piernelweb
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mercoledì 24 gennaio 2007
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dead grizzly walking
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La natura come via di salvezza, o semplicemente il miglior posto dove morire. Questo in sintesi il pensiero dell'americano Tim Treadwell che si tira fuori da una gioventù difficile segnata dalla dipendenza all'alcool e alle droghe isolandosi nell'Alaska dei Grizzly. La sua ammirazione per questi animali cresce spasmodica attraverso 13 estati trascorse in completo isolamento nel bel mezzo dei loro territori, a stretto contatto ravvicinato, infrangendo ogni regola di sicurezza. E via via alienandosi dalla realtà Treadwell, in compagnia di una telecamera confessa la sua follia: "voglio essere come loro, preferisco stare con loro che con gli uomini, se morirò quì sarà perchè l'ho voluto io". Herzog attingendo dal materiale personale di Treadwell, arrichito dalle testimonianze di famigliari e conoscenti, ci racconta il delirio esistenziale del personaggio, scandagliandone le autoconfessioni e i viscerali convincimenti.
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La natura come via di salvezza, o semplicemente il miglior posto dove morire. Questo in sintesi il pensiero dell'americano Tim Treadwell che si tira fuori da una gioventù difficile segnata dalla dipendenza all'alcool e alle droghe isolandosi nell'Alaska dei Grizzly. La sua ammirazione per questi animali cresce spasmodica attraverso 13 estati trascorse in completo isolamento nel bel mezzo dei loro territori, a stretto contatto ravvicinato, infrangendo ogni regola di sicurezza. E via via alienandosi dalla realtà Treadwell, in compagnia di una telecamera confessa la sua follia: "voglio essere come loro, preferisco stare con loro che con gli uomini, se morirò quì sarà perchè l'ho voluto io". Herzog attingendo dal materiale personale di Treadwell, arrichito dalle testimonianze di famigliari e conoscenti, ci racconta il delirio esistenziale del personaggio, scandagliandone le autoconfessioni e i viscerali convincimenti. Viene evitata però ogni celebrazione: Herzog dà spazio alle critiche, contrappone la sua visione della natura selvaggia, ricostruisce lucidamentela tragedia senza enfatizzazioni. Non mancano come sottolinea lo stesso Enrico Ghezzi (nello speciale al film allegato al DVD), alcuni passaggi da fiction (in particolare nelle interviste agli amici) ma il rigore e lo spessore della pellicola sono davvero notevoli.
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clint
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domenica 24 agosto 2008
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più che un documentario.
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Non un documentario,ma un film sconvolgente sull'indifferenza della natura per l'uomo.Herzog,trova in Treadwell pane per i suoi denti,novello "Fitzcarraldo"o più precisamente Klaus Kinski(di cui il regista sembra fare una lievissima allusione):genio per alcuni,pazzo che se l'è cercata per altri.In fondo tutte e due le cose asssieme:ex alcolista e drogato,bugiardo e aspirante surfista dal falso accento ridicolo(diceva che essere gay gli avrebbe reso la vita meno difficile)poi difensore degli orsi in nome di una causa tutta sua.E regista di immagini impressionanti,non solo riguardo ai suoi "protetti",ma anche per la cattura di quell'imprevisto che differenzia la realtà dal cinema,come la volpe che entra in campo all'improvviso,o l'orso che disturba i suoi monologhi.
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Non un documentario,ma un film sconvolgente sull'indifferenza della natura per l'uomo.Herzog,trova in Treadwell pane per i suoi denti,novello "Fitzcarraldo"o più precisamente Klaus Kinski(di cui il regista sembra fare una lievissima allusione):genio per alcuni,pazzo che se l'è cercata per altri.In fondo tutte e due le cose asssieme:ex alcolista e drogato,bugiardo e aspirante surfista dal falso accento ridicolo(diceva che essere gay gli avrebbe reso la vita meno difficile)poi difensore degli orsi in nome di una causa tutta sua.E regista di immagini impressionanti,non solo riguardo ai suoi "protetti",ma anche per la cattura di quell'imprevisto che differenzia la realtà dal cinema,come la volpe che entra in campo all'improvviso,o l'orso che disturba i suoi monologhi.Da tutto questo riesce a trapelare una commozione profonda,nonchè ammirazione per tale presa di posizione,ma anche la consapevolezza che si paga un prezzo alto quando si superano certi limiti.Unica delusione:la scena in cui Herzog ascolta senza farcele sentire le urla di Treadwell e della fidanzata sbranati dall'orso.Si fa riprendere di spalle,inquadrando il viso dell'amica ed ex collega del protagonista, Jewel,a cui poi consiglia di distruggere la registrazione che lei possiede ma non ha mai ascoltato.A differenza di quello che molti hanno detto o scritto,io non ho provato alcuna emozione.Sarebbe stato decisamente meglio se si fosse fatto riprendere di fronte.Molto più terribile è la descrizione che ne da il coroner che sembra squilibrato.Il film resta comunque un capolavoro,all'altezza delle migliori opere del regista,ma per un apprezzamento migliore e mia opinione che lo spettatore debbe essere già iniziato alla sua filmografia passata.
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chiaravm
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lunedì 5 marzo 2007
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alaska, ultima frontiera
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L'Alaska di Herzog è quella dei nostri cuori, ultima frontiera da sfidare in cerca di qualcosa che giustifichi la nostra stessa esistenza.
In fuga da un mondo troppo complesso e denso di delusioni, a capofitto verso un'illusione che si rivelerà mortale, Tim Treadwell insegue se stesso rovesciando il mito del Buon Selvaggio sugli orsi grizzly dell'estremo settentrione americano. Finirà in tragedia.
Film commovente come pochi altri in queste ultime stagioni, sapientemente dosato tra riprese originali realizzate dal protagonista e interviste successive, The Grizzly Man colpisce nel segno, demolendo l'idea idillica di una natura benevola e, al tempo stesso, quella di una società umana capace di minore ferocia.
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L'Alaska di Herzog è quella dei nostri cuori, ultima frontiera da sfidare in cerca di qualcosa che giustifichi la nostra stessa esistenza.
In fuga da un mondo troppo complesso e denso di delusioni, a capofitto verso un'illusione che si rivelerà mortale, Tim Treadwell insegue se stesso rovesciando il mito del Buon Selvaggio sugli orsi grizzly dell'estremo settentrione americano. Finirà in tragedia.
Film commovente come pochi altri in queste ultime stagioni, sapientemente dosato tra riprese originali realizzate dal protagonista e interviste successive, The Grizzly Man colpisce nel segno, demolendo l'idea idillica di una natura benevola e, al tempo stesso, quella di una società umana capace di minore ferocia.
Nel mondo degli uomini come in quello animale, l'unica fuga possibile è inevitabilmente quella verso la morte.
Da vedere.
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fedeleto
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lunedì 12 dicembre 2011
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grizzly treadwell
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la storia di Timothy Treadwell e' probabilmente bizzarra ed incredibile ,straordinaria ,ma inevitabilmente tragica .Nel 2003 ,quest'uomo veniva uccisa da un orso grizzly insieme alla sua compagna ,ma la cosa piu' assurda e' che quest'uomo dedico' 15 anni della sua vita a proteggere questi orsi ,vivendo con loro e difendendoli con ogni mezzo .Herzog (aguirre fitzcarraldo,apocalisse nel deserto)raccoglie il materiale girato da treadwell e ne realizza uno splendido documentario ,dove si puo' vedere l'amore viscerale di quest'uomo per questi orsi imponenti,e la sua persona in vari momenti (dalla giocosita' alla tristezza),quello che ne emerge anche attraverso le testimonianze di persone che lo hanno conosciuto e' un quadro eterogeneo .
