Un anno difficile

Film 2023 | Commedia, +13 120 min.

Regia di Olivier Nakache, Eric Toledano. Un film Da vedere 2023 con Pio Marmaï, Jonathan Cohen, Noémie Merlant, Mathieu Amalric, Grégoire Leprince-Ringuet. Cast completo Titolo originale: Une année difficile. Genere Commedia, - Francia, 2023, durata 120 minuti. Uscita cinema giovedì 30 novembre 2023 distribuito da I Wonder Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,39 su 24 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 8 dicembre 2023

La storia di due amici incorreggibili, Albert e Bruno: uno vive di espedienti e l'altro ha una vita privata disastrosa. In Italia al Box Office Un anno difficile ha incassato 138 mila euro .

Consigliato sì!
3,39/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,17
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Divertente, appassionato, profondo, un film vicino all'arte di arrangiarsi della commedia all'italiana.
Recensione di Simone Emiliani
martedì 14 novembre 2023
Recensione di Simone Emiliani
martedì 14 novembre 2023

I destini di Bruno e Albert s'incrociano casualmente. Entrambi hanno una cosa in comune: sono indebitati fino al collo e la loro vita personale è alla deriva. Bruno sta perdendo la casa e la moglie non ne vuole sapere più nulla di lui. Albert vede ogni tanto la sorella ma il marito di lei aspetta la restituzione del prestito. Talvolta recupera degli oggetti sequestrati all'aeroporto che poi cerca di rivendere. Si illudono che il loro debito possa essere estinto dalla Banca di Francia con l'intervento di Henri Tomasi che fa parte di un'associazione specializzata nel sovraindebitamento.

Nel frattempo iniziano a frequentare senza convinzione un gruppo di attivisti ecologisti che, con azioni dimostrative, cercano di fermare il consumismo compulsivo e lanciano l'allarme sul futuro climatico del pianeta che raggiungerà la temperatura di 45° nel 2050. Tra loro c'è anche Cactus, di cui Albert s'innamora. Ma sia lui che Bruno cercano di approfittare delle loro manifestazioni pubbliche per trarne un profitto personale.

Se tra circa trent'anni si girerà un film ambientato nei giorni d'oggi, viene subito da pensare a Un anno difficile. Perché sa raccontare il presente ma lo mostra anche come testimonianza per il futuro.

Perché parla di crisi economica, di emergenza climatica, del fanatismo degli attivisti. Lo fa con uno sguardo duro, impietoso, ma al tempo stesso complice e partecipe trovando il giusto equilibrio tra commedia e dramma che è una delle cifre ricorrenti nel miglior cinema della coppia Nakache-Toledano. Ci sono ancora due personaggi protagonisti come in Quasi amici e The Specials. Fuori dal comune. Inoltre il respiro politico del precedente film dei due registi francesi, che affronta il tema delle associazioni dei bambini che si occupano di autismo, aveva caratterizzato per esempio anche Samba che parla di immigrazione clandestina nella Francia di oggi.

Uno dei momenti più importanti è l'occupazione della pista dell'aeroporto sulle note di "The End" dei The Doors che ha lo stesso impatto di quella in cui gli ambientalisti bloccano il traffico e spargono una vernice rossa su una scalinata. Potrebbero essere anche dei frammenti documentari. Ma al tempo stesso anche alcuni dei passaggi fondamentali di un film girato intorno al 2050 che si svolge nel 2023. Nel corso dei decenni tutto cambia ma niente sembra cambiare.

I discorsi dei Presidenti della Repubblica francesi nel corso degli anni (Holland, Sarkozy, Chirac, Mitterand, Giscard d'Estaing, Pompidou per finire con Macron) che dicono ai cittadini che l'anno appena trascorso è stato difficile o sarà quello che verrà già surriscaldano il clima di una commedia sociale che parte alla grande e trova nei due protagonisti, interpretati efficacemente da Pio Marmaï e Jonathan Coen, i volti giusti per raccontare il presente e che al tempo stesso potrebbero essere gli eredi di quell'arte di arrangiarsi della commedia all'italiana.

