Grazie a tre interpreti femminili d'eccezione e ad un buon equilibrio generale, Anne Fontaine trasforma una storia di barbarie in un racconto di superamento del male. Drammatico, Francia, Polonia2016. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo Gemma Bovery la regista francese Anne Fontaine racconta le drammatiche scelte delle suore di un convento in Polonia nel 1945. Espandi ▽
Polonia, anno 1945. Mathilde Beaulieu è una giovane dottoressa francese della Croce Rossa. Quando una suora polacca, cerca il suo aiuto, Mathilde la segue nel convento di benedettine, dove scopre che molte di loro, violentate dai soldati russi nel corso di una violenta irruzione, sono rimaste incinte e sono sul punto di partorire. Tenuta al segreto professionale, cui si aggiunge quello imposto dalla madre superiora e dalla situazione, Mathilde fa visita al convento di notte, esponendosi a non pochi rischi, e supera gradualmente la paura e la diffidenza delle monache, arrivando a stabilire con una di loro, Suor Maria, uno scambio profondo. Recensione ❯
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Un film rigoroso che estrae dall'oscurità una figura poco conosciuta e ne fa la metafora di un secolo. Drammatico, Repubblica ceca, Irlanda, Slovacchia, Polonia2020. Durata 118 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un uomo eccezionale vissuto negli anni '50. Espandi ▽
Ventesimo secolo. Jan Mikolášek, prodigioso erborista ceco, riesce a diagnosticare qualunque malattia osservando in trasparenza i campioni di urine delle persone che si rivolgono a lui, e prescrive loro composti miracolosi a base di erbe. La clientela si allarga anche a capi di stato, fra cui il presidente ceco Antonín Zápotocký e alcuni ufficiali nazisti, e per Mikolášek tutti i malati sono uguali, ma non lo saranno per il regime filosovietico che lo arresterà per arginare la sua popolarità e punire la sua mancanza di discrimine verso figure storiche sgradite. A custodire i suoi segreti è il suo assistente, Frantisek Palko, che ha con lui un rapporto intenso ben oltre la devozione al proprio superiore. E sarà proprio sul rapporto fra Jan e Frantisek che si giocherà l’esito del processo contro il “guaritore”. Recensione ❯
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Un romanzo di belle immagini su un amore tragico, combattuto da barriere politiche e psicologiche. Drammatico, Polonia2018. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nella Polonia comunista degli anni Cinquanta/Sessanta due giovani si amano ma devono affrontare gli ostacoli dell'epoca. Espandi ▽
Nella Polonia alle soglie degli anni Cinquanta, Zula viene scelta per far parte di una compagnia di danze e canti popolari. Tra lei e Wiktor, il direttore del coro, nasce un grande amore, ma lui sconfina e lei non ha il coraggio di seguirlo. S'incontreranno di nuovo, diversamente accompagnati, ancora innamorati. Ma stare insieme è impossibile. Il formato quadrato e il bianco e nero fanno risplendere la prima parte del racconto di Pawlikowski, ispirato dalla vicenda dei suoi genitori. Nella seconda parte la magia si perde. Il film rischia di smarrire la propria singolarità e di camminare su un selciato già battuto. Nonostante il senso di predestinazione, il regista conferma lo sguardo acuto sulla psicologia femminile e la capacità di associare i suoi movimenti all'inquietudine dei protagonisti. Recensione ❯
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Nella storia (vera) di un 'prete abusivo' il ritratto di un Paese ripiegato su se stesso e incapace di guardare oltre. Drammatico, Polonia, Francia2019. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vita di un ragazzo cambia a causa di un equivoco che lo fa diventare prete. Espandi ▽
Daniel è un giovane che si trova in riformatorio per reati non solo di poco conto. Avrebbe voluto diventare sacerdote ma la sua fedina penale ora glielo impedisce. Quando però viene inviato, per un permesso lavorativo, in un paese lontano dal riformatorio viene creduto un prete e lui non fa nulla per smentire questa credenza diventando anche momentaneo sostituto del parroco. Recensione ❯
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Un biobic dal ritmo jazz sulla superstar della letteratura russa Sergej Dovlatov. Drammatico, Russia, Polonia, Serbia2017. Durata 126 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il regista Alexey German Jr. per la prima volta volge lo sguardo verso la sua città, la Leningrado degli anni '70, oggi San Pietroburgo, per ritrarre la vita culturale dei giovani autori dell'epoca. Espandi ▽
Sei giorni nella vita quotidiana di Sergej Donatovic Dovlatov, giornalista nella San Pietroburgo del 1971 e destinato a diventare - una volta emigrato negli Stati Uniti - una delle figure più rappresentative della letteratura russa moderna. Insieme all'amico e poeta Joseph, e a tanti altri membri della comunità artistica cittadina, Dovlatov fa di tutto per non piegare la sua indipendenza creativa alle richieste opprimenti del regime, arrivando a licenziarsi pur di non cedere al compromesso. Recensione ❯
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Un progetto di grande interesse che talvolta si fa sedurre dal gusto della stranezza fine a se stessa. Drammatico, Polonia, Italia2022. Durata 86 Minuti.
