TROVASTREAMING Tutti i film prodotti in Francia distribuiti da I Wonder Pictures
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Il ritratto di un'adolescenza così com'era 50 anni fa, con tutta la consapevolezza e la tenerezza necessarie. Drammatico, Francia1974. Durata 123 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Daniel è diviso tra Pessac, dove vive con la nonna e Narbonne, dove vive sua madre con la quale non riesce ad avere un bel rapporto. Espandi ▽
Daniel sta entrando nell'adolescenza con tutto il bagaglio di domande e di aspettative che ciò comporta. Questa fase di passaggio ne implica anche un'altra. Il ragazzo deve lasciare l'abitazione della nonna per andare a vivere in un'altra località con la madre e il suo nuovo compagno. Questo non gli renderà le cose più facili ma contribuirà comunque a farlo crescere.
Jean Eustache torna a realizzare un film autobiografico volgendo lo sguardo ad una fase della vita importante per lo sviluppo della personalità. Eustache torna a parlare di sé e di sessualità ma lo fa attraverso la narrazione del suo alter ego Daniel che si trova in quella fase (che tutti hanno attraversato) in cui si cerca di comprendere il proprio ruolo nel mondo mentre si avvertono i primi impulsi che richiedono una gestione se non una soddisfazione.
In un film strutturato 'per sequenze separate da dissolvenze in chiusura Eustache riesce ad offrirci il ritratto di un'adolescenza così com'era 50 anni fa con tutta la consapevolezza, ma anche con tutta la tenerezza necessarie. Recensione ❯
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Un documentario costruito come un thriller investigativo di ottima fattura: informativo, avvincente e coinvolgente. Drammatico, Francia, Lussemburgo2019. Durata 109 Minuti.
Il film indaga sulla corruzione del sistema sanitario in Romania degli ultimi anni, partendo dal terribile incendio nel locale di musica Club Colectiv a Bucarest che, il 30 ottobre 2015, causò, sul posto, 27 morti. Espandi ▽
In seguito al tragico incendio scoppiato in un night club in Romania, alcune persone cominciano a morire negli ospedali in cui erano state ricoverate, sebbene le loro ustioni non fossero gravi. Una squadra di giornalisti investigativi entra in azione, per scoprire l'enorme corruzione del sistema sanitario e di altre istituzioni nazionali. Rintracciando le testimonianze di giornalisti, informatori e funzionari del governo, Colectiv diventa un profondo, inflessibile sguardo sul prezzo della corruzione e della verità. Recensione ❯
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Un film ottimista su una generazione che non si arrende, vero argine contro i parassiti, naturali e sociali. Drammatico, Italia, Francia, Grecia2020. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nica, 21 anni, abbandona gli studi d'agronomia e torna a casa. Lì trova un padre sommerso dai debiti e una terra inquinata. Tutto sembra perduto, ma Nica è una donna forte, e non si arrende facilmente. Espandi ▽
Dopo 3 anni di assenza, Nica, studentessa di agronomia, torna nel suo paese in Puglia. Qui trova una situazione complessa: gli uliveti di proprietà della famiglia sono stati invasi da un parassita, il padre è pronto a qualsiasi compromesso pur di portare a casa soldi, la madre versa in una sorta di depressione a causa della mancata apertura di un negozio che avrebbe voluto gestire. Nica però non ha dimenticato i valori che la nonna le ha trasmesso e si impegna, contro tutto e tutti, per trovare una soluzione. Recensione ❯
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Giannoli mette in scena le sue Illusioni perdute facendo esplodere sullo schermo l'incredibile modernità di un classico. Drammatico, Francia2021. Durata 144 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un giovane provinciale deve fare i conti con le sue ambizioni che vede infrangersi contro la spietata società parigina. Espandi ▽
