'' fu infatti pubblicata nel 1900. Pertanto a chi dare ragione, ai seguaci del primo Freud oppure a quelli del secondo? Agli ottimisti bisognosi di una clientela a cui smerciare una terapia o ai pessimisti neoaffiliati alla metafisica schopenhaueriana?
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mauro lanari
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sabato 15 marzo 2008
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ci riprovo
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La freudiana 'svolta degli anni Venti' è ovviamente quella di “Al di là del principio di piacere'' (1920), in cui viene proposto il concetto di coazione a ripetere definita per tre volte 'demoniaca' quasi a volerne suggerire una radice sovrumanamente inestirpabile.Dal 1920 sino al 1939, anno della propria morte, Freud non cambierà più idea. Ciò significa che il fondatore della psicoanalisi asserirà la sostanziale incurabilità del disagio psichico per lo stesso arco di tempo, un ventennio, in cui egli precedentemente aveva affermato l'esatto contrario: “L'interpretazione dei sogni'' fu infatti pubblicata nel 1900. Pertanto a chi dare ragione, ai seguaci del primo Freud oppure a quelli del secondo? Agli ottimisti bisognosi di una clientela a cui smerciare una terapia o ai pessimisti neoaffiliati alla metafisica schopenhaueriana?Un postmoderno "doc" deve sospendere il giudizio e arenarsi nell'indecidibilità del fornire risposte e/o soluzioni.
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mauro lanari
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sabato 15 marzo 2008
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per luc: psicoanalisi e postmodernità/2
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Nel frattempo, i totalitarismi hanno già deciso. La dittatura fascista ha tappato la bocca alla Montessori e la dittatura sovietica ha tappato la bocca a Sabine Spielrein, che il 2° Freud ha esplicitamente presentato come sua teorica di riferimento in una nota dell’ottavultima pagina del testo spartiacque del 1920. Elemento della massima rilevanza: entrambe le dittature hanno argomentato che queste due donne erano inabili e incompetenti in pedagogia e psicodinamica in quanto figure materne fallite e fallimentari.Per documentarsi sulla Montessori, basta ripensare alla fiction televisiva con la Cortellesi, mentre sulla Spielrein, a parte il libro di Carotenuto (internetbookshop.it/code/9788834006443/carotenuto-aldo/diario-una-segreta.
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Nel frattempo, i totalitarismi hanno già deciso. La dittatura fascista ha tappato la bocca alla Montessori e la dittatura sovietica ha tappato la bocca a Sabine Spielrein, che il 2° Freud ha esplicitamente presentato come sua teorica di riferimento in una nota dell’ottavultima pagina del testo spartiacque del 1920. Elemento della massima rilevanza: entrambe le dittature hanno argomentato che queste due donne erano inabili e incompetenti in pedagogia e psicodinamica in quanto figure materne fallite e fallimentari.Per documentarsi sulla Montessori, basta ripensare alla fiction televisiva con la Cortellesi, mentre sulla Spielrein, a parte il libro di Carotenuto (internetbookshop.it/code/9788834006443/carotenuto-aldo/diario-una-segreta.html), ci sono i quasi 30 minuti di contenuti extra allegati al dvd di “Prendimi l’anima” (2003), e sul web si può leggere la traduzione del suo saggio più importante (vedi digilander.libero.it/pumpmoon/authors/sabinapage.htm).
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paleutta
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sabato 15 marzo 2008
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x mauro lanari
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luc
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martedì 18 marzo 2008
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x mauro: casus belli
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la donna è casus belli nelle culture che reprimono la sessualità. nelle culture in cui la donna è SOGGETTO sessuale, domanda e offre sesso alla pari del maschio, il conflitto non esiste. quest'idea della donna che si dà al più forte (o al più ricco) per natura risente dello stesso tarlo ebraicocristiano che tu denunci. anche nella poligamia animale è stato verificato tramite esami del dna che i maschi lottano e la femmina sceglie il più forte solo a FINI DI PROTEZIONE MILITARE, i cuccioli sono dei maschi "deboli". fra potenza sessuale e potenza sociale/militare esiste un rapporto inverso e allora indirettamente si conferma il "fate l'amore non la guerra" sessantottino (più slogan alla moda comunque che atteggiamento profondamente sentito e vissuto, infatti durò poco) che comunque io non vedo molto sviluppato in kubrick.
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la donna è casus belli nelle culture che reprimono la sessualità. nelle culture in cui la donna è SOGGETTO sessuale, domanda e offre sesso alla pari del maschio, il conflitto non esiste. quest'idea della donna che si dà al più forte (o al più ricco) per natura risente dello stesso tarlo ebraicocristiano che tu denunci. anche nella poligamia animale è stato verificato tramite esami del dna che i maschi lottano e la femmina sceglie il più forte solo a FINI DI PROTEZIONE MILITARE, i cuccioli sono dei maschi "deboli". fra potenza sessuale e potenza sociale/militare esiste un rapporto inverso e allora indirettamente si conferma il "fate l'amore non la guerra" sessantottino (più slogan alla moda comunque che atteggiamento profondamente sentito e vissuto, infatti durò poco) che comunque io non vedo molto sviluppato in kubrick. da almeno 3000 anni, ebraismo, cristianesimo e islamismo (nel bacino del mediterraneo) hanno provveduto a un certosino collegamento di piacere e dolore...
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luc
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martedì 18 marzo 2008
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casus belli 2
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...sesso e violenza (bleeding love), un'operazione veramente artistica, creativa. oggi ci credete tutti. il terrorismo costantemente ripetuto vi si è insinuato fra i neuroni. queste culture repressive come hanno ottenuto questo edificante risultato? semplice, col meccanismo del premio-punizione. dove ci vedi il "fate l'amore non la guerra" in kubrick? nello "scopiamo" finale della kidman? lo dice al marito! cioè ripropone quella cultura sessualmente repressiva (la monogamia è repressiva) che aveva stimolato tutto il precedente viaggio trasgressivo ma violentemente frustrato. nell"ultimo re di scozia" poi, l'avventura del medico con la ragazza che se lo porta a casa senza nessun cerimoniale, durante il viaggio in pullman, è quanto di più, bello, sano, primordiale, naturale e pacifico possa esistere.
