Titolo originale | Modigliani |
Anno | 2004 |
Genere | Biografico |
Produzione | USA |
Durata | 128 minuti |
Regia di | Mick Davis |
Attori | Andy Garcia, Elsa Zylberstein, Omid Djalili, Susie Amy, Peter Capaldi, Beatrice Chiriac Ciprian Dumitrascu, Hippolyte Girardot, Lance Henriksen, Eva Herzigova, Udo Kier, Miriam Margolyes. |
Uscita | venerdì 13 maggio 2005 |
MYmonetro | 2,37 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 12 ottobre 2020
Argomenti: Pittori Modigliani
Storia della rivalità tra due geni dell'arte contemporanea, Amedeo Modigliani e Pablo Picasso, e del loro amore per due donne, rispettivamente Jeanne Hebuterne e Olga Khoklova. In Italia al Box Office I colori dell'anima - Modigliani ha incassato 891 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Eravamo rimasti a Montparnasse 19di Jacques Becker e con Gerard Philipe, da allora un "Modi", inedito in Italia, ed ora questo inenarrabile I colori dell'anima - Modigliani. È una pellicola che crea disagio, tra luci ed ombre, impressioni geniali e cadute rovinose nell'agiografia e nella convenzione narrativa. Ma di certo il regista Mick Davis merita l'onore delle armi. C'è, nel percorso finale dell'esistenza del nostro grande pittore, una notevole sensibilità registica. Davis con ben assestati colpi di pennello (!) mostra impietosamente la Parigi del primo ventennio del secolo scorso, con la fotografia e le scenografie che ricordano i dagherrotipi, quelle stampe un po' bruciate che riconducono al passato con un velo di malinconia, che nel film abbonda rendendolo talora intollerabile. Quanto agli "artisti maledetti" il cinema ne ha mostrati quanti bastano a completare una galleria di "mostri", imponendo ad ogni biografia quel tono un po' folle e sopra le righe, perché "sai, sono artisti..."
Imperdonabile la chiave narrativa, imperniata sulla rivalità tra Modì e Picasso, qui un grassone sudaticcio, lontano dalle immagini troppo recenti che ben conosciamo, mentre Modigliani sfodera il fascino latino del bravissimo Andy Garcia, assai poco italiano, ma aderente alla scombicchierata sceneggiatura, che lo dipinge come un affascinante e folle genio di tutto. L'amore ossessivo di Jeanne (Elsa Zylberstein), l'alcolismo, la tubercolosi, l'autodistruzione, tutti gli elementi di un perfetto melodramma sono condensati nel film, nel quale è assente il senso della pittura, il percorso creativo, le motivazioni, tranne l'ossessione del passato e l'origine ebraica, ma qui l'arte pittorica è per Modigliani e Picasso non dissimile dall'abilità di spadaccini di Zorro o Scaramouche. Un film sbagliato, ma almeno rispettabile e in qualche modo sfrontato.
I COLORI DELL'ANIMA - MODIGLIANI disponibile in DVD o BluRay |
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Quasi unicamente incentrato sulla vicenda amorosa tra l'artista livornese e la compagna, la sua musa ispiratrice Jeanne, il film racconta l'ultimo difficile anno di vita di Modigliani, tra alool, droga, insuccessi e rivalità col ben più famoso ed apprezzato Picasso. La prova di Garcia non mi ha emozionata particolarmente, ma è sufficiente, così come il resto del cast.
che senso ha fare un film per travisarne la storia,i personaggi,le date e i fatti medesimi? tutto rende vana la visione,e incrementa la perdita di tempo,sebbene la pellicola sia di pregevole fattura,ma rispettare la cronistoria è fondamentale,qui non succede,peccato
Alla fine della visone del film "la lacrima " scende spontanea , diamo anche spazio alla "strugente storia d'amore" ma si è perso così il "colore dell'anima " di un modigliani innamorato sopratutto del significato intrinseco della scultura e della pittura.. pittore maledetto.
COME VOLEVASI DIMOSTRARE I REGISTI AMERICANI NON HANNO LA SENSIBILITA' GIUSTA PER FARE FILM STORICO BIOGRAFICO RIDUCONO TUTTO A UN POLPETTONE SPETTACOLARE DIMENTICANDO ASSOLUTAMENTE LA DIMENSIONE STORICO -ANTROPOLOGICA. RIDURRE L'ULTIMO PERIODO DI MODI' A UN FUMETTISTICO DUELLO CON PICASSO E' RIDICOLO E INESATTO. L'AMBIENTAZIONE E' FINTA GLI ARTISTI "MALEDETTI" SONO RIDOTTI A PERSONAGGI DA CARTA [...] Vai alla recensione »
Voglio essere breve: ho visto questo film e sono stato colpito dalla bravura dell'attore ( Andy Garcia ) e dalla storia, purtroppo in gran parte inventata, della vita di Modigliani: appunto della vita di Modigliani c'è solo lo spirito libero e la sfacciataggine, nient'altro. Anche il finale è inventato... ma pur sempre bello e poetico!
è un film decisamente lento e privo praticamente di tutto. in due ore di film succede veramente poco. la visione diventa perciò tediosa e qua credo sia lo sbaglio grosso del film: puntare su quei 2 o 3 avvenimenti senza aggiungere aspetti e sfumature alla vita di modigliani. il confronto con picasso non mi è piaciuto molto; credo sia venuta fuori una visione assai distorta del pittore spagnolo
Definirlo Biografico appare un tantino esagerato, ricostruzione storica classica della Parigi anni 20, un fermento di artisti visionari sparsi in ogni dove, una storia d'amore ed un duello a colpi di pennello fra due amici /nemici. Tanta carne al fuoco in questo film che nasce con il presunto scopo di raccontarci la breve ma intensa vita di Modigliani, ma una volta finito il film ci rimane ben [...] Vai alla recensione »
Un film emozionante dall'inizio alla fine. Coinvolgente FINO ALLA FINE Elsa Zylberstein nei panni di Jéanne, bellissima e attraente nei panni ottocenteschi che veste. Il contorno dei due protagonisti non è da meno, specie Pablo Picasso.
ho pianto per tutto il film quando muore la tua anima gemella l'unica scelta e riunirsi presto nel bene e nel male. da oscar gli attori, veramente bravi nei loro personaggi a. garcia e Elsa Zylberstein
«Io vedo cose che nessun altro vede», urla un esasperato Modigliani alla compagna Jeanne Hebuterne, che lo ha appena rimproverato d'essere «cieco» e gli domanda cosa mai potrà dipingere, vista la sua incapacità di comprendere i sentimenti. È uno dei momenti chiave de «I colori dell'anima- Modigliani», opera seconda dello scozzese Mick Davis, da lui scritto e diretto, dedicato agli ultimi anni della [...] Vai alla recensione »
I biografi di Amedeo Modigliani, tanti, in epoche differenti, più o meno consapevolmente, hanno cercato di tradurre in numeri la tragica e breve vita del pittore più straordinario del Novecento, detto Dedo dai toscani, che lo conobbero in gioventù, e Modi dagli artisti di Parigi, nei suoi anni folli. Dagli alcolici di cui abusava, due, vino e assenzio, alle droghe a cui non rinunciava, ancora due, [...] Vai alla recensione »
Dopo gli anni terribili e dolorosi della Grande Guerra, l’Europa ricomincia a vivere e nella Parigi che sta per affacciarsi sugli splendidi e luccicanti anni ‘20, alcuni giovani pittori riscrivono le pagine della Storia dell’arte e danno vita a sfide” professionali straordinarie. Il fulcro della narrazione del film è offerto da Amedeo Modigliani, il pittore livornese che frequenta il Café Rotonde dove [...] Vai alla recensione »
Di regola, le biografie degli artisti del '900 sono più maledette degli artisti in questione; in compenso, mancano totalmente di genio. Ci eravamo ripresi a fatica da quella di Picasso con Anthony Hopkins e dal "biopic" su Pollock, cui prestò faccia (perdendocela) e regia Ed Harris; ed ecco arrivare la peggiore di tutte, a raccontarci l'ultimo atto della vita di Amedeo Modigliani.
Parigi, 1919. La Grande Guerra si è conclusa e il Café Rotonde è diventato un rifugio di artisti, come Rivera, Stein, Cocteau, Soutine, Utrillo, Picasso e Modigliani. Ma gli ultimi due si sopportano a fatica: sono invidiosi l’uno del talento dell’altro e hanno un carattere arrogante. I colori dell’anima di Mick Davis racconta l’aspra rivalità tra Picasso e Modigliani, ma anche le loro passioni.
Le inebrianti passioni di Amedeo Modigliani (Andy Garcia) che dal 1919 visse nella Parigi post bellica e mondana 36 anni per due grandi amori: la pittura e la bellissima Jeanne (Elsa Zylberstein), inseparabile musa e madre di sua figlia. Il Café Rotonde e le riunioni di artisti come Rivera, Stein, Cocteau, Soutine, Utrillo e Picasso (Omid Djalili, l’aspra rivalità con quest’ultimo e le sfide a colpi [...] Vai alla recensione »