In un'Italia medievale famelica e stracciona Brancaleone, soldato di ventura, vaga al comando di un'armata di velleitari e disperati ancor più malmessi. Espandi ▽
In sella ad un ronzino giallastro, Brancaleone da Norcia, cavaliere fanfarone e dai pochi meriti, guida un'improbabile compagnia di miserabili alla conquista del feudo di Aurocastro nelle Puglie. Sulla strada vivranno mille peripezie, tra una vedova impaziente e una verginella preda dei briganti, si uniranno alla combriccola anche l'ambiguo Teofilatto e un fabbro aspirante suicida. Una volta raggiunta la meta, dopo essere stati quasi impalati dai pirati saraceni, Brancaleone e compagni si vedranno condannati al rogo come usurpatori dal vero signore del feudo, sebbene il tempestivo intervento del monaco Zenone riuscirà a salvare la situazione. Recensione ❯
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Il regista dà un ritratto di Roma e dei suoi rapporti con la città in una sorta di documentario fantastico. Espandi ▽
Il regista dà un ritratto di Roma e dei suoi rapporti con la città in una sorta di documentario fantastico. Così, a scene che ricostruiscono l'arrivo del giovane Fellini nella capitale se ne susseguono altre che illustrano, grottescamente, la Roma di oggi e di ieri. Recensione ❯
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Un dono di gratitudine alla creazione teatrale in tutte le sue forme. Con un vero colpo di genio: il casting di Ficarra e Picone. Commedia, Italia2022. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
1920. L'omaggio per l'ottantesimo genetliaco di Verga è l'occasione per un ritorno in Sicilia di Luigi Pirandello. Espandi ▽
Girgenti, 1920. Nofrio e Bastiano sono becchini, ma anche attori "dilettanti professionisti". L'ottantesimo compleanno di Giovanni Verga riporta Luigi Pirandello alla sua città natale, e la morte della balia del drammaturgo favorisce il suo incontro con i due becchini. Il Maestro è in crisi creativa, e osservando di nascosto le prove della compagnia amatoriale di Nofrio e Bastiano trae ispirazione per uno dei suoi lavori più importanti, "Sei personaggi in cerca d'autore". Ciò che succede sul palco si mescola con ciò che succede dietro le quinte.
Roberto Andò è eccezionale direttore d'orchestra di questa "storia semplice" che non indulge nel melodramma né scollina nella farsa, e trova la sintesi di tutti gli elementi in scena: miseria e nobiltà, storia e Storia, buio e luce, ispirazione e pantomima.
Valentino Picone e soprattutto Salvo Ficarra sono maschere estremamente efficaci nella loro esagerazione drammaturgica, e il loro casting è un vero colpo di genio: due guitti che non distinguono finzione e realtà, e per i quali il confine fra tragico e comico è costantemente superabile. Recensione ❯
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Giovanni, un brav'uomo emigrato in Australia, da molti anni vorrebbe una moglie italiana. Manda in patria un annuncio corredandolo con la foto di un s... Espandi ▽
Amedeo, un brav'uomo emigrato in Australia, da molti anni vorrebbe una moglie italiana. Manda in patria un annuncio corredandolo con la foto di un suo amico molto più prestante di lui. Arriva una ragazza giovane e bellissima, che però è una prostituta. L'incontro fra i due promessi non è dei più felici (Amedeo delude la donna con il suo aspetto, ma è a sua volta non poco scioccato dalla scoperta della professione di lei). Tuttavia alla fine i due si metteranno insieme (lui innamoratissimo, lei meno). Recensione ❯
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A Milano, un giovanotto fa la corte a una ragazza portandola a spasso sull'automobile del padrone, ma per un equivoco i due litigano e lui perde il posto d'autista. Espandi ▽
A Milano, un giovanotto fa la corte a una ragazza portandola a spasso sull'automobile del padrone, ma per un equivoco i due litigano e lui perde il posto d'autista. Più tardi si ritroveranno alla Fiera campionaria e, grazie ai buoni uffici del padre di lei, un tassista, finiranno per sposarsi. Recensione ❯
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Tre amici si conoscono in montagna facendo i partigiani e affrontano il dopoguerra pieni di energia e di idee. Espandi ▽
Nella storia di tre amici, trent'anni di storia italiana. Si conoscono in montagna facendo i partigiani e affrontano il dopoguerra pieni di energia e di idee, ma l'infermiere rimane infermiere e il professore meridionale passa da una delusione all'altra. Solo il più smagato dei tre, l'avvocato Gianni, diventa ricco e potente. Quando si incontrano dopo molto tempo, non avrà il coraggio di confessare agli amici il proprio successo, ottenuto grazie a imbrogli, ad affari avventurosi, a un ricco matrimonio. C'eravamo tanto amati non è forse quella "storia italiana" che si ripromettevano gli autori (l'abilissimo regista Scola e gli sceneggiatori Age e Scarpelli), ma nelle due ore di spettacolo riesce a coinvolgere lo spettatore, che si identifica alternativamente con l'uno o l'altro dei protagonisti. Recensione ❯
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Un film solare e scanzonato, calato all'interno di una Roma trasteverina e dialettale: una pietra miliare della commedia all'italiana. Commedia, Italia1956. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Affettuoso ritratto di due bulletti romani, spacconi e attaccabrighe, ma fondamentalmente di buon cuore. Espandi ▽
Due amici, Salvatore e Romolo, bellimbusti e sbruffoni, si lasciano incantare dalla stessa ragazza, ma dopo una divertente serie di equivoci e disavventure, troveranno l'amore sincero nelle rispettive sorelle, graziose e amorevoli. Recensione ❯
