Attraverso un dramma senza dialoghi, George Ovashvili offre il suo punto di vista sul legame tra uomo e natura. Espandi ▽
Sul fiume che segna il confine naturale e contrastato tra l'Abkhazia e la Georgia, isole itineranti si formano e si disfano a seconda delle stagioni e dei capricci degli elementi. Avventurosamente, un vecchio contadino e sua nipote si installano su questa terra di nessuno, per coltivarvi il necessario per sopravvivere all'inverno, ma i pericoli sono molteplici. Quando non sono i conflitti armati, e` la natura che minaccia di riacquistare i propri diritti scatenando il fiume, e l'arrivo di un militare ferito e ricercato turba il delicato equilibrio della coppia. Recensione ❯
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Il film è stato girato in Cappadocia, Turchia. Espandi ▽
In un villaggio sperduto dell'Anatolia, in cui giungono turisti interessati alla struttura di antiche abitazioni che formano un tutt'uno con la roccia, Aydin è il proprietario di un piccolo ma confortevole albergo, l'Othello. L'uomo è anche il padrone di diverse case i cui inquilini non sono sempre in grado di pagare l'affitto e vengono puniti con il sequestro di televisore e frigorifero. Recensione ❯
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Attratto da una forma di narrazione molto classica, Crowe ricalca personaggi e situazioni già visti sul grande schermo. Drammatico, Australia, Turchia, USA2014. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Russell Crowe protagonista e regista di un dramma che omaggia la storia della terra che gli ha dato i natali. Espandi ▽
1919. L'agricoltore australiano Joshua Connor, ormai solo dopo la morte della moglie, decide di partire per la Turchia. Da lì, e più precisamente da Gallipoli, non hanno fatto mai ritorno i suoi tre figli partiti anni prima per combattere nell'ANZAC (Australian and New Zealand Army Corps). Connor dovrà superare gli ostacoli frapposti dalla struttura burocratica dell'esercito ma troverà un valido aiuto nel maggiore Hasan che nel corso della guerra si trovava sul fronte opposto. Recensione ❯
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Il film racconta il male nell'uomo, ciò che inconsciamente o volutamente, possiamo fare agli altri. Espandi ▽
Fin dal nome Nazaret tradisce la religione e il gruppo etnico di provenienza per i quali viene catturato, separato dalla sua famiglia, messo ai lavori forzati, poi condannato a morte e (scampato miracolosamente) vessato ogni qual volta incontri l'autorità. Nell'impero Ottomano degli anni della prima guerra mondiale, assieme a molti altri armeni, la sua famiglia è vittima di uno dei primi genocidi programmati a tavolino. L'aver scampato la morte costa a Nazaret le corde vocali ma senza curarsi del problema d'essere muto affronterà viaggi nel deserto, nelle città e infine attraverso l'oceano per ritrovare le figlie da cui è stato diviso. Recensione ❯
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Alla sua opera prima, Erol Mintas ritrae con abilità la complessità di un rapporto figlio/madre e il dramma di essere curdi in Turchia . Drammatico, Francia, Turchia, Germania2014. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Diviso tra le due donne della sua vita, Ali dovrà scegliere il proprio cammino. Espandi ▽
Alì è un curdo maestro di scuola elementare. Da quando la sua anziana madre Nigar ha dovuto lasciare Tarlabasi, quartiere di Istanbul, "casa" di numerosi rifugiati curdi dal 1990 per lui la vita è diventata complicata. In quel deserto di cemento senza anima che è l'estrema periferia della città dove ora madre e figlio abitano, la donna sente di avere perso le proprie radici e non pensa ad altro se non a tornare nel villaggio in cui è nata e a ritrovare l'audiocassetta di una vecchia canzone curda. Per Alì poi c'è un'altra situazione che gli crea problemi: la sua fidanzata è incinta. Così il richiamo della terra d'origine e il desiderio di inserirsi nella realtà turca sembrano inconciliabili. Recensione ❯
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In un villaggio in Anatolia la pratica di organizzare combattimenti tra cani è molto diffusa; un ragazzino non può fare a meno di affezionarsi e prendersi cura di uno di questi. Espandi ▽
n un villaggio rurale dell'Anatolia contemporanea, un bambino di 11 anni, Aslan, deve fare i conti con la prima delusione "scolastica" e amorosa: per la recita di Biancaneve e i sette nani il maestro ha scritturato il suo rivale in amore, Osman, nella parte del principe, mentre a lui è toccato di fare uno dei sette nani. Aslan non la manda giù, anche perché vorrebbe poter apparire nelle vesti del principe innanzi alla Biancaneve del villaggio della quale è innamorato.
