Titolo originale | A Beautiful Day in the Neighborhood |
Anno | 2019 |
Genere | Biografico, Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 109 minuti |
Regia di | Marielle Heller |
Attori | Tom Hanks, Matthew Rhys, Enrico Colantoni, Chris Cooper, Wendy Makkena, Tammy Blanchard Maddie Corman, Susan Kelechi Watson, Sakina Jaffrey, Kitty Crystal, Maryann Plunkett, Noah Harpster, Michael Masini, Carmen Cusack, Kevin L. Johnson, Gretchen Koerner, Scott Rapp, Mike Ancas, Rebecca Watson, Tom Bonello, Phil Nardozzi, Gregory Bromfield, Heather Habura, Ryan Sobota, Scott Matheny, Nathaniel Johnson. |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
MYmonetro | 3,23 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 25 febbraio 2020
Un giornalista cinico accetta malvolentieri l'incarico di scrivere un pezzo su un'icona. Sarà poi costretto a ricredersi. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes, 1 candidatura a BAFTA, 2 candidature a Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards, 1 candidatura a Writers Guild Awards, 1 candidatura a CDG Awards, 1 candidatura a ADG Awards, Al Box Office Usa Un amico straordinario ha incassato nelle prime 11 settimane di programmazione 61,3 milioni di dollari e 13,5 milioni di dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Nel 1998 il giornalista di New York Lloyd Vogel, sposato e con un figlio neonato, viene incaricato dalla rivista Esquire di scrivere un articolo su Fred Rogers, pastore protestante e conduttore del famoso programma televisivo per bambini, Mister Rogers' Neighborhood. Giornalista apprezzato ma adulto depresso e in conflitto con il padre che ha abbandonato lui e la sorella da piccoli, Lloyd trova in Rogers un interlocutore spiazzante e alla lunga un vero amico. Pacato e amorevole tanto coi bambini quanto con gli adulti, Rogers è in grado con la sua gentilezza di sanare le ferite di Lloyd e di spingerlo a migliorare il rapporto con gli altri. Lloyd si riavvicina così alla moglie, comincia a occuparsi del suo bambino e trova il tempo di riconciliarsi con il padre, ormai anziano e sul punto di morire.
Un amico straordinario è il racconto di un incontro: un romanzo di formazione che arriva quando ancora non è troppo tardi, in tempo per ricordare a un uomo disilluso di essere stato anche lui un bambino.
Tratto dall'articolo «Can You Say ... Hero?» di Tom Junod, pubblicato su Esquire nel 1998, Un amico straordinario è un film spiazzante. Come il protagonista Fred Rogers, sotto la sua normalità e la sua dolcezza sembra nascondere un'anima cupa, quasi morbosa, eppure si rivela in realtà per quello che semplicemente è: un dramma sentimentale, un racconto di formazione, la storia di un'amicizia.
La forza dirompente di Mister Rogers, da cui il film di Marielle Heller (Copia originale, Diario di una teenager) trae il suo fascino inatteso, sta nella sua disarmante semplicità: non è un eroe, come si domandava lo stesso articolo di Junod, e nemmeno un santo (come viene ironicamente chiamato dalla moglie), ma un uomo e un peccatore come tutti. Soprattutto, è un comunicatore che prende alla lettera i termini di un rapporto interpersonale, risultando per questo imprevedibile: dal set televisivo in cui mette in scena i suoi spettacolini non si abbassa mai al livello dei piccoli ascoltatori, parla con tono piano e parole semplici, indossa cardigan e cravatta per rendere evidente la distanza di età e di esperienze. Con gli adulti Rogers si comporta alla stessa maniera: accetta l'idea dello scambio e coglie in un'intervista l'occasione per costruire una nuova amicizia, nonostante la persona che ha di fronte sia all'opposto per formazione, convinzioni e carattere.
Rogers aveva 70 anni quando uscì l'articolo di Esquire, la sua trasmissione andava in onda dal 1968 e poco tempo dopo, nel 2003, sarebbe morto: era insomma un uomo d'altri tempi, quasi un alieno, e il film lo mostra in questa dimensione "altra", trasportando il coprotagonista Lloyd (interpretato da Matthew Rhys) e lo stesso spettatore nel suo "Mister Rogers' Neighborhood", nei plastici della trasmissione che ricostruivano il "quartiere" ideale e in miniatura di cui Rogers era abitante e burattinaio.
