La vita è una danza

Film 2022 | Commedia, Drammatico, +13 117 min.

Titolo originaleEn Corps
Titolo internazionaleRise
Anno2022
GenereCommedia, Drammatico,
ProduzioneFrancia, Belgio
Durata117 minuti
Regia diCédric Klapisch
AttoriMarion Barbeau, Hofesh Shechter, Denis Podalydès, Muriel Robin, Pio Marmaï François Civil, Souheila Yacoub, Mathilde Warnier, Zinedine Soualem, Damien Chapelle, Fanny Sage, Stéphane Debac, Mourad Frarema, Olivier Broche, Jane Milon, Stéphanie Selva.
Uscitagiovedì 6 ottobre 2022
TagDa vedere 2022
DistribuzioneBim Distribuzione
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,30 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Cédric Klapisch. Un film Da vedere 2022 con Marion Barbeau, Hofesh Shechter, Denis Podalydès, Muriel Robin, Pio Marmaï. Cast completo Titolo originale: En Corps. Titolo internazionale: Rise. Genere Commedia, Drammatico, - Francia, Belgio, 2022, durata 117 minuti. Uscita cinema giovedì 6 ottobre 2022 distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,30 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 10 maggio 2024

Elise, una ballerina classica molto promettente, si infortuna durante un'esibizione a 26 anni e prova a ripartire dalla danza contemporanea. Il film ha ottenuto 8 candidature a Cesar, 1 candidatura a Lumiere Awards, Il film è stato premiato a Colcoa French F.F., a Rendez-Vous, 1 candidatura a Semiramis Award, In Italia al Box Office La vita è una danza ha incassato 103 mila euro .

Consigliato sì!
3,30/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,10
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Klapisch rinnova il suo amore per la danza e dirige un feel-good movie sulla fragilità che si fa forza.
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 30 settembre 2022
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 30 settembre 2022

Élise è un'étoile, ha ventisei anni, una fede salda nella danza e un fidanzato volubile. Turbata dal tradimento del suo compagno cade in palcoscenico, rovinosamente. Il referto medico è crudele e mette in pausa la sua carriera. Riposo forzato per due anni. Tradita dal suo corpo e da chi ama, è pronta a rinunciare e a seguire un'amica e il suo compagno, cuochi itineranti, in Bretagna. Insieme preparano i pasti per una maison di artisti che ospita per una stagione un coreografo israeliano (Hofesh Shechter!) e la sua compagnia. Tra legamenti e (nuovi) legami, per la ragazza si delinea un nuovo orizzonte. Un nuovo ritmo, elettrico e tribale, ancorato alla terra e al territorio.

Fagocitati da storie di gelosia e rivalità, nevrosi e rapporti psicotici dell'interprete col proprio ruolo, i 'film di danza' dimenticano sovente di raccontare la passione, l'amore per l'arte o la felicità inaudita che deriva dal controllare un gesto e un corpo che si fa veicolo di emozioni.

Ed è esattamente questa esultanza fisica che magnifica Cédric Klapisch, ponendo lo spettatore in posizione attiva fin dai 'primi passi'. La vita è una danza, traduzione disneyana del titolo originale e lacaniano (En corps), si apre su una lunga sequenza che avanza tra scena e quinte, senza parole e senza elementi drammatici, solo note che conducono direttamente alla protagonista, giovane étoile impegnata ne La Bayadère. Come se il regista facesse eco alla bellezza pura della disciplina prima di introdurre il suo racconto.

Dieci minuti di audacia grammaticale in cui ricorre come Degas a prospettive oblique e punti di vista decentrati, taglia le figure e i margini della scena rendendo più dinamica la struttura d'insieme dello spazio. E in quello spazio coglie la danza in volo, un attimo prima che la sua eroina precipiti dal cielo e nella disperazione. Il corpo spezzato con la caviglia. Da quel momento il film scende dal palcoscenico e dalle punte per riparare fuori porta, dentro un paesaggio rurale e orizzontale.