Lucien Chardon, de Rubempré da parte di madre, si sogna scrittore nella campagna di Angoulême. A incoraggiare i suoi versi e la sua ambizione è Madame de Bargeton, sposata a un uomo molto ricco e troppo vecchio per lei. Lui scrive poesie per elle, lei è sedotta dalla poesia. Lo scandalo provocato dalla loro relazione, lo spinge a lasciare la provincia per Parigi e la fama letteraria. Ma la capitale non fa sconti a Lucien, che passa dalle braccia di Madame de Bargeton a quelle di Coralie, attrice plebea a cui si consacra. A cambiargli la vita sarà l'incontro con Étienne Lousteau, redattore corrotto e corruttore di una piccola gazzetta di successo, che lo inizia al mestiere: fare il bello e il cattivo tempo sul mondo del teatro e dell'editoria. Fresco nel suo stupore, Lucien impara presto 'la commedia umana' e supera il maestro in perfidia. A colpi di penna abbatte l'aristocrazia che lo ha rifiutato e gli nega il titolo nobiliare che vorrebbe dannatamente riprendersi. A sue spese imparerà che tutto si compra e tutto si vende, la letteratura come la stampa, la politica come i sentimenti, la reputazione come l'anima. Recensione ❯
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Amori, tradimenti, libertà sessuale e soprattutto esistenziale. Tra sogno ed uso del tempo reale, uno dei film più sperimentali e letterari di Jean Eustache. Espandi ▽
Alexandre vive la maggior parte del tempo affondato nel letto. Senza lavoro e senza soldi, dorme da Marie ma prova a riconquistare Gilberte, la donna che ama e che lo respinge. Tra un café e una chambre de bonne seduce Veronika, una giovane infermiera disponibile al sesso e all'amore. Sul fondo dell'ebrezza e di lunghe notti di confessioni liquide, le dissertazioni amorose prendono un accento greve. Qualcuno tiene il muso, qualcuna ascolta, qualcuna vomita il diritto di contraddirsi e di andarsene. Poi tutto ricomincia su una vecchia canzone, perché a Parigi "les amants s'aiment à leur façon...".
Si dica senza indugio, La maman et la putain è il film più bello del mondo. Quello che ci ha insegnato a fare e a disfare il letto, ad ascoltare le donne, a vomitare con classe, a fischiettare Fréhel prima del caffè, a camminare in città e a sedurre al primo appuntamento, parlando troppo o stando in silenzio.
Come nessuno, il film fiume di Eustache mette in scena il disincanto degli orfani del '68, spettri che si sfiorano senza scaldarsi, cercando rifugio in un'erranza parigina piena di insolenza o in certe ore pallide della notte, tra le lenzuola sgualcite di Jean-Pierre Léaud o nella fibra letteraria dei loro monologhi. Recensione ❯
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Nicolas incontra i suoi creatori: una storia animata di amicizia raccontata con grazia e tenerezza. Animazione, Francia2022. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
I creatori del Piccola Nicolas incontrano il loro personaggio e gli racconteranno la loro amicizia. Espandi ▽
È la fine degli anni '50. Lo scrittore René Goscinny e l'illustratore Jean-Jacques Sempé creano insieme il personaggio del piccolo Nicolas, che diventerà il protagonista di una lunga serie di avventure a fumetti ed entrerà nel cuore dei bambini di tutto il mondo, soprattutto quelli francesi, per cui Nicolas è un vero e proprio compagno di giochi. La caratteristica di queste storie è il modo in cui gli autori si immedesimano totalmente con il loro eroe pensando come fa un bambino della sua età, con la capacità unica di rievocare l'universo infantile senza giudicarlo. Ne Le petit Nicolas però è il protagonista ad entrare nel mondo dei suoi inventori, interagendo con loro e dandoci modo di conoscerli meglio per capire qual era il loro rapporto e quali ricordi del duo sono confluiti nella sua creazione.