I 'nuovi mostri' non sono loro ma le banche e anche gli eco-attivisti di cui fa parte anche Noémie Merlant, che conferma il suo talento e soprattutto la capacità ormai di poter interpretare qualsiasi ruolo. Si, forse da lontano si vede il cinema di Dino Risi in un film che sa essere amaro e spietato (il filmato che smaschera le intenzioni di Albert), combinato con gli slanci di un musical senza tempo, anticipati dal ralenti dell'assalto dei clienti al negozio del centro commerciale in occasione del Black Friday ed esplosi in un finale che diventa una danza libera. Ogni dettaglio però è studiatissimo: dagli oggetti, all'osservazione delle banconote degli euro. In più c'è la scheggia impazzita Mathieu Amalric, soprattutto nei momenti che cerca di entrare al casinò, con una maschera che sembra uscita dai film di Wes Anderson e la gestualità da cinema muto.

Dentro ci sono tantissime idee. Forse troppe, forse no. Ma questo è un elemento ricorrente della filmografia di Nakache e Toledano. Il loro cinema non ha freni, accumula piuttosto che sottrarre, ma ha la stessa urgenza dell'opera di Stéphane Brizé. Per questo l'equilibrio formale apparentemente precario è invece uno dei suoi punti di forza e fanno di Un anno difficile un film divertente, appassionato e profondo. Non perdete i titoli di coda perché ci sono altri passaggi della storia decisivi.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 24 marzo 2024
Eugenio

La coppia di registi Olivier Nakache ed Éric Toledano (già autori di Quasi amici) torna a sfruttare il potere di un duo protagonista per moltiplicare non solo le possibilità di risata, ma anche della denuncia sociale. Abbiamo un addetto all'aereporto, Albert, che arrotonda rivendendo I prodotto scartati in check in e un depresso dopo la separazione dalla moglie, entrambi sul [...] Vai alla recensione »

martedì 27 febbraio 2024
Anna Rosa

Non l' ho trovato affatto noioso, anzi mi sono detta che il regista sa girare bene le scene, solo che non condivido per niente la ridicolizzazione degli ambientalisti che ne emerge. Un film quanto meno pasticciato, che mi ha lasciato molto perplessa. Anche il ritrovamento del tesoretto nascosto nel cane impagliato, che si vede mentre scorrono i titoli di coda, che diavolo vuol dire? 

giovedì 7 dicembre 2023
no_data

Film terribile, non riesco a capire come sia possibile fare una critica entusiasta a questo film. Divertente.... Deprimente e annoiante.

martedì 5 dicembre 2023
athos

Un bel film francese intriso di ironia e verità. Pulcino e Lexotan si prendono questi nomi di battaglia per entrare in un gruppo di ambientalisti. Tema dominante del film è la dipendenza umana da tutto ciò che ha a che fare con il denaro. Iperconsumismo, gioco, avidità, facilità delle finanziarie a erogare prestiti.

