Ci fu un tempo in cui la vita di Lance Henriksen era un orrore, nel vero senso della parola! Mentre ci fu anche un tempo in cui infestazioni, epidemie e invasioni spaziali resero la vita di Lance Henriksen una fiaba a lieto fine! Ma chi è quest'uomo? Solo il più noto caratterista di pellicole horror e thriller che ci sia in circolazione a Hollywood! Diventato celebre intorno agli Anni Ottanta, quando si parlava di mutazioni e si poneva al centro della trama di molti film la paura e la degenerazione, sembra difficile immaginare che la sua vita, prima del mestiere di attore, fosse la vita di un vagabondo! Una storia che parte da molto lontano, la sua, ma che arriva ai nostri giorni, ritrovando un terreno fertile nella riscoperta del pulp, delle possibilità degli effetti speciali e dell'angoscia nei confronti del futuro. Ed è proprio cavalcando il terrore che Lance Henriksen incombe sullo spettatore, come minaccia o come salvezza, ma comunque e sempre come oggetto di fascinazione cinematografica. Diventa un detective che se la deve vedere contro le insidie mortali di un cyborg dalle fattezze di Schwarzenegger (Terminator, un ruolo che doveva essere suo, lo ricordiamo), ma poi si reinventa l'ennesimo liberatore dei tre cenobiti di un film della saga di Hellraiser, che (ovviamente) lo fanno a pezzi senza pensarci due volte. Manipolatore o manipolato, in preda al panico o portatore di panico, capace di sventare situazioni all'ultimo momento o di crearle con misure radicali. È uno sporco brutto lavoro quello di Henriksen, ma qualcuno deve pur farlo!
Una vita da vagabondo criminale
Nonostante il cognome scandinavo, Lance Henriksen nasce a Manhattan, nel cuore di New York City, in una famiglia poverissima. Ma c'è da dire che suo padre era norvegese. Un uomo dal viso affilato che aveva lavorato per anni come marinaio in un mercantile e aveva cominciato anche a fare il pugile con il soprannome di "Icewater". Poco presente nella vita del figlio, proprio perché costretto a stare gran parte della sua vita in mare, la madre del giovane Lance non riesce a colmare la mancanza dell'altro genitore e neppure a far quadrare il già così esiguo bilancio familiare, infatti è costretta ad accettare alcuni lavori come insegnante di danza, cameriera e modella per ritratti (anche nudi) artistici. La situazione, ovviamente, arriverà al limite e i suoi genitori divorzieranno: Lance ha solo due anni. Non potendo seguire il padre, cresce con la madre in grandi difficoltà. È un bambino violento e troppo chiassoso, passa di scuola in scuola, fino a quando la madre, stufa dei suoi comportamenti troppo ribelli, lo abbandona. Finito in orfanotrofio per un brevissimo periodo, viene riacciuffato dalla madre che lo invita a tornare a casa, ma al compimento dei suoi 12 anni, dopo aver lasciato definitivamente la scuola, scappa di casa per sempre. Fino all'età di 30 anni non saprà leggere né scrivere e passerà l'adolescenza per le strade di New York o viaggiando sui treni come un vagabondo. Arrestato per alcuni piccoli crimini e per vagabondaggio, passerà in prigione alcuni mesi. Gli propongono di servire la marina americana in cambio qualche anno di carcere. Accetta e qui comincia a imparare il rigore e le regole, ma non viene alfabetizzato. Finito il servizio alla US Navy, non ha idea di cosa fare della sua vita e ritorna a fare il vagabondo, ma è proprio durante questo periodo che entra in contatto con coloro che saranno i suoi più grandi amici: il regista James Cameron e l'illustratore Bruce Kenselaar. Saranno loro a spingerlo a trovare un lavoro serio, offrendogli un impiego come aiuto scenografo teatrale, scoprendo fra l'altro che Henriksen ha un portentoso talento nelle arti pittoriche. Lui accetta e nel frattempo comincia anche ad appassionarsi alla recitazione, tanto che prenderà parte ad alcuni spettacoli.
Imparare a leggere a 30 anni
Intorno ai 20 anni, debutta cinematograficamente come comparsa nella pellicola Il sesto eroe (1961) con Tony Curtis, per la regia di Delbert Mann. Per un lavoro del genere non serve leggere, così si becca un bel po' di soldi con il minimo sforzo, ma sente che comunque potrebbe rare di meglio. Così, decide di alfabetizzarsi e, una volta fatto questo, si iscrive al prestigioso Actors Studio, uscendone diplomato a 30 anni. I primi ruoli sono tutti nel circuito teatrale Off-Broadway dove reciterà ne "Three Plays of the Sea" di Eugene O'Neill, riuscendo a mettersi in evidenza come attore versatile, ma particolarmente adatto in ruoli come agente dell'FBI, psicopatici, capi di gangs, vampiri e detective.
I primi ruoli cinematografici
Affronta provino dopo provino e riesce a ottenere un piccolo ruolo nel film con Ernest Borgnine L'imperatore del Nord (1973, ritrovando l'attore anche nel film tv Blood Feud, 1983), poi sarà uno degli attori del film d'azione Quel pomeriggio di un giorno da cani (1975) con Al Pacino, bazzicando anche nell'horror con Terrore nel buio (1976). Il suo volto affilato, identico a quello paterno, è una gran risorsa per Hollywood che di volta in volta lo trasforma in un avvocato (Quinto potere, 1976, con Faye Dunaway, William Holden, Peter Finch e Robert Duvall) o in agente federale (Il prossimo uomo, 1976, con Sean Connery). Recita per Steven Spielberg ne Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977), accanto a François Truffaut, poi altri horror: La maledizione di Damien (1978) con William Holden e Stridulum (1978) con Glenn Ford, John Huston e Sam Peckinpah. Trova una giovanissima Michelle Pfeiffer nel telefilm B.A.D. Cats (1980) e un'invecchiata Joan Fontane nel serial Ryan's Hope (1980), poi recita ne Il principe della città (1981) e in qualche altro telefilm - The A-Team (1984), Riptide (1984), Cagney & Lacey (1983-1984) e Hardcastle e McCormick (1983-1984) -.