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la storia di Timothy Treadwell e' probabilmente bizzarra ed incredibile ,straordinaria ,ma inevitabilmente tragica .Nel 2003 ,quest'uomo veniva uccisa da un orso grizzly insieme alla sua compagna ,ma la cosa piu' assurda e' che quest'uomo dedico' 15 anni della sua vita a proteggere questi orsi ,vivendo con loro e difendendoli con ogni mezzo .Herzog (aguirre fitzcarraldo,apocalisse nel deserto)raccoglie il materiale girato da treadwell e ne realizza uno splendido documentario ,dove si puo' vedere l'amore viscerale di quest'uomo per questi orsi imponenti,e la sua persona in vari momenti (dalla giocosita' alla tristezza),quello che ne emerge anche attraverso le testimonianze di persone che lo hanno conosciuto e' un quadro eterogeneo .ove l'ultima opinione spetta allo spettatore .Il tema centrale e' la natura e l'uomo che la sfida.Timothy a suo modo era una sorta di aguirre ,destinato ad un finale tragico ,ma una cosa e' certa il suo impegno ed il suo sforzo rimarra' nei cuori di coloro che come lui hanno dei sogni e desideri che portano avanti fino alla fine .Il miglior documentario dell'anno e pluripremiato e apprezzato ,in assoluto uno die piu' bei documentari di Werner Herzog.
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jacopo b98
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domenica 28 settembre 2014
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uno sconvolgente capolavoro
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È la storia di Timothy Treadwell (1957-2003) che per ben tredici anni, dal 1990 al 2003, trascorse le sue estati in Alaska a stretto contatto con gli orsi grizzly, dal 2000 al 2003 portò con sé anche una videocamera e realizzò oltre 100 ore di filmati. Il 5 ottobre 2003 venne sbranato da uno dei “suoi” orsi insieme alla fidanzata Amie Huguenard. Il regista Werner Herzog con Grizzly Man ha realizzato un capolavoro assoluto, uno dei suoi film più riusciti e senz’alcun dubbio il più grande documentario della storia del cinema. Il 70% dei 103 minuti di durata è composto da filmati originali ripresi dallo stesso Treadwell, la restante parte da interviste a famigliari e amici dell’uomo.
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È la storia di Timothy Treadwell (1957-2003) che per ben tredici anni, dal 1990 al 2003, trascorse le sue estati in Alaska a stretto contatto con gli orsi grizzly, dal 2000 al 2003 portò con sé anche una videocamera e realizzò oltre 100 ore di filmati. Il 5 ottobre 2003 venne sbranato da uno dei “suoi” orsi insieme alla fidanzata Amie Huguenard. Il regista Werner Herzog con Grizzly Man ha realizzato un capolavoro assoluto, uno dei suoi film più riusciti e senz’alcun dubbio il più grande documentario della storia del cinema. Il 70% dei 103 minuti di durata è composto da filmati originali ripresi dallo stesso Treadwell, la restante parte da interviste a famigliari e amici dell’uomo. Il regista ricostruisce un ritratto complesso e approfondito di una figura controversa, infatti negli ultimi anni Treadwell era diventato una vera celebrità in America. Herzog commenta la sua vita, i suoi filmati (elogiandoli per la capacità di cogliere momenti di straordinario realismo, che al cinema neanche si sognano), e soprattutto il significato della sua folle scelta: dapprima attore fallito, poi drogato e alcolista, e infine “difensore” degli orsi. È il tentativo di un uomo di farsi accettare dagli animali, non solo, di diventare uno di loro, Treadwell vuole essere un orso, vuole vivere come loro. E buffamente è lui stesso a dirlo: “Prima non avevo una vita, adesso sì”, “Io sono pronto a morire per questi animali, morirò per loro, morirò per loro!”. E il tentativo di unirsi alla natura, di diventare parte di essa è drammaticamente troncato dalla morte di Treadwell, fra l’altro ripresa dalla sua telecamera (a cui in realtà l’uomo aveva dimenticato di togliere il tappo, quindi si sente solo l’audio). E mentre Herzog ascolta girato di spalle (senza farceli sentire) i lamenti e le urla di Treadwell e della Huguenard (poi consigliando a colei che li conserva di distruggerli) riesce a trasmettere un orrore, un’angoscia terrificanti, per una natura impassibile, crudele, violenta, selvaggia. E quella di Herzog è una condanna rispettosa della follia dell’uomo, che pensa di poter addomesticare ogni cosa, ritenendo che la natura sia ordine, invece di caos e rabbia. Un capolavoro assoluto, ma da guardare con cautela e preparazione psicologica.
