Una boccata d'aria fresca: un manifesto gioioso sulla libertà di essere se stessi e in accordo coi propri sogni e i propri desideri. Commedia, Francia2015. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due ragazzini incompresi decidono di partire per un viaggio su una macchina costruita da loro. Espandi ▽
Microbo, come lo chiamano tutti, ha 14 anni, il talento per il disegno e una passione per una compagna di classe. Esile e introverso, la sua sensibilità spiccata gli aliena i compagni, bulli e gradassi e sempre in cerca di guai. L'ingresso in classe di Gasolina, adolescente forbito che miscela fantasia e idrocarburi, cambia la sua vita e il suo modo di guardare il mondo. Incoraggiato dall'inesauribile immaginazione di Gasolina, Microbo scopre un coraggio che non aveva mai sospettato, esponendo i suoi disegni in una galleria d'arte, confessando a Laura il suo sentimento e abbandonando la provincia per l'avventura. Perché Microbo e Gasolina costruiranno una casa su ruote e lasceranno Versailles. Il tempo di un'estate, il tempo per crescere. Recensione ❯
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Una commedia, che affronta con intelligenza e ironia temi attualissimi e mette alla berlina i tanti pregiudizi che ancora circondano l'identità di genere. Espandi ▽
In una cittadina del Pais-de-Calais, estremo nord della Francia, il non più giovane sindaco conservatore Jean Leroy è pronto a ripresentarsi ai suoi elettori e a governare per il terzo mandato di fila. Una sorpresa inaspettata, però, mette a repentaglio la sua vita pubblica e privata: la moglie Edith, dopo anni di matrimonio e fedeltà, ha iniziato la transizione per diventare uomo. Incapace di accettare la decisione della moglie – che ha seppellito biancheria e vestiti femminili, indossa baffi finti e chiede di essere chiamata Eddy – Jean dovrà mettere in discussione idee e preconcetti e trovare il modo, tra la casa, la piazza e i luoghi del suo potere, di venire a patti con una nuova vita. La tipica commedia francese “con Fabrice Luchini”, quasi un sottogenere del cinema popolare francese, insegue i tempi che corrono e prova a sondare la reazione al nuovo delle classi più abbienti e tradizionaliste. Recensione ❯
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Canet reinventa i protagonisti ed elogia l'amicizia, ma il soggetto originale fa rimpiangere le invenzioni a fumetti. Commedia, Francia2023. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
L'unica figlia dell'imperatore cinese Han Xuandi fugge da un principe e si rifugia in Gallia alla ricerca di un aiuto. Riuscirà a trovare i due valorosi guerrieri Asterix e Obelix? Espandi ▽
Con Asterix e Obelix. Il Regno di Mezzo non si può più parlare di commedia ma di comico puro, quello delle sberle a destra e a manca, dei giochi di parole che strizzano l’occhio ai tormentoni televisivi, che ridicolizzano le istanze sociali più bollenti, dal vegetarianesimo al femminismo, e nello stesso tempo se ne servono, assestando un colpo al cerchio e uno al marketing. Ultimo grande franchise del cinema francese, esportato sull’onda dell’amore per i fumetti di Goscinny e Uderzo, Asterix sullo schermo ha cambiato pelle più di una volta, inseguendo la chimera di accontentare un pubblico sempre più vasto, internazionale, transgenerazionale. Per questo quinto film, il primo a non essere tratto da un albo specifico, Guillaume Canet si fa in tre - regista, co-sceneggiatore, e interprete principale - al fianco di un nuovo Obelix, Gilles Lellouche, che punta giustamente più sulla tenerezza che sul confronto col colosso Depardieu. Recensione ❯
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Alice, una giovane ragazza, protesta contro la costruzione di una centrale nucleare creata dal padre. Espandi ▽
Alice, una giovane ragazza, protesta contro la costruzione di una centrale nucleare creata dal padre, un deputato. È allora che uno strano visitatore li porta nel 2555, un futuro devastato dall'esplosione della centrale. Recensione ❯
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L'incontro tra Alice Lantins, 38enne donna in carriera, e Balthazar, un affascinante ventenne. Espandi ▽
Interpretata dall'astro nascente Pierre Niney e dalla star belga Virginie Efira, una divertente e romantica commedia alla francese che racconta l'incontro tra Alice Lantins, 38enne donna in carriera, e Balthazar, un affascinante ventenne. Notando come l'atteggiamento dei colleghi nei suoi confronti sia notevolmente mutato e rendendosi conto che l'avere un fidanzato più giovane potrebbe aiutarla nella promozione, Alice è costretta a una messa in scena dalle inattese conseguenze... Recensione ❯
