Anno | 2021 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 60 minuti |
Regia di | Kersti Jan Werdal |
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Ultimo aggiornamento giovedì 16 giugno 2022
Un gruppo di adolescenti del Pacifico nord-occidentale, USA, deve confrontarsi con una perdita che rimane misteriosa.
CONSIGLIATO N.D.
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La macchina da presa segue un gruppo di adolescenti attraverso i paesaggi urbani piovosi e sonnolenti del Pacifico nord-occidentale statunitense. Hanno subito una perdita che rimane misteriosa, presentata in modo molto succinto al principio del film mediante l’incastro di tavole apparentemente prosaiche ma cariche di confusione e dolore. Attraversando le acque increspate sul ferryboat di Seattle, fra momenti di affetto o di tensione fra i ragazzi, o lo sgomento negli spazi istituzionali della casa e della scuola, la regista offre una meditazione sulla perdita, inerente alla transitorietà delle cose. Piani sequenza si dispiegano cogliendo le variazioni della luce o il crescere dei suoni fuori campo, evocando il pensiero del poeta T.S. Eliot per il quale l’essenza del cambiamento è graduale, spesso impercepibile, come un cielo che progressivamente si ingrigisce prima di un temporale: «Non già come uno schianto ma con un lamento».