Titolo originale | The Devil Wears Prada |
Anno | 2006 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 109 minuti |
Regia di | David Frankel |
Attori | Meryl Streep, Anne Hathaway, Stanley Tucci, Simon Baker, Emily Blunt, Adrian Grenier Tracie Thoms, Rich Sommer, Daniel Sunjata, David Marshall Grant, James Naughton, Tibor Feldman, Rebecca Mader, Jimena Hoyos, Gisele Bundchen. |
Uscita | venerdì 13 ottobre 2006 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,41 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 29 novembre 2013
Una giovane donna di provincia diventa collaboratrice di uno dei più importanti magazine del mondo della moda. Ma dovrà fare i conti con la dispotica direttrice. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 3 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 2 candidature a Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office Il diavolo veste Prada ha incassato 14,3 milioni di euro .
Passaggio in TV
il film è stato trasmesso lunedì 9 settembre 2024 ore 21,20 su CANALE5
Il diavolo veste Prada è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
e in DVD
e Blu-Ray
su IBS.it e su LaFeltrinelli.it.
Compra subito
CONSIGLIATO NÌ
|
Cantava Marylin che "i diamanti sono i migliori amici delle ragazze". Oggi invece lo sono le scarpe. Soprattutto se ci si trova a New York, nella redazione del "Runway", la più influente rivista americana nel settore della moda, e non si possiede almeno un paio di Manolo Blahnik.
È questo il caso della giovane, sveglia ma un po' trasandata Andy Sachs, aspirante giornalista neolaureata, giunta nella Grande Mela col cuore colmo di speranze. L'impiego come assistente della spietata direttrice del "Runway" Miranda Priestley, le potrebbe aprire diverse porte per il futuro. Si tratta solo di stringere i denti per un po', cercando di rimanere immune allo sfavillante e spietato mondo della moda.
Ma cominciando a osservare il mondo attraverso gli occhi di Miranda, Andy capirà che non si può passare incolumi attraverso i riflettori delle passerelle senza vendere l'anima al diavolo. Un diavolo firmato Prada.
Tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Lauren Weisberger, Il Diavolo veste Prada è un godibile e ritmato affresco sull'illusorio mondo delle vanità odierne, efficace soprattutto grazie alla suggestiva ambientazione newyorkese, icona di stile per eccellenza fin dai tempi di Colazione da Tiffany. Co-protagonista della pellicola accanto alla dolce e indifesa Andy, New York si offre ai nostri occhi in tutto il suo splendore, grazie agli scorci sugli scenari raffinati, sulle strade affollate e sui negozi lussuosi. E non poteva essere altrimenti, considerato che il regista David Frankel proviene dalla direzione di diversi episodi della fortunata serie Sex and the City. Proprio come Carrie, giornalista protagonista del serial newyorkese, Andy è un animo sensibile che si interroga sul mondo ipocrita e senza scrupoli che la circonda, una moderna Cenerentola che ha già il suo principe azzurro - un cuoco - che l'aspetta a casa ogni sera. Nonostante l'apprezzabile interpretazione di "occhioni dolci" Anne Hathaway, forse un po' troppo affascinante nei panni della Bridget Jones d'oltreoceano, l'adattamento di Aline Brosh McKenna tende ad appiattire lo spessore e l'introspezione psicologica della protagonista (propria del romanzo della Weisberger), affidando il mutamento di Andy per lo più all'esteriore cambio di abiti e look. Ottima l'interpretazione di Meryl Streep nei panni della spietata "Crudelia Demon della moda", ma l'immancabile tocco di moralismo finale fa la differenza tra questa commedia e il ritratto delle vanità della moda tratteggiato una decina d'anni fa da Altman in Prêt-à-Porter.
IL DIAVOLO VESTE PRADA disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€9,99 | €12,99 | |||
€9,99 | - |
Storia di Andrea Sachs, giovane newyorkese assunta come assistente di Miranda Priestly, direttrice di una nota rivista di moda, e di come la propria vita si trasformi pian piano: niente più burro di cacao, ma rossetto, tacchi e abiti firmati. Poi un viaggio a Parigi e l'entrare a far parte di un mondo così diverso, appariscente, così perfetto, che nasconde in realtà m [...] Vai alla recensione »
Una certezza assoluta c'è ed è la Streep che è cinema allo stato puro in ogni sua movenza ed espressione facciale. Solo Tucci è in grado di darle minima concorrenza,il resto del cast invece fa ampiamente fatica a starle dietro. Detto questo il film è gradevole ma nulla di più. Scialba la storia d'amore che vede impelagata la Hathaway e quasi peccaminose [...] Vai alla recensione »
Meriterebbe senza dubbio più di due stelle se nella seconda metà non crollasse, scadendo nel lagnoso e il finale non fosse così fasullo e fin troppo buonista. Rappresenta una bella satira sul mondo della moda e sul fascino vuoto che esercita soprattutto sull'universo femminile, cn una protagonista magistralmene interpretata da Meryl Streep a misura di Anne Wintour, storica direttrice dell'edizione [...] Vai alla recensione »
Film a tratti banale, con una storia che sa di già visto e una regia scolastica e semplice, sebbene risulti un po' stucchevole il finale e la sceneggiaturaspesso è manchevole di energia a e i personaggi abbiano caratterizzazioni a volte tendenti alla caricatura, il film nel complesso regge bene, piacevole da vedere se si desidera un classico film hollywoodiano senza pretese.
Buon film che ha come tema la vanità, con tutti i suoi annessi e connessi ,in primis la moda e il mondo che ruota attorno ad essa.L'interpretazione della Streep è eccezionale come sempre.Conferisce a questo personaggio la giusta antipatia,l'alterigia,l'ambizione, che lo rendono odioso ma affascinante .La comunità dell'immagine così efficacemente disegnata [...] Vai alla recensione »
Un film che si guarda volentieri, ma se poi si legge il romanzo da cui è tratto certe cose non si può fare a meno di disprezzarle, parlo soprattutto del bonismo sul finale del film, quando Miranda fa apparire un volto umano che nel libro non si intravede nemmeno da lontano. Tutto ciò che rende estremamente sagace e affascinante il romanzo, qui viene quasi totalmente spazzato via. [...] Vai alla recensione »
Un film originale e davvero molto bello... A dire la verità non ero molto convinto che mi sarebbe piaciuto poco prima di entrare in sala... Ma una volta visto vi assicuro ne rimarrete sbalorditi ed emozionati... Pronti a correre cissà dove per accaparrarsi una copia del film e vederlo altre cento, mille volte!!! Il successo del film a mio parere è dato soprattutto dalla bravissima e bellissima Meryl [...] Vai alla recensione »
LA “VERA” ANDY RISORGERÀ? Un film del 2005 ma sempre attuale. David Frankel, per 109 min, grazie alla sua grande strategia comunicativa, intrattiene i telespettatori con IL DIAVOLO VESTE PRADA. Tratto dall'omonimo best seller chick lit di Lauren Weisberger, il film ha come protagonista Anne Jacqueline Hathaway nelle vesti di Andrea Sachs, una neo-laureata in cerca di lavoro che, appena arrivata a [...] Vai alla recensione »
IL DIAVOLO VESTE PRADA (USA, 2006) diretto da DAVID FRANKEL. Interpretato da MERYL STREEP, ANNE HATHAWAY, STANLEY TUCCI, EMILY BLUNT, SIMON BAKER, ADRIAN GREINER, GISELE BUNDCHEN, TRACIE THOMS Andrea Sachs è una ventitreenne fresca di laurea che desidera lavorare come giornalista. Deve però farsi le ossa per avere una maggiore sicurezza di acquisire un posto sicuro, così [...] Vai alla recensione »
Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Lauren Weisberger, il film è un affresco pungente e durissimo sul frenetico e sfavillante mondo della moda. Diretta dallo statunitense David Frankel, si tratta di una pellicola riuscitissima, in cui il ritmo molto sostenuto della narrazione, accompagnato all’affascinante e sofisticato glamour che caratterizza l’alta moda, conferiscono [...] Vai alla recensione »
Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Lauren Weisberger, il film è un affresco pungente e durissimo sul frenetico e sfavillante mondo della moda. Diretta dallo statunitense David Frankel, si tratta di una pellicola riuscitissima, in cui il ritmo molto sostenuto della narrazione, accompagnato all’affascinante e sofisticato glamour che caratterizza l’alta moda, conferiscono [...] Vai alla recensione »
Riconosco di essere di parte per recensire questo film ottimo - tratto dall'omonimo romanzo di Lauren Weinsberger, ex assistente della direttrice di Vogue America, da cui trae spunto l'intera storia - che ai miei occhi risulta addirittura essere un capolavoro. Uno di quei fim che vedi e rivedi con le tue migliori amiche/ici e impari praticamente a memoria.