Quello che interessa a Klapisch è il processo di ricostruzione e il passaggio tra due mondi, la danza classica e quella contemporanea, che alcuni giudicano inconciliabili. L'autore, rinnova il suo amore per la danza, rivelato nei suoi documentari (Aurélie Dupont, l'espace d'un instant, Dire Merci), e l'affida questa volta alla fiction provando a schivare il positivismo a oltranza e facendo onore alla bellezza e all'utilità dell'arte. E per una volta la danza non è trattata attraverso il filtro della competizione esacerbata ma attraverso il piacere di chi la pratica, una vocazione ardente piuttosto che un martirio. L'incidente in ouverture non genera suspense, la questione non è la possibilità o meno di esercitare di nuovo la propria arte, ma di riapprenderla altrimenti, di ricostruirsi e di ricostruire un'altra vita.

Alternando momenti leggeri e momenti gravi, scene collettive e intervalli intimi, La vita è una danza cattura i movimenti coreografici (ed esistenziali) con una vivacità formidabile, complice un cast ispirato, Pio Marmaï, irresistibile mentre simula un suicidio in slow motion sulle note di un 'coro sacro', François Civil, Denis Podalydès, Muriel Robin, Souheila Yacoub. Al centro della scena, letteralmente, Marion Barbeau, ballerina dell'Opéra al suo debutto d'attrice. La sua silhouette sottile costruisce ponti tra classico e contemporaneo e cerca un secondo soffio per la sua eroina. Una prestazione luminosa che fa il paio con un feel-good movie sulla fragilità che si fa forza. Un invito a ritrovare i nostri contorni e a credere nella nostra capacità di rinnovarci.

Il tema della caduta e della risalita non è nuovo ma Klapisch lo assume con candore, trasmettendo allo spettatore una concezione diversa del virtuosismo, basato sulla frangibilità e lontano dal corpo glorioso e altamente performante in cui i ballerini sullo schermo sono ancora imbrigliati.

Last but not least, Cédric Klapisch lascia campo libero alla danza meno codificata e più viscerale e astratta di Hofesh Shechter, coreografo israeliano che interpreta se stesso e il suo 'gesto di fabbrica' che ha il piacere come forza motrice.

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FOCUS
MYMOVIESONE
martedì 21 maggio 2024
Marianna Cappi

Lunedì 27 maggio continua l'iniziativa Il lunedì del cinema a cura di Repubblica e MYmovies per il cinema di qualità in streaming. Una sala cinematografica virtuale pronta ad accogliere gli iscritti di MYmovies con una selezione ricercata di titoli da vedere (o rivedere) rigorosamente insieme dalle 20:00 a mezzanotte.

Grandi storie di vita e racconti d'attualità, per chi ama l'intrattenimento, il grande spettacolo e il confronto dopo la visione.

Per il quinto appuntamento di lunedì 27 maggio, Repubblica con Bim Distribuzione presentano La vita è una danza (prenota un posto gratis), il film del regista de L’appartamento spagnolo Cédric Klapisch, un'opera che ha incantato 1,5 milioni di spettatori in Francia. Con Marion Barbeau, prima ballerina dell’Opéra di Parigi. 

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Comincia come il più classico dei drammi sulla danza, con un incidente che minaccia di porre fine alla carriera della ballerina classica Elise, La vita è una danza (originalmente: En corps), ma in fondo l’incidente è anche un pretesto per raccontare, attraverso i corpi, ciò che avviene nella nostra mente, in quei passaggi della vita che sembrano accidentali, appunto, ma si rivelano momenti di svolta. Bisogna cadere per potersi rialzare: è questo quello che il film di Klapisch mette letteralmente in scena, servendosi ancora una volta di una generazione, quella dei giovani tra i venti e i trent’anni, che si trova anagraficamente al crocevia su diversi fronti (professionali, sentimentali), e di una protagonista –  la ballerina Marion Barbeau - che sostiene la finzione con un reale lavoro del corpo, incarnando il passaggio del suo personaggio dalla dimensione aerea e stilizzata della danza classica e quella più tribale e interpretativa della danza contemporanea.