Dopo i due deliziosi film firmati da Laurent Tirard e interpretati da Valérie Lemercier e Kad Merad, Le petit Nicolas torna alle origini con un film di pura animazione che riprende il tratto caratteristico delle storie a fumetti che hanno incantato generazioni di bambini.
Il film è virtualmente dedicato a coloro che hanno scelto una vita creativa che consente loro di reinventarsi e di non abbandonare il proprio fanciullo interiore, ed è indicato sia per i più piccoli che per gli adulti, che coglieranno i molti riferimenti all'epoca e al luogo in cui è ambientata la storia, provando una forte nostalgia per la Parigi del mito. Recensione ❯
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un'ode esilarante all'idiozia che celebra l'irrazionale e disegna una Francia senza senso. Commedia, Francia2020. Durata 77 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Due amici decidono di lavorare con una mosca addomesticata. Espandi ▽
Jean-Gab e Manu sono amici per sempre e scemi da sempre. In missione per conto di un misterioso cliente, devono consegnare una valigetta in cambio di una banconota da cinquecento euro. Rubata una vecchia auto per la trasferta, trovano nel cofano una mosca gigante e decidono di addestrarla al furto. Insieme cullano il sogno di diventare ricchi ma la strada è lunga e l'imprevisto dietro l'angolo. Recensione ❯
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La straordinaria storia di un uomo, Amin, che decide di rivelare per la prima volta un doloroso segreto nascosto per oltre vent'anni. Espandi ▽
Flee è la storia di un incontro: del regista Jonas Poher Rasmussen con quello strano ragazzo che, sul treno che portava entrambi a scuola, sedeva solo con lo sguardo fisso davanti a sé; e di quello stesso ragazzo di origine afghana, di nome Amin, che nel corso degli anni ha trovato di raccontare all’amico la sua storia. Flee è un documentario d’animazione, genere oggi molto frequentato, che usa il tratto a disegno per mettere una distanza tra l’obiettivo della macchina da presa e l’intimità del protagonista. Rasmussen lavora in maniera semplice ed elementare, come in fondo dimostra anche l’ultima inquadratura del film, che trova il fotorealismo nel momento in cui si congeda dallo stesso Amin. Costretto ad abbandonare il suo paese da ragazzino, Amin ha perduto l’idea di casa, di protezione, di sicurezza… L’animazione diventa così una fase di passaggio, la strada necessaria da percorrere – dopo tutte le miglia consumate, dopo tutte le partenze e i ritorni – per arrivare finalmente nella propria casa. Recensione ❯
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Con un gioco di analogie mai meccanico, Guzmàn scorge nella memoria l'arma di difesa verso l'oblio e l'anima stessa del suo film. Documentario, Francia, Germania, Cile, Spagna, USA2010. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film di dolore e poesia che tocca i valori fondanti dell'umanità. Espandi ▽
Nel deserto di Atacama, in Cile, è più facile vedere le stelle per via di una quasi totale assenza di umidità che assicura il cielo più terso della Terra. Alcuni osservatori astronomici puntano da lì il loro sguardo per questo motivo. Nel deserto di Atacama, poi, gli archeologi rinvengono mummie precolombiane perfettamente conservate, iscrizioni, resti della passata civiltà. Sempre ad Atacama l'orrore della dittatura di Pinochet è ancora ben presente: in quella distesa arida sorsero i campi di prigionia poi smantellati, lì ci sono ancora i resti delle vittime del regime a cui donne pietose vogliono riuscire a dare degna sepoltura. Fosse anche l'ultima cosa da fare nella vita. Recensione ❯
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Divertente, appassionato, profondo, un film vicino all'arte di arrangiarsi della commedia all'italiana. Commedia, Francia2023. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di due amici incorreggibili, Albert e Bruno: uno vive di espedienti e l'altro ha una vita privata disastrosa. Espandi ▽
I destini di Bruno e Albert s'incrociano casualmente. Entrambi hanno una cosa in comune: sono indebitati fino al collo e la loro vita personale è alla deriva. Si illudono che il loro debito possa essere estinto dalla Banca di Francia con l'intervento di Henri Tomasi che fa parte di un'associazione specializzata nel sovraindebitamento. Nel frattempo iniziano a frequentare senza convinzione un gruppo di attivisti ecologisti. Tra loro c'è anche Cactus, di cui Albert s'innamora. Ma sia lui che Bruno cercano di approfittare delle loro manifestazioni pubbliche per trarne un profitto personale.
Se tra circa trent'anni si girerà un film ambientato nei giorni d'oggi, viene subito da pensare a Un anno difficile. Perché sa raccontare il presente ma lo mostra anche come testimonianza per il futuro.
Il loro cinema non ha freni, accumula piuttosto che sottrarre, ma ha la stessa urgenza dell'opera di Stéphane Brizé. Per questo l'equilibrio formale apparentemente precario è invece uno dei suoi punti di forza e fanno di Un anno difficile un film divertente, appassionato e profondo. Non perdete i titoli di coda perché ci sono altri passaggi della storia decisivi. Recensione ❯
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Cinema d'invenzione e sentimento che traccia la storia libanese, con una grande Alba Rohrwacher. Drammatico, Francia2020. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'intensa e originale opera prima, selezionata alla Semaine de la Critique di Cannes 2020, che intreccia fiction e stop motion. Espandi ▽
L’ottimo esordio alla regia di Chloé Mazlo è il perfetto amalgama delle sue radici franco-marocchine e della sua esperienza nei corti d’animazione: influssi, tecniche e referenze storico-culturali che si inseguono lievi nel ritratto di un paese e dei suoi decenni più tormentati. Volto principale di un film che in realtà mette in mostra un’attenzione corale per i tanti personaggi che lo attraversano è quello di Alba Rohrwacher, che si conferma l’attrice dal profilo più complesso e interessante del nostro cinema e che spesso negli ultimi anni ha trovato ruoli più consoni al suo talento in giro per l’Europa. Mescolando gli inserti in stop motion, l’animazione e i fondali illustrati, la regista crea un film stravagante ma dallo sguardo diretto e tenero, che non si ripromette di usare le tecniche visive per rivelare, ma semplicemente per illuminare le cose della vita. Recensione ❯
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Un film attento e delicato che si mette a disposizione delle persone più fragili, consentendo loro di raccontarsi. Documentario, Francia, Giappone2023. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario che racconta il grande lavoro di un centro per malattie mentali che galleggia sulla Senna. Espandi ▽
Un documentario che osserva con rispetto le persone fragili consentendo loro di esprimere disagi ed aspettative. Il regista, con una camera che si mette a disposizione di chi parla senza mai cercare la bella inquadratura, consente loro di raccontarsi, di esprimere le proprie insicurezze ma anche il proprio bisogno non solo di essere aiutati ma anche, a volte, di aiutare. A tutti Philibert offre la possibilità di lanciare non proclami ma messaggi dettati dalle singole esperienze di vita e di disagio. Le immagini che aprono questo suo lavoro diventano così emblematiche. Le serrande che al mattino si sollevano in seguito all'arrivo della prima degli operatori sanitari sono analoghe a quelle che le immagini, i corpi, le voci che ci propone si dovrebbero sollevare nelle nostre coscienze di cosiddetti 'normodotati' per permetterci di non appartenere alla schiera di 'quegli altri'. Quelli che in "Non al denaro non all'amore né al cielo" Fabrizio De André fotografava così: "Continuarono gli altri fino a leggermi: matto”. Recensione ❯
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Una messa in scena gioiosa di un cinema che regala un sorriso persistente allo spettatore. Commedia, Francia2019. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Quando un imprenditore gli propone di rivivere un giorno della sua vita, il sessantenne Victor accetta senza ripensamenti: vuole tornare al 16 maggio 1974, il giorno in cui conobbe la donna della sua vita. Espandi ▽
