2001: Odissea nello spazio

Acquista su Ibs.it   Soundtrack 2001: Odissea nello spazio   Dvd 2001: Odissea nello spazio   Blu-Ray 2001: Odissea nello spazio  
Un film di Stanley Kubrick. Con Keir Dullea, Gary Lockwood, William Sylvester, Daniel Richter.
continua»
Titolo originale 2001: A Space Odyssey. Fantascienza, Ratings: Kids+16, durata 140 min. - USA, Gran Bretagna 1968. - Warner Bros Italia uscita lunedì 13 febbraio 2023. MYMONETRO 2001: Odissea nello spazio * * * * 1/2 valutazione media: 4,84 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Un "monolito" dei film di fantascienza Valutazione 4 stelle su cinque

di Flegiàs TN


Feedback: 0
giovedì 27 marzo 2008

È il secondo film a colori di Kubrick (l'altro è lo Spartacus del 1960, variazione sadico-ironica su temi della storia romana). È anche il secondo in cui il regista si affida alla fantasia anticipatrice (l'altro è l'immediatamente precedente Dr. Strangelove, Il dottor Stranamore 1963: una sarcastica prefigurazione della fine del mondo). 2001: A Space Odyssey rifiuta e annulla le esperienze compiute: il colore non è più illustrativo ma diventa la sostanza stessa del film, la fantasia si spoglia di ogni connotazione e si trasforma in un puro esercizio mentale. Con ciò Stanley Kubrick (New York, 26 luglio 1928) inaugura una nuova fase della sua attività cinematografica, che era iniziata nel 1949 con un documentario sul pugilato (Day of the Fight) ed era proseguita in varie direzioni, dal film poliziesco e di azione (in particolare con The Killing, Rapina a mano armata, 1956) al dramma antimilitaristico (Paths of Glory, Orizzonti di gloria, 1957), dall'apologo storico-mitologico (Spartacus) al conte de moeurs (Lolita, 1962). Che nulla sia effettivamente nuovo, in lui, è probabile, e che anche l'Odissea spaziale abbia le sue radici nei temi degli altri film (si potrebbero rintracciare alcuni leit motive che attraversano tutta la carriera kubrickiana) non è da escludere. Ma la novità resta, ben visibile: assistiamo a un mutamento di registro che riguarda sia i temi (gli stessi magari, ma trasportati in un'altra tonalità) sia il trattamento-invenzione del linguaggio (creazione di immagini sottratte al rischio della mimesi realistica). Lo spazio, la terra, il sole, legati in una immagine di fuoco. E, subito, nei deserti di un corpo celeste alle origini della sua storia, vediamo aggirarsi branchi di scimmie. Esse odono un sibilo acutissimo e scoprono che fra le rocce c'è, come sorto dal nulla, un parallelepipedo nero di forma perfetta. Ne sono atterrite e incuriosite. Poco dopo (un “dopo” di giorni o di anni o di millenni) una scimmia scopre che l'osso di un può essere usato come un'arma (lo usa, infatti, in un movimento di balletto che la ripresa rallentata accentua). È un'altra tappa sulla strada che condurrà all'uomo. In segno di gioia, la scimmia lancia in alto l'osso-clava, che in cielo assi forma di un'astronave: il primo strumento della scimmia progenitrice dell'uomo è anche lo strumento supremo dell'uomo civilizzato di domani. Il tempo è diventato spazio: la figura di questo “salto” non è una ellissi ma il semplice contatto di due dimensioni, che saranno quelle - compenetrate l'una nell'altra - dell'Odissea. L'astronave (nel 2001: domani e ieri, con la esclusione del presente, che non può essere compreso nel film perché è il film) compie un “breve” viaggio - con un solo passeggero, lo scienziato Heywood Floyd - e si aggancia a una piattaforma orbitale. Floyd elude le domande di sovietici e prosegue verso la base di Clavius, sulla luna. Qui tiene rapporto agli americani che vi si sono installati e con loro esplora un cratere dove accadono fenomeni preoccupanti. Scendono nel cratere e scoprono lo stesso “monolito” che aveva attratto le scimmia della preistoria: segno di una presenza extraterrestre (è una forma troppo astratta per essere naturale)? Si avvicinano. Un fortissimo sibilo li tramortisce. “Diciotto mesi dopo: in missione verso Giove ”, recita una didascalia. L'astronave “Discovery” va appunto alla scoperta del mistero. È da Giove che sembrano provenire le radiazioni avvertite “monolito”. A bordo la vita è come rarefatta. Nelle celle di ibernazione tre astronauti attendono il momento in cui (fra un anno? fra un secolo?) torneranno in vita per esplorare il pianeta. Il veicolo spaziale naviga agli ordini di calcolatore (HAL 9000) che possiede, oltre alle più sofisticate capacità cibernetiche, pensieri menti umani. I due astronauti (Frank e David), che sorvegliano i comandi, sono praticamente servizio di HAL 9000. E quando, convinti che abbia commesso un errore, vorranno disattivarlo, ne saranno puniti. Frank scomparirà nello spazio e David, rimasto solo, dovrà lottare per distruggerlo (HAL, morendo, regredirà all'infanzia prima di tacere per sempre). “Giove e oltre l'infinito”, chiarisce un'altra didascalia. David procede solo. Verso il vuoto, che improvvisamente si popola di forme, luci e rumori assordanti (di fatto, le Atmosphères di Ligeti). E nel vuoto - nello spazio-tempo - precipita. Si ritrova in una stanza arredata in stile rococò, dentro un letto. Invecchia rapidamente, sino a diventare nell'agonia (si ode il suo respiro sempre più rauco, rintronante) uno spettro rugoso. Appare il “monolito” che, mentre David muore, si trasforma nel vuoto astrale, nel quale si iscrive, enorme, un feto avvolto nella sua traslucida membrana. Come ogni fiaba, 2001 offre il destro a molte interpretazioni. “Per noi che ci immergiamo in quanto la fiaba ha da comunicare” nota Bruno Bettelheim in The Uses of Enchantment (1976) “essa diventa una profonda e calma pozza che in un primo tempo sembra riflettere soltanto la nostra immagine; ma dietro di essa scopriamo ben presto le tempeste interiori della nostra anima: la sua profondità, e i modi per trovare la nostra pace interiore e col mondo, quale premio delle nostre lotte.” Il film di Kubrick non è Cenerentola né Hänsel e Gretel né Biancaneve. Non è una fiaba chiusa, con una soluzione definita (e perciò rassicurante), ma un racconto che resta sospeso, aperto alle nostre interrogazioni. Tuttavia, la sua funzione psicologica ha pur sempre per obiettivo la conquista della “pace interiore e col mondo”: con il mondo vertiginoso di uno spazio-tempo che ci proietta nel futuro. Kubrick ama le acrobazie intellettuali, e per questo la sua “ingenuità” fiabesca punta più sulla valorizzazione suggestiva dei gadgets disseminati nel film (con qualche involontaria caduta nel grottesco) che sugli incanti elementari della fantasia. I filosofemi abbondano, tetri o dozzinali. Sicché la vera “grandezza” del film sta nella sua geometrica struttura, nel suo crescere su se stesso come un'ardua operazione matematica, nel suo tendere - attraverso Ie due ore e 20 minuti della sua fisica durata - ad una allucinazione assoluta: un oggetto perfetto, vuoto, senza echi e senza significato, come il “monolito” nero.