Elise scopre, infatti, che quando un percorso giunge al termine, è solo cambiando strada che si può proseguire: l’alternativa è l’apatia, il rimpianto, l’autocommiserazione. Dal punto di vista prettamente filmico, invece, l’alternativa è il melodramma (anche nella versione più vicina al thriller psicologico de Il cigno nero), ma non è quello il genere che interessa a Cédric Klapisch, il quale, con una piroetta, lo tramuta nel suo opposto, confezionando un film ottimista e motivazionale, che celebra la sua passione per la danza: un’arte che, esattamente come il cinema, è una combinazione di tempo e movimento. La danza è dunque la vera protagonista, tanto in termini visivi che tattili, perché è quel clima di promiscuità rispettosa che la caratterizza, di esperienza insieme collettiva e individuale, che il film mette al centro del proprio racconto, presentandola come un tesoro da (ri)scoprire.

È impossibile non pensare, allora, all’interruzione della vita sociale, sportiva e relazionale che la pandemia da Covid19 ha bruscamente introdotto nelle esistenze di tutti, con il portato di incertezza rispetto alla durata di ciò che stava avvenendo e la minaccia che potesse proseguire oltre una temporanea fase di emergenza.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 11 ottobre 2022
Tonino De Pace
Sentieri Selvaggi

Ci sono due fratture evidenti, nell'incipit del nuovo film di Cédric Klapisch, una nell'anima e l'altra, che da quella dipende, nel corpo. In questo incipit, come spesso accade, il senso del film. La frattura di un equilibrio della mente si riflette sul corpo con una lesione. La ricerca di un nuovo equilibrio costituirà il percorso di Elise. Temi non nuovi, d'accordo, ma qui questa volta ben detti [...] Vai alla recensione »

martedì 11 ottobre 2022
Raffaele Meale
Quinlan

La vita è una danza, quattordicesima regia per il cinema per il sessantunenne Cédric Klapisch, è stato accolto con grande fervore in Italia dalla critica, un entusiasmo che in realtà sembra andare anche oltre i meriti della pur solida commedia orchestrata dall'autore del trittico iniziato con L'appartamento spagnolo. Certo, la prima sequenza del film appare quasi stordente, così come gli ambiziosi [...] Vai alla recensione »

lunedì 10 ottobre 2022
Fabiana Sargentini
Close-up

Cédric Klapisch per la generazione X (coloro che sono nati tra il 1965 e il 1980) sarà sempre il regista di Chacun cherche son chat (Ognuno cerca il suo gatto, 1996), piccolo gioiello di commedia umana ambientata nel quartiere Bastille di Parigi. La grazia di tocco di Klapisch è rimasta la sua zampata più longeva: con poche pennellate restituisce un mondo, sebbene descrivere un intero universo con [...] Vai alla recensione »

lunedì 10 ottobre 2022
Paolo Fossati
Giornale di Brescia

Tradimenti e accidenti sono le scintille d'innesco di un delicato inno alla vita che stimola a trovare il giusto ritmo per superare le avversità ballando e riesce nel difficile compito di coniugare danza classica e contemporanea. Celebra entrambe come occasioni espressive dell'anima, non solo del corpo, elemento cardine del film, evocato nel titolo originale francese, «En corps», che rende l'idea tanto [...] Vai alla recensione »

domenica 9 ottobre 2022
Valerio Caprara
Il Mattino

Tipico film "feel good" (per sentirsi bene), "La vita è una danza" attinge a tutti gli stereotipi del filone però un regista popolare ma raffinato come Klapisch riesce a contenerli e in molti casi a declinarli con brio ed eleganza. Il prologo, del resto, non manca di audacia con i suoi dieci minuti circa dedicati alla rappresentazione del balletto russo "La Bayadère" all'Opéra Garnier; poi la trama [...] Vai alla recensione »