Una delle migliori commedie americane in assoluto. La storia di una ragazza che vuole fare la giornalista e viene assunta in un'importante rivista di moda come segretaria della direttrice generale, una donna inflessibile, dura, acida e inarrivabile. Una commedia molto divertente che lascia spazio anche per la riflessione. Da non perdere, merita. voto:9
Bellissimo film ben diretto e ben recitato. Un' aspirante giornalista decide di cercare lavoro presso una rivista di moda talmente importante che se resisterà un anno avrà porte aperte da per tutto ma c'è una sola difficoltà, anzi due: il capo è una donna a tratti crudele e dal carattere incomprensibile, e poi lei non sa nulla di moda!! Bè se il mondo dorato di moda e spettacolo è un mondo che attira [...] Vai alla recensione »
Film più che piacevole. Andy Sachs una ragazza in cerca di lavoro, viene assunta come seconda assistente della pretenziosa e folle Miranda Priestly, la famosissima direttrice della rivista di moda Runway. Il problema è che Andy con la moda non ha assolutamente nulla a che fare, non conosce nemmeno i stilisti più famosi e il suo guardaroba la dice lunga sul rapporto che ha la ragazza [...] Vai alla recensione »
Una delle più belle commedie che abbia mai visto...originale, mai superficiale o volgare, ottima storia, bravi attori, morale di fondo non ovvia...sono basito davanti ad un giudizio così basso. Si riesce perfino dai titoli di testa a capire che è un ottimo film! Meryl Streep sopra le righe in una commedia che si trova separata con una abisso da pseudo filmetti volgarotti che sfornano [...] Vai alla recensione »
Tra le più belle commedie viste di recente, ironica e arguta senza dimenticare una sana dose di cinismo che nel finale, però, lascia spazio ad una più facile posizione buonista. Ma il merito della perfetta riuscita del film va al regista che ha saputo ben ritrarre il fascino dello stressante mondo del lavoro a New York, e al superbo duo di attrici protagoniste: Meryl Streep crea un personaggio memorabile [...] Vai alla recensione »
.... SCATTA LA MORALE.. UN FILM DELIZIOSO DIVERTENTE CON LA GIOVANE PROTAGONISTA BRAVISSIMA (FORSE SI E' ISPIRATA AI RUOLI BUONISTI DI GWINNETH PALTROW RIUSCENDO BENISSIMO) E UNA MERYL STREEP STREPITOSA (PERFETTAMENTE A SUO AGIO DIVAGANDO POCO DAL RUOLO PRECEDENTEMENTE RECITATO IN SHE DEVIL)..QUI IL DIAVOLO PERO' RIGUARDA LA MODA.. SPIETATA.. CONCORRENZIALE.
E' uno di quei film che lo rivedresti più volte, sempre bello, attori superbi... da vedere
Non so se il mondo della moda è veramente così,se lo fosse sarebbe tremendo. Certo non sono molti gli ambienti di lavoro dove si vive in pace,armonia e serenità ma qui c'è una lotta al potere condita da perfidia demoniaca. Senza un momento di pace ,a cento all'ora e senza il briciolo di speranza di una decente vita privata (se non per i soldi).
Umoristico e simpatico, con attori molto bravi e una trama non pesante. Lo adoro davvero! E' un capolavoro!
E' un film sicuramente vedibile e divertente, forse non eccelso, ma non annoia mai. Sopra a tutto la recitazione ai massimi livelli della Streep,!
bellissima commedia,bravi attori,storia simpatica,mai noioso e divertente.bello.
Con quasi vent'anni di ritardo ho visto su NETFLIX questo bel film di David Frankel (2006) con una mostruosa Meryl Streep e una sontuosa Anne Hathaway nei panni di una goffa aspirante giornalista che, suo malgrado, viene catapultata nel mondo del fashion, ma quello vero, della Grande Mela, e diventa uno strumento nella mani della dispotica e tirannica Miranda , la "capa" capace di distruggere [...] Vai alla recensione »
ennesimo film sopravvalutato molto sopravvalutato, pur non avendo vinto praticamente nulla. una commediola mediocre, girata male ed interpretata peggio. La solita scusa di un'ottima (?) Streep non vale affatto al visione (paraltro Streep ritete pedissequa se stessa...lo stessa di sempre...) non fa ne ridere ne piangere. non emoziona, ne diverte.
Sono d'accordo con la pregevole recensione, scritta con eleganza letteraria e talento cinefilo. Volevo solo rammentare che la mia diva preferita non si chiamava Marylin, bensì MARILYN! Alberto Pallotti.
film divertetnte, dove emerge la starordinaria Meryl Streep, che secondo me dimostra a pieno la sua bravura, nel ruolo della direttrice dell'azienda di moda Runwai. Bravissima anche Anne Hathaway nel ruolo di stagista . Ottima sceneggiatura dove l'elemento principale è la moda. Il film in realtà è meno superficiale di quello che appare, [...] Vai alla recensione »
Questa versione de "I tre moschettieri" e non solo la versione peggiore mai adattat per il grande schermo, ma uno dei più brutti film della storia. Vorrei parlare di tutto ma le incongruenze e stupidaggini sono talmente tante che non mi basterebbero mai 3500 battute. Vedendo il cast tecnico non mi aspettavo niente da questo film e dopo averlo visto in un 3D schifoso quanto mai è [...] Vai alla recensione »
Il film è bellissimo, elegante e curato come il mondo della moda di cui tratta; le due protagoniste sono meravigliose, Meryl Streep da ciò che ci si aspetta da lei: il meglio. I venti secondi di Valentino valgono da soli un film intero. Eppure c'è anche una trama e sono state fatte delle scelte. Andrea è una provinciale che giorno dopo giorno cambia fisionomia, si [...] Vai alla recensione »
Brillante commedia drammatica con la favolosa Anne Hathaway e la indimenticabile Meryl Streep. Ottima sceneggiatura, bell'epilogo.
Sulla signora Streep hanno già detto tutto. Anche la Hathaway si guadagna la pagnotta (e poi mi é simpatica,portando il cognome di un noto regista di drammoni),protagonista di un film fresco e ottimista. Nessuno ricorderà chi ha firmato la regia,magari scordando anche qualche momento noiosetto e prevedibile. Alcune battute sagaci fanno ormai parte del linguaggio di "certi [...] Vai alla recensione »
È struggente la domanda che tende il mio animo. Sono ferito, deluso..illuso. David Frankel è artista nel senso più intimo e puro, parliamo di pura potenza dell’immagine, cento minuti di forza visiva… imbarazzante. Gioca e si diletta dispensando pura classe, dipinge NewYork sfavillante, “Sex&City-ana”.
Con la presenza di Siani pensavo salisse di livello,putroppo la sua partecipazione è limitata ad un ruolo di secondo piano.Qualche battuta e gag divertente,decisamente mi aspettavo qualcosa in più.