[+] lascia un commento a flegiàs tn »
Sei d'accordo con la recensione di Flegiàs TN?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
50%
No
50%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico
2001: Odissea nello spazio | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
Pubblico (per gradimento)
  1° | andrea
  2° | giannies
  3° | mauro lanari
  4° | cinemalife
  5° | gordo95
  6° | paolopace
  7° | kingleo53
  8° | dodo
  9° | andrea
10° | flegiàs tn
11° | adriano sgarrino
12° | jayan
13° | step99scream
14° | stefano
15° |
16° | pacittipaolo
17° | eugen
18° | paolo1967
19° | gianpaolo
20° | ixaxar
21° | antonio barry
22° | reservoir dogs
23° | weach
24° | fulvio p.
25° | forgy
26° | neopolo marte miniel
27° | sir gient
28° | cress95
29° | paolocorsi
30° | e. hyde
31° |
32° | frenky 90
33° | chriss
34° | nicola grimolizzi
35° | paolopacitti
36° | topo paolino
37° | filippo catani
38° | topo paolino
39° | luca scial�
40° | wadirum48
41° | angelo
42° | giorpost
43° | stefaniapuma
44° | il cinefilo
45° | paolo 67
46° | goliadkin
47° | simon90
48° | great steven
49° | paolo vattelappesca
50° | ilsettimosamurai
51° | igor74
52° | giorgio
53° | franz
54° | evghen950
55° | catullo
56° | weach
57° | paolo 67
58° | weach
59° | weach
60° | attiliocoppa
61° | paolino77
62° | chriss
63° | albydrummer
64° | jetset
65° | angelino67
66° | enricosls91
67° | weach
68° | jekyll
69° | oscar77
70° | weach
71° | io
72° | brando fioravanti
73° | weach
74° | eph
75° | marvelman
76° | ghik
77° | marco tn
78° | weach
79° | jacopo b98
80° | i'para
81° | chriss
82° | alex41
83° | paolo 67
84° | weach
85° | marco86
86° | paolo 67
87° | paleutta
88° | weach
89° | nick castle
90° | weach
91° | sperminator
92° | weach
93° | nazareno nicoletti
94° | chriss
95° | il cinefilo
96° | mondolariano
97° | alessio
98° | rudy_50
99° | kyle
100° | antonio
101° | paolo 67
102° | weach
103° | vincent vega
104° | chriss
105° | marco 91
106° | weach
107° | paolo bisi
108° | weach
Premio Oscar (8)
David di Donatello (2)


Articoli & News
Poster e locandine
1 | 2 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 |
Immagini
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 |
Link esterni
sito ufficiale
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2025 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità