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Un film da far vedere nelle scuole per la dolcezza e la precisione con cui si racconta l'Italia di coloro che vennero definiti come gli ultimi. Animazione, Francia, Italia, Belgio, Svizzera, Portogallo2022. Durata 70 Minuti.
L'emigrazione italiana in Francia in un film in stop motion poetico e personale. Premio della giuria ad
Annecy. Espandi ▽
Quella che con un tono altisonante potrebbe definirsi la ‘saga’ degli Ughetto viene narrata con profonda dolcezza e partecipazione da un discendente. Grazie all’utilizzo della stop motion e di pupazzi in plastilina alti 23 centimetri il regista ha raccontato con dolcezza, ma anche con precisione storica, l’Italia di coloro che vennero definiti come gli ultimi. Di quelli cioè di cui lo Stato si ricordava quando doveva mandarli a morire nelle tante guerre che hanno costellato la prima metà del secolo scorso. Salvo poi non offrire loro altro che la strada dell’emigrazione. Un film come questo, grazie alla tecnica adottata e ai toni utilizzati, dovrebbe essere mostrato nella scuola dell’obbligo per ricordare a tutti, sin dalla più giovane età, che il passato del nostro Paese va conosciuto e non dimenticato. Anche e soprattutto quando si pronuncia con disprezzo la parola ‘migranti’. Recensione ❯
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La storia di Ginia e, più in generale, della scoperta della vita da parte di un'adolescente. Espandi ▽
Torino, 1938. Venuta in città a lavorare assieme al fratello Severino, la giovane Ginia fa la sarta in un atelier di moda. Durante l’estate conosce la misteriosa Amelia, di poco più grande, che fa la modella per vari pittori della città. Attraverso Amelia, Ginia conoscerà tra gli altri i pittori Rodrigues e Guido, innamorandosi di quest’ultimo e chiedendosi come sarebbe se anche lei si lasciasse disegnare. È al terzo lungometraggio come regista - a cinque anni da Fiore gemello - che Laura Luchetti incontra il Cesare Pavese della novella “La bella estate”, trovando un felice matrimonio di temi tra quelli a lei cari e quelli da riscoprire nell’opera che il romanziere firmò originariamente nel 1940. Romanzo di formazione al femminile ambientato nella Torino dell’immediato pre-guerra, storia d’amore celata e di rapporto fiorente con il proprio corpo e il proprio desiderio, La bella estate inquadra con maturità il racconto della giovinezza inquieta, dandogli anche una veste formale elegante e dal sapore classico. Recensione ❯
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Un giovane ragazzo miope diventa uno dei migliori ingegneri aeronautici del mondo. Espandi ▽
Jiro Horikoshi è un giovane adolescente. Fa un sogno in cui costruisce un bellissimo aereo che viene però abbattuto da un enorme nave volante. Da quel momento Jiro decide che nella vita costruirà aeroplani seguendo le orme di Caproni, un ingegnere italiano. Il tempo passa e Jiro incontra per caso Naoko durante un terribile terremoto: sarà l'inizio di un rapporto molto speciale. Recensione ❯
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Un'opera potente, calda e sensoriale che si insinua sotto la pelle. Drammatico, Francia, Germania2023. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una continua lotta di desiderio tra tre persone, dove la felicità è appena fuori portata. Espandi ▽
Tomas è un regista di successo, irascibile e pieno di incertezze, ma anche felicemente sposato con Martin. Dopo aver concluso le riprese del suo nuovo film incontra per caso Agathe, una giovane insegnante, e prova per lei un'attrazione irrefrenabile. La passione supera i dubbi, i giorni passano e Tomas finisce per lasciare la casa condivisa con Martin, salvo tornare sui suoi passi non appena scopre che quest'ultimo si sta facendo consolare da un affascinante scrittore. Non intende tuttavia rinunciare del tutto ad Agathe, e in questo andirivieni sentimentale finirà per far soffrire tutti quanti.
È un film potente, Passages. Un film che s'insinua sotto la pelle di chi guarda e sa farsi strada, rimanendo impresso. Il regista Ira Sachs mette in scena una giostra di sentimenti, seduzioni, ricatti morali ed eccitazioni firmando un film caldo e sensoriale sulla complessità delle relazioni umane.
Alla profondità dell'introspezione psicologica dei personaggi si abbina una cura estetica notevole, non solo nella scelta di costumi raffinati e scenografie assolutamente appropriate, ma anche nella volontà ammirevole di liberare i corpi anche da un punto di vista formale Recensione ❯
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Un film intimista in cui Miyazaki dà libero sfogo alla sua incredibile creatività. Animazione, Giappone1988. Durata 86 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Due sorelline, Satsuki e Mei, dopo essersi tarsferite di casa iniziano a vedere e conoscono i Totoro, creature leggendarie, pelose e dall'aspetto tondeggiante di varia grandezza. Espandi ▽
È il film più anomalo di Miyazaki. Protagoniste sono le due sorelline Satsuki e Mei. Queste dopo essersi tarsferite di casa iniziano a vedere e conoscono i Totoro, creature leggendarie. I Totoro sono palle di pelo dall'aspetto tondeggiante di varia grandezza. Secondo la leggenda sono vissuti in Giappone prima dell'arrivo dell'uomo e adesso abitano nelle foreste, si nutrono di noci e di giorno dormono dentro gli alberi. Recensione ❯
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La favola più avventurosa di Miyazaki, alla ricerca di una città nel cielo dove tutto può accadere. Animazione, Giappone1986. Durata 124 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Per sfuggire ai pirati dell'aria, Sheeta cade da un aereo sulle braccia di Pazu, recando con sé un segreto legato all'esistenza di una misteriosa città, Laputa. Espandi ▽
Per sfuggire ai pirati dell'aria la giovane Sheeta cade da un aereo, ma si salva levitando nell'aria e atterrando dolcemente tra le braccia di Pazu, un giovane minatore che decide di prendersi cura di lei. Mentre si susseguono i tentativi di catturare Sheeta e la misteriosa pietra che la ragazza porta al collo, cresce la consapevolezza che Sheeta nasconda dei segreti che vanno ben oltre quel che l'apparenza sembri indicare, legati a una misteriosa città nel cielo, Laputa, di cui si favoleggia l'esistenza. Recensione ❯
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Da strega a ragazzina, un racconto di formazione che mostra il lato più verista del Miyazaki-pensiero. Animazione, Giappone1989. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una giovane strega parte a cavallo della sua scopa per un anno di pratica nelle arti magiche. Espandi ▽
Compiuti 13 anni Kiki, una streghetta simpatica e maldestra, parte alla ricerca di una città bagnata dal mare in cui svolgere il suo anno di apprendistato. In compagnia dell'inseparabile gatto nero parlante Jiji, Kiki arriva nella città di Koriko dove inizia a guadagnarsi da vivere facendo consegne a domicilio a cavallo della sua scopa di saggina. Superate le difficoltà iniziali, la giovane strega, grazie ai suoi poteri magici e alla conoscenza di persone che la fanno sentire a casa, riesce a rendersi indipendente. Ma nella vita, si sa, non tutto fila sempre liscio e le sorprese sono dietro l'angolo... Recensione ❯
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Una fiaba incantevole sulla potenza della parola data, della promessa mantenuta e del rispetto degli altri. Animazione, Giappone2008. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un bambino di cinque anni, Sosuke, fa amicizia con un pesce rosso, Ponyo, che sogna di diventare un essere umano. Espandi ▽
Dalle profondità del mare emerge una pesciolina rossa a bordo di una medusa. Rimasta intrappolata in un barattolo di vetro, viene soccorsa e liberata da Sosuke, un bimbo di cinque anni che vive con la madre in cima alla scogliera. La gratitudine della pesciolina, che Sosuke battezzerà col nome di Ponyo, si trasforma in tenera amicizia. L'idillio viene però interrotto dall'intervento di Fujimoto, padre di Ponyo e padrone-stregone dei fondali marini, che obbligherà il bambino ad affrontare una prova e riportare l'equilibrio tra il genere umano e la natura.
Mai rassegnato all'impiego della tecnologia digitale, Hayao Miyazaki "sospende" la computer graphic e restituisce la complessità salata del mare con la matita e settanta artisti che hanno disegnato a mano centosettantamila disegni. L'età di Ponyo gli permette di mantenere tratti spensierati e radiosi accanto al senso di minaccia causato dallo tsunami che ha annegato lo scintillare quieto del mare. Meno addolorato e oppresso di Porco Rosso, Ponyo sulla scogliera è una favola sulla potenza della parola data e della promessa mantenuta, sull'amore, sul rapporto tra giovani e anziani, sul confronto e il rispetto degli altri. Un film deliziosamente infantile che ha il dono di essere comprensibile senza smettere di parlare la propria lingua. Recensione ❯
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Un dramma di sostanza umanista, con un cast perfettamente al servizio della storia. Drammatico, USA2023. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo che Inez ha rapito suo figlio Terry dal sistema di affidamento, madre e figlio hanno deciso di rivendicare il loro senso di casa e di famiglia. Espandi ▽
I figli del ventre spietato di New York sono tutti uguali. Poco importa siano di pelle, idiomi e culture differenti, siano biologici, adottivi o rapiti da madri e padri reali o prestati dal destino. Sono tutti dei sopravvissuti diversamente resistenti in una metropoli che li osserva dall'alto, mentre cambia aspetto per non tradire una bussola vocazionale orientata al futuro.
Al suo esordio in un lungo di finzione, A.V. Rockwell dal Queens ma di genitori giamaicani, scrive e dirige un dramma famigliare dal respiro epico che decostruisce dal basso il mito della Grande Mela dal punto di vista di una donna African-american inquadrata nel suo conflittuale rapporto con la maternità e, in estensione, con se stessa e con una comunità di appartenenza che sente sfuggirle di mano.
Dramma di sostanza umanista, meritevole vincitore al Sundance del Gran premio della giuria per un film drammatico, A Thousand and One si espande lungo la linea del tempo seguendo tappe seminali nella mutazione fisica e spirituale del tessuto urbano/sociale e politico newyorkese. Recensione ❯
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Una fiaba metropolitana carica di riferimenti cinematografici dove si sente il peso dei dialoghi. Avventura, Italia2023. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film vede per la prima volta alla regia Davide Gentile, classe 1985, già autore del pluripremiato cortometraggio "Food for Thought". Espandi ▽
Walter, 13 anni, ha da poco perso il padre Antonio, morto in un incidente sul lavoro. Vaga senza meta nelle strade del litorale romano quando arriva in una villa dove c’è una piscina. Si tuffa in acqua e improvvisamente si trova davanti uno squalo. Scampato il pericolo, resta però affascinato dal posto e ci torna anche nei giorni successivi. Quel luogo però non è abbandonato ma appartiene a un leggendario boss criminale, il Corsaro. Lì conosce un ragazzo un po’ più grande di lui, Carlo, che si spaccia per il custode della villa e che prima lo minaccia e poi ci diventa amico e lo fa entrare nella gang locale il cui capo è Tecno. Intanto la madre di Walter, Rita, cerca invano un dialogo col figlio ed è sempre più preoccupata per lui.
Denti da squalo è un film altalenante, discontinuo ma che a tratti trova la fascinazione di una fiaba metropolitana, tra gli squarci visionari del cinema di Gabriele Mainetti e la brutalità poetica di Dogman di Matteo Garrone da cui riprende la figura del boss locale interpretato da Edoardo Pesce.
Talvolta risulta forzato in qualche dialogo, specialmente quando cerca di fare entrare in gioco un tono più leggero e comico.
Piuttosto il film entra in un suo universo parallelo e il film riesce maggiormente a emergere proprio nel momento in cui si stacca dalla descrizione realistica. Recensione ❯
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Un film sul filone ambientalista scorrevole ma anche evanescente. Si ravviva quando vira casualmente verso il thriller. Drammatico, Family - USA2022. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una favola universale per tutte le età sull'amicizia, la famiglia e la natura. Espandi ▽
Abby riceve una telefonata in cui viene informata che la madre è stata colpita da un ictus. Torna così nel luogo in cui è cresciuta, nella costa occidentale australiana dove ripercorre alcuni dei più importanti momenti della sua infanzia e adolescenza. Tratto dal romanzo omonimo di Tim Winton, Blueback segue la struttura del cinema ambientalista con la bellezza di luoghi incontaminati che rischiano di essere trasformati e protagonisti che fanno di tutto per difendere i posti in cui vivono. Connolly, anche sceneggiatore, segue le linee-guida del romanzo e approfondisce soprattutto il profondo legame tra Abby e Dora. C’è Mia Wasikowska, nel ruolo di Abby adulta, che guarda con nostalgia in profondità e vede sé stessa adolescente. Blueback non riesce a sostenere l’incrocio tra il cinema ecologista e quello sentimentale. Si ravviva solo quando vira, anche casualmente, verso il thriller. Un’improvvisa scossa nello schema già prefissato di un film sicuramente scorrevole ma anche evanescente. Recensione ❯
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Un sequel più action e meno horror che consacra Cameron e si impone nell'immaginario di fantascienza. Fantascienza, USA, Gran Bretagna1986. Durata 132 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Dopo il successo del primo Alien del 1979, di Ridley Scott, che si guadagnò un Oscar per gli effetti speciali, la Weaver ritorna con il sequel. Espandi ▽
Risvegliata dopo 57 anni dal sonno criogenico in cui si era ibernata durante l’ultimo viaggio spaziale, Ellen Ripley scopre che nel frattempo il pianeta LV-426 (da cui era riuscita a fuggire) è stato colonizzato. La Compagnia spaziale di cui Ripley fa parte è scettica sul suo racconto dell’esistenza di un mostro alieno (lo Xenomorfo); quando però si interrompono i contatti con la colonia terrestre, Ripley viene incaricata di guidare una spedizione sul pianeta con una squadra di soldati. Il gruppo si ritroverà a dover combattere non una ma tante, pericolose creature aliene… Non era facile raccogliere il testimone da Ridley Scott e girare il sequel di uno dei capolavori della fantascienza come Alien (1979), tanto che per diversi anni il progetto restò congelato. Poco più che trentenne e appena reduce dal clamoroso successo di Terminator, Cameron si consacra con questo film distaccandosi dal modello originale di Scott. Non più il singolo alieno misterioso e nascosto (sull’onda di Lo squalo di Spielberg) ma tanti alieni da combattere con un approccio militare e una squadra di marines ben addestrata. Recensione ❯
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Storia di Jake La Motta, un duro italo-americano del Bronx che divenne campione mondiale dei pesi medi all'indomani della seconda guerra mondiale. Espandi ▽
Storia di Jake La Motta, un duro italo-americano del Bronx che divenne campione mondiale dei pesi medi all'indomani della seconda guerra mondiale. Detronizzato da Sugar Ray Robinson, si ritira a vita privata. Abbandonato dalla moglie, rovinato da una serie di iniziative economiche sballate, La Motta sembra finito. Riuscirà però a trovare un nuovo, seppur modesto successo, come intrattenitore nei night club. L'italo americano Martin Scorsese racconta di un altro italo-americano famoso con memorabili immagini in bianco e nero. De Niro ci dà una delle sue migliori (e più estenuanti) interpretazioni. Recensione ❯
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Una divertente, commovente e tumultuosa celebrazione dell'amore in tutte le sue molteplici forme. Espandi ▽
Un film che rientra solo in parte nel filone sui matrimoni bollywoodiani e le tradizioni asiatiche paragonate a quelle anglosassoni, perché aggiunge ulteriori spunti di riflessione, in particolare riguardo al personaggio di Zoe, interpretato con grazia da Lily James. La sceneggiatura entra ed esce dallo stereotipo etnico, aiutando il pubblico a ridere tanto dei pregiudizi inconsapevoli della madre very British di Zoe, spassosamente interpretata da Emma Thompson, quanto di quelli intenzionali della madre di Kaz, che ha il volto della star del cinema hindi Shabana Azmi. Naturalmente la morale è più anglosassone che pakistana, ma rispetto ad altri film dello stesso tenore c’è qualche sfumatura in più, e anche un paio di stoccate al politically correct nel cinema come nuova glassa su antiche consuetudini. Recensione ❯
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Un film di fantasmi che esce dai canoni di genere per riflettere sui traumi che la guerra lascia nell'inconscio. Drammatico, Francia, Italia, Polonia, Belgio2023. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un arruolato della Legione Straniera incrocia il destino di un uomo che sta cercando di salvare il suo villaggio. Espandi ▽
Aleksei è un giovane bielorusso che per raggiungere la Francia è costretto ad aderire alla Legione Straniera. Si troverà così a combattere sul delta del Niger dove un giovane, Jomo, a sua volta combatte contro le multinazionali che sfruttano il territorio. Disco Boy è un film che parla di guerra uscendo dai canoni del genere per affrontare sensazioni e traumi che permangono nell’inconscio. È un film di fantasmi quello che Abbruzzese ci propone. Sono ectoplasmi della memoria che tornano a tormentare chi ne ha visto e toccato concretamente i corpi e non può più liberarsene. Non è un film, come altri ne abbiamo visti, sui corpi militari speciali e sulla loro struttura gerarchica pressoché assoluta. Abbruzzese si colloca semmai sulla scia di chi, come Clint Eastwood con Flags of Our Fathers e Lettere da Iwo Jima ha mostrato la guerra dai fronti opposti. Recensione ❯
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