Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro 2022
58esima Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, il programma dei 38 film. Pesaro - 18/26 giugno 2022. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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La giuria internazionale premia Les image qui vont suivre n'ont jamais existé. Il film Tugging Diary in streaming su MYmovies. Scopri i film I Vai all’articolo »
Alla Mostra verrà proiettato un corto che immortala l’opera di Gian Maria Tosatti Episodio di Odessa. In città anche l’installazione del duo Carloni-Franceschetti. Vai all’articolo »
Tra gli eventi più attesi anteprima italiana di Incredibile But True e la versione restaurata di Pasqualino Settebellezze. Dal 18 al 25 giugno. Vai all’articolo »
Un capolavoro accolto trionfalmente in tutto il mondo nel quale E.T. fa la parte del leone. Fantastico, USA1982. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un extraterrestre indifeso, abbandonato dai suoi compagni sulla Terra, viene aiutato da un bambino a ritrovare la strada di casa. Espandi ▽
Un alieno dal corpo basso e tozzo, dagli enormi piedi e dalla testa schiacciata viene lasciato sulla Terra dai suoi compagni di esplorazioni. Vagando per un bosco giunge a una casa abitata da una donna con i suoi 3 figli: Michael, Elliott e Gertie. Elliott ne scoprirà la presenza e lo nasconderà in casa. Quando i fratelli ne verranno a loro volta a conoscenza si coalizzeranno per difenderlo dagli adulti che lo cercano. Ben presto però l'extraterrestre avrà bisogno di cure mediche. Recensione ❯
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Un'opera sulle conseguenze del terremoto in Giappone che invita a porci diverse domande senza retorica o falsi pietismi. Drammatico, Svezia2022. Durata 76 Minuti.
Le disastrose conseguenze del più grande terremoto della storia moderna del Giappone avvenuto nel marzo del 2011. Espandi ▽
Un film sul terremoto che sconvolse il Giappone letto da una prospettiva diversa ed emotivamente coinvolgente. Lo sguardo della regista non si sofferma solo sulle vicende individuali ampliando così le nostre conoscenze. Senza falsi pietismi o retoriche ricattatorie ci si limita a verificare, anche basandosi su dati scientifici, cosa avrebbe potuto accadere se si fosse prestata attenzione ad alcuni segnali provenienti dal mondo della natura. Avvalendosi poi delle neuroscienze vengono offerti dati su come il cervello reagisce a traumi come quelli subiti da chi ha avuto la vita sconvolta in maniera così brutale e repentina. Tutto questo in un contesto estremamente delicato e rispettoso del dolore altrui. Recensione ❯
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Un documentario su una pratica liberatoria che ci ricorda quanto dovremmo tenerci strette le nostre radici. Sperimentale, Colombia2021. Durata 52 Minuti.
Un'opera a metà fra il film saggio e la performance che ritrae il vero spirito del Carnevale di Barranquilla in Colombia. Espandi ▽
La Nave è un progetto culturale e artistico che si occupa della tradizione come elemento di collegamento tra il presente e il passato. Lo scopo è vivere il tempo andato nell'oggi ma senza alcun elemento retoricamente nostalgico. Tutto ciò accade nella città di Barranquilla in Colombia. Al centro del documentario come protagonisti si trovano coloro che, per una ragione o per l'altra, si ritrovano ad essere emarginati dalla società. Molti di loro individuano nel Carnevale un'oasi liberatoria. Il regista focalizza il proprio sguardo sull'attesa di questa manifestazione liberatoria consentendo a chi pratica il travestitismo, a chi è transessuale o ama esibirsi anche in maniera artisticamente provocatoria di raccontarsi nella propria condizione quotidiana che vede nella preparazione al Carnevale una luce annuale in fondo al tunnel della discriminazione. Non c'è però solo questo (e sarebbe già molto) perché si dà spazio e voce anche a chi ha deciso di prestare ascolto alle voci della Natura, alla Flora e alla Fauna che vanno accompagnate con musiche che confermino e sostengano il loro imprescindibile legame con gli esseri umani. Recensione ❯
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Un film che cerca di ricostruire la storia e il desiderio di comunicazione tra esseri umani e volatili. Espandi ▽
