Un film documentario che ha ricevuto in America un consenso di pubblico insospettato. Espandi ▽
Un film documentario che ha ricevuto in America un consenso di pubblico insospettato. Il giornalista Moore esordisce nel cinema con Roger & Me, presentato in Italia con i sottotitoli, lungometraggio arrabbiato e divertente ambientato nella cittadina di Flint nel Michigan, dove la General Motors ha chiuso undici stabilimenti facendo rimanere senza lavoro circa 30.000 operai. Anomalo e intrigante, è senz'altro da non perdere. Recensione ❯
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Un film che cattura tutta l'energia di Cecilia Mangini. L'unico possibile che poteva realizzare oggi. Documentario, Italia2021. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film anomalo che mostra tutta la forza dell'artista Cecilia Mangini. Espandi ▽
Il mondo a scatti cattura tutta la vitalità e l'energia di Cecilia Mangini, scomparsa nel gennaio 2021 a 93 anni. Il dettaglio sul suo occhio mostra il rapporto continuo tra la cineasta e la realtà. Attraversa le fasi della sua carriera ma non è un documentario biografico. Procede piuttosto per frammenti sparsi, dall'influenza di alcune riviste di fotografia come "Tempo" e soprattutto quella di propaganda nazista "Signal", alle immagini scattate alle Isole Eolie nel 1952 a Panarea e Lipari fino a quelle sul set di La legge, realizzato in Puglia da Jules Dassin nel 1958 che non sono state le classiche foto promozionali ma invece un backstage sugli attori e sugli abitanti del posto che vedevano per la prima volta come si faceva un film. Il mondo a scatti, malgrado qualche soluzione leggermente forzata (le foto che ha scattato in Vietnam che si muovono sul rumore dei bombardamenti, il ritocco con le mascherine) oggi è insieme una ricca testimonianza e, insieme, un prezioso testamento. Recensione ❯
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Riflessioni sul 'gesto' del tennista. Un percorso complesso che ci riporta indietro nel tempo. Documentario, Francia2018. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario che indaga le tensioni e il particolare carattere di John McEnroe durante un Roland Garros dei primi anni '80. Espandi ▽
Gil de Kermadec è stato un cineasta appassionato di tennis che aveva creato un metodo di osservazione delle posture dei tennisti con finalità didattiche. A un certo punto però decise di rinunciare alle riprese finalizzate allo scopo per seguire invece dal vero ciò che un campione faceva nel corso di una gara. Il soggetto prescelto fu John McEnroe. Recensione ❯
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Un'opera intima e personale. Un ritratto umano e commovente di un'icona senza tempo. Documentario, Francia2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'attrice racconta sua madre Jane Birkin in un intimo ritratto. Espandi ▽
Come si può raccontare un'icona senza usare parole già dette e immagini già viste? Attraverso lo sguardo unico al mondo di un figlio, anzi una figlia. Lo dimostra Charlotte Gainsbourg in Jane par Charlotte, documentario-tributo alla madre Jane Birkin che parte con delle riprese scomposte da backstage di quest'ultima al suo ennesimo concerto di successo. Poche scene dopo si svela la vera anima del film: non un fan movie ma un confronto serrato tra madre e figlia che è insieme un dialogo artistico, o meglio un monologo a due voci. Le unisce il sangue, il talento, la passione per l'arte, per la fotografia, per la musica, per quel Serge Gainsbourg che nel documentario citano a più riprese e di cui mostrano la casa-museo lasciata intonsa a Parigi.
Al suo debutto alla regia Gainsbourg firma un'opera intima e personalissima, mai priva di stile e di interesse, giocando con la formula di archivio biografico familiare che nel suo caso specifico è anche profondamente artistico.
Portatrici sane della stessa filosofia di vita libera, lontana da pregiudizi e convenzioni, Jane e Charlotte affrontano davanti alla macchina da presa temi esistenziali, ricordi, paure. Ne esce un ritratto umano insieme lieve e potente, senz'altro commovente, che dice molto della donna, più che dell'artista, Jane Birkin. Recensione ❯
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Tra National Geographic e Kubrick, Terrence Malick firma una sinfonia visiva potente sulle origini della vita sul pianeta. Documentario, USA, Germania2016. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Malick racconta la storia dell'universo, le sue origini, l'evoluzione e ciò che ci aspetta domani. Espandi ▽
L'universo che si svela davanti ai vostri occhi, in un'esperienza per i sensi, la mente e l'anima". Così le note stampa presentano l'ultimo lavoro di Terrence Malick, co-prodotto da "National Geographic", privo di dialoghi e affidato al commento intermittente di un testo, in originale interpretato da Cate Blanchett. Una costruzione fatta di musica e pure immagini in altissima definizione, sensazionali, trionfali: la Natura nel suo svolgersi, in un'esplosione continua, ipertrofica, di materia, fuoco, acqua, luce, vita. Un compendio della storia del pianeta Terra, dalla nascita delle stelle alla comparsa dell'uomo, passando dall'origine dei pianeti alla microbiologia, dalla formazione delle masse stellari alla lava che si stempera nell'acqua, fino a gole di roccia scolpite dal vento, fiumi, deserti, ghiacciai. Recensione ❯
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Timothy Treadwell viveva in Alaska per documentare, vivere e studiare il famoso orso grigio del Nord America. Fu ucciso con la sua ragazza, Amie Huguenard da un orso nel 2003. Espandi ▽
Il racconto per immagini di un periodo di tredici anni trascorsi da Timothy Treadwell in Alaska a cercare di proteggere una comunità di orsi dai bracconieri.
Herzog alterna estratti dal film realizzato da Treadwell con suggestive riprese naturalistiche e interviste realizzate a parenti e amici di Tim.
Il risultato finale è una riflessione sulla Natura spietata e violenta. Recensione ❯
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Franco Fracassi e Massimo Lauria indagano sulle cause che condussero ai tragici fatti del G8 di Genova. Espandi ▽
L'apice degli episodi di violenza durante il G8 del 2001 a Genova si raggiunge con l'omicidio, avvenuto il 20 luglio durante gli scontri con le forze armate, del giovane no-global Carlo Giuliani. Franco Fracassi e Massimo Lauria indagano sulle cause che condussero a tale episodio, ponendo domande e ipotesi di risposta che cercano di fare luce su una delle pagine più buie della storia d'Italia attraverso interviste inedite e ricostruzioni dettagliate degli eventi. Recensione ❯
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Una qualità filmica altissima per un magnifico trattato di sopravvivenza con la natura. Documentario, USA2018. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
L'incredibile storia vera di John e Molly Chester, fuggiti dalla città per realizzare il sogno di una vita, costruire un'enorme fattoria seguendo i criteri della coltivazione biologica. Espandi ▽
John è un cameraman che gira per il mondo. Sua moglie Molly è una cuoca e blogger specializzata in cucina salutare. Il loro sogno è costruire una fattoria da fiaba. I due acquistano così 200 acri di terreno abbandonato e diventano coltivatori e allevatori, puntando alla massima varietà delle specie in un habitat rassegnato alle monoculture intensive.
La fattoria dei nostri sogni è un'opera autobiografica lunga otto anni di vita vissuta alternativamente in armonia e in lotta per la sopravvivenza con la natura. Un magnifico trattato sulla necessità di trovare un equilibrio cui tutti devono contribuire.
Il film fa venire voglia di "attingere a quel potere naturale che si può cavalcare", invitandoci a considerare la precarietà della vita come fonte di energia infinitamente rinnovabile. Recensione ❯
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La straordinaria storia di un uomo, Amin, che decide di rivelare per la prima volta un doloroso segreto nascosto per oltre vent'anni. Espandi ▽
Flee è la storia di un incontro: del regista Jonas Poher Rasmussen con quello strano ragazzo che, sul treno che portava entrambi a scuola, sedeva solo con lo sguardo fisso davanti a sé; e di quello stesso ragazzo di origine afghana, di nome Amin, che nel corso degli anni ha trovato di raccontare all’amico la sua storia. Flee è un documentario d’animazione, genere oggi molto frequentato, che usa il tratto a disegno per mettere una distanza tra l’obiettivo della macchina da presa e l’intimità del protagonista. Rasmussen lavora in maniera semplice ed elementare, come in fondo dimostra anche l’ultima inquadratura del film, che trova il fotorealismo nel momento in cui si congeda dallo stesso Amin. Costretto ad abbandonare il suo paese da ragazzino, Amin ha perduto l’idea di casa, di protezione, di sicurezza… L’animazione diventa così una fase di passaggio, la strada necessaria da percorrere – dopo tutte le miglia consumate, dopo tutte le partenze e i ritorni – per arrivare finalmente nella propria casa. Recensione ❯
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Giornalismo serrato, in tempo reale. Un documento destinato a diventare riferimento per altri film a venire. Documentario, USA2022. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Alexei Navalny ripercorre la storia del suo avvelenamento in Russia. Espandi ▽
Agosto 2020. Dopo una trasferta in Siberia “per fare un bel film sulla corruzione locale”, Alexei Navalny, avvocato russo fondatore del movimento Russia del futuro e della Fondazione anti corruzione, aperto oppositore di Putin, si sente male mentre è sul volo con cui da Tomsk sta rientrando a Mosca. Qualche giorno poco emerge la causa: avvelenamento da Novichok, agente nervino, in uso nell’esercito russo. Approfittando della riabilitazione di Navalny in un paesino della Foresta nera, il regista Daniel Roher coglie l’occasione di intervistarlo. Apologia di un self made man, testimone di Chernobyl, eroe fin troppo solitario (lo suggerisce la sequenza nella neve, ripresa dall’alto), instant movie, inchiesta collaborativa, Navalny è documento destinato a diventare punto di riferimento per altri film a venire. Recensione ❯
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Con un gioco di analogie mai meccanico, Guzmàn scorge nella memoria l'arma di difesa verso l'oblio e l'anima stessa del suo film. Documentario, Francia, Germania, Cile, Spagna, USA2010. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film di dolore e poesia che tocca i valori fondanti dell'umanità. Espandi ▽
Nel deserto di Atacama, in Cile, è più facile vedere le stelle per via di una quasi totale assenza di umidità che assicura il cielo più terso della Terra. Alcuni osservatori astronomici puntano da lì il loro sguardo per questo motivo. Nel deserto di Atacama, poi, gli archeologi rinvengono mummie precolombiane perfettamente conservate, iscrizioni, resti della passata civiltà. Sempre ad Atacama l'orrore della dittatura di Pinochet è ancora ben presente: in quella distesa arida sorsero i campi di prigionia poi smantellati, lì ci sono ancora i resti delle vittime del regime a cui donne pietose vogliono riuscire a dare degna sepoltura. Fosse anche l'ultima cosa da fare nella vita. Recensione ❯
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L'attrice norvegese Gorild Mauseth affronta il compito quasi impossibile di interpretare Anna Karenina in una lingua che non ha mai parlato nel paese d'origine dell'autore. Espandi ▽
Gørild Mauseth, grande attrice norvegese, non ha mai recitato in russo, ma decide di accettare la sfida di interpretare Anna Karenina a Vladivostok. Parte così per un viaggio in treno attraverso la Russia, sulle tracce di Anna, della sua terra, della sua storia e della sua lingua, in numerose tappe che la arricchiranno di incontri e di splendidi scenari. Mentre cerca l'Anna di Tolstoj, però, si rende conto che sta cercando la "sua" Anna, e in definitiva se stessa. Recensione ❯
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Ironia, ritmo, molta musica, backstage: una sintesi dinamica e non lineare di una regnante eccezionale. Documentario, Gran Bretagna2022. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ritratto celebrativo e irriverente della regina Elisabetta, donna icona del nostro secolo, nell'anno del suo Giubileo. Espandi ▽
Elisabetta II è la regnante più longeva e che è stata più tempo in carica alla monarchia inglese di tutti i tempi. È anche il capo di Stato donna più in carica della storia. A livello simbolico rappresenta molto altro: madre di più nazioni, incarnazione della corona, l'impero coloniale, quintessenza del protocollo formale e della ragione di Stato. Icona pop, dalle serigrafie di Warhol alle tazze da tè.