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...sesso e violenza (bleeding love), un'operazione veramente artistica, creativa. oggi ci credete tutti. il terrorismo costantemente ripetuto vi si è insinuato fra i neuroni. queste culture repressive come hanno ottenuto questo edificante risultato? semplice, col meccanismo del premio-punizione. dove ci vedi il "fate l'amore non la guerra" in kubrick? nello "scopiamo" finale della kidman? lo dice al marito! cioè ripropone quella cultura sessualmente repressiva (la monogamia è repressiva) che aveva stimolato tutto il precedente viaggio trasgressivo ma violentemente frustrato. nell"ultimo re di scozia" poi, l'avventura del medico con la ragazza che se lo porta a casa senza nessun cerimoniale, durante il viaggio in pullman, è quanto di più, bello, sano, primordiale, naturale e pacifico possa esistere. un buon orgasmo calma e dà felicità, agli antipodi dell'aggressività.
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luc
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martedì 18 marzo 2008
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x mauro: gravità
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sì, il librarsi in assenza di gravità può simbolizzare il tentativo di liberarsi dalla "legge", ma la gravità c'è ed è ineliminabile, così come alex torna "innocentemente cattivo" dopo la cura (e arrapato: ancora un'accostamento kubrickiano ebraicocristiano tra sesso e violenza, accostamento che tu condividi), così come joker va in giro coi simboli pacifisti però va nei marines e uccide. se siamo tutti convinti che la violenza è parte integrante e inevitabile della natura genetica umana, allora diventiamo tutti nazifascisti e massacriamoci, perchè nessun tentativo culturale di breve termine può competere con una natura che ha passato milioni di anni a strutturarsi. io invece sono un'ottimista "freudiano della prima ora", non credo a questa favola apocalittica ebraicocristiana del MONDO=MALE e nella conseguente possibilità di riscatto solo nella spiritualità post-mortem (l'asceta rientra nella categoria, essendo un morto ambulante).
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luc
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martedì 18 marzo 2008
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x mauro: 1920
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freud non riuscì a far rientrare la tendenza dei reduci di guerra a riprodurre la guerra nella teoria del piacere, allora provò con un'ipotesi di lavoro, l'istinto di morte, che, contrariamente alla teoria precedente, fu accolta con grandi applausi (e sospiri di sollievo della società ebraicocristiana che ha sempre condannato il piacere e esaltato il dolore). cadde lui stesso nella trappola, era già anziano, col cancro alla mascella, la libido diradata: le teorie giovanili sono più credibili. invece, la coazione a ripetere dei reduci di guerra si spiega agevolmente nell'ambito della teoria del piacere (lo accenno nella recensione al "cacciatore") se consideriamo la tendenza al dolore in senso "algebrico": si crea un dolore per evitarne uno maggiore! in questo sta il piacere.
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freud non riuscì a far rientrare la tendenza dei reduci di guerra a riprodurre la guerra nella teoria del piacere, allora provò con un'ipotesi di lavoro, l'istinto di morte, che, contrariamente alla teoria precedente, fu accolta con grandi applausi (e sospiri di sollievo della società ebraicocristiana che ha sempre condannato il piacere e esaltato il dolore). cadde lui stesso nella trappola, era già anziano, col cancro alla mascella, la libido diradata: le teorie giovanili sono più credibili. invece, la coazione a ripetere dei reduci di guerra si spiega agevolmente nell'ambito della teoria del piacere (lo accenno nella recensione al "cacciatore") se consideriamo la tendenza al dolore in senso "algebrico": si crea un dolore per evitarne uno maggiore! in questo sta il piacere. chi è costretto a convivere con l'orrore impara ad accettarlo o addirittura ad amarlo per evitare di impazzire o di suicidarsi, mi pare così semplice! non sarò un postmoderno, ma mica è obbligatorio esserlo...
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mauro lanari
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martedì 18 marzo 2008
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x luc
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Io avevo detto che Kubrick propone l'deologia sessantottarda fin da "Il dottor Stranamore": Su questo sei d'accordo? Poi ho anche detto che l'etologia e la spermatologia concordano sul fatto che la donna, influenze culturali e religiose a parte, è biologicamente provvista già in sè d'una selettività omicida, poiché è dotata d'un amore e d'una sessualità e di ovaie esclusiviste: "Ne resterà vivo uno soltanto (di maschio, anhe gametico). Concordi?Infine (per ora): le tue riflessioni sul menhir sono state stimolantissime, m'hanno fatto sgorgare quanto segue, che consegno al tuo vaglio.
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mauro lanari
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martedì 18 marzo 2008
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x luc
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1) Le problematiche del(l'im)mondo=(fe)male nascono già a livello etologico e spermatologico: la donna è biologicamente strutturata per concedere il proprio amore, sessualità, ovulo ESCLUSIVAMENTE in maniera selettiva, a un maschio alfa dominante. "Ne resterà vivo (di uomo, anche gametico), uno soltanto". Se è così, cultura e religioni sono solo delle sovrastrutture razionalizzanti. Non sei d'accordo? 2) Non credi che Kubrick abbia iniziato a propagandare la propria tesi sessantottarda già da "Il dottor Stranamore"? 3) Le tue riflessioni sul menhir sono state stimolantissime, e m'hanno suscitato le idee che ti presento nel prossimo post.
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luc
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martedì 18 marzo 2008
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la selettività omicida...
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..non te la condivido: l'etnologia insegna che la questione esclusività/promiscuità è culturale. Non si può sorvolare sulle influenze culturali e religiose. E' sbagliato estrapolare considerazioni fisiologiche nel campo sociale, mi puzza di voler a tutti i costi trovare le prove della giustezza di istituzioni come la monogamia. Per sdrammatizzare, un aneddoto. Io vivo in Brasile (laboratorio privilegiato per lo studio sia della sessualità sia della violenza), tempo fa una ragazza ha dato alla luce due gemelli figli di padri diversi! Lo aveva fatto con 2 uomini (fidanzato e amante) a distanza di un'ora.
