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Ultimo aggiornamento lunedì 9 aprile 2018
Un poliziotto impegnato nel gioco del "gatto e il topo" con un bandito equipaggiato e sempre un passo avanti. In Italia al Box Office Nella tana dei lupi ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 2,3 milioni di euro e 935 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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«Big Nick» O'Brien dirige una squadra anticrimine a Los Angeles, la capitale mondiale del cinema e delle rapine in banca. Una rapina più sanguinosa delle altre, poliziotti abbattuti per rubare un furgone blindato vuoto, gli ha tolto il sonno. Piantato dalla moglie, che non sopporta più il suo stile di vita, O'Brien si butta a capofitto nel lavoro. Con un manipolo di uomini indaga sul crimine e incontra Donnie, gestore di un pub e chiave di accesso al mistero. In corsa contro il tempo, O'Brien deve vedersela con un cattivo professionista che ha deciso di espugnare la Federal Reserve Bank, un palazzo governativo ritenuto impenetrabile, per trafugare trenta milioni di dollari ritirati dalla circolazione e destinati al macero. Ma O'Brien ancora non lo sa.
Ispirato senza complessi all'heist movie di Michael Mann (Heat - La sfida), Nella tana dei lupi ne ricalca vagamente l'intrigo e ne riproduce le crepitanti sparatorie, il gunfight imbottigliato nel traffico autostradale e i colpi a raffica sulle carrozzerie delle vetture.
Con la potenza del fuoco tuttavia, l'opera prima di Christian Gudegast ha un altro asso nella manica. Senza essere rivoluzionario, beneficia di una sceneggiatura superiore alla media e di una messa in scena accurata, merce rara nel genere. Thriller urbano che assomiglia poi solo a se stesso, Nella tana dei lupi mantiene quello che promette: adrenalina e virilità impetuosa. Eruttante di un machismo di un'altra epoca, il film è attraversato dagli eccessi di personaggi borderline inebriati dalla propria amoralità, rappresentanti fieri di una mascolinità a mollo nel testosterone. Visibilmente cosciente delle sue influenze ma pure delle attese che solletica, Christian Gudegast spunta tutte le caselle che si era fissato e svolge il classico schema del poliziotto sull'orlo di una crisi di nervi impegnato nel gioco 'del gatto e il topo' con un bandito 'equipaggiato' e sempre un passo avanti.
Alla fine 'ne resterà soltanto uno' in fondo a un film che ha (anche) il buon gusto di sbarazzarsi delle considerazioni esistenziali. Dentro un paesaggio cinematografico americano asettico dove la nozione di film action è stata espropriata dai blockbuster in calzamaglia della Marvel, Nella tana dei lupi può legittimante vantare l'eredità dei serie B vintage e spendere tre nomi orgasmici: Gerard Butler, 50 Cent e O'Shea Jackson Jr.
Il primo ha il dono di inanellare filmacci senza perdere quella fiducia in sé che ostenta fieramente da 300, il secondo è un vecchio rapper che aveva conosciuto il successo quindici anni fa ma resta una figura ancora nota ai fan dell'hip-hop, il terzo è il figlio di Ice Cube, di cui segue le tracce degli anni (meno gloriosi) di xXx2. Restituendo con talento l'urbanità canicolare e deliquescente di Los Angeles per alimentare meglio la pressione, Nella tana dei lupi orchestra perfettamente i due campi che agiscono soprattutto per imporsi uno sull'altro. Da una parte lo sbirro fucked up di Gerard Butler (colosso scozzese che guadagna in spessore), dall'altro il ladro impassibile di Pablo Schreiber (prodigio di energia e muscoli).
Ogni confronto tra loro si trasforma in una scarica di tensione silenziosa e antologica, come il dialogo a colpi di arma da fuoco al poligono di tiro o l'epilogo laconico che rifiuta la catarsi lasciando che la frustrazione vinca sulla soddisfazione. Perché sotto (la) copertura del machismo iperbolico, questo film (di)segna il crepuscolo del maschio alfa. Insomma Nella tana dei lupi riesce ad essere quello che deve essere mentre diventa il suo contrario con un twist inatteso. A un debuttante, che ha definitivamente compreso quello che il pubblico è venuto a vedere, non si può chiedere di più.
Il film attualmente in proiezione nei cinema è definito heist movie (in italiano si potrebbe definire colpo grosso) e cioe quei film in cui una banda di delinquenti organizzano un grande colpo con modalità spettacolari (definizione che può andare da Ocean eleven al comico nostrano i soliti ignoti) la regia è di Christian Gudegast (sceneggiatore e regista alle prime [...] Vai alla recensione »
“Nella tana dei lupi” (Den of Thieves, 2018) è il primo lungometraggio del regista-sceneggiatore-produttore di Los Angeles, Christian Gudegast. Prodotto di genere, godibile con colpi di scena e irriverenze assortite. Personaggi divisi, poliziotti e banda, linguaggio caricato, rughe e sudore, corpi tatuati e fin [...] Vai alla recensione »
Come già detto da critici ed in altre recensioni il film assomoglia a "Heat" (film molto amato di questo genere con De Niro e Pacino) di cui. peraltro, non è ancora uscito il Bluray in italiano (almeno fino a qualche tempo fa): il film ci assomoglia per il tema delle rapine ai portavalori-banche e per le armi usate (in strada), ma ne differisce però su altri aspetti perch&egra [...] Vai alla recensione »
Christian Gudegast, alla sua opera prima dietro la macchina da presa e già sceneggiatore di Attacco al Potere 2, porta al cinema un action-thriller ad alto tasso di adrenalina e testosterone. Il regista americano ci racconta la storia ed il confronto tra due uomini così diversi ma allo stesso tempo così simili tra di loro.