Non capisco perchè questo film abbia valutazioni negative. La storia mi pare piuttosto originale, scorre con ritmo fin dalle primissime scene. Sfido chiunque a non dare merito alle interpretazioni dei protagonisti, sono ottime. La colonna sonora poi, con moderni pezzi pop, sicuramente osa molto ma in questo contesto mi è piaciuta (mi viene da pensare a quella, per certi versi simile, [...] Vai alla recensione »
inguardabile, inpassabile, innocuo. nulla da salvare, dalla trama piatta e prevedibile, ai dialoghi sciocchi e irritanti ai personaggi piatti e privi di definizione psicologica per arrivare al finale buonista tutto rosa e fiori evviva evviva. Una patacca inutile hollywoodiana della peggior specie di cui nessuno sentiva il bisogno. Forse soltanto qualche 12enne che scrive quì che non sa neanche cosa [...] Vai alla recensione »
Ho letto da molte parti che sarebbe ben girato ma qui l'unica cosa che gira è altro. Questo non è un film ma un'esternazione di pensieri malati e non c'è nulla di cinematografico, infatti è girato con la qualità di un porno trash. La mia valutazione voglio darla mettendo da parte ogni perbenismo (anche se penso che siamo arrivati al capolinea come moralit&agr [...] Vai alla recensione »
Mi aspettavo,un bel e vero thriller,una storia avvicente,un pò diversa. Invece è solo una banale morbosetta storiellina!!!!
Ne Il diavolo veste Prada di David Frankel, il diavolo è la fantastica Meryl Streep, direttrice della ipotetica maggiore rivista di moda americana «Runaway». Ispirato alla personalità di Anna Wintour direttrice di Vogue America, come descritta nel romanzo di Lauren Weisenberger (edizioni Piemme), il personaggio è una dittatrice diabolica, imperiosa ed esigente, che «non è contenta finché non porta [...] Vai alla recensione »
Miranda Priestley (Meryl Streep) esiste. Nella realtà si chiama Anne Wintour è stata per molti anni direttrice della rivista "Vogue America" e ha servito da spunto (più che spunto, è una fotocopia) per Miranda, eroina (si fa per dire) del romanzo di Lauren Weisberger ("Il diavolo veste.." con quel che segue) grosso best seller di qua e di là dell'Atlantico.
Divertimento al diapason e show d'attori intonati e maliziosi ha già dispensato alla stampa Il diavolo veste Prada, l'atteso «dulcis in fundo» della Mostra. Si tratta, per la verità, di una classica commedia senza salvacondotto, uno di quei film che possono fare solo del bene al disorientato e ormai fuggiasco Grande Pubblico: sia pure sardonico e tagliente nei confronti dell'alta moda, uno dei contemporanei [...] Vai alla recensione »
Arrivato in Europa con la fama di puntata straordinaria del serial televisivo Sex and the city, con cui ha in comune il regista, David Frankel, Il diavolo veste Prada, a Venezia Fuori Concorso, applica al mondo della moda la spregiudicatezza ironica con la quale la serie televisiva tratta sesso e potere. Alla base vi è un romanzo omonimo, di grande successo, firmato da J.
Innanzitutto consigliamo massima cautela a chi avesse intenzione di vedere questa pellicola in compagnia di sorelle, figlie o fidanzate in età adolescenziale. E non solo. Scoprire che la taglia 42 attualmente corrisponda a una 56 e che un minimo di stile sia inafferrabile al di sopra della 38, ex 40, potrebbe generare nuove, incontrollabili psicosi sociali.
Esce oggi Il diavolo veste Prada, selezionato dall'ultima Mostra di Venezia. Ma, a ben vedere, la Festa del cinema di Roma, con le sue passarelle, incontri, brindisi, cene e balli, sarebbe stato un contesto perfetto per un film tutto di superficie sul mondo caustico e feroce della moda newyorchese, visto dagli uffici della redazione della rivista bibbia del settore.