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luc
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martedì 18 marzo 2008
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condivido la penelopea
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Ho parlato del menhir-monolito perchè è un aspetto che mi è venuto in mente, nell'ambito di un'interpretazione progressiva e a più mani, necessariamente. Hai ragione, i simboli femminili sono onnipresenti, anche se non risaltanti. Visto che siamo in vena di misticismo geopolitico, tempo fa mi venne in mente la pazza idea di un costante spostamento a ovest, quasi a voler rincorrere il Sole, del centro dell'impero: da Atene a Roma, poi Madrid-Londra, quindi New York. La prossima? Pechino...
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mauro lanari
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mercoledì 19 marzo 2008
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2 uomini "a distanza di un'ora"!
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In psicologia dello sviluppo è almeno dai tempi della Gilligan (1977 e 1982), seguace della Chodorow, che il movimento femminista si oppone alla classica teoria di Kohlberg (1966) sugli stadi dell'evoluzione del senso morale fino all'approdo neokantiano a norme con validità universale. Secondo le femministe, un'etica del genere sarebbe astratta e formale, mentre quella delle donne emancipate sarebbe a favore della salvaguardia dell'empatia, della solidarietà e dell'accudimento. Ma, anche fosse, comunque una simile morale alternativa resterebbe disinteressata all'universale poiché incentrata sulla singolarità. E un sociobiologo come Wilson oppure il Dawkins de "Il gene egoista" non avrebbe difficoltà a teorizzare che l'amore inclusivo maschile e quello esclusivo femminile traggono la loro o
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In psicologia dello sviluppo è almeno dai tempi della Gilligan (1977 e 1982), seguace della Chodorow, che il movimento femminista si oppone alla classica teoria di Kohlberg (1966) sugli stadi dell'evoluzione del senso morale fino all'approdo neokantiano a norme con validità universale. Secondo le femministe, un'etica del genere sarebbe astratta e formale, mentre quella delle donne emancipate sarebbe a favore della salvaguardia dell'empatia, della solidarietà e dell'accudimento. Ma, anche fosse, comunque una simile morale alternativa resterebbe disinteressata all'universale poiché incentrata sulla singolarità. E un sociobiologo come Wilson oppure il Dawkins de "Il gene egoista" non avrebbe difficoltà a teorizzare che l'amore inclusivo maschile e quello esclusivo femminile traggono la loro origine dall'unico scopo di ottimizzare, ognuno a modo suo, la salvaguardia del proprio bagaglio cromosomico:
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luc
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mercoledì 19 marzo 2008
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Dico che in generale le teorie "bios" non spiegano l'estrema varietà dei costumi sessuali e delle strutture familiari della specie umana. Dico che l'assenza di "innamoramento psichico" in condizioni ganghiste, ma anche in condizioni meno estreme, prova che il femmineo non è contraddistinto da un amore di tipo esclusivo. Il geniale Dawkins (di cui ricordo l'applicazione della teoria dei giochi alle strategie genetiche) accomunava le strategie maschili e femminili nei fini, la differenza nei modi era dovuta a situazioni socio-culturali. Per entrambi i partner l'ideale sarebbe caricare il partner dell'onere della cura della prole, per essere liberi di procreare con altri partner e spandere ulteriormente i propri geni.
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Dico che in generale le teorie "bios" non spiegano l'estrema varietà dei costumi sessuali e delle strutture familiari della specie umana. Dico che l'assenza di "innamoramento psichico" in condizioni ganghiste, ma anche in condizioni meno estreme, prova che il femmineo non è contraddistinto da un amore di tipo esclusivo. Il geniale Dawkins (di cui ricordo l'applicazione della teoria dei giochi alle strategie genetiche) accomunava le strategie maschili e femminili nei fini, la differenza nei modi era dovuta a situazioni socio-culturali. Per entrambi i partner l'ideale sarebbe caricare il partner dell'onere della cura della prole, per essere liberi di procreare con altri partner e spandere ulteriormente i propri geni. In questo quadro, l"esclusività" femminile dovrebbe derivare dalla necessità che la donna avrebbe nella società arcaica di "legare" un partner, impedirne la fuga per garantire una cura della prole da parte di questi. Ma è una situazione culturale...
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luc
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mercoledì 19 marzo 2008
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continuo
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infatti in una società come la nostra, in cui lo stato garantisce le donne che il padre biologico comunque si farà carico della prole, l'esclusività va a farsi fottere, le famiglie si sfaldano e la società si destruttura. Ma l'esclusività non esiste neanche nelle società a discendenza matrilineare, nelle quali della cura della prole si fa carico il clan materno (soprattutto i fratelli della madre che, secondo Dawkins, sarebbero più interessati alla cura della percentuale minoritaria dei loro geni presenti anche nei nipoti che non dei geni dei propri figli, che non hanno sicurezza di condividere data la grande promiscuità sessuale). Certo, quelle di Dawkins sono ipotesi suggestive, ma poi spiegare come tutto ciò avvenga è un'altro paio di maniche.
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infatti in una società come la nostra, in cui lo stato garantisce le donne che il padre biologico comunque si farà carico della prole, l'esclusività va a farsi fottere, le famiglie si sfaldano e la società si destruttura. Ma l'esclusività non esiste neanche nelle società a discendenza matrilineare, nelle quali della cura della prole si fa carico il clan materno (soprattutto i fratelli della madre che, secondo Dawkins, sarebbero più interessati alla cura della percentuale minoritaria dei loro geni presenti anche nei nipoti che non dei geni dei propri figli, che non hanno sicurezza di condividere data la grande promiscuità sessuale). Certo, quelle di Dawkins sono ipotesi suggestive, ma poi spiegare come tutto ciò avvenga è un'altro paio di maniche. Non ho studiato a fondo la questione ma l'importante è sottolineare che l'esclusività femminile basata su argomenti fisiologici/biologici mi pare mitologia...e poi le donne si lubrificano anche senza "innamoramento psichico", credimi.