Victor e Marianne sono sposati, ma lui vorrebbe tornare al passato, lei andare avanti. Disegnatore disoccupato e disilluso, Victor è costretto a lasciare il tetto coniugale. L’uomo accetterà l'invito di un’agenzia che offre la possibilità di vivere nell'epoca prediletta e sceglierà di rivivere il suo incontro con Marianne, una sera del ’74 in un café di Lione. Ossessionato dal passaggio del tempo, Bedos torna sui suoi temi prediletti: l'usura dei sentimenti e il rimpianto delle occasioni perdute. E Fanny Ardant e Daniel Auteuil interpretano con smalto questa coppia sull'orlo di una crisi di nervi. Il regista sceglie l'amore che dura e la riconciliazione di una coppia e di un uomo col suo tempo, regalando agli spettatori un sorriso persistente e ricordando che qualche volta i 'bei vecchi tempi' sono adesso. Recensione ❯
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Una magnifica Laure Calamy nei panni di una mamma lavoratrice in perenne corsa contro il tempo. Drammatico, Francia2021. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Determinata a cambiare lavoro, una giovane madre si imbatte in una serie di ostacoli. Espandi ▽
Full Time è una corsa trafelata contro il tempo e il percorso a ostacoli di una mamma single lavoratrice attraverso la contemporaneità. L’eccellente regia di Eric Gravel asseconda il ritmo affrettato e la preoccupazione costante di Julie, facendoci fare il tifo per lei dalla prima all’ultima scena, ma anche ricordandoci quanto tutti noi viviamo di corsa, inseguendo lavori sempre meno pagati e sempre più stressanti. La sceneggiatura, sempre di Gravel, è estremamente precisa e riconoscibile, mai esagerata, mai mesta o strappalacrime, anche se davvero c’è da commuoversi per la lotta impari della sua protagonista. Il cuore pulsante del film è Laure Calamy che dà alla sua Julie pathos e leggerezza, autentica disperazione e altrettanto autentica dolcezza, creando il ritratto assai contemporaneo di una donna capace e piena di risorse costretta a saltare dentro i cerchi infuocati e sempre più ristretti della modernità. Recensione ❯
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Un inno a tutte le forme di spettacolo. Un'esplosione di bellezza da guardare e ascoltare. Drammatico, Musical - Francia, USA2021. Durata 141 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Henry è uno stand-up comedian, Ann è una cantante di fama internazionale. I due sono una coppia perfetta, ma con la nascita della loro figlia Annette, una bimba con un dono unico ed eccezionale, la loro vita cambia. Espandi ▽
Se davvero il cinema sta morendo, divorato da ogni parte dalla proliferazione conquistatrice delle piattaforme, Annette rimanda la sua fine con un ultimo respiro maestoso. Il respiro che Leos Carax chiede allo spettatore di prendere nell’ouverture e poi trattenere il tempo che servirà a cantare la storia d’amore di due esseri folgoranti. Regista e direttore d’orchestra della partitura sinfonica degli Sparks, Carax avvia Annette dalla registrazione della colonna sonora. Nel limbo che interroga le frontiere porose tra finzione e realtà, si trasformano improvvisamente in personaggi. Un accessorio, uno sguardo, una posa e Marion Cotillard diventa Ann Desfranoux, la diva dalle mille vite, Adam Driver ‘cavalca’ senza filtri Henry McHenry, umorista con pulsioni distruttrici. Ma c’è poco da ridere e molto da cantare. Annette è un inno a tutte le forme di spettacolo, dall’opera a Broadway, ma è più precisamente il negativo del musical hollywoodiano, il rovescio di “Cantando sotto la pioggia”, l’altra faccia della luna, il ritratto oscuro dell’industria dello spettacolo coi flash, la caccia mediatica, l’esibizione della star, la spettacolarizzazione oltraggiosa. Recensione ❯
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