Mutande leopardate, alti tacchi assassini, occhiali neri, Valentino nella parte di se stesso, impiegate in nero e perle, bellissimi vestiti, battute, Meryl Streep molto brava: il mondo della moda e della maggiore rivista di moda americana sono raccontati bene in Devil Wears Prada di David Frankel (II diavolo veste Prrada, fuori concorso), ispirato al libro di Lauren Weisenberger (edizioni Piemme) e [...] Vai alla recensione »
Mi sono detta: per una volta assumi la ragazza sveglia e grassa, non quella magra e inetta", sibila Meryl Streep alla ragazza sveglia e grassa. Davanti a lei c'è una speranzosa fanciulla che dopo aver curato la rivista scolastica, e aver lavorato in un giornale di provincia, vorrebbe fare la scrittrice, e intanto per mantenersi cerca un lavoro a "Runway", immaginaria bibbia della moda americana che [...] Vai alla recensione »
Se la cosmetica è l'arte femminile del cosmo, quando diciamo «moda» siamo in territori ancora più mistici, quasi alchemici per l'uomo a un dimensione, direbbe Karl Kraus... Eppure questa volta avviene il miracolo, il crossover: la storia vera della temutissima direttrice di Vogue Usa, la leggendaria Anna Wintour, raccontata da una sua subalterna, ovvero la «leggenda vivente» Meryl Streep, la migliore [...] Vai alla recensione »
Qualche anno fa al festival di Berlino, misero in concorso un piccolo film spagnolo sulle avventure di un gruppo di ragazzotti di periferia che si intitolava Historias dei Kronen. Il titolo derivava dal fatto che i protagonisti bevevano sempre e solo birra Kronenburg. Il diavolo veste Prada non ha quindi il copyright del titolo con sponsor incorporato, che al limite dovrebbe risalire al 1961 di Colazione [...] Vai alla recensione »
Non sarà stata facile per i doppiatori italiani riuscire a tenere testa ne Il diavolo veste Prada a due attori eccellenti come Meryl Streep e Stanley Tucci, che con le battute salaci e irresistibili pronunciate con snobismo, ferocia e sufficienza da soli meritano la visione (e l'ascolto). Inutile però rispolverare l'annosa questione del doppiaggio in questa sede, perché un film come Il diavolo veste [...] Vai alla recensione »
La direttrice-imperatrice, altera e spietata e l'art director-omosessuale, devoto e sarcastico, le assistenti sempre in carriera e sempre a dieta e gli stilisti emergenti in attesa della consacrazione, le copy di beauty e gli hair-stilist, i contributors e le top, il look e il total look, il back stage, il cool, l'in, l'out, il Fashion, il Fashion Sistem, le Fashion Victimes.
David Frankel, regista, tra gli altri lavori televisivi, dell'impagabile Sex and the City, era all'apparenza la scelta azzeccata per Il diavolo veste Prada, la storia di una provinciale che arriva a New York per diventare giornalista e, dopo molti rifiuti, trova il posto per il quale milioni di ragazze sarebbero disposte a uccidere: seconda assistente di Miranda Priestley, la direttrice di "Runaway", [...] Vai alla recensione »
Chiunque abbia attraversato il mondo della moda sa quanto possa essere frenetico e crudele, però non più di altri mondi professionali dove dominano il business. L'ambizione personale, la competizione spietata, il gelido carrierismo. Ma essendo non la moda ma il giornalismo di moda un infernale paradiso soprattutto femminile, le cose peggiorano: se infatti a vestire Prada fosse un diavolo maschio, le [...] Vai alla recensione »
Con quei capelli bianchi alla Crudelia DeMon poteva essere davvero l'incarnazione del male. E invece la diabolica Miranda Priestly, autorità assoluta in fatto di moda, ricalcata sulla famigerata direttrice di Vogue America Anna Wintour, diventa un simpatico mostro da criticare con sarcasmo, ma anche, perché no, da ammirare. In fin dei conti meglio lei che la massa di mediocri che le ronza intorno. Vai alla recensione »