Il movimento oscillante, non lineare, che in assenza di didascalie e presenza moderata di voce over guida il montaggio, è il più evidente dei molti valori estetici di un eccellente lavoro di squadra in tutti i settori, e il fattore che permette di apprezzare meglio il transito più o meno glorioso dei Windsor.
Film che va gustato al massimo della dimensione e del volume, di cui vanno riconosciute intelligenza e originalità del filo narrativo. Un modello di scrittura e di impiego d'archivio per ogni aspirante filmmaker. Recensione ❯
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Frankenstein incontra Jurassic Park in un film che mette insieme panorami stupefacenti e contesti inediti. Documentario, Svizzera2018. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film sui segreti e i misteri della natura e un fondamentale sguardo sulla creazione e il ruolo dell'uomo in essa. Espandi ▽
Mare Artico, Isole della Nuova Siberia: una spedizione di soli uomini in arrivo dal Nord della Sasha-Jakuzia si accampa su quella terraferma affascinante e disabitata. Sono cacciatori in cerca delle preziose zanne di mammut da vendere a mille dollari al chilo ai mercanti di avorio cinesi. Nel gruppo, la macchina da presa segue prevalentemente tre personaggi: Peter, cacciatore di zanne, testimone consapevole dell’avidità umana; suo fratello Semyon, direttore del Mammut Museum aperto nel 1991 a Yakutsk, in Siberia, alla ricerca di un esemplare di quella specie estinta che sia conservato così perfettamente da permettere di ricrearne uno in laboratorio. E infine Spira, padre di famiglia che affida a quell’attività la sopravvivenza della propria famiglia. Del resto, se già la scienza è in grado di dare vita a incroci di specie animali (come il “geep”, incrocio tra capra e pecora), perché non tentare? Nel 2013, ci riporta Frei, il ritrovamento è effettivamente avvenuto, e dal cadavere del mammut era addirittura scaturito del sangue, immediatamente salvato in provetta per tentare la clonazione. Recensione ❯
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Una miniera di documenti per celebrare una grandissima artista che ha vissuto d'arte e d'amore. Documentario, Francia2017. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario dedicato a Maria Callas, raccontata attraverso numerosi materiali d'archivio e le interviste a chi l'ha conosciuta. Espandi ▽
Violetta, Medea, Aida, Tosca: Maria Callas è stata tutte, è stata tutto e ben altro ancora. Da principio fu il mistero di una voce. Una voce che oggi è una referenza assoluta e che si racconta nel documentario di Tom Volf, una miniera di documenti che celebra un'artista che ha vissuto d'arte e d’amore. Diva assoluta e inaccessibile fino alla sua morte, dalla sua voce ascoltiamo il racconto di un'altra Maria: più intima, tormentata, in lotta perenne con se stessa. Volf non è interessato al personaggio mondano, ma vede lucidamente la prima donna,
l'artista moderna che si costruiva sotto gli occhi del pubblico. Culto che non smette di crescere, la Callas ha rivoluzionato l’opera, soffiando sul mondo del melodramma un alito rivoluzionario di cui avvertiamo ancora gli effetti. Recensione ❯
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