La rilettura di un classico di Bresson che inquadra le relazioni sociali nel mondo moderno. Espandi ▽
Jerzy Skolimowski si mette nella testa dell’asino, animale intelligente e sensibile, costretto allo spettacolo dell’umana violenza e dell’umana insensatezza, e ne visualizza i pensieri, i ricordi, i desideri. Il risultato è un film che vorrebbe essere quasi senza autore, identificarsi con il cinema stesso, con l’atto della visione, che è sempre soggettiva, investita e dettata dalle emozioni. L’intenzione, dunque, è di grande interesse e ci sono dei momenti del film che ne raggiungono l’ambizione, ma in altri, sfortunatamente, il regista si fa sedurre dal gusto della stranezza fine a se stessa (cavalcata, con la proverbiale ironia, dalla regina di queste incursioni attoriali ai limiti del situazionismo: Isabelle Huppert) oppure da un’estrema semplificazione del discorso, che sfocia nel sentimentalismo. Recensione ❯
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Un film compiutamente drammatico su una vicenda che scosse e divise la Georgia nei primi anni 80. Drammatico, Russia, Georgia, Polonia2017. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Spinti dal desiderio di indipendenza, un gruppo di giovani georgiani tenta di dirottare un aereo. Espandi ▽
Nella Georgia dei primi anni 80, un gruppo di uomini relativamente giovani fa il bagno fuori dall'orario permesso e le guardie gli ordinano di uscire dall'acqua perché «non penseranno di nuotare fino in Turchia!». La realtà non è molto lontana: sarà presto chiaro che i giovani progettano di fuggire effettivamente oltre la Cortina di ferro. Il loro piano è di approfittare del matrimonio di due di loro e dell'impegno dello sposo, che fa l'attore e deve recitare su un set vicino al confine, per salire come un gruppo in festa su un aereo e poi obbligare l'equipaggio ad atterrare in Turchia. Già in aeroporto però le cose iniziano a non andare secondo i loro piani, quando scoprono che due voli sono stati accorpati e che quindi anche altri passeggeri saranno insieme a loro sull'aereo. Recensione ❯
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Il regista Lech Majewski configura il mondo visionario e senza regole del pittore Pieter Bruegel. Espandi ▽
Nel 1564 Pieter Bruegel il Vecchio completa la tela intitolata "La salita al Calvario" in cui rappresenta la Passione di Cristo ambientandola nelle Fiandre del suo tempo, oppresse dalla presenza spagnola. Filippo II (salito al trono nel 1556 alla morte di Carlo V) sta conducendo una feroce repressione contro i movimenti religiosi riformistici che suscitano reazioni negli ambienti colti ispirati dal pensiero di Erasmo da Rotterdam. Il pittore viene mostrato mentre sta concependo l'opera all'interno della quali colloca se stesso e i personaggi che lo circondano nella vita quotidiana. Recensione ❯
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Una regia dal passo lento e gentile per una storia di resistenza umana e solidarietà fra spiriti affini. Drammatico, Italia, Polonia2023. Durata 105 Minuti.