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Una commedia sociale deliziosa, mai retorica e sempre in equilibrio tra leggerezza e dramma. Commedia, Francia2022. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una commedia con François Cluzet e Audrey Lamy dove la cucina risolleva gli animi e accende una speranza sul futuro. Espandi ▽
Parte come fiaba buonista il nuovo film di Louis Julien-Petit, già autore e regista di Le invisibili sul tema della disobbedienza civile. Se lì lo sfratto di un centro di accoglienza per donne provocava per reazione l’apertura di uno sportello clandestino, qui la minaccia di rimpatri forzati fa scattare la voglia di dedicarsi fino in fondo a questi ragazzi migranti, volenterosi e pieni di entusiasmo, fino a esporli mediaticamente durante un reality di cucina. François Cluzet e Audrey Lamy fanno il resto, confermandosi interpreti d’eccezione che nei panni del supervisor dei ragazzi l’uno, e della chef militante l’altra, sanno convincere e farsi ben volere. Merito di una commedia sociale veramente deliziosa, calmierata nei toni e con una punta di denuncia notevole, mai retorica e sempre sul filo dell’equilibrio narrativo tra toni leggeri e drammatici. La fiaba cede progressivamente il passo a uno sguardo più allargato sul dramma contemporaneo dei rimpatri forzati e La Brigade si rivela in grado di restituire a chi guarda tanto la lievità dell’intrattenimento quanto l’urgenza della riflessione. Recensione ❯
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Un terzo capitolo confermativo e rassicurante, a cui sono stati smussati gli artigli comici. Commedia, Francia2022. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il terzo capitolo della saga Non sposate le mie figlie. Espandi ▽
Claude e Marie si apprestano a celebrare il loro 40esimo anniversario di matrimonio con una cenetta romantica, ma le quattro figlie vogliono regalare loro una grande festa a sorpresa. La riunione di famiglia non è una passeggiata: i coniugi cinesi si sono legati al dito che Claude non li distingue dai loro connazionali, gli avoriani si ribellano alla sistemazione pensata per loro, il suocero algerino vorrebbe cantare alla cerimonia con il suo gruppo rock per la disperazione della moglie, e la coppia israeliana è in piena crisi.
Riunione di famiglia è il terzo episodio di quella che è diventata una minisaga cominciata con lo spassoso Non sposate le mie figlie, e vede il comico Christian Clavier mattatore di una storia di accettazione obtorto collo della Francia multietnica.
Qualche gag è davvero riuscita, come il flashback in cui Claude si infila in casa di una famiglia cinese qualunque credendola quella del consuocero, mentre altre scontano la mancanza di novità della premessa comica e forse anche di un doppiaggio meno divertente dell'audio originale (l'adattamento invece è di prim'ordine, e aggiornato alla terminologia contemporanea). Recensione ❯
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Due ladre scoprono di essere sorellastre e dovranno fare i conti con un padre inaspettato. Espandi ▽
Carole è un'informatica introversa che vive ancora con la madre. Caroline è una borseggiatrice ribelle che svaligia i grandi alberghi della Riviera. Le due donne non sanno di avere lo stesso padre e di essere sorellastre. Lui, Patrick, è sparito prima che nascessero e per questo non lo hanno mai conosciuto. Ora però si fa vivo perché ha bisogno di essere aiutato inn un'impresa apparentemente impossibile: impadronirsi della somma di 15 milioni di euro derivanti dalla vendita di uno Stradivari di cui si era impadronito ma che gli è stato rubato dal suo socio. Recensione ❯
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Klapisch rinnova il suo amore per la danza e dirige un feel-good movie sulla fragilità che si fa forza. Commedia, Drammatico - Francia, Belgio2022. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Elise, una ballerina classica molto promettente, si infortuna durante un'esibizione a 26 anni e prova a ripartire dalla danza contemporanea. Espandi ▽
Élise è un'étoile, ha ventisei anni, una fede salda nella danza e un fidanzato volubile. Turbata dal tradimento del suo compagno cade in palcoscenico, rovinosamente. Il referto medico è crudele e mette in pausa la sua carriera. Riposo forzato per due anni. Tradita dal suo corpo e da chi ama, è pronta a rinunciare e a seguire un'amica e il suo compagno, cuochi itineranti, in Bretagna. Insieme preparano i pasti per una maison di artisti che ospita per una stagione un coreografo israeliano (Hofesh Shechter!) e la sua compagnia. Tra legamenti e (nuovi) legami, per la ragazza si delinea un nuovo orizzonte. Un nuovo ritmo, elettrico e tribale, ancorato alla terra e al territorio.
