Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro 2016 produzione italia
52esima Mostra Internazionale del Nuovo Cinema., il programma dei 30 filmitaliani. Pesaro - 2/9 luglio 2016. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Tre amici si conoscono in montagna facendo i partigiani e affrontano il dopoguerra pieni di energia e di idee. Espandi ▽
Nella storia di tre amici, trent'anni di storia italiana. Si conoscono in montagna facendo i partigiani e affrontano il dopoguerra pieni di energia e di idee, ma l'infermiere rimane infermiere e il professore meridionale passa da una delusione all'altra. Solo il più smagato dei tre, l'avvocato Gianni, diventa ricco e potente. Quando si incontrano dopo molto tempo, non avrà il coraggio di confessare agli amici il proprio successo, ottenuto grazie a imbrogli, ad affari avventurosi, a un ricco matrimonio. C'eravamo tanto amati non è forse quella "storia italiana" che si ripromettevano gli autori (l'abilissimo regista Scola e gli sceneggiatori Age e Scarpelli), ma nelle due ore di spettacolo riesce a coinvolgere lo spettatore, che si identifica alternativamente con l'uno o l'altro dei protagonisti. Recensione ❯
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Le 'okkupazioni' di fine Anni Novanta vengono messe a confronto con la mitologia sessantottina, appannaggio di genitori incerti. Espandi ▽
Film in famiglia per Muccino, che decide di raccontare le okkupazioni attuali messe a confronto con la mitologia sessantottina, ora appannaggio di una generazione di genitori incerti. Tenerezze casalinghe senza troppa nostalgia, con sicura guida della credibile Galiena. I ragazzi di questo film lavorano con abilità consumata, ridando puntualmente la battuta ai "grandi". Un piccolo film che è risultato giustamente gradito a quanti (e non sono, purtroppo, molti) sono riusciti a vederlo. Recensione ❯
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Un documentario che racconta le problematiche legate all'inquinamento petrolifero sul delta del Niger. Espandi ▽
La condizione della regione del Delta del Niger, dove le compagnie petrolifere sfruttano i pozzi chiudendo gli occhi davanti alla povertà della popolazione circostante, spesso inquinando terra e mare, senza differenza di comportamento tra un marchio e l'altro. A questo si oppone il Movimento per l'Emancipazione del Delta del Niger (o anche MEND, dall'acronimo inglese Movement for the Emancipation of the Niger Delta). Recensione ❯
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Il film è diretto da Toni D'Angelo che ha deciso di realizzare il documentario dopo essersi formato al cineclub Filmstudio negli anni 2000. Espandi ▽
"No! Il dibattito no!", afferma un accalorato Nanni Moretti nel suo Io sono un autarchico. Una provocazione, è chiaro, dato che quelle discussioni sono servite e Moretti ne è stato uno dei principali protagonisti. Proiezioni e dibattiti, infatti, erano il cuore pulsante del Filmstudio, storico cineclub romano aperto nel 1967 ed attivo ancora oggi. Certo non può mancare un po' di nostalgia ripensando a quegli anni in cui si potevano vedere i lavori di un artista d'avanguardia dell'animazione come Norman McLaren, o le opere della Nouvelle Vague francese, dell'espressionismo tedesco, dell'underground americano, il cosiddetto cinema impegnato fatto da maestri e da giovani promesse. Recensione ❯
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La guerra considerata nella sua dimensione necessaria e universale. Documentario, Italia, Svizzera2015. Durata 71 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una serie di racconti selezionati fatti da generali e signori della guerra, collezionati in Liberia tra il 2011 e il 2014. Espandi ▽
Una riflessione sul significato della guerra. Partendo dalla Liberia, un paese attraversato da conflitti unici, radicali e irrisolti, i registi cercano le persone che hanno combattuto in prima persona e che hanno qualcosa da raccontare su quello che ha significato per loro vivere la guerra da vicino. Recensione ❯
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Un viaggio all'interno degli universi di chi i luoghi di lavori li vive, li cerca, li subisce, li assegna. Espandi ▽
C'è chi è impegnato in attività lavorative e chi, come molti ragazzi, ne cerca una. Ritratto di una generazione a volte spaesata di fronte alle disparità, alla mancanza di lavoro, ma sempre alla ricerca. Recensione ❯
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A Torino all'inizio del secolo gli operai di una fabbrica sono in urto con i padroni. Ci vuole uno sciopero ad oltranza. Espandi ▽
L'azione è ambientata in una fabbrica tessile di Torino, sulla fine dell'Ottocento. Guidati da un professore socialista, gli operai si battono per ridurre da 14 a 13 ore l'orario giornaliero di lavoro che, tra l'altro, arrivava talvolta anche a 16 ore. Recensione ❯
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Trasposizione del celebre romanzo di Gianrico Carofiglio. Racconto di corruzione morale di due rounders baresi. Drammatico, Italia2008. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Studente modello, Giorgio conduce la vita ordinaria di un ragazzo di ventidue anni. Una vita senza crepe, fino a quando una sera incontra Francesco, che lo trascina nel vortice del gioco. Espandi ▽
Studente modello, figlio di intellettuali borghesi, Giorgio conduce la vita normale e ordinaria di un ragazzo di ventidue anni. Una vita senza crepe, almeno in apparenza, fino a quando una sera incontra Francesco. Bello ed elegante, Francesco esercita su uomini e donne un fascino misterioso e oscuro. Per vivere gioca a carte, sa vincere, ma più che fortunato è un abile baro e sembra avere in mano le chiavi per il successo. Recensione ❯