Benché Aslan sia molto volitivo, non riesce a convincere il maestro del cambio nella parte. Aslan cerca un altro modo per farsi notare e lo trova per caso assistendo a un combattimento per cani e raccogliendo in un fosso quello perdente e creduto orto da tutti tranne che da lui. Aslan gli sta vicino, fino a notte fonda, gli mette la giacca sopra, lo copre, si prende cura di lui, diventandone nei fatti il padrone. Lo porta a casa e cerca in tutti i modi di evitare che il fratello lo venda, essendo un cane forte da combattimento. Sivas è il nome suo e della sua razza. Recensione ❯
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Il film segue Ebru, una donna trans, che combatte contro le aggressioni e gli omicidi delle sue compagne. Ebru sperimenta l'esclusione da stato, società e famiglia e desidera modificare la società turca con humor, autoironia e acume politico. Il film narra di come dal linguaggio violento nascano i crimini d'odio. Le trasformazioni urbane di Istanbul, le proteste di Gezi Park del 2013 riecheggiano durante il film. Recensione ❯
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Una vicenda che ha il sapore di una favola che attraversa i tempi perché il dolore di popoli oppressi non appartiene purtroppo a un solo periodo della storia. Drammatico, Turchia, Germania, Francia2014. Durata 105 Minuti.
Jiyan, ragazzina giovane e curiosa, e sua nonna Berfe, intraprendono un viaggio per salvare la persona che le lega l'una all'altra. Espandi ▽
Il padre curdo di Jiyan potrà tornare in libertà solo se consegnerà ai gendarmi la pistola che è accusato di possedere. La ricerca di quell'arma, che il padre in realtà non ha mai posseduto, porterà la piccola Jiyan e la nonna a vivere una vera e propria odissea. Recensione ❯
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Damla, una ragazza turca, vive a New York con suo marito Kevin. Durante la sua gravidanza, la vita "perfetta" di Damla viene spezzata da un inaspettato viaggio con suo marito a Karaca in Turchia. Segreti e ricordi riaffiorano nella vita di Damla mettendo a rischio il rapporto con suo marito. Recensione ❯
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A due ore da Istanbul cìè un villagio che separa il mare dalla foresta, una sorta di varco tra il futuroi e il passato. Immigrati clandestini e ricercatori, contrabbandieri e botanici attirati dalle rarità floreali: Kumun tadi racconta il confine tra la vita e la morte. Recensione ❯
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Bahadir, un aspirate regista trentacinquenne, per campare realizza film televisivi da quattro soldi ispirati alle storie delle canzoni folk turche. Il suo sogno più grande, però, è poter fare almeno un film come il suo idolo: Andrej Tarkovskij. In mezzo ci sono le difficoltà di tutti i giorni: le bollette da pagare, i coinquilini un po' rozzi e inaffidabili, una fidanzata che non si sente sufficientemente capita e apprezzata, i genitori e la casa di famiglia. La frustrazione è l'unica fedele compagna, soprattutto quando si trova sul set del suo film e deve fare i conti con risorse di produzione alquanto limitate e soluzioni sempre arrangiate. C'è solo un anziano scrittore con cui Bahadir ha un rapporto speciale, l'unico forse ad avere una relazione pura con la vita. Recensione ❯
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Gli abitanti di un villaggio di montagna si organizzano per provare a fermare la costruizione di un impianto idroelettrico. Espandi ▽
Quando si diffonde la notizia della costruzione di un impianto idroelettrico, gli abitanti di un villaggio di montagna nella regione del Mar Nero - capitanati da Murat, fotografo e documentarista - si organizzano per provare a fronteggiare l'esercito e salvare l'ecosistema. Recensione ❯
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Hüseyin Arda sa che la sua comunità di artisti sarà sfrattata dal cortile che occupa nel centro della città, ma non si dà per vinto. Espandi ▽
Hüseyin Arda, scultore della Berlino indipendente, sa che la sua comunità di artisti sarà sfrattata dal cortile che occupa nel centro della città, ma non si dà per vinto. Rifiuta un'offerta da 150.000 euro per sgombrare baracche ed atelier e, insieme ai suoi compagni, inizia una lotta paziente e romantica contro un destino già scritto. Gli artisti cercano nuovi posti dove andare e pensano perfino ad una stazione radar della Guerra Fredda ed alla Turchia. Quando tutto sembra perduto, una nuova speranza sembra dare vita ai sogni degli artisti, ma una parte di Berlino potrebbe essere persa per sempre. Recensione ❯
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Cinema d'impegno civile che per non riesce ad imbastire una forma di narrazione che raccontando un particolare suggerisca un universale. Drammatico, Turchia, Italia2014.
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