Il sodalizio artistico e la grande amicizia con James Cameron
A questo punto, l'amico James Cameron decide di farne il suo attore feticcio. Prima lo fa diventare protagonista di Piraña Paura (1981), poi scrive Terminator (1984) per lui. Vorrebbe infatti affidargli la parte del cyborg assassino, peccato che poi decida di mettere il personaggio nelle mani di Arnold Schwarzenegger, pur offrendogli il ruolo del Detective Vukovich (che avrebbe dovuto riprendere anche ne Terminator 3 - Le macchine ribelli, 2003, anche se poi rifiutò). Poco male, sarà ancora con James Cameron in Aliens - Scontro finale (1986).
Il successo nei film horror
Sposato con Mary Jane Evans il 10 febbraio 1985, ma divorziato da lei nel 1988, avrà una figlia, Alcamy, con la quale cercherà di non ripercorrere gli stessi errori che suo padre aveva fatto con lui. Uno per tutti: l'estrema povertà. Henriksen accetta ogni ruolo che un regista gli propone e questo gli porterà un'enorme fortuna nei film di genere, dato che diventerà un caratterista usato spesse volte in thriller e horror: Nightmares - Incubi (1983), Uomini veri (1983), Doppio taglio (1985) con Glenn Close e Jeff Bridges, Alba selvaggia (1985), Energia pulita (1986), Il buio si avvicina (1987), La casa 7 (1989), Hit List - Il primo della lista (1989) e Johnny Il Bello (1989). Stessa cosa nei telefilm grazie a: La bella e la bestia (1989), Racconti di mezzanotte (1990-1991, grazie ai quali avrà l'occasione di recitare con Kirk Douglas) e il film tv Incubi (1992) con un esordiente Brad Pitt. Dopo Forza d'urto (1991) e Il pozzo e il pendolo (1991), recita in Alien 3 (1992) con Sigourney Weaver, seguito da Gli occhi del delitto (1992) con John Malkovich, Knights - I Cavalieri del Futuro (1992) con Kris Kristofferson, I delitti di New Orleans (1992), Da solo contro tutti (1993), Super Mario Bros. (1993) con Dennis Hopper e Senza tregua (1993) di John Woo, grazie al quale riuscirà a ottenere il Saturn Awards come miglior attore non protagonista. A questo punto, le offerte di lavoro si moltiplicano: Il migliore amico dell'uomo(1993), Fuga da Absolom (1994), Il colore della notte (1994) con Bruce Willis, Powder - Un incontro straordinario con un altro essere(1995), Bad Company (1995), Pronti a morire (1995) con Gene Hackman, Sharon Stone e Leonardo DiCaprio e il bellissimo western Dead Man (1995) di Jim Jarmusch con Johnny Depp e Robert Mitchum.
Millennium e il suo Frank Black
Trova il nuovo amore nella truccatrice Jane Pollack che sposerà il 22 aprile 1995 e dalla quale avrà la sua secondogenita Sage Ariel. È un momento d'oro questo per Henriksen che, dopo aver recitato ne Analisi di un assassino (1996), si vedrà scelto come protagonista del telefilm Millennium (1996-1999) nel ruolo del poliziotto Frank Black che ha il dono di poter vedere con gli occhi dei serial killer. Accanto a lui Brittany Tiplady, Terry O'Quinn e Megan Gallagher, ma Henriksen sarà il solo a essere plurinominato ai Golden Globe per svariati anni come miglior attore protagonista. Disgraziatamente, per un basso cali di ascolti, la serie verrà cancellata improvvisamente, lasciando che i nodi del telefilm siano sciolti da un altro telefilm: X-Files (1999), all'interno di una puntata.
Altri film
Voce del re dei gorilla Kerchak ne Tarzan (1999) e nel suo seguito Tarzan II (2005), dove avrà il piacere di lavorare con Glenn Close, continua a recitare in Intrappolati all'inferno (1997), Scream 3 (2000), The Untold - Agguato nel buio (2002), Antibody (2002) e Unspeakeble (2002) con Dennis Hopper. Senza contare Modigliani - I colori dell'anima (2004), Out for Blood - La paura dilaga (2004), AVP - Alien vs. Predator (2004) e la minisere Into the West (2005). Seguono altre pellicole horror e thriller che lo riconfermano una presenza fissa del genere come Chiamata da uno sconosciuto (2006, è sua la voce dello straniero), Faida di sangue - Pumpkinhead 4 (2007), Pistol Whipped - L'ultima partita (2008), Alone in the Dark 2 (2008) e il western Appaloosa (2008). Partecipa nel 2013 a Phantom di Todd Robinson e l'anno successivo al film di Mamoru Oshii Garm Wars: L'ultimo druido. A lui è intitolata una canzone del gruppo irlandese elettronico Machines Of Love. Perché? Perché Lance Henriksen ha il potere di provocare l'Apocalisse con uno sguardo, perché sa essere convincente nell'essere pazzo e nel produrre guai e incubi infernali. Perché è un mostro dalla forma umana che attacca subdolamente gli individui! Se lo incontrate in mezzo a una strada, cambiate senso di marcia. È un avvertimento!