Due sconosciuti alle prese con la propria attività di giardinaggio incominciano a intessere un dialogo profondo. Espandi ▽
Pietro Lorenzi è un professore di lettere in pensione e dopo il divorzio dalla moglie vive da solo in un bell’appartamento romano con un terrazzo che accudisce con cura, dedicandosi alle sue piante. Nell’appartamento di fronte a quello di Pietro si trasferisce una coppia più giovane: Luca, fotografo d’arte contemporanea, ed Eleonora, che ha studiato pittura e disegno all’Accademia ma ad un certo punto ha smesso di creare, “perché non era abbastanza brava”. Luca ed Eleonora custodiscono un dolore segreto e non riescono a parlarsi più: lei pensa che lui la dia per scontata, lui la vede sempre “incazzata col mondo”. Quando Luca parte per preparare una personale a New York, Eleonora e Pietro cominciano a frequentarsi, fra terrazzi e orti botanici, il bar sotto casa e un ristorante d’atmosfera. In un universo artistico più scontato I limoni d’inverno sarebbe la storia di una trasgressione amorosa: ma nella visione delicata e quasi evanescente della regista Caterina Carone è invece una storia di resistenza umana e di solidarietà fra spiriti affini. Anche la fotografia di Daniele Ciprì e le musiche di Nicola Piovani si mettono a servizio di questa visione che racconta un presente sfuggente proprio perché a tutti i personaggi la vita, e la memoria, stanno scivolando via di mano. Recensione ❯
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Il film racconta il male nell'uomo, ciò che inconsciamente o volutamente, possiamo fare agli altri. Espandi ▽
Fin dal nome Nazaret tradisce la religione e il gruppo etnico di provenienza per i quali viene catturato, separato dalla sua famiglia, messo ai lavori forzati, poi condannato a morte e (scampato miracolosamente) vessato ogni qual volta incontri l'autorità. Nell'impero Ottomano degli anni della prima guerra mondiale, assieme a molti altri armeni, la sua famiglia è vittima di uno dei primi genocidi programmati a tavolino. L'aver scampato la morte costa a Nazaret le corde vocali ma senza curarsi del problema d'essere muto affronterà viaggi nel deserto, nelle città e infine attraverso l'oceano per ritrovare le figlie da cui è stato diviso. Recensione ❯
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Torna l'Olocausto, e per mano di un "autore". Pareva che Spielberg avesse detto l'ultima parola, invece ecco una storia sul ghetto di Varsavia. Siamo ... Espandi ▽
Torna l'Olocausto, e per mano di un "autore". Pareva che Spielberg avesse detto l'ultima parola, invece ecco una storia sul ghetto di Varsavia. Siamo nel '38. Comincia a stringersi la tenaglia nazista che produrrà le prime limitazioni per gli Ebrei: prima leggere -la stella di Davide cucita sul braccio- poi pesanti, poi intollerabili, poi mortali. Fino alla decimazione. Wladyslaw, giovane, talentoso pianista, sta suonando Chopin per una registrazione radiofonica proprio mentre arriva la notizia dell'invasione nazista della Polonia. Recensione ❯
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Storia di una generazione (negli Anni Novanta) avida di conoscere il mondo che si confrontò con la Storia Espandi ▽
Gennaio 1991. Tre aspiranti filmmaker si trovano di fronte all'invasione dei carri armati sovietici che
vogliono reprimere l'indipendenza della Lettonia dichiarata il 4 maggio dell'anno prima. Il film rende anche omaggio alla figura carismatica di Juris Podnieks, uno dei più promettenti
registi lettoni, che morì a quarantadue anni nel 1992. Recensione ❯
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La polacca Weronika e la francese Veronique sono ragazze ultrasensibili che vivono per la musica ma ricavandone solo dolori. Identiche, le incontriamo... Espandi ▽
La polacca Weronika e la francese Veronique sono ragazze ultrasensibili che vivono per la musica ma ricavandone solo dolori. Identiche, le incontriamo in due momenti diversi e per la prima il destino è addirittura crudele. Un importante concerto le sarà fatale per un vizio cardiaco. La seconda, che ha avuto una vita simile, trova il solo conforto dalla realtà nel rapporto con uno scrittore che si diletta coi burattini. Dopo un capolavoro assoluto come il lungo e diversificato Decalogo era difficile per Kieslowski ripetere l' exploit. Irene Jacob ha vinto il premio a Cannes per la migliore interpretazione femminile. Recensione ❯
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Jan Nowak Jezioranski è il più famoso messaggero di Varvasia. Il suo operato deciderà il destino della Polonia e della Seconda guerra mondiale. Nonostante le ostilità, nel cuore della notte passata all'hotel Savoy di Zabno incontra le persone che cambieranno per sempre la sua vita. Recensione ❯
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Wasilewski firma una ricostruzione storica della Polonia attraverso il ritratto di quattro donne-simbolo della propria infanzia. Drammatico, Polonia, Svezia2016. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
All'inizio degli Anni Novanta la Polonia vive un momento di rinascita. Quattro donne colgono l'occasione per scappare da una vita che non gli appartiene più. Espandi ▽
Polonia 1990. I venti del cambiamento stanno soffiando con forza ed euforia e incertezza sul futuro sembrano dominare i pensieri delle persone. Quattro donne apparentemente realizzate decidono di attivarsi per prendere in mano le decisioni sulle proprie vite. Agata è moglie e madre ma non è felice e cerca una via d'uscita nell'amore per un sacerdote. Renata è un'insegnante ormai sul punto di andare in pensione che è attratta da Marzena, una giovane vicina di casa che è stata reginetta di bellezza e ha il marito che lavora in Germania. La sorella maggiore di Marzena è la dirigente della scuola in cui insegna Renata e ha una relazione con un medico, padre di un suo studente. Recensione ❯
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