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tarantinofan96
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venerdì 24 aprile 2015
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grizzly man
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GRIZZLY MAN è un documentario di Werner Herzog che racconta l'esperienza di Timothy Treadwell, un ecologista che ha studiato la vita degli orsi bruni in Alaska fino a quando è rimasto ucciso da uno di questi nel 2003 insieme alla sua ragazza.
Il film alterna le riprese e le interviste realizzate da Herzog a familiari e parenti di Timothy con le riprese effettuate dallo stesso Treadwell in Alaska. Herzog commenta le immagini che ci vengono mostrate talvolta anche criticando Tr[+]
GRIZZLY MAN è un documentario di Werner Herzog che racconta l'esperienza di Timothy Treadwell, un ecologista che ha studiato la vita degli orsi bruni in Alaska fino a quando è rimasto ucciso da uno di questi nel 2003 insieme alla sua ragazza.
Il film alterna le riprese e le interviste realizzate da Herzog a familiari e parenti di Timothy con le riprese effettuate dallo stesso Treadwell in Alaska. Herzog commenta le immagini che ci vengono mostrate talvolta anche criticando Treadwell per il suo essere troppo estraneo dal mondo, soprattutto quello animale che lui ama così tanto, quasi ignorandone la vera natura, a volte anche in modo abbastanza infantile.
Tuttavia Herzog ammira il lavoro di Treadwell soprattutto dal punto di vista "cinematografico". Un lavoro che mostra, a detta dello stesso Herzog, come in mezzo alla natura si possano creare riprese che "gli studi di Hollywood si sognerebbero" soprattutto dal punto di vista poetico e grazie anche alla capacità di cogliere l'attimo. L'opera di Treadwell viene descritta come un cinema che prosegue oltre l'inquadratura e che va oltre lo "stop" (ne è una prova la scena con l'orso e la volpe nella foto).
Timothy Treadwell è l'uomo che sta contemporaneamente dietro e davanti alla macchina da presa, colui che è sia attore che regista e Herzog lo mostra nella sua "pazzia" e nel desiderio di realizzare il suo obiettivo, limitandosi a mostrare le azioni di un uomo che, in un modo o nell'altro, "hanno dato un senso alla sua vita e alla sua morte".
Herzog lascia giudicare allo spettatore queste stesse azioni e le fa giudicare agli amici, ai parenti ed ai conoscenti durante le interviste contenute nel film. Il lavoro di Herzog è "semplicemente" un racconto della missione che Treadwell si era preposto, usata ancora una volta come analisi dell'introspezione umana e della vita dell'uomo in stretto contato con la natura caotica e malvagia.
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beefheart
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domenica 18 febbraio 2007
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molto bello
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Grizzly Man è un documentario che racconta della triste vicenda di Timothy Treadwell un ecologista-attivista, fondatore del movimento GrizzlyPeople, talmente "innamorato" degli orsi dell'Alaska, al punto di desiderare di viverci insieme, trasformarsi in uno di loro e morire tra loro, lontano dalla realtà di una società che rifiuta e che lo ha rifiutato. Il destino tragico e beffardo ha voluto che Tim venisse ucciso, insieme alla sua ragazza, nonchè aiutante, proprio da uno degli orsi che tanto amava. Herzog non perde l'occasione di riproporre il travagliato rapporto uomo-natura ed in questa occasione lo fa montando i filmati girati dallo stesso Treadwell insieme ad interviste e riflessioni personali.
