Anno | 2022 |
Genere | Documentario, |
Produzione | USA |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Daniel Roher |
Uscita | martedì 10 maggio 2022 |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,53 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 6 maggio 2022
Alexei Navalny ripercorre la storia del suo avvelenamento in Russia. Ha vinto un premio ai Premi Oscar, ha vinto un premio ai BAFTA, Il film è stato premiato a Sundance, ha ottenuto 1 candidatura a Directors Guild, ha vinto un premio ai Producers Guild, In Italia al Box Office Navalny ha incassato 15,7 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Agosto 2020. Dopo una trasferta in Siberia "per fare un bel film sulla corruzione locale", Alexei Navalny, avvocato russo fondatore del movimento Russia del futuro e della Fondazione anti corruzione, aperto oppositore di Putin, si sente male mentre è sul volo con cui da Tomsk sta rientrando a Mosca. Dopo un atterraggio di emergenza viene ricoverato nell'ospedale di Omsk ed entra in coma mentre i medici locali negano l'azione di sostanze tossiche. Il giorno successivo, a seguito dell'intervento di Angela Merkel, è trasferito d'urgenza in aereo a Berlino, sorvegliato dalla famiglia e dallo staff. La notizia rievoca immediatamente per analogia il tentato avvelenamento, nel 2018, di Sergej Skripal, ex agente dei servizi segreti russi. La causa si rivela la medesima: il Novichok, agente nervino, in uso nell'esercito russo.
Approfittando della riabilitazione di Navalny in un paesino della Foresta nera, il regista Daniel Roher coglie l'occasione di intervistarlo. Per far luce sull'accaduto intanto si attivano gli investigatori di Bellingcat, "i professionisti più innovativi al mondo di intelligence open source e giornalismo on line", nell'autodefinizione di questo network investigativo. Li affianca lo staff della comunicazione del politico, che ha eloquenza, maneggia da esperto i social e non ha timidezze rispetto a nessun obiettivo fotografico. Prende così il via un'indagine serrata e filmata in tempo reale, nel suo svolgersi, con tanto di scoop esplosivo, talmente assurdo da non sembrare credibile. Il "live thriller" culmina nel ritorno in patria, il 17 gennaio 2021. Annunciato e perciò tempestivamente seguito dal suo arresto all'aeroporto.
Ci sono film che richiedono anni di preparazione e altri che vengono pensati e realizzati in tempi estremamente più rapidi, nonostante l'alto livello di complessità, tecnico logistica e tematica. Presentato in anteprima al Sundance 2022, Navalny appartiene a questa seconda tipologia.
Contiene una quantità consistente di informazioni su metodi investigativi e strategie comunicative. Il canadese Daniel Roher (Once Were Brothers: Robbie Robertson and The Band), la cui voce arriva dal fuori campo nelle parti di interviste a tavolino, ha avuto l'appoggio produttivo della CNN (Clarissa Ward, prima inviata internazionale del network, ha, anche nel film, l'onore della "rivelazione" al mondo), oltre che dei collaboratori stretti, della famiglia del protagonista e del giornalista bulgaro Christo Grozen, capo investigatore di Bellingcat.
Ma ha anche dovuto maneggiare una personalità forte e istrionica, perfettamente consapevole delle proprie doti retoriche. La sua difficoltà è nel mantenere distanza dal proprio oggetto, autonomia di giudizio e neutralità rispetto alla temperatura dei fatti ripresi: uno su tutti, la clamorosa sequenza della verifica telefonica nella quale il dissidente usa le informazioni in suo possesso come leva per incastrare chi ha (maldestramente) tentato di ucciderlo.
Da capro espiatorio del sistema a cui si oppone e che vuole rovesciare, Navalny è l'emblema della mediatizzazione della politica, della polarizzazione dello scontro, e la prova vivente dello scarto tra due ere differenti di intelligence. Un capo carismatico (al momento dell'uscita del film, ancora in carcere) di cui il film dice poco in termini di passato politico, conquista del consenso e programma, ma molto della sua determinazione a pagare un prezzo altissimo pur di farsi simbolo della lotta al regime.
Apologia di un self made man, testimone di Chernobyl, eroe fin troppo solitario (lo suggerisce la sequenza nella neve, ripresa dall'alto), instant movie, inchiesta collaborativa, Navalny è documento destinato a diventare punto di riferimento per altri film a venire. Non solo per l'estratto in cui Putin, nella sua conferenza stampa annuale, lo sminuisce evitando di nominarlo. Ma anche per l'assertività pop dell'appello finale, affidato al film come uno scaramantico testamento, prima di rientrare a Mosca. "Non è permesso arrendersi. Siamo una potenza enorme che è stata oppressa da questi idioti. Non sappiamo neanche quanto siamo forti. L'unica cosa necessaria per il trionfo del male è che i buoni non facciano niente. Quindi, non siate passivi".
NAVALNY disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€14,99 | – | |||
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Nella prima parte si presenta il protagonista con una bella libertà (non si tace il suo passato di estrema destra), mentre nella seconda si affronta la tensione con Putin come se fosse un thriller politico. L'avvelenamento tramite l'agente chimico Novichok viene raccontato con un conto alla rovescia dal ritmo serrato, per poi aggiungere anche del tragicomico umorismo come nella scena in cui Navalny [...] Vai alla recensione »
Aleksej Navalny è un uomo politico russo che sta sacrificando il suo esistere per una causa più alta. Leader di uno dei partiti di opposizione, impegnato strenuamente nella lotta contro la corruzione, è stato capace di fare accordi anche con la destra estrema (i neonazisti) pur di abbattere il sistema di potere messo in piedi da Putin. Il 20 agosto del 2020 Navalny ha subito un tentativo di avvelenamento: [...] Vai alla recensione »
Un atto di terrorismo di Stato in diretta. Il documentario di Daniel Roher - "Navalny" - dedicato al più acerrimo oppositore di Putin, sorprende per la sua istantaneità, per il suo essere qui e ora. Un'opera per certi aspetti sconvolgente: "how bizarre" - come canta ad un certo punto del film l'avvocato russo, fondatore del movimento anticorruzione che lo ha portato, negli anni, a diventare il nemico [...] Vai alla recensione »
Alexei Navalny è forse il più noto tra gli oppositori di Putin. Leader del partito Russia del futuro, nazionalista discusso per le posizioni xenofobe e la vicinanza a gruppi di estrema destra, ha insistito molto sugli elementi di corruzione del regime putiniano, con un uso efficacissimo dei media. Il documentario ne è una conferma: lo segue dal 2019, quando viene aggredito da sicari che lo colpiscono [...] Vai alla recensione »
Il cinema si ispira alla realtà? In effetti ci sono vicende della cronaca quotidiana che hanno più colpi di scena di un film di spionaggio. La vicenda di Alexei Navalny, leader dell'opposizione russa contro il governo di Putin, sembra ricopiata da un romanzo di Ian Fleming. Il politico, di ritorno da una campagna anti corruzione in Siberia, si sente male in aereo per un sospetto avvelenamento da Novichok, [...] Vai alla recensione »