domenica 9 ottobre 2022
Mattia Pasquini
Ciak

"Approfitta di tutte le vite che la vita ti offrirà" è la citazioe che ci sentiamo di appuntare e sottolineare dopo la visione dell'ultimo film di Cédric Klapisch, La vita è una danza. In sala dal 6 ottobre e interpretato dalla prima ballerina dell'Opéra di Parigi, Marion Barbeau, una piacevole scoperta in un cast di giovani e artisti di grande talento che il regista di L'appartamento spagnolo, che [...] Vai alla recensione »

domenica 9 ottobre 2022
Fabio Ferzetti
L'Espresso

Sono diverse ragioni per non perdere il nuovo film di Cédric Klapisch, uno di quei registi-artigiani che si nascondono sempre un po' dietro ai loro film, come usava una volta, ma avrebbe molto da insegnare a nomi più blasonati. La prima è che racconta molte storie (e molte forme) d'amore in una. La seconda è che non lo fa solo con i mezzi del cinema ma con quelli della danza, classica e poi contemporanea, [...] Vai alla recensione »

sabato 8 ottobre 2022
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Avvertenza, Se detestate il balletto classico. I primi dieci minuti sono tutti sulle punte. Poi il tutù viene cacciato dentro lo zaino, ma tutto il tulle non ci sta. Prima ballerina dell'Opera di Parigi nella vita (non come Nathalie Portman che per "Il cigno nero" si era fatta insegnare tutto dal coreografo Benjamin Millepied) Marion Barbeau è stata scelta da Klapisch per la sua naturalezza.

sabato 8 ottobre 2022
Claudio Fraccari
La Voce di Mantova

Viene tradita dal compagno e dalle caviglie. L'étoile Elise (perfetta Marion Barbeu) scopre la propria fragilità in una sola, malaugurata sera. Per lei si prospetta un futuro in bilico, una carriera forse compromessa, un percorso esistenziale di colpo oscuro. Orfana di madre, con un padre logorroico e anaffettivo, Elise finisce lontano da Parigi, in Bretagna, dove viene a contatto con una compagnia [...] Vai alla recensione »

sabato 8 ottobre 2022
Filiberto Molossi
La Gazzetta di Parma

E allora danza. Anche con il cuore che sanguina, anche se Parigi sembra poterne fare a meno, anche se le vipere ballano insieme a te. Danza. Che «stare bene è un privilegio», ma è questo dolore che un giorno ti sarà utile. Perché non arrendersi, non soccombere, significa crescere: e cambiare evolvere. C'è la danza come rinascita, dove anche la fragilità è un superpotere, nel nuovo film del prolifico [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 ottobre 2022
Lidia Saller
Il Giornale

Elise è una promessa della danza classica. Il tradimento del fidanzato con una collega ed un brutto infortunio la costringeranno a fermarsi e a reinventarsi. Sostenuta dalle amiche di sempre, inizierà un nuovo percorso che la riporterà «a casa». Pellicola accurata, autentica, emozionante. Le coreografie di Hofesh Shechter (che qui interpreta se stesso) sposano la regia di Cedric Klapisch creando un [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 ottobre 2022
Alessandra De Luca
Avvenire

La ventiseienne Élise è un'étoile, vive per la danza e ama un fidanzato che la tradisce. Sconvolta da una scena che non avrebbe mai voluto vedere, cade in palcoscenico e la caviglia infortunata rischia di fermarla per due anni. O forse per sempre. Tradita anche dal proprio corpo, deve accettare l'idea di abbandonare le punte, ma grazie al suo fisioterapista e a un coreografo israeliano che le fa scoprire [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 ottobre 2022
Francesca Pedroni
Il Manifesto

Esce oggi nelle sale La vita è una danza (titolo originale francese En corps), film di Cédric Klapisch, un racconto di finzione centrato sulla storia di una ballerina classica che a causa di una brutta caduta in una recita di Bayadère a Parigi rischia di do-ver lasciare per sempre la danza. L'incidente apre le porte a un difficile eppure solare percorso di rinascita attraverso la riconquista di sé [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 ottobre 2022
Michele Gottardi
Il Mattino di Padova