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luc
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mercoledì 19 marzo 2008
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esclusività e relatività
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E poi, l"esclusività" non può definirsi senza la concomitante definizione di un lasso di tempo. Chi ha il diritto di quantificare il lasso di tempo giusto all'interno del quale poter parlare di esclusività? Una vita? Un minuto? Se la definizione è quest'ultima, siamo tutti esclusivisti, tranne qualche donna "ganghista" in ricezione simultanea (volendo sorvolare sulla problematicità della definizione di simultaneità nello spazio-tempo relativistico). Io credo che la nostra "scienza" della sessualità prenda grossi granchi: 1)spesso è in malafede, governi e religioni pagano "scienziati" per fare apologia ideologica delle nostre istituzioni repressive, spesso interpretando in modo distorto "fatti" fisiologici e genetici parzialissimi e scelti ad hoc 2)anche quando è onesta si basa su osservazioni parziali, di società da 3000 anni infestate dal virus della repressione.
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E poi, l"esclusività" non può definirsi senza la concomitante definizione di un lasso di tempo. Chi ha il diritto di quantificare il lasso di tempo giusto all'interno del quale poter parlare di esclusività? Una vita? Un minuto? Se la definizione è quest'ultima, siamo tutti esclusivisti, tranne qualche donna "ganghista" in ricezione simultanea (volendo sorvolare sulla problematicità della definizione di simultaneità nello spazio-tempo relativistico). Io credo che la nostra "scienza" della sessualità prenda grossi granchi: 1)spesso è in malafede, governi e religioni pagano "scienziati" per fare apologia ideologica delle nostre istituzioni repressive, spesso interpretando in modo distorto "fatti" fisiologici e genetici parzialissimi e scelti ad hoc 2)anche quando è onesta si basa su osservazioni parziali, di società da 3000 anni infestate dal virus della repressione. Non riescono a spiegare, per esempio, come mai negli harem (anche nel mio) tutte le donne mestruano lo stesso giorno...
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luc
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mercoledì 19 marzo 2008
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continuo
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..anche senza coabitazione; non spiegano come mai popolazioni ad alta promiscuità e prive del concetto di anticoncezionale (perchè non riconoscono il ruolo maschile nel concepimento) abbiano donne poco fertili; non spiegano perchè mia cognata, che ha marito più una dozzina di amanti (come milioni di brasiliane), non abbia capito la "fisiologica e genetica" esclusività; non spiegano come questa presunta natura esclusiva possa applicarsi contemporaneamente a strutture poligamiche e poliandriche. Lasciamo Wilson e Dawkins e guardiamoci intorno: la donna brasiliana è COSCIENTE di dover FAR FINTA di sacrificarsi all'esclusività per trovare un marito che la mantenga (che poi periodicamente cornificherà) per non essere costretta alla tortura di dover lavorare (una tragedia, altro che diritto o emancipazione!).
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..anche senza coabitazione; non spiegano come mai popolazioni ad alta promiscuità e prive del concetto di anticoncezionale (perchè non riconoscono il ruolo maschile nel concepimento) abbiano donne poco fertili; non spiegano perchè mia cognata, che ha marito più una dozzina di amanti (come milioni di brasiliane), non abbia capito la "fisiologica e genetica" esclusività; non spiegano come questa presunta natura esclusiva possa applicarsi contemporaneamente a strutture poligamiche e poliandriche. Lasciamo Wilson e Dawkins e guardiamoci intorno: la donna brasiliana è COSCIENTE di dover FAR FINTA di sacrificarsi all'esclusività per trovare un marito che la mantenga (che poi periodicamente cornificherà) per non essere costretta alla tortura di dover lavorare (una tragedia, altro che diritto o emancipazione!). Maschi e femmine, PER NATURA, sono assolutamente uguali, nel pensiero e nell'azione. Beh, sono riuscito a trasformare anche il forum di 2001 in un sermone (scientificamente)pecoreccio.
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mauro lanari
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mercoledì 19 marzo 2008
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beh (pecoreccio?)
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Io in realtà sono partito dalle tesi delle femministe occidentali, manco quelle eurocentriche, ma proprio nordamericane: puritane pure loro? (Giurin Giorello: non è una domanda retorica). Nelle mie ventennali esperienze di terapia di gruppo ho anche incrociato una architetto quasi trentenne di Roma che se ne faceva due nella quasi simultaneità del tragitto da compiere con la metro. Però, ALMENO COSI' LEI SOSTENEVA, appunto si lubrificava solo tornando ogni volta, per la durata dell'amplesso, a innamorarsi in modo esclusivo del proprio partner (provvisorissimo). Dunque? I nostri "dati sul campo" non coincidono oppure a non coincidere sono le nostre meta-teorie esplicative? PS: a proposito di matriarcato, bachofenismi ecc.
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Io in realtà sono partito dalle tesi delle femministe occidentali, manco quelle eurocentriche, ma proprio nordamericane: puritane pure loro? (Giurin Giorello: non è una domanda retorica). Nelle mie ventennali esperienze di terapia di gruppo ho anche incrociato una architetto quasi trentenne di Roma che se ne faceva due nella quasi simultaneità del tragitto da compiere con la metro. Però, ALMENO COSI' LEI SOSTENEVA, appunto si lubrificava solo tornando ogni volta, per la durata dell'amplesso, a innamorarsi in modo esclusivo del proprio partner (provvisorissimo). Dunque? I nostri "dati sul campo" non coincidono oppure a non coincidere sono le nostre meta-teorie esplicative? PS: a proposito di matriarcato, bachofenismi ecc.: hai visto "Il prescelto" ("The Wicker-man")? Che ne pensi? Ciao.
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luc
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mercoledì 19 marzo 2008
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suore travestite...
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...questo sono le femministe. Il femminismo è il miglior alleato del bigottismo cristiano. La tesi ovaio-esclusivista è sostenuta anche dalle femministe? Non mi sorprende. Le teorie che vogliono ancorare costumi sociali a (fantomatiche) caratteristiche fisiologiche sono FASCISTE. Un 68 o un 77 sono troppo poco per pretendere di estirpare il terrore del piacere e della natura introiettato da almeno 3000 anni. Più che i nostri dati o le nostre meta-teorie, ciò che non coincide è il racconto dell'archiTETTA e la VERITA'. Lo vedi? Basta restringere il lasso di tempo per poter salvare il dio ESCLUSIVITA'! Paracula! Che vuol dire "amore"? Spero tu sia un terapeuta e non un paziente (scherzo). Non ho visto "Il prescelto", ho letto le critiche, se ci mettiamo a discutere sul matri- non la finiamo più.