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Grizzly Man è un documentario che racconta della triste vicenda di Timothy Treadwell un ecologista-attivista, fondatore del movimento GrizzlyPeople, talmente "innamorato" degli orsi dell'Alaska, al punto di desiderare di viverci insieme, trasformarsi in uno di loro e morire tra loro, lontano dalla realtà di una società che rifiuta e che lo ha rifiutato. Il destino tragico e beffardo ha voluto che Tim venisse ucciso, insieme alla sua ragazza, nonchè aiutante, proprio da uno degli orsi che tanto amava. Herzog non perde l'occasione di riproporre il travagliato rapporto uomo-natura ed in questa occasione lo fa montando i filmati girati dallo stesso Treadwell insieme ad interviste e riflessioni personali. Con la sua voce fuoricampo ci racconta Treadwell e la sua storia, soffermandosi a commentare solo gli aspetti registici del lavoro del naturalista, lasciando quelli tragici, umani, morali o spirituali direttamente ai documenti audiovisivi lasciatici dal protagonista: "...nonostante tutto ciò che Timothy poteva scorgere negli occhi di quegli orsi, io, da mero regista, non ci vedevo altro che lo sguardo vuoto di una creatura affamata..." Nonostante il protagonista del film fosse da molti criticato per il suo modo d'agire scriteriato ed inopportuno, Herzog si mantiene imparziale, non giudica. Lo lascia fare allo spettatore. Lascia che a raccontarci le cose siano lo stesso Timothy, le sue amiche volpi, le lande ventilate e selvagge abitate dagli enormi Grizzly. Molto bello.
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stefano capasso
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martedì 8 marzo 2022
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la complessità dell''uomo e della natura
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Werner Herzog in questo suo lavora porta alla luce una storia certamente poco nota, ma che poco a poco grazie alla sapiente narrazione diventa una questione di tutti, ricca com’è di temi. Il protagonista è un ecologista, Timothy Treadwell, che decide ad un certo punto della sua vita di studiare la vita degli orsi Grizzly in Alaska, immaginando di poter egli stesso diventare membro dell’ecosistema che comprende la vita degli animali. Se all’inizio sembra la scelta di uomo poco sano di mente, scopriamo via via la complessità del personaggio, le sue sofferenze e la sua visione del mondo. Herzog ricostruisce gli anni che Tim trascorre con gli orsi e ricostruisce gli ultimi giorni di vita dell’uomo, divorato infine dagli stessi Grizzly, insieme alla sua fidanzata.
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Werner Herzog in questo suo lavora porta alla luce una storia certamente poco nota, ma che poco a poco grazie alla sapiente narrazione diventa una questione di tutti, ricca com’è di temi. Il protagonista è un ecologista, Timothy Treadwell, che decide ad un certo punto della sua vita di studiare la vita degli orsi Grizzly in Alaska, immaginando di poter egli stesso diventare membro dell’ecosistema che comprende la vita degli animali. Se all’inizio sembra la scelta di uomo poco sano di mente, scopriamo via via la complessità del personaggio, le sue sofferenze e la sua visione del mondo. Herzog ricostruisce gli anni che Tim trascorre con gli orsi e ricostruisce gli ultimi giorni di vita dell’uomo, divorato infine dagli stessi Grizzly, insieme alla sua fidanzata. Attraverso la ricostruzione di tantissime ore di video che lo stesso protagonista aveva girato sul campo, interviste ad amici e collaboratori, ricostruiamo infine la complessità del rapporto uomo-natura e la complessità stessa dei rapporti umani con la visione certamente insolita dell’autore.
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