In un film che è anche una performance ci si addentra nel mistero della lingua parlata dai volatili ognuno dei quali presenta delle caratteristiche specifiche. Ecco allora che in questo futuro immaginario (ma non troppo) che vede gli uccelli essere ormai divenuti oggetti da archivio si tenta, con una forma che assume i toni della narrazione quasi favolistica suddivisa in capitoli, di ricostruire i tentativi di entrare in contatto attraverso i suoni. Il continuo mutamento di esposizione narrativa assume talvolta la dimensione del divertissement, mai però fine a se stesso. Anche perché sullo sfondo resta sempre quell'incipit che parla della scomparsa degli animali nel cui ambito si assiste alla progressiva estinzione dei volatili. Quindi il divertimento e il piacere dell'ascolto, nonché i più bizzarri tentativi di decifrare il canto di questo o quell'uccello, finiscono con il trasformarsi in un ammonimento alla conservazione della fauna che è già comunque in pericolo insieme ad un invito al piacere della ricerca di quel contatto con la Natura che per molti si va facendo sempre più occasionale e distratto. Recensione ❯
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Un ritorno a casa raccontato abbandonando le narrazioni classiche. Espandi ▽
Un ritorno a casa attraverso il ritmo dei ricordi, degli odori, dei colori, del tatto, delle forme e del suono abbandonando sempre più le narrazioni classiche dando voce alle sensazioni del gusto di vivere per vivere senza alcun fine altro da rivendicare o rincorrere. Terzo e (forse) ultimo capitolo di una "Trilogia del Regresso". Recensione ❯
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Un gruppo di adolescenti del Pacifico nord-occidentale, USA, deve confrontarsi con una perdita che rimane misteriosa. Espandi ▽
La macchina da presa segue un gruppo di adolescenti attraverso i paesaggi urbani piovosi e sonnolenti del Pacifico nord-occidentale statunitense. Hanno subito una perdita che rimane misteriosa, presentata in modo molto succinto al principio del film mediante l'incastro di tavole apparentemente prosaiche ma cariche di confusione e dolore. Attraversando le acque increspate sul ferryboat di Seattle, fra momenti di affetto o di tensione fra i ragazzi, o lo sgomento negli spazi istituzionali della casa e della scuola, la regista offre una meditazione sulla perdita, inerente alla transitorietà delle cose. Piani sequenza si dispiegano cogliendo le variazioni della luce o il crescere dei suoni fuori campo, evocando il pensiero del poeta T.S. Eliot per il quale l'essenza del cambiamento è graduale, spesso impercepibile, come un cielo che progressivamente si ingrigisce prima di un temporale: «Non già come uno schianto ma con un lamento». Recensione ❯
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L'intreccio tra i giardini botanici e quelli cinematografici. Espandi ▽
Gli archivi botanici e cinematografici si intrecciano nell'arte di contrastare il tempo, nel tentativo di preservare ciò che è destinato a diventare un ricordo. Foglie e pellicole si decompongono irreparabilmente. «Sono oltre vent'anni che lavoro con le cineteche, cosa che ha influito sulla mia visione come regista. Le riprese per Herbaria sono state fatte in città distanti, Berlino, New York, Buenos Aires, ma io le ho volute rappresentare come se fossero un singolo organismo interconnesso. Secondo me le lingue e i confini costituiscono ostacoli ormai assurdi. I miei protagonisti scollegati fra loro hanno un obiettivo comune: il prolungamento dell'esistenza di elementi fragili per mezzo di manipolazione. Per me lavorare con i materiali d'archivio è sempre una sfida interessante, ma trovo stimolanti anche la botanica e la sua conservazione. Mi piace pensare ai film come a capsule del tempo». (Leandro Listorti) Recensione ❯
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Un'efficacissima Marianna Fontana nel percorso di crescita di una donna in equilibrio tra diverse visioni del mondo. Drammatico, Italia, Francia2018. Durata 122 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'isola unica al mondo che, all'inizio del Novecento, ha attratto come un magnete chiunque fosse spinto da ideali di libertà e di progresso. Espandi ▽