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Anno 1791: a bordo di una diligenza di linea che compie il percorso tra Parigi e Verdun si trovano il seduttore Giacomo Casanova, lo scrittore Restif ... Espandi ▽
Anno 1791: a bordo di una diligenza di linea che compie il percorso tra Parigi e Verdun si trovano il seduttore Giacomo Casanova, lo scrittore Restif de la Bretonne, un reduce dalla rivoluzione americana, una misteriosa aristocratica, una cantante italiana e un giovane giacobino. Sulla stessa strada, con poco vantaggio rispetto alla diligenza, stanno viaggiando verso la morte Luigi XVI, Maria Antonietta e i loro figli. Recensione ❯
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Un giovane, terminato il servizio militare, torna nel suo paese d'origine. Si innamora di una brava ragazza, ma ha una numerosa famiglia a carico. Espandi ▽
Siamo in un paesino del Napoletano. Due fidanzati non riescono a sposarsi perché lui non trova lavoro e lei è molto povera. Passato qualche mese, il ragazzo decide di accasarsi ugualmente, rinunciando alla dote della futura moglie e sperando nell'aiuto della Provvidenza, che infatti non tarda a venire: saranno proprio i compaesani commossi ad offrire ai futuri sposi ciò di cui hanno più immediato bisogno. Recensione ❯
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È la medesima storia del precedente film, dalla commedia di Scarpetta. A renderla più vivace è la vena comica di Totò. Espandi ▽
La storia dello squattrinato scrivano Felice Sciosciammocca che, nella Napoli di fine Ottocento, vive alla giornata condividendo la casa con il figlio
Peppiniello, la compagna Luisella e l'amico Pasquale, di professione fotografo ambulante, con la rispettiva moglie Concetta e la figlia Pupella. Recensione ❯
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Sordi sfodera tutto il suo umorismo grottesco in un buon ritratto dell'Italietta anni '60. Commedia, Italia1968. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un giovane dottore è pronto a (quasi) tutto per fare soldi e carriera. Espandi ▽
L'irresistibile carriera di un giovane medico che corteggia la moglie di un collega moribondo ed eredita, dopo il di lui trapasso, un lunghissimo elenco di pazienti mutuati. Sordi sfodera il suo repertorio grottesco in un altro capitolo dell'italica arte dell'arrangiarsi. Si ride amaro. La piaga dell'assistenza sanitaria era già perenne nel '68! Recensione ❯
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Il film ha per protagonisti una coppia di omosessuali - un italiano e un francese - che vivono come marito e moglie e gestiscono a Saint-Tropez un nig... Espandi ▽
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Venuto casualmente in possesso di un cliché rubato, un portiere si mette a fabbricare banconote false con due amici. Suo figlio, finanziere, è sulle t... Espandi ▽
Venuto casualmente in possesso di un cliché rubato, un portiere si mette a fabbricare banconote false con due amici. Suo figlio, finanziere, è sulle tracce di una banda di spacciatori e l'uomo, per non comprometterlo, decide di costituirsi. Scopre però con gioia che l'unico biglietto che lui e i complici hanno speso è quello autentico, servito come modello per gli altri. Recensione ❯
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La notte di capodanno Gioia, una comparsa non più giovanissima, impone la propria compagnia a un amico, attore di quart'ordine, che invece vorrebbe co... Espandi ▽
Nella notte di San Silvestro Gioia Pennicotti (Magnani), che fa la comparsa a Cinecittà dove è chiamata Tortorella, incontra casualmente il vecchio amico Umberto Pennazzuto (Totò) detto Infortunio, ridotto a far da palo al ladro Lello (Gazzara). Per un equivoco Tortorella crede che Lello voglia corteggiarla e finisce in prigione al suo posto. Tratta da due racconti (Le risate di Gioia, Ladri in chiesa) di Alberto Moravia, sceneggiata da Suso Cecchi D'Amico, Age & Scarpelli, è una notturna commedia buffa dai risvolti tristi che contano e pesano più della facciata, appoggiata a due malinconici personaggi di vinti dalla vita cui si aggiunge Lello, diseredato come loro, ma più lucido e ribelle. Recensione ❯
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Un film plasmato di professionalità e di un sentire profondo che si avverte fin dalla scelta del cast. Commedia, Italia, Polonia2021. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia segnata dai conflitti, gli equivoci, i confronti, le voci e i silenzi di una famiglia tanto eccezionale quanto, nel suo intimo, caotica e disfunzionale. Espandi ▽
Dopo aver diretto con successo il testo di Maurizio De Giovanni a teatro, Alessandro Gassmann ne propone ora la versione cinematografica conservandone l'impianto con, in aggiunta non secondaria, la possibilità di utilizzare una scenografia che gli permette di far scoprire a poco a poco quel personaggio fondamentale che è Villa Primic. Sono quelle mura, sono quegli spazi che, non vissuti dal protagonista autoseppellitosi nel suo studio biblioteca, vedremo esistere nel momento in cui stanno per perdere la loro funzione di luoghi in cui lasciare (o non lasciare) traccia del proprio passaggio esistenziale. Perché Valerio può indubbiamente rinviare, con la sua presenza di Nome noto e in buona misura pervasivo, alla figura di papà Vittorio ma il legarlo soltanto a questo riferimento significherebbe depauperare un testo e una messinscena che sanno andare oltre. Gassmann in un'intervista ha affermato di voler fare un "film di una volta": Ben vengano questi film quando sono plasmati non solo di professionalità (e qui ce n'è in abbondanza) ma anche di un sentire profondo che si avverte già dalla scelta e dalla prestazione degli attori. Recensione ❯
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