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...questo sono le femministe. Il femminismo è il miglior alleato del bigottismo cristiano. La tesi ovaio-esclusivista è sostenuta anche dalle femministe? Non mi sorprende. Le teorie che vogliono ancorare costumi sociali a (fantomatiche) caratteristiche fisiologiche sono FASCISTE. Un 68 o un 77 sono troppo poco per pretendere di estirpare il terrore del piacere e della natura introiettato da almeno 3000 anni. Più che i nostri dati o le nostre meta-teorie, ciò che non coincide è il racconto dell'archiTETTA e la VERITA'. Lo vedi? Basta restringere il lasso di tempo per poter salvare il dio ESCLUSIVITA'! Paracula! Che vuol dire "amore"? Spero tu sia un terapeuta e non un paziente (scherzo). Non ho visto "Il prescelto", ho letto le critiche, se ci mettiamo a discutere sul matri- non la finiamo più. Mi limito a dire che matri- e sacrificio umano non c'azzeccano.
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mauro lanari
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giovedì 20 marzo 2008
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un'ipotesi alternativa
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Io invece ipotizzo che siamo chiamati ad amare, e a essere amati, ideoaffettivamente e fors'anche sessualmente: 1) (da) tutti in modo inclusivo; 2) e in misura totale in modo esclusivo. Ciò sarebbe possibile solo nell'utopia della disponibilità di risorse infinite. In loro assenza, possiamo rimpiazzare maldestramente l'utopia con la poligamia, umana troppo umana, quella d'un assemblaggio alla Frankenstein di menti e corpi.
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andrea
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giovedì 20 marzo 2008
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per paleutta
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Sono con te. Però, scherzi a parte, il dibattito è molto interessante.
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paleutta
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giovedì 20 marzo 2008
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grazie andrea
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almeno uno che mi capisce...io scherzo chiaramente, ho la massima ammirazione per cotanta cultura (sono serio), anche se faccio una fatica enorme a percepire la vera essenza di questi ragionamenti, ma è un mio limite chiaramente. Probabilmente sono concetti di comune portata valutati ed espressi con un linguaggio di livello superiore. Se vuoi farti due risate andrea e anche luc e mauro se ne hanno voglia, vai su you tube e digita sindaco di palomonte e ascolta quel discorso.
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reiver
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venerdì 21 marzo 2008
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per paleutta
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Sottoscrivo anch'io...anche se mi fido di quello che dice Luc,non ci sto a capire niente!Aiutoooooo chiamate Hal 9000,divideteli!
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luc
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venerdì 21 marzo 2008
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sarò breve...
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..e circonciso. Mi hanno censurato 2 commenti intitolati "bomba atomica": studiosi australiani hanno scoperto che la maggioranza degli spermatozoi sono soldati col compito di eliminare spermatozoi di altri uomini. Siccome gli spermatozoi sopravvivono nel grembo femminile solo alcune ore, ciò significa che in natura (biologica, genetica, fisiologica) la donna è programmata per ricevere anche più uomini al giorno. Ecco che le teorie che vorrebbero ancorare la presunta esclusività femminile a fattori biologici crollano miseramente sul loro stesso terreno. PURITANI X LUC 0-2 a tavolino fuori casa. Il discorso è chiuso.
[+] e no, eh
(di mauro lanari)
[ - ] e no, eh
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paleutta
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venerdì 21 marzo 2008
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no ora intervengo io
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c'è una congregazione ufficiale, credo inglese, che crede fermamente che la terra sia piatta e pare sia anche in grado di dimostrarlo non chiedetemi come. Cioè, ce n'è in giro gente stupida che dichiara solennemente di "aver scoperto il buo alla onca". Traduco per i non livornesi: il buo alla onca, alla "lettera il buco alla conca" è un modo di dire che si è scoperto l'acqua calda.
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andrea
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sabato 22 marzo 2008
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per paleutta sul discorso del sindaco
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Stavo morendo dalle risate sentendo quel discorso! Comunque, leggendo i commenti, ho capito che non si sa con certezza se sia un'imitazione fatta da un ubriaco oppure no.
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andrea
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domenica 23 marzo 2008
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per paleutta (2)
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Ho visto "Eraserhead", eccellente dal punto di vista tecnico, geniale dal punto di vista inventivo, ma tutto quel senso del disgusto è eccessivo per i miei gusti. Comunque, onore al merito!
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luc
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lunedì 24 marzo 2008
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era un sindaco?
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io credevo che gli alieni fossero sbarcati in irpinia!
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paleutta
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lunedì 24 marzo 2008
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x andrea e luc
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concordo con te andrea sul disgusto per eraserhead, ho provato anche io questa sensazione. Credo sia una cosa da vedere comunque, per chi è appassionato di D.Linch, il suo talento visionario espresso alla ennesima potenza, non è banale nemmeno riuscire a pensarle certe cose. Il sindaco di palomonte non credo sia il vero sindaco, almeno lo spero per i poveri abitanti di quel paese...Chiunque sia è veramente da schiantà dal ride eppoi, ad onor del vero, i primi discorsi di Di Pietro politico non erano molto diversi, ora si è un pò impratichito anche se continua a dire le "t" al posto delle "d" e viceversa.
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paleutta
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martedì 25 marzo 2008
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ho recenzionato
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andrea
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lunedì 31 marzo 2008
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ho recensito...