Capri, 1914. Alcuni giovani del nord Europa sperimentano una ricerca sulla vita e sull'espressione artistica. Sull'isola abita con la sua famiglia Lucia, una capraia che viene attratta da questi individui. Intanto arriva a Capri un giovane medico portatore di nuove idee che mettono la scienza e l'interventismo al primo posto. Mario Martone dopo Noi credevamo e Il giovane favoloso completa l’ideale trilogia con un film che si muove tra la luce diurna del sole e i fuochi delle danze della notte, trovando al proprio centro l'efficacissima interpretazione di Marianna Fontana. È sua l'anima attorno alla quale si colloca tutta la vicenda, costretta a emanciparsi da un maschilismo ancestrale e a comprendere cosa sacrificare per poter davvero progredire, per uscire da qualsiasi tipo di gabbia ideologica e poter 'sperare' nel futuro. Recensione ❯
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La breve vita del poeta di Recanati. Introverso e triste, ma capace anche di ironia e slanci. Espandi ▽
Giacomo Leopardi nasce a Recanati nel 1798. È un bambino prodigio che cresce sotto lo sguardo implacabile del padre, uomo che disponeva di una biblioteca da far invidia alle grandi corti europee. La mente di Giacomo spazia, ma la casa è una prigione: legge di tutto, ma l'universo è fuori. In Europa il mondo cambia, scoppiano le rivoluzioni e Giacomo cerca disperatamente contatti con l'esterno. A 24 anni lascia finalmente Recanati. L'alta società italiana gli apre le porte, ma lui non riesce ad adattarsi e vive una vita piena di aspettative e di desideri, ma segnata dalla malinconia Recensione ❯
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Un'opera ambiziosa, resistente, tragica, dove la Napoli di Scarpetta diventa emblema e repertorio di tutte le emozioni del mondo. Drammatico, Italia2021. Durata 133 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Scarpetta, che fu padre naturale di Titina, Eduardo e Peppino De Filippo, e dedicò tutta la sua vita al teatro. Espandi ▽
Qui rido io è una questione di paternità, biologica e artistica. È una questione di ‘plagio’, illegittima appropriazione della paternità di un’opera. È ‘faccenda’, insomma, di vincoli affettivi ed effetti legali. Mario Martone, uomo di cinema e di teatro che si confronta ogni giorno con gli attori, i testi e le epoche, rintraccia la poesia semplice dell’opera di Eduardo Scarpetta e disegna il profilo del padre naturale e artistico di Titina, Eduardo e Peppino De Filippo, nomen nescio all’anagrafe. Alla maniera di Eduardo (De Filippo), sposta sul piano del ‘palcoscenico’ le definizioni del rapporto di Scarpetta con i suoi figli. L’artista napoletano incarna le abitudini da patriarca dentro un film che rileva l’abuso patriarcale, da cui nasce come un paradosso una bottega familiare e una quantità di testi e tessiture teatrali che si intrecciano, permangono, si ricorrono, si trasformano, si rigenerano fino a determinare nuove soluzioni. Recensione ❯
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Una storia d'amore e identità, una sinfonia mediterranea che è riscoperta del proprio posto nel mondo. Drammatico, Italia2022. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo quarant'anni di lontananza Felice torna lì dov'è nato, il rione Sanità, nel ventre di Napoli. Espandi ▽
Dopo molto tempo trascorso fra il Libano e l'Egitto Felice, diventato imprenditore benestante, torna a Napoli, la città dove ha vissuto fino ai 15 anni. Sua madre Teresa, "la sarta migliore del Rione Sanità", abita in un basso, e accoglie a braccia aperte quel figlio che credeva perduto per sempre. A poco a poco Felice riprende contatto con un mondo che aveva messo forzatamente da parte e incontra Don Luigi, un prete che combatte la camorra cercando di dare un futuro ai giovani del rione. Ma Felice ha anche bisogno di ricongiungersi con Oreste, amico fraterno e compagno di scorribande adolescenziali, che della camorra è diventato un piccolo boss. E a nulla valgono i consigli ad andarsene da Napoli e dimenticare quell'amicizia pericolosa: come se fosse possibile, lasciarsi alle spalle una città che ti è entrata per sempre nel cuore. Recensione ❯
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Un'operazione lodevole che attualizza la piéce, ne allarga la platea e le offre un convincente respiro cinematografico. Drammatico, Italia2019. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dall'omonimo spettacolo teatrale di Eduardo De Filippo. Espandi ▽
Napoli, oggi. Antonio Barracano soprannominato “il sindaco”, “sistema le cose” e risolve problemi sulla forza della sua reputazione e del timore che sa incutere anche nei malviventi più incalliti del rione Sanità.