FOCUS
FOCUS
sabato 2 dicembre 2023
Claudia Catalli

Si può ridere di un movimento serio, necessario e urgente come l'attivismo ambientalista? Il cinema contemporaneo sta iniziando a farlo in maniera molto intelligente. Ne è stato recente esempio La crociata di Louis Garrel, commedia raffinata in cui un ragazzino, d'accordo con una rete di suoi coetanei ecoattivisti, ma di nascosto dalla sua famiglia, veniva sorpreso a rubare e rivendere gioielli e vestiti in casa Garrel e Casta al fine di sovvenzionare una maxi operazione ambientalista internazionale. Già Richard Linklater anni fa nel suo Fast Food Nation provava a inserire un tocco di ironia nella sua storia drammatica, che vedeva un gruppo di giovani attivisti (in quel caso animalisti) molto arrabbiati, tra cui la cantante canadese Avril Lavigne. Mentre in Captain Fantastic (guarda la video recensione) si assiste a un Viggo Mortensen versione padre determinato a crescere i figli a contatto con la Natura, nel pieno rispetto dell'ambiente e contro ogni tipo di consumismo e convenzione.
Halldóra Geirharðsdóttir è stata invece volto e anima di La donna elettrica (guarda la video recensione), commedia islandese assai bizzarra in cui un'insegnante di canto di nascosto da tutti si trasforma in una paladina dell'ambiente decisa a sabotare le linee elettriche attorno a Reykjavík, con tanto di arco e frecce. 
Agire direttamente sull'uomo per impattare meno sul pianeta era il piano per cui Matt Damon finiva per essere irrimediabilmente rimpicciolito nel film Downsizing – Vivere alla grande (guarda la video recensione) di Alexander Payne. Come risposta alla sovrappopolazione e per ridurre il più possibile consumi e inquinamento, bastava rendere gli essere umani delle misure giuste per nuocere il meno possibile al pianeta, ovvero a pochi centimetri d’altezza. Una comunità microscopica in cui il cumulo di un anno di rifiuti era grande come una moneta.

E a proposito di sostenibilità e di soldi, e del rapporto intrinseco tra loro, arriviamo alla deliziosa commedia tutta da ridere Un anno difficile dei registi di Quasi amici Olivier Nakache e Éric Toledano. Diventati famosi in tutto il mondo per il clamoroso successo del film campione d’incassi Quasi Amici, i due brillanti e talentuosi autori spiegano così l'esigenza di firmare una nuova commedia sull'ambientalismo e non solo: "Siamo cresciuti negli anni Ottanta, la nostra generazione è quella dell'abbondanza consumistica e, un giorno, ci siamo svegliati e i nostri stessi figli parlavano di collasso e della necessità di cambiare. Ci siamo trovati di fronte a giovani che soffrono sempre più di eco-ansia. Per noi si trattava di collegare due temi come se fossero due sponde: il sovraindebitamento e l'ecologia".
Riescono appieno nel loro intento grazie ad una scrittura raffinata, coinvolgente e mai banale e al talento spiccato dei loro interpreti. Ecco perché si finisce per sorridere su ogni aspetto dell'attivismo attraverso un'ironia bonaria, che fa perno su uno stereotipo comico secolare - l'imbroglione pasticcione, l'impostore maldestro e in questo caso sul lastrico che si ricicla attivista - e offre intanto al pubblico una serie di spunti interessanti su cui riflettere.

A partire dal Black Friday (mai ragionato sulle sue conseguenze ecologiche per le generazioni future?) fino al consumismo sfrenato (mai pensato di fare a meno di oggetti e mobili superflui?). Il bello è che, nella giostra di manifestazioni, sit-in e proteste collettive colorate che propone, fa quasi venire voglia di scendere in strada a manifestare con i protagonisti, perché quello che intende raccontare veramente il film non è solo l'impegno ambientalista di una generazione stanca di promesse, ma soprattutto un ritrovato senso di appartenenza del tutto inaspettato. C'è chi si aggrega per la forza dei propri ideali condivisi, e c'è chi stava per morire di debiti e solitudine e ritrova nel gruppo di attivisti un senso e un calore insperati. Proprio come accade ai protagonisti, l'irresistibile coppia formata da Jonathan Cohen e Pio Marmaï, con una sempre convincente Noémie Merlant.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
sabato 2 dicembre 2023
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

È stato un anno difficile. Lo ripete ogni presidente francese da Pompidou a Macron (passando per Sarkozy, Chirac, Mitterrand, Giscard d'Estaing). E' stato un anno difficile, e fuori dai grandi magazzini dai bollitori agli schermi giganti -si ammassa una gran folla. Cerca di farsi largo Albert, puntando proprio a uno schermo gigante scontatissimo. Capisce dopo un po' che la folla ammassata vuole impedire [...