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Un film colto, intenso e coerente con le idee rivoluzionarie della protagonista. Storico, Italia2004. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Nella Napoli di fine 1700 Eleonora, ragazza nobile portoghese, sfida le tradizioni della società abbracciando gli ideali rivoluzionari francesi. Espandi ▽
Eleonora Pimentel De Fonseca nasce nel 1752 a Roma. Portoghese di nascita e nobile di origine, si trasferisce a Napoli con la famiglia, vivendo i primi anni della propria vita fra cultura e poesia. Il fallimento del matrimonio di interesse con il Conte De Solis, seduttore e repressore, rinforza il desiderio di Eleonora di immergersi nella poesia che personalmente scrive, e frequentare i circoli letterari dell'epoca, che per primi diffondevano le teorie liberiste francesi in opposizione all'idea di monarchia. Questo idealismo, che abbraccia con convinzione, la conduce a essere considerata reazionaria, e a essere imprigionata dal regime. Recensione ❯
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La ciudad de los signos ripercorre i luoghi del cinema di Rossellini creando un percorso semiotico e una mappatura del cinema italiano. Documentario, Spagna, Italia2009. Durata 63 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
1980, César Alarcón si reca a Pompei per raccogliere le psicofonie dell'eruzione che distrusse la città. Ma trova altro. Espandi ▽
Che cos'è lo schermo cinematografico se non il luogo attraversato dai fantasmi, dagli spettri riflessi che fissano lo scarto e la mancanza? Luogo e simulacro dell'assenza, dove i frammenti impalpabili si muovono nei confini di questo spazio limitato. Quello di Samuel Alcarón è un film di fantasmi e perciò un film sul cinema, un omaggio a Roberto Rossellini e all'eredità della sua arte, non solo circoscritta alla sfera del cinematografico ma con un meticoloso lavoro sullo spazio e su quei luoghi che ancora sentono vibrare la presenza dei corpi eterei dei suoi film, in particolare i doppi femminili di Anna Magnani prima e di Ingrid Bergman poi. Recensione ❯
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L'artista cileno Alfredo Jaar omaggia Pier Paolo Pasolini, intellettuale, artista e autore della celebre raccolta di poemetti Le ceneri di Gramsci. Espandi ▽
Un omaggio a Pier Paolo Pasolini, intellettuale e artista, autore della celebre raccolta di poemetti Le ceneri di Gramsci, su cui è basato il titolo di quest'opera dell'artista internazionale Alfredo Jaar (Santiago del Cile, 1956), criticamente e poeticamente imperniata sul tema della consapevolezza. Le parole di Pasolini tratte da alcune interviste e documenti filmati appaiono straordinariamente profetiche dell'attuale realtà sociale e politica del nostro paese. Recensione ❯
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Una raccolta di testimonianze e realtà di italiani emigrati all'estero per lavorare, per vivere. Espandi ▽
Video inchiesta realizzata a Berlino Ovest tra i lavoratori immigrati italiani. Nei loro dormitori, nelle pizzerie, nei bar, nelle case dei lavoratori, nell'asilo italiano, luoghi dove gli emigrati italiani raccontano le loro storie. Sono storie diverse accomunate dall'emigrazione, lo sfruttamento, l'emarginazione, ma anche dalle forme di auto-organizzazione per fare fronte ai problemi del quotidiano. Il nastro fu mostrato nella "Casa della cultura popolare italiana" il giorno della sua inaugurazione in presenza di gran parte degli emigrati intervistati. Completato da sequenze dell'apertura della Casa di Berlino, venne poi presentato alla "Casa della cultura popolare" di Francoforte, e anche qui vennero registrati numerosi interventi. L'opera finale è insomma antologicamente aperta e in divenire. Questa prima ipotesi di comunicazione circolare crescente tra emigrati residenti in diverse città tedesche, nata su base performativa e partecipativa, è poi cessata per mancanza di finanziamenti. Recensione ❯
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Un documento che è anche costruzione di realtà parallele, spunto per considerazioni sulla società e sulla natura umana. Espandi ▽
Il film è una reazione all'incapacità di fondare un proprio discorso in una realtà che diventa archivio di se stessa. Data l'impossibilità dell'oblio, l'autore raddoppia questa realtà e se stesso diventando anch'egli archivio. Se nella realtà filmica si diventa fantasmi senza pace per trovare l'oblio è necessario esporsi all'immagine sapendo però falsificare le proprie tracce. Recensione ❯
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Uno sguardo sul cinema e sulla persona Marco Ferreri. Espandi ▽
ll documentario si basa sull'universo di Marco Ferreri ed evidenzia un uomo anticonformista, estremo, provocatorio nei modi, sempre un passo avanti nei suoi lavori, e spesso considerato un visionario e sperimentale. Il film onora la memoria di un regista troppo presto dimenticato che ha lasciato un segno indelebile nella settima arte. Recensione ❯
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Un documento che fa dell'estrema sincerità il proprio stile di narrazione. Documentario, Biografico, Storico - Italia2014. Durata 76 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un viaggio ad Auschwitz come regalo di compleanno: un'esperienza che scava nella nostra memoria, per ricominciare a parlare. Espandi ▽
Danilo Monte decide di regalare al fratello Roberto, in occasione del suo trentesimo compleanno, un viaggio con destinazione il campo di sterminio di Auschwitz. Roberto ha sempre avuto una passione per la Storia e, in particolare, per lo studio dell'Olocausto. Roberto ha trascorso gli ultimi anni della sua vita tra tossicodipendenza, comunità, clinica psichiatrica e comunità. Il viaggio è l'occasione, secondo l'intenzione di Danilo, per riaprire un dialogo tra fratelli che hanno avuto un rapporto problematico. Recensione ❯
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