Trasposizone al cinema di una delle più celebri pièce teatrali di Eduardo De Filippo, "Il Sindaco" di Mario Martone è più giovane, dunque più fisico, più carico di energia e di violenza trattenuta. I temi restano molto attuali: la lealtà e il tradimento; il libero arbitrio e la capacità di saper fare un passo indietro.
Il tentativo di allargare la platea da teatrale a cinematografica è dunque lodevole e Mario Martone facendo di tutto per dare respiro alla rappresentazione, apre porte e finestre, amplia gli spazi e illumina la scena. Recensione ❯
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Un'opera che finisce con il disperdersi nella pur acuta e documentata ricostruzione. Drammatico, Italia, Francia2010. Durata 170 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Le tappe del processo che ha portato all'Unità d'Italia ripercorse attraverso le vicende di tre ragazzi meridionali affiliati alla Giovine Italia. Espandi ▽
Tre ragazzi del sud Italia, in seguito alla feroce repressione borbonica dei moti che nel 1828 vedono coinvolte le loro famiglie, maturano la decisione di affiliarsi alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini. Attraverso quattro episodi che corrispondono ad altrettante pagine oscure del processo risorgimentale per l'unità d'Italia, le vite di Domenico, Angelo e Salvatore verranno segnate tragicamente dalla loro missione di cospiratori e rivoluzionari, sospese come saranno tra rigore morale e pulsione omicida, spirito di sacrificio e paura, carcere e clandestinità, slanci ideali e disillusioni politiche. Sullo sfondo, la storia più sconosciuta della nascita del paese, dei conflitti implacabili tra i "padri della patria", dell'insanabile frattura tra nord e sud, delle radici contorte su cui sì è sviluppata l'Italia in cui viviamo. Recensione ❯
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Interpreti bravissimi per un film crudo, conturbante e angoscioso, che ben rappresenta le pulsioni irrazionali e oscure dell'animo umano.
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Carlo e Silvia sono separati ma conservano un rapporto molto intimo. Lui ha una giovane fidanzata nel paese di campagna dove si è ritirato, lei abita la casa di Roma consumando occasionali rapporti con amanti passeggeri. Un giorno Silvia si invaghisce di un ragazzo molto giovane, un neonazista violento e incolto, prepotente, dedito soltanto al "culto della forza". La relazione tra i due turba Carlo, che si riaccende di gelosia per la moglie.
Torna Martone dopo sei anni di assenza dal grande schermo, e lontano dalla sua Napoli, con un film che "odora di sangue" proprio come suggerisce il titolo. Recensione ❯
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Straordinaria prova di Carlo Cecchi che riflette una complessa personalità in una molteplicità di punti di vista. Drammatico, Italia1992. Durata 108 Minuti.
Ultimi giorni nella vita di Renato Caccioppoli, matematico insigne, protagonista della vita culturale di Napoli, dandy alcolista che finì suicida. Espandi ▽
Pretenzioso e trascurabile, è diventato un "caso" per molta critica e ha vinto il Premio Speciale della giuria a Venezia. Doveva essere la biografia di Caccioppoli, un grande e innovativo matematico napoletano, ma fino all'inaugurazione della Mostra tutto era stato tenuto sul generico. Il vasto pubblico che ignora ciò che ha rappresentato il personaggio in questione lo vede come un ubriacone, disilluso e autore di frasi di ingenua saggezza (gemme sparse per annebbiare il giudizio critico). Bravo l'attore Carlo Cecchi (anche se recita teatralmente) e brava Anna Bonaiuto (che si vede troppo poco). Recensione ❯
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