Alternando momenti leggeri e momenti gravi, scene collettive e intervalli intimi, La vita è una danza cattura i movimenti coreografici (ed esistenziali) con una vivacità formidabile, complice un cast ispirato
Il tema della caduta e della risalita non è nuovo ma Klapisch lo assume con candore, trasmettendo allo spettatore una concezione diversa del virtuosismo, basato sulla frangibilità e lontano dal corpo glorioso e altamente performante in cui i ballerini sullo schermo sono ancora imbrigliati. Recensione ❯
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I tormenti interiori di Violette Leduc sono tradotti dalla Devos in sguardi, gesti, reazioni che non vanno mai sopra le righe. Commedia, Francia, Belgio2013. Durata 139 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Bio-pic su Violette Leduc, tra gli amici di Simone de Beauvoir oggi relativamente sconosciuta. Espandi ▽
Nella Francia occupata dai nazisti Violette Leduc traffica nel mercato nero e cerca di portare avanti un mènage difficile con un coniuge gay. Il suo incontro con Simone De Beauvoir le cambia la vita. La scrittrice la spinge a trasformare le proprie angosce esistenziali in parole scritte. E' l'inizio di un percorso che la porterà ad essere una delle scrittrici più coraggiose ed apprezzate della Francia. Recensione ❯
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Maria è una donna delle pulizie, che è riservata, timida e goffa. Quando viene assegnata alla Scuola di Belle Arti, incontra Hubert, il bizzarro guardiano della scuola. Espandi ▽
Maria è una donna delle pulizie dalla sensibilità fuori dall'ordinario. Appassionata di scrittura, la incontriamo a casa di una cliente, nel bel mezzo di una veglia funebre, in attesa di una riassegnazione. La invieranno alla Scuola di Belle Arti a Parigi, universo a lei completamente sconosciuto. Dovrà imparare che esistono opere d'arte bizzarre (di simil burro, da non gettare nella spazzatura) e che ci sono studenti creativi da poter aiutare. Come? Attraverso le sue mani, il suo saper fare, ma anche il suo corpo.
Siamo di fronte ad una trascinante storia di trasformazione e viaggio interiore, di incontro e confronto con l'arte ma anche con l'altro. Una storia anche universale, come è universale il desiderio di scoprirsi, di darsi un'altra possibilità, di emanciparsi e di nutrire il proprio animo di arte e relazioni appaganti.
Il film si rivela un grazioso e godibile ritratto di una donna decisa a riappropriarsi dei propri desideri, metafora utile e convincente per suggerire a chi guarda che non è mai troppo tardi per essere felici. Recensione ❯
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Un burlesque francese, una commedia 'a bordo Senna' che riproduce in maniera inedita una porzione di reale. Commedia, Francia, Belgio2016. Durata 84 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Fiona vola dal Canada verso Parigi per aiutare la sua vecchia zia, deve però cercarla e nel frattempo trova Dom. Espandi ▽
Martha ha 88 anni e la testa tra le nuvole. Per paura di finire in un ospizio, chiede aiuto alla nipote Fiona, che zaino in spalla, sbarca dal Canada a Parigi. Fiona si perde, finisce a bagno nella Senna e incontra Dom, un clochard seduttore che vive sulle sponde del fiume. Il cinema di Fiona Gordon e Dominique Abel segue una strada singolare e funambolica, oscillando tra dramma e burlesque. La dimensione ludica e poetica del loro lavoro interroga il mondo in maniera garbatamente assurda prima di incantarlo. Equivoci, abbagli, casualità nutrono una sceneggiatura che pesca nei piccoli drammi del quotidiano e tra gli outsiders eccentrici che lo calcano. Il pericolo del burlesque è di cedere all'artificio, ma i registi sanno come accordare leggerezza e gravità, dolcezza e asprezza. Recensione ❯
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I giochi metatestuali di Hazanavicius raggiungono nuove vette di sfacciataggine per celebrare di nuovo il cinema come sforzo collettivo. Commedia, Francia2022. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia si svolge sul set di un film di zombie che vira verso il disastro. Mentre si preparano a girare una scena, vengono sconvolti dall'arrivo dei veri morti viventi. Espandi ▽