Il film diretto da Cédric Klapisch piacerà soprattutto agli amanti della danza classica e a coloro che amano vedere trasportati sullo schermi i drammi del teatro e soprattutto delle étoile e del balletto, ambiente con una notoria, spietata, concorrenza. La vita è una danza racconta la storia di Elise (Marion Barbeau, autentica étoile parigina), una promettente ballerina di danza classica di 26 anni [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 ottobre 2022
Daniele D'Orsi
Sentieri Selvaggi

Una donna e il suo corpo. Bastano questi due elementi a Klapisch per costruire la lunga sequenza di ballo con cui si apre La vita è una danza, e dettare al tempo stesso le regole espressive che caratterizzeranno l'immaginario intero del racconto. In quei primi 15 minuti c'è racchiuso già tutto: un corpo che si muove a ritmo della musica classica, un tradimento d'amore, l'orgoglio spezzato e infine, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 5 ottobre 2022
Paola Brunetta
Cineforum

Sono parole di Martha Graham, che indicano come la danza sia innanzitutto movimento interiore; dal centro del corpo (secondo Isadora Duncan, il plesso solare) si espande nello spazio circostante seguendo il ritmo di una musica, ma anche le suggestioni del silenzio o i suoni della natura. Mentre Pina Bausch, per citare un'altra icona della danza contemporanea, era solita dire: «Non m'interessa come [...] Vai alla recensione »

martedì 4 ottobre 2022
Luca Pacilio
Film TV

Le coreografie di Hofesh Shechter, già batterista rock, non nascondono le loro ascendenze folk, risolvendosi in un linguaggio corporale primitivo, ritmico, quasi tribale. La filosofia gestuale dell'israeliano (qui nella parte di se stesso) salverà la vita di Elise (Marion Barbeau), ballerina classica che, in una stessa sera, subisce un infortunio sul palco e il tradimento dal suo compagno di vita. Vai alla recensione »

martedì 4 ottobre 2022
Manuela Pinetti
La Rivista del Cinematografo

Élise Gautier (Marion Barbeau), prima ballerina di danza classica, ha tutto. La vediamo muoversi con sicurezza e grazia sul palcoscenico dell'Opera Garnier, mentre si esibisce nel ruolo principale de La Bayadère. Ma la maturità tecnica e stilistica sfoggiata sulle punte ha un punto debole, ed è il suo cuore innamorato. Dietro le quinte Élise è testimone di un tradimento a sue spese; ma The show must [...] Vai alla recensione »

lunedì 3 ottobre 2022
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

Un organizzatore di rassegne mi chiede: "Ma perché il cinema francese è più bello del nostro?". Non ho dubbi: perché è più vario, curioso e profondo; perché è meglio scritto, diretto e recitato; perché non cerca scorciatoie, fa nomi e cognomi se ricostruisce casi giudiziari e usa con intelligenza la musica; soprattutto perché custodisce sempre uno sguardo sulla vita vera, mondo del lavoro incluso, [...] Vai alla recensione »

domenica 2 ottobre 2022
Marina Pavido
Asbury Movies

"Quando nella vita ti accadono degli imprevisti sei costretto anche a modificare i tuoi sogni e a cercartene degli altri". Ne sa qualcosa la giovane ballerina Elise Gautier (impersonata dall'attrice e prima ballerina dell'Opéra di Parigi Marion Barbeau, qui al suo debutto sul grande schermo), protagonista del lungometraggio La vita è una danza, ultima fatica dell'acclamato cineasta Cédric Klapisch. [...] Vai alla recensione »

NEWS
MYMOVIESONE
martedì 21 maggio 2024
Marianna Cappi

Da vedere insieme lunedì 27 maggio dalle 20:00 su MYmovies ONE. Prenota gratis | Vai all'articolo »

TRAILER
venerdì 16 settembre 2022
 

Regia di Cédric Klapisch. Un film con Denis Podalydès, Muriel Robin, Pio Marmaï, François Civil, Souheila Yacoub. Da giovedì 6 ottobre al cinema. Guarda il trailer »

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Colcoa French F.F.
2022
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miglior film
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