2001: Odissea nello spazio

Kubrick ha detto: "La cosa migliore in un film è quando le immagini e la musica creano l'effetto. La lingua, quando è utilizzata, deve essere certo più originale e immaginosa possibile, ma mi piacerebbe molto fare un film senza parole. [...] Oggi il cinema opera su un piano molto più vicino alla musica e alla pittura che alla parola scritta; i film hanno la capacità di trasmettere concetti e astrazioni senza il tradizionale ricorso alla parola. Un film assomiglia, o dovrebbe assomigliare, più alla musica che alla letteratura. Dovrebbe offrire un crescendo di stati d'animo, di sensazioni. Il tema di fondo, il significato, ciò che è al di là delle emozioni, dovrebbe venire solo in un secondo tempo". [+]

Kubrick ha detto: "La cosa migliore in un film è quando le immagini e la musica creano l'effetto. La lingua, quando è utilizzata, deve essere certo più originale e immaginosa possibile, ma mi piacerebbe molto fare un film senza parole. [...] Oggi il cinema opera su un piano molto più vicino alla musica e alla pittura che alla parola scritta; i film hanno la capacità di trasmettere concetti e astrazioni senza il tradizionale ricorso alla parola. Un film assomiglia, o dovrebbe assomigliare, più alla musica che alla letteratura. Dovrebbe offrire un crescendo di stati d'animo, di sensazioni. Il tema di fondo, il significato, ciò che è al di là delle emozioni, dovrebbe venire solo in un secondo tempo". Anche Fellini sosteneva che il cinema fosse pittura, prima di essere letteratura. Di conseguenza, può anche avere una struttura narrativa non lineare e prosastica, ma "lirica". Un film può assomigliare anche a una poesia. E' questo che molti dovrebbero capire al giorno d'oggi... [-]

La maggior parte dei film che si vedono oggi sono narrativi e completamente esplicativi. Il cinema sta perdendo tutto il suo simbolismo, dietro le immagini non c'è più nulla da capire. Non ci sono più metafore visive. Sembra che i film che circolano oggi siano stati girati da una cinepresa capitata "lì per caso" a riprendere una storia, che si svolge da sé, dietro cui il regista non fa sentire la sua presenza autoriale. E al pubblico basta quella storia autonoma. L'arte, però, più si avvicina alla realtà e meno fa sognare; questo accade perché perde tutto il suo simbolismo. Di conseguenza, la gente finisce per preferire i libri, perché dietro le parole l'immaginazione lavora sempre. Nella maggior parte dei film di oggi non c'è nulla da immaginare, è tutto lì già pronto, "realistico" (e qui si sente l'influenza della TV e dei reality). [+]

La maggior parte dei film che si vedono oggi sono narrativi e completamente esplicativi. Il cinema sta perdendo tutto il suo simbolismo, dietro le immagini non c'è più nulla da capire. Non ci sono più metafore visive. Sembra che i film che circolano oggi siano stati girati da una cinepresa capitata "lì per caso" a riprendere una storia, che si svolge da sé, dietro cui il regista non fa sentire la sua presenza autoriale. E al pubblico basta quella storia autonoma. L'arte, però, più si avvicina alla realtà e meno fa sognare; questo accade perché perde tutto il suo simbolismo. Di conseguenza, la gente finisce per preferire i libri, perché dietro le parole l'immaginazione lavora sempre. Nella maggior parte dei film di oggi non c'è nulla da immaginare, è tutto lì già pronto, "realistico" (e qui si sente l'influenza della TV e dei reality). Se si riscoprissero, invece, quei classici da cui molto si può imparare, si capirebbe che il cinema è l'arte dei sogni, e non solo puro intrattenimento. [-]