Confondendo i piani della percezione tra il set, la vita di Lloyd e una dimensione sospesa tra reale e onirico, Marielle Heller e i suoi collaboratori (Noah Harpster e Micah Fitzerman-Blue alla sceneggiatura, Jade Healy alle scenografie) costruiscono un universo fantastico e artigianale simile a quelli di Gondry o Kaufman, un palcoscenico ideale in cui le certezze della vita adulta si sgretolano di fronte alla naturalezza di un mondo infantile fatto della stessa arte di Rogers, di pupazzi, marionette, canzoncine e discorsi semplici.
Nella voluta incertezza della rappresentazione sta perciò il senso intimo di Un amico straordinario, l'inevitabile contrasto, cioè, tra la complessità della vita e l'essenzialità di un linguaggio ricondotto alle sue formule di base e utile tanto per l'infanzia quanto per l'età adulta. Rogers invita a tornare bambini per riscoprire la naturalezza di un saluto, di una domanda, di una richiesta di aiuto o di perdono.
La presenza destabilizzante di questa figura a metà tra l'educatore e l'invasato - anche grazie a un'interpretazione sensazionale di Tom Hanks, in bilico fra dolcezza e spavento - non sta dunque nella sua bontà, nella sua fede o nella sinistra pervasività con cui entra nelle vite degli altri, ma nella capacità scioccante di parlare una lingua depurata e universale, scevra da costruzioni di carattere religioso o educativo.
A fine millennio, agli albori della rivoluzione digitale e nell'epoca del "realismo isterico" è possibile che il discorso, l'arte e la figura di Rogers fossero stati superati dal tempo e dalle mode; oggi, però, al di là del personaggio e delle sue convinzioni, suonano come un'àncora di salvezza, un modo di guardare alla vita e al sogno che recupera senza secondi fini l'onestà dei bambini.
Secondo lungometraggio diretto da Marielle Heller dopo l'esordio del 2018 Copia originale con Melissa McCarthy (che ricevette una nomination agli Oscar per la miglior sceneggiatura non originale), Un amico straordinario racconta la storia di un'amicizia improbabile tra Fred Rogers, un conduttore televisivo della vecchia guardia, molto amato e apprezzato dall'americano medio, e Lloyd Vogel, un giornalista rampante, apprezzato da tutti almeno quanto è cinico e disilluso.
«Fred Rogers? Quando Marielle Heller mi ha detto che avrei essenzialmente avuto una parrucca, delle sopracciglia finte e che tutto il resto sarebbe stato nelle mie mani ho pensato: 'Ok, questo sì che è un tentativo serio di fare qualcosa che abbia un suo DNA'».
Tom Hanks
La trama ruota attorno al rapporto tra i due protagonisti, i quali entrano in contatto tra loro perché la rivista presso cui Vogel lavora gli commissiona un articolo fiume proprio su Rogers, una colonna della tv pubblica da decenni grazie al suo show "Mister Rogers' Neighborhood", un programma pensato per i bambini che tutti hanno visto almeno una volta, negli USA. Grazie al contatto con il presentatore, con il suo stile di vita e le sue profonde convinzioni incentrate sulla gentilezza, il tatto e la cortesia, la visione del mondo negativa e densa di cinismo di Vogel inizia a subire una lenta trasformazione che lo porta a mettere in discussione i suoi rapporti personali e a farsi domande sul modo stesso in cui vissuto la sua esistenza fino a quel momento.
Un amico straordinario è l'adattamento italiano del titolo americano A Beautiful Day in the Neighborhood che richiama il (vero) programma tv condotto per oltre trent'anni da Fred Rogers tra la NET e la PBS (i canali pubblici americani) e che da noi è praticamente sconosciuto, rendendo così incomprensibile il riferimento televisivo del titolo originale. Ciò nonostante, il titolo italiano pone immediatamente l'accento sul nucleo tematico del film: il rapporto tra Rogers e Vogel, interpretati da Tom Hanks e da Matthew Rhys, attore gallese noto al grande pubblico grazie alle serie tv Brothers & Sistersa e The Americans ma che negli ultimi anni si è fatto molto apprezzare anche a Hollywood.