Mi permetto di intervenire una seconda volta,dopo la visione di questo buon film di C.Gudegast al Cinema,dopo una settimana l'ho visto in internet via streaming in versione extended.7/8minuti in piu'(versione originale senza sottotitoli!)..non so se tagliati da noi in Italia o per tutto il circuito internazionale.Sta di fatto che erano tagli rilevanti per me.
Il film si lascia vedere ed ha alcuni momenti buoni.L'Errore e'impostare solo di striscio quella che era la tematica di HEAT del grande M.Mann.Siamo lontani anni luce.Butler(tenente marchall) non e'R.de Niro,che deve inseguire il capo banda che rapina banche con un certo genio "Merrimen"(Pablo Schreiber)..Se il senso era davvero fare un remake,allora merita una stella!Se si pensa [...] Vai alla recensione »
Poliziotti contro ladri, buoni contro cattivi, ma chi sono gli uni e gli altri? Un film che si inserisce in un filone tradizionale del cinema, ma con spunti originali e una conclusione inaspettata. Assai realistiche le scene degli scontri a fuoco e nel complesso due ore di cinema divertenti.
L'azione c'è, ci sarebbe anche l'idea, buona la meccanica della rapina, ma alcune cose non tengono. La trama è inconsistente, ci sono dei buchi nella logica dello svolgimento
Un poluziotto grezzissimo, arrogante e insopportabile. Dei ladri addestrati e disciplinati. Un colpo di scena in attesa già dal titolo... l'unica cosa decente le sparatorie.
L'ho seguito con interesse,anche se non è il mio genere preferito,mi è piaciuto, bravi gli attori ben girato il film,bel finale. secondo me,da vedere.
In una Los Angeles avvezza all'omicidio ed alla rapina poliziotti e criminali si sfidano con metodi tutt'altro che convenzionali. Thriller metropolitano che traspira violenza e testosterone, cast coeso in una battaglia urbana ruvida ed intelligente infarcita di pallottole, tatuaggi, whisky e macchine veloci; un manipolo di personaggi rozzi e bizzarri dediti all'eccesso che intrattengon [...] Vai alla recensione »
Christian Gudegast riesce nell’impresa impossibile di annoiare girando un action movie tutto sparatorie, inseguimenti e scazzottate, con un ottimo cast e basato su un soggetto già visto mille altre volte, ma proprio per questo divenuto un topos del thriller poliziesco. La sceneggiatura è troppo complessa e cerebrale per un film di questo genere che dovrebbe puntare tutto sulla [...] Vai alla recensione »
compliessivamente tenuto conto che si tratta di un'"opera prima" alla regia se non sbaglio, godibile; attenzione però perchè lo stile (lo dico da amante del genere) non è quello dei polizieschi realistici bensì quello che ricalca di più le produzioni attente alla spettacolarizzazione a tutti i costi della trama, poco attento alla realisticità [...] Vai alla recensione »
Poliziesco divertente e onesto, mantiene le promesse del trailer. Niente di nuovo per carità, ma la sfida tra i due lupi a capo degli schieramenti avversi è ben orchestrata. La sceneggiatura ha qualche buco perdonabile, ma è compensata dagli ottimi scontri a fuoco e dagli inseguimenti sulle strade. Consigliato agli amanti del genere "colpo grosso".
Bel film action con Gerard Butler.tutto ruota intorno ad una rapina a Los Angeles ma la storia è fica ed originale. Ti tiene attaccato allo schermo.finalmente un film originale e con attori molto bravi
Solita storia dei ladri che scappano dai poliziotti , ma aggiungete un gran Gerard Butler come policeman e Pablo Shreiber ex marine o special forces , e avete un film con tante sparatorie e colpi di scena da non farvi uscire di casa.
Il film non è nulla di particolarmente originale ma è un ottimo film sul tema delle rapine. Bravi gli attori,belli i dialoghi e le scene d'azione e buon colpo di scena finale.
Pellicola ben diretta e capace di trasmettere un buon interesse grazie alla sua ottima dose di adrenalina e senza peccare di punti morti. Ottimo il livello di interpretazione.
Butler, sempre più appesantito, è «Big Nick», un poliziotto della squadra anticrimine a capo di un team che usa metodi poco ortodossi per avere informazioni. Ne sa qualcosa il barista Donnie, Legato, come autista, a una banda capitanata dal gelido Merriman. In ballo c'è una grossa rapina alla inaccessibile Federal Reserve Bank di Los Angeles. Un action adrenalinico e testosteronico che, nonostante [...] Vai alla recensione »