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..."Il cacciatore di aquiloni"
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mauro lanari
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martedì 1 aprile 2008
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feto astrale? no: utero planetario
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"Una parodia della palingenesi, a dire il vero, Kubrick l'aveva già fatta nelle immagini finali di '2001', con il feto astrale, il famoso <> [<>?], che si gira verso lo spettatore guardandolo con i suoi occhi vuoti": Sandro Bernardi, "Apocalissi metaforiche e catastrofi immaginarie", in "L'apocalisse nella storia", 1999, p. 900.Ennesimo problema di fissazione gestaltica nella segregazione figura-sfondo: "2001" NON è vero che finisca con l'immagine del macrofeto cosmico. Termina invece con un UTERO: nuovo materno pianeta celeste abitato dall'uomo alter-nativamente in gestazione. Quindi il femminile, in Kubrick, è sia tematizzato che problematizzato.
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er-nonno
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mercoledì 2 aprile 2008
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rileggendo moravia
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Rileggendo Moravia(e te,Lanari)trovo il finale;nella sua recensione,M. osservava,a proposito di Dave:"Eccolo,a un tratto,rinascere,infante chiuso nel ventre della madre".Questa problematizzazione verificata,conferma la tua lettura iniziale(la palingenesi,l'attesa messianica e il resto)o la colloca in una luce diversa?Utopia?Parodia?
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luc
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mercoledì 2 aprile 2008
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rimane il fatto che..
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..il maschile è sia mostrato che simbolizzato, il femminile è solo simbolizzato e per giunta molto alla lontana. Il processo di simbolizzazione non è solo qualitativo (opposizione realtà-simbolo) ma anche quantitativo: nelle successive simbolizzazioni e simbolizzazioni di simbolizzazioni ci si allontana dalla realtà sempre di più. Nelle religioni l'elemento femminile si perde progressivamente in simbolizzazioni sempre più sfumate e sfuggenti: nell'islam sopravvive solo in alcuni motivi architettonici geometrici curvilinei o simmetrici. Troppo poco, anche in Kubrick. In entrambi i casi lo sforzo religioso-omosessuale tendente alla (pro)creazione esclusivamente maschile mi pare preponderante.
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mauro lanari
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giovedì 3 aprile 2008
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regressus ad uterum
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A me invece pare evidente che, esplicita/consapevole o meno in Kubrick, la sua Odissea sia un percorso e un viaggio di "regressus ad uterum" (Ferenczi
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mauro lanari
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giovedì 3 aprile 2008
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/2
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e Balint), anticipato al termine della seconda parte del film dal reingresso di Dave nell'astronave-madre attraverso un cunicolo a gravità zero (anossia prenatale). Luc, da psicoanalista dovresti sapre che l'essenziale sta sempre nel non detto, anzi è proprio il non detto. Un saluto anche a er-nonno.
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luc
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venerdì 4 aprile 2008
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grande mauro!
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Mi fa piacere questo tuo nuovo linguaggio in perfetto stile psicoanalitico. E' vero che l'essenziale è il non detto, ma l'essenziale di che? Di un sogno o di una nevrosi (o di un'opera d'arte). In una situazione sana l'essenziale dovrebbe essere la cosa più facilmente e chiaramente espressa, se non è così è perchè c'è un conflitto tra quell'essenziale e una forza contraria preponderante. Anche questo so "da psicoanalista". E anche questo "regresso ad uterum"(della madre) non ha niente di sano, sano sarebbe il "progresso ad uterum"(delle altre donne), represso il quale si attiva la via nevrotica del regresso (non credo all'universalità della fase edipica).
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mauro lanari
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venerdì 4 aprile 2008
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la vera eutopia-eucronia
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Inoltre l'Utopia non è certo quella delineata e offerta sempre dalla psicoanalisi ortodossa, manco da quella del primo Freud. Non è certo Eutopia-Eucronia un carpe diem mortale seppur poligamico/non-monotropico. Mi spiace, ma qui bisogna riesumare proprio la miglior teologia razionale, quella che ci indica come ambizione il "Dio tutto in tutti" (1Cor 15,28) d'un panteismo che va inteso come edonismo massimale, quantitativo e qualitativo, estensivo e intensivo, con antignostica liberazione non dalla materia ma pure DELLA materia (=>pancosmismo=panpsichismo). La RISCRITTURA DELLA STORIA, o il suo rimpiazzo, è l’unica soluzione per soddisfare l’esigenza adorniana d’una giustizia RETROATTIVA (“Dialettica negativa”, p.
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Inoltre l'Utopia non è certo quella delineata e offerta sempre dalla psicoanalisi ortodossa, manco da quella del primo Freud. Non è certo Eutopia-Eucronia un carpe diem mortale seppur poligamico/non-monotropico. Mi spiace, ma qui bisogna riesumare proprio la miglior teologia razionale, quella che ci indica come ambizione il "Dio tutto in tutti" (1Cor 15,28) d'un panteismo che va inteso come edonismo massimale, quantitativo e qualitativo, estensivo e intensivo, con antignostica liberazione non dalla materia ma pure DELLA materia (=>pancosmismo=panpsichismo). La RISCRITTURA DELLA STORIA, o il suo rimpiazzo, è l’unica soluzione per soddisfare l’esigenza adorniana d’una giustizia RETROATTIVA (“Dialettica negativa”, p.361).
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mauro lanari
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venerdì 4 aprile 2008
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la quadrilogia di tony gilroy
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I suddetti due concetti, una problematica (psichica, storica, cosmica, ecc.) apocalitticamente suddivisa in quattro parti e l'esigenza sottolineata da Adorno, vengono esposte in crescendo nella tetralogia di Gilroy, i 3 soggetti/sceneggiature della saga di Jason Bourne e infine la regia di "Michael Clayton".
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luc
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sabato 5 aprile 2008
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meglio la spiaggia...
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...che leggere adorno, marx o hegel (per non parlare degli esistenzialisti!): quell'uso scriteriato delle preposizioni (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra,) utile a stabilire inesistenti rapporti causali tra fenomeni che non c'entrano niente (sì, ricordano paolo, vedi soprattutto gli "efesini"), quell'amore per la contraddizione e per la tautologia, quella circolarità che da psicoanalista mi verrebbe voglia di interpretare nel senso di una omosessualità rimossa, sovrastrutturalmente razionalizzata come tendenza elitaria di non farsi capire...contorti come un labirinto (intelligenza intestinale).