UN AMICO STRAORDINARIO disponibile in DVD o BluRay |
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Un amico straordinario conduce lo spettatore nel dramma di un inespressivo Matthew Rhys mettendolo a confronto con la vita apparentemente equilibrata di Fred Rogers ovvero Tom Hanks che condivide con il personaggio che interpreta la stessa fama. L’attore statunitense è uno dei più amati e venerati dal pubblico che spesso si ritrova nelle sue storie, che in lui vede “uno di [...] Vai alla recensione »
La gentilezza è un’arte. Ma per Lloyd Vogel, un giornalista cinico e sprezzante, l’incarico di intervistare Mister Nogers’ Neighborhood proprio non va giù. Infatti, il suo interlocutore è un giornalista che conduce un programma per l’infanzia improntato al più classico buonismo. L’impressione per il reporter d’assalto è di dover [...] Vai alla recensione »
"A Beatiful Day in the Neighboorhood"(Marielle Heller, screenplay by Micah Fitzerman-Blue and Noah Harpster, 2019) vede un gionralista molto cinico incaricato di interivstare un personaggio amatissimo della TV(made in the USA, bien claro....)che non sopporta il suo"intervistato", ma che, dopo varie "manovre"psicologiche di quest'ultimo, dovra'ricredersi, cambiando [...] Vai alla recensione »
...Tom Hanks nei panni di questa specie di Siddharta di Pittsburgh, Fred Rogers. Un personaggio veramente inquietante nella sua INFINITA BONTA', e filantropia.... Ma veramente questo Fred non si è mai messo le dita nel naso fermo in un semaforo, o ha parcheggiato in un divieto di sosta? Non si è mai INCAZZATO NERO nella sua vita?
Premetto di essere più accostabile alla cinica visione della vita del giornalista, ma stento a credere che lo showman sia stato così come raccontato: un Karol Wojtyla del tubo catodico. Ad ogni modo il film è noiosamente lento, non mette a nudo i due protagonisti tralasciandone molti aspetti nella narrazione ed altri solo con superficialità. Difficile restare svegli e farsi coinvolgere dalla storia [...] Vai alla recensione »
Dopo tanto tempo è ora visibile anche da noi questa biografia ben diretta che racconta, più che la vita, la sensibilità di Fred Rogers, presentatore di un programma per bambini attraverso cui è riuscito per anni a spiegare con delicatezza e in modo schietto tanti aspetti della vita, fossero anche i più drammatici. Qui gli presta volto un eccellente Tom Hanks, alle prese con un cinico intervistatore [...] Vai alla recensione »
«Com'è lui?» domanda la moglie al giornalista Lloyd, che risponde sconsolato: «L'uomo più buono che io abbia mai incontrato». "Lui" è Fred Rogers, pastore presbiteriano e conduttore (dalla fine degli anni 60 ai primi 2000) del programma pedagogico Mister Rogers' Neighborhood, una sorta di patrono americano della gentilezza e dell'empatia. Un'istituzione, nell'immaginario Usa: è questo che il riluttante [...] Vai alla recensione »
Ispirato a una storia vera tipicamente americana, racconta l'incontro di due personaggi opposti. Siamo nel 1988, da una parte troviamo il cinico giornalista di New York Lloyd Vogel incaricato da Esquire di intervistare Fred Rogers, pastore protestante e conduttore del famoso programma televisivo per bambini, Mister Rogers' Neighborhood e, dall'altra, appunto questa leggenda della tv americana, scomparsa [...] Vai alla recensione »
Fred Rogers è stato l'amatissimo autore e presentatore del programma per bambini Mr. Rogers' neighborhood, andato in onda per oltre 30 anni a partire dal 1968. Coi suoi programmi educativi, i suoi modi onesti e gentili parlava ai bambini dal suo studio a colori pastello in modo semplice e diretto, utilizzando piccoli racconti, semplici video che spiegavano come sono fatti gli oggetti di uso quotidiano, [...] Vai alla recensione »
Ve lo ricordate Fred Rogers? Pastore protestante e mattatore del programma televisivo Mister Roger's Neighborhood, rivolto ai più piccoli. Sapeva cantare, far "parlare" i pupazzi, era un punto di riferimento per le famiglie americane. Fu un successo, con novecento puntate trasmesse dal 1968 al 2001. La sigla era quasi un inno nazionale: Rogers entrava in casa intonando Won't You Be my Neighboorhood? [...] Vai alla recensione »