cardclau
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lunedì 7 novembre 2022
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ma dove demo arrive, marietta mia
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Il film di Euriane Escaffre e Yvo Muller MARIA E L’AMORE è un film che vale la pena di essere visto perché ci può permettere di comprendere in che mondo stiamo vivendo, anche se questa consapevolezza non è data per certa visto l’apprezzamento della critica e del pubblico. Dovrebbe trattarsi di una commedia divertente e frizzante, alla francese: ma durante la proiezione ho agito un paio di sane risate, qualche risatina, in un fondo di una costante preoccupazione. La non-arte, la cui assurdità dovrebbe fare scompisciare il pubblico dalle risa (così purtroppo avviene), si mescola con una cultura da smartphone, impoverita ed evanescente, senza idee originali, senza assunzione di responsabilità, quindi con un grave debito nella capacità di fare delle scelte, che si mescola a relazioni da avanspettacolo tra macchiette, che sono i personaggi tutti: Maria Rodrigues imbranata e indecisa quanto basta; il custode Hubert inconsistente come serio amante sebbene aiutato dagli effetti speciali della tecnologia; il marito Oratio Rodrigues di una ottusità abissale, incapace di comprendere chichessia, al di fuori del suo piccolo mondo; e la studentessa d’arte, e la direttice del museo e il direttore artistico americano … “Mala tempora currunt sed peiora parantur”.
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Il film di Euriane Escaffre e Yvo Muller MARIA E L’AMORE è un film che vale la pena di essere visto perché ci può permettere di comprendere in che mondo stiamo vivendo, anche se questa consapevolezza non è data per certa visto l’apprezzamento della critica e del pubblico. Dovrebbe trattarsi di una commedia divertente e frizzante, alla francese: ma durante la proiezione ho agito un paio di sane risate, qualche risatina, in un fondo di una costante preoccupazione. La non-arte, la cui assurdità dovrebbe fare scompisciare il pubblico dalle risa (così purtroppo avviene), si mescola con una cultura da smartphone, impoverita ed evanescente, senza idee originali, senza assunzione di responsabilità, quindi con un grave debito nella capacità di fare delle scelte, che si mescola a relazioni da avanspettacolo tra macchiette, che sono i personaggi tutti: Maria Rodrigues imbranata e indecisa quanto basta; il custode Hubert inconsistente come serio amante sebbene aiutato dagli effetti speciali della tecnologia; il marito Oratio Rodrigues di una ottusità abissale, incapace di comprendere chichessia, al di fuori del suo piccolo mondo; e la studentessa d’arte, e la direttice del museo e il direttore artistico americano … “Mala tempora currunt sed peiora parantur”.
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