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mauro lanari
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domenica 6 aprile 2008
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settimana cosmica e planetologia
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Poiché la settimana cosmica è planetologica e viceversa (Sunday=sole; lunedì/Monday=luna/Moon; martedì=Marte; mercoledì=Mercurio; giovedì=Giove; venerdì=Venere; sabato/Saturday=shabbat/Saturno), allora il simbolismo kubrickiano ha con sé questa duplice valenza sia cronologica che spaziale. La Storia in quanto settimana cosmica è come l’influenza. La curi o non la curi, dura sempre sette giorni.
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mauro lanari
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domenica 6 aprile 2008
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quadrilogia e storia/2
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Ma una simile ipotesi viene negata dalla redenzione come apocalisse, la quale coinvolge rifiutandolo proprio il “quartum” omesso da Schökel, la fatica, il lavoro, l’onere, il martirio dell’esodo per l’appunto in quanto storia/cronaca/narrazione.
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luc
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domenica 6 aprile 2008
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teologia razionale?
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La teologia puo essere razionale solo nelle intenzioni: a partire dall'umiliazione subita nell'Agorà di Atene, Paolo si preoccupa di tentare un'accordo fra fede e logica (o senso comune), tentativo fallace a priori, ancora oggi portato avanti e che ha pure sortito cose interessanti (nella misura in cui perdevano di vista l'intento iniziale). Paolo di interessante ha solo l'essere il più fulgido esempio di malattia mentale (tentativo di RISCRIVERE LA NATURA, altro che la storia!), testimoniato soprattutto proprio nella lettera 1COR: l'elogio della follia, della stoltezza, dell'ignoranza, della debolezza, il disprezzo per l'uomo naturale, la glossolalia, l'autodefinirsi "spazzatura" e "aborto", l'arroganza ("giudicheremo persino gli angeli").
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La teologia puo essere razionale solo nelle intenzioni: a partire dall'umiliazione subita nell'Agorà di Atene, Paolo si preoccupa di tentare un'accordo fra fede e logica (o senso comune), tentativo fallace a priori, ancora oggi portato avanti e che ha pure sortito cose interessanti (nella misura in cui perdevano di vista l'intento iniziale). Paolo di interessante ha solo l'essere il più fulgido esempio di malattia mentale (tentativo di RISCRIVERE LA NATURA, altro che la storia!), testimoniato soprattutto proprio nella lettera 1COR: l'elogio della follia, della stoltezza, dell'ignoranza, della debolezza, il disprezzo per l'uomo naturale, la glossolalia, l'autodefinirsi "spazzatura" e "aborto", l'arroganza ("giudicheremo persino gli angeli"). Il "divino" è La Malattia, l'estraniazione dell'uomo dalla natura, e il divino in noi è il sogno (realizzato) di trasformare il mondo in un gigantesco manicomio.
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mauro lanari
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domenica 6 aprile 2008
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è vero, hai ragione
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Io cerco di essere antipaolino, materialista e ateo il più possibile, ma TU STESSO hai aggiunto che la (a?)teologia razionale "ha pure sortito cose interessanti". Io sto solo sperimentando se ci sia qualcosa di salvifico e di salvabile oltre l'ortodossia psicoanalitica del primo ventennio. Nient'altro. PS per er-nonno: non m'ero accorto che la recensione di Moravia era riportata qui a fianco.
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luc
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domenica 6 aprile 2008
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mi riferivo a...
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...Duns Scoto, Ockham, Pietro Ispano, anche qualcosa di Tommy d'Aquino, nella misura in cui riprendono temi della riflessione logico-scientifica greca che (inconsciamente magari) poi condurranno al fallimento della Scolastica e al Rinascimento. Non mi riferivo certo a Paolo. Comunque è interessante la prospettiva eonica che stai seguendo. Se ho capito bene, secondo te Kubrick segue la tripartizione al pari della teologia ebraica, entrambi rifiuterebbero il quarto elemento, la storia. Certo, la cristiana accettazione dell'elemento storico depotenzia la struttura concettuale, è un qualcosa di razionale e alla lunga arriva a minare seriamente la "fede". Per fortuna nella composizione chimica del cristianesimo c'è anche il paganesimo, il cristianesimo è un ammorbidimento dell'ebraismo, un suo adattamento ellenistico (vedi la vicenda narrata nei Maccabei, inevitabilmente omessa nelle scritture ebraiche).
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...Duns Scoto, Ockham, Pietro Ispano, anche qualcosa di Tommy d'Aquino, nella misura in cui riprendono temi della riflessione logico-scientifica greca che (inconsciamente magari) poi condurranno al fallimento della Scolastica e al Rinascimento. Non mi riferivo certo a Paolo. Comunque è interessante la prospettiva eonica che stai seguendo. Se ho capito bene, secondo te Kubrick segue la tripartizione al pari della teologia ebraica, entrambi rifiuterebbero il quarto elemento, la storia. Certo, la cristiana accettazione dell'elemento storico depotenzia la struttura concettuale, è un qualcosa di razionale e alla lunga arriva a minare seriamente la "fede". Per fortuna nella composizione chimica del cristianesimo c'è anche il paganesimo, il cristianesimo è un ammorbidimento dell'ebraismo, un suo adattamento ellenistico (vedi la vicenda narrata nei Maccabei, inevitabilmente omessa nelle scritture ebraiche).
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andrea
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mercoledì 9 aprile 2008
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per mauro lanari su solaris
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Abbiamo aperto un dibattito nella mia recensione di "Solaris" di Tarkovskij, potrebbe interessarti e potresti illuminarci con tue riflessioni, dato che sempre di film filosofico si tratta.
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andrea
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giovedì 10 aprile 2008
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la versione di soderbergh...
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...non è nemmeno confrontabile con quella di Tarkovskij, che non so se hai visto.
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luc
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venerdì 11 aprile 2008
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non hai tutti i torti...
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...bisognerebbe però appurare se esistano film privi di mistica del sacrificio, e visto che l'arte nasce nell'ambito del rituale religioso, lo credo improbabile. perfino alzarsi tutte le mattine e andare a lavorare è mistica del sacrificio...
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andrea
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venerdì 11 aprile 2008
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i grandi film...
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...non vanno mai evitati. Possono solo giovarci.
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mauro lanari
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sabato 12 aprile 2008
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se la mistica del sacrificio è inevitabile,
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e qui ha ragione Luc, non è vero che sia inevitabile osannarla ritenendola un valore da accettare e adorare. Rifiutare la reazionaria accettazione dello status quo non può che giovarci, Giovarci e oltre l'infinito.
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luc
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sabato 12 aprile 2008
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se la mistica del sacrificio non è osannabile,
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e qui ha ragione Lanari, allora dovremmo rifiutare in blocco l'arte e la cultura tutta (stile Pol Pot). Io non ci riesco e penso di essere in compagnia. Ricordo gli attacchi di Nietzsche all'arte "sublime" (che io intendo in senso etimologico ma lui no), all'artista "ventriloquo di dio". Se dio, come io penso, è un 'errata interpretazione proiettata all'esterno di ciò che sta sub-lime, l'arte è ciò che dà voce all'inconscio, ha una funzione positiva (fa piacere sfogare tendenze represse) e una negativa (proprio questo sfogo permette di perpetuare la cultura che reprime le tendenze). In fondo, aveva ragione Aristotele con la sua "catarsi". Allora, vediamo pure i film, ma con la consapevolezza di questi processi.
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mauro lanari
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domenica 13 aprile 2008
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esecrabile, denunciabile, condannabile
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non possono forse essere atteggiamenti autoriali e artistici CONTRO la condizione umana e cosmica? C'è una pittura del genere, c'è una letteratura del genere e, volendo, c'è pure un cinema di questo genere.
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alex
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lunedì 7 luglio 2008
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eeee????
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La smettete di elencare filosofi e robe da professori falliti....teste di cazzo??...Questo film è eccezionale ma la cosa più orrenda da fare è analizzarlo...kubrick l'ha fatto quando era strippato...ha preso per il culo tutti...è una rappresentazione strafedele dei contenuti inconsci dei luoghi in cui la mente a volte arriva...non state li a farvi venire le palle gonfie pensando a quale letteratura si ispira...è il film che rappresenta il mistero dell'uomo e dell'universo...cazzo anche kubrick è un uomo...non ha certo lasciato un codice da capire...anche le canzoni dei doors o dei pink floyd sono assurde,suureali...ma se ci chiede a volte cosa vogliano dire o cosa abbiano in mente registi cantanti poeti che fanno cose straordinarie a volte è più semplice di quanto si pensa.
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La smettete di elencare filosofi e robe da professori falliti....teste di cazzo??...Questo film è eccezionale ma la cosa più orrenda da fare è analizzarlo...kubrick l'ha fatto quando era strippato...ha preso per il culo tutti...è una rappresentazione strafedele dei contenuti inconsci dei luoghi in cui la mente a volte arriva...non state li a farvi venire le palle gonfie pensando a quale letteratura si ispira...è il film che rappresenta il mistero dell'uomo e dell'universo...cazzo anche kubrick è un uomo...non ha certo lasciato un codice da capire...anche le canzoni dei doors o dei pink floyd sono assurde,suureali...ma se ci chiede a volte cosa vogliano dire o cosa abbiano in mente registi cantanti poeti che fanno cose straordinarie a volte è più semplice di quanto si pensa...sono magnifiche e geniali suggestioni..non sono razionali..
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paolo
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giovedì 14 agosto 2008
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non sono del tutto daccordo
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mmm... la divisione in ere non è semplicemente cristiana, più greca che cristiana. E quindi oggi ancora umanistica: e se fosse soltanto così farebbe bene a criticarla; il fatto è che le cose non sono così semplici: e se fosse palesemente vichiana si potrebbe ridurla a cristianesimo? In Vico c'è ancora la provvidenza ma anche qualcosa d'altro che la sopravanza (si legga a questo proposito Carlo Sini). Tutta questa ragionevole teleologia non ce la vedo visto che nel film c'è anche Nietzsche. Secondo me la foga della interpretazione radicale, che, mi perdonerà, ritrovo nelle sue parole, non le consente di affrontare del tutto lucidamente l'opera nonostante mi sembra lei ne avrebbe i mezzi. E, da ultimo: questa categorizzazione in opere malefiche e benefiche non è ancora troppo "morale", tropp
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mmm... la divisione in ere non è semplicemente cristiana, più greca che cristiana. E quindi oggi ancora umanistica: e se fosse soltanto così farebbe bene a criticarla; il fatto è che le cose non sono così semplici: e se fosse palesemente vichiana si potrebbe ridurla a cristianesimo? In Vico c'è ancora la provvidenza ma anche qualcosa d'altro che la sopravanza (si legga a questo proposito Carlo Sini). Tutta questa ragionevole teleologia non ce la vedo visto che nel film c'è anche Nietzsche. Secondo me la foga della interpretazione radicale, che, mi perdonerà, ritrovo nelle sue parole, non le consente di affrontare del tutto lucidamente l'opera nonostante mi sembra lei ne avrebbe i mezzi. E, da ultimo: questa categorizzazione in opere malefiche e benefiche non è ancora troppo "morale", troppo cristiana, troppo al di qua del bene e del male - ancora umana, troppo umana?
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[+] ho parlato di tripartizione, il film lo è...
(di mauro lanari)
[ - ] ho parlato di tripartizione, il film lo è...
[+] però, in effetti, anche nietzsche...
(di mauro lanari)
[ - ] però, in effetti, anche nietzsche...
[+] ho scritto "per diventare superuomini"
(di mauro lanari)
[ - ] ho scritto "per diventare superuomini"
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ophelio
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sabato 16 agosto 2008
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sei un pazzo spocchioso
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secondo me dovresti uscire un po' e fare un po' di sport visto che a forza di passare il tempo sui libri sarai diventato un rachtico che non riesce neanche più a comunicare in modo comprensibile.
[+] spockioso?
(di mauro lanari)
[ - ] spockioso?
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enzo g.
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giovedì 25 settembre 2008
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enzu tivvubbi lo stesso
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Lascia perdere le malelingue, e ricordati la nostre lezioni di filosofia
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