Per il regista premio Oscar, autore di The Artist e dei primi due episodi della saga dell’agente speciale 117, mimare e ri-contestualizzare i codici dei generi cinematografici è diventata una missione, che con Coupez! raggiunge forse nuove vette tanto di sfacciataggine quanto di ri-appropriazione. Si tratta infatti di un remake di un piccolo film giapponese ormai di culto (One cut of the dead) a sua volta ispirato a uno spettacolo teatrale, quindi di originale c’è molto poco. Nulla di nuovo, diranno i detrattori di Hazanavicius che gli contestano quel modo di lucidare l’argenteria altrui e spacciarla per sua. Al tempo stesso, però, chi meglio di lui per adattare una trovata così, celebrazione ultima dell’artificio e dell’arrangiarsi prendendo dove si può? “Rapido, poco caro e dignitoso” è la filosofia del cinema di Remi, regista-protagonista che si situa a metà tra la creatività improvvisata dell’autore originale Shin'ichiro Ueda e quella inevitabilmente più curata e meno spontanea di Hazanavicius. Non c’è dubbio che la comicità e l’astuzia di questo doppio sguardo, davanti e dietro la macchina da presa, funzioni centrando in pieno tanto l’aspetto cameratesco delle relazioni sul set quanto la celebrazione del cinema come sforzo collettivo. Recensione ❯
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Un film gentile diretto con misura e volontà sincera. Che scende in pista e fa il suo lavoro. Commedia, Francia2022. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un padre che farà di tutto per riconquistare sua figlia... perfino imparare a ballare. Espandi ▽
Tony Quentin guida uno scuolabus e guarda la vita dallo specchietto retrovisore. Tutti giorni lo stesso tragitto fino a quando il cuore si ferma cambiando la sua prospettiva esistenziale. Sopravvissuto all'infarto, riprende la sua vita, a cui adesso vuole dare una chance. Per recuperare il tempo perduto rivede la ex moglie e rintraccia la figlia che non ha mai conosciuto. Maria ha una trentina d'anni e insegna la rumba nel cuore di Parigi. Timoroso e impacciato, Tony si iscrive al suo corso con un falso nome e si lascia guidare dalla musica.
Si tratta di un film gentile che conta sul volto emaciato di Michel Houellebecq, figura dell'eccesso iper-lucido e depresso, e quello familiare di Jean-Pierre Darroussin, membro 'della banda Guédiguian, abituato al cinema sociale e impegnato.
Rumba Therapy non è un film imprescindibile ma è diretto con misura e volontà sincera. Scende in pista e fa il suo lavoro. Spalle dritte e testa alta. Concedetevi un giro di rumba. Recensione ❯
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Remake della commedia di Claude Berri, Un momento di follia è un vaudeville grottesco che adegua la storia ai nuovi codici (morali?) della commedia popolare made in France. Commedia, Francia2015. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film è il remake dell'omonima pellicola diretta dal regista Claude Berri nel 1977. Espandi ▽
Antoine e Laurent sono amici di lunga data. In odore di separazione l'uno, divorziato l'altro, decidono di passare l'estate in Corsica in compagnia delle proprie figlie. Louna, figlia di Antoine, ha quasi diciotto anni e una cotta per l'amico di papà, Marie, figlia di Laurent, ha diciassette anni e una passione per il suo papà. Ansioso Antoine, cool Laurent, i due aspettano ogni sera il rientro delle fanciulle dissertando di vita e paternità. Ma l'estate calda e qualche bicchiere di troppo, precipitano l'idillio amicale. Provocato sulla spiaggia da Louna, Laurent cede alla sua malia e dimentica chi è l'adulto. La mattina dopo le cose si complicano, Louna ossessionata dall'uomo lo assedia, Laurent prova a fare fronte all'assedio sotto gli occhi di Antoine che ignora i fatti e di Marie che invece gli ha compresi molto bene. La tensione monta con le maree e Laurent è stretto tra l'amore per la figlia e il dolore acerbo di Louna che nel mentre ha confessato al padre di essere stata sedotta e abbandonata da un quarantacinquenne. È caccia all'uomo e al cinghiale che hanno invaso le 'proprietà' di Antoine. Recensione ❯
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