Giovane e talentuoso attore teatrale e cinematografico francese, Pierre Niney ha lo sguardo della determinazione e della serenità. Sarà perché sin da piccolo sapeva cosa sarebbe diventato. Merito di quella passione ispiratagli dal padre, professore di Cinema documentario all'Ecole Normale Supérieure. Nato il 13 marzo 1989 a Boulogne-Billancourt, Niney debutta sul palcoscenico teatrale, a Parigi, a soli undici anni. Da lì prende il via una carriera in ascesa. Mentre studia Lettere con indirizzo teatrale, recita con la compagnia Pandora. Viene poi ammesso alla scuola teatrale Cours Florent e due anni dopo al Conservatorio Nazionale Superiore di Arte Drammatica di Parigi. Il suo talento lo porta lontano: nel 2010, a soli ventun'anni, entra a far parte della prestigiosa Comédie-Française, diventando l'attore più giovane ammesso nell'istituzione fondata da Luigi XIV.

Il successo al cinema
Parallelamente alla fortunata carriera teatrale, Niney porta avanti anche quella cinematografica, avviata nel 2008 con un piccolo ruolo nella commedia Nos 18 ans di Frédéric Berthe, remake dell'italiano Notte prima degli esami. Subito dopo arriva il cinema d'autore. Lo vediamo in un dramma ambientato nella Francia occupata dai nazisti, Réfractaire (2008) di Nicolas Steil. Incarna poi Julien, uno degli adolescenti protagonisti di Lol (Laughing Out Loud) (2008) di Lisa Azuelos. Nel 2009 è Henri Keltekian ne L'armée du crime di Robert Guédiguian, ambientato anche questo nella Francia invasa dai nazisti. Nel 2010 interpreta Ludo in Emotivi anonimi di Jean-Pierre Améris, delicata commedia sentimentale che racconta l'amore sbocciato tra due timidi. Nello stesso anno è uno dei giovani protagonisti di Black Heaven di Gilles Marchand, che ruota attorno a un gioco inquietante in cui una donna, tramite il suo Avatar, cerca un partner per morire. Dopo un piccolo ruolo ne Le nevi del Kilimangiaro (2011) di Robert Guédiguian, finalmente nel 2011 arriva un ruolo da protagonista, quello di Primo in J'aime regarder les filles di Frédéric Louf, storia d'amore tra un ragazzo di origini modeste e una ragazza dei quartieri alti parigini, sullo sfondo dell'elezione di François Mitterrand nel 1981. Questo film vale a Niney una nomination ai Cesar 2012 come miglior attore esordiente, candidatura che arriva anche nel 2013 per il ruolo del ventenne mammone Maxime nella commedia Comme des frères di Hugo Gélin, che racconta il viaggio di tre uomini che condividono l'amore per una donna morta. Sempre nel 2013 il giovane attore è il convincente protagonista della commedia sentimentale 20 anni di meno di David Moreau, in cui affianca Virginie Efira in una storia di bugie e amore tra un ragazzo e una donna più grande. Ormai affermato nel panorama cinematografico francese e apprezzato anche all'estero, nel 2014 Niney viene scelto per incarnare lo stilista Yves Saint Laurent nel biopic diretto da Jalil Lespert, che si sofferma sulla storia d'amore tra il disegnatore francese e il suo socio Pierre Bergé. Nel 2016 è protagonista del film di François Ozon Frantz.
Dopo l'interpretazione di Simon nel drammatico Amants (2020), lo vedremo tra gli interpreti della commedia di Nicolas Bedos Agente speciale 117 al servizio della Repubblica - Allarme rosso in Africa nera (2021) e l'anno successivo sempre diretto da Bedos come protagonista di Masquerade - Ladri d'amore. Nel 2023 è diretto da Michel Gondry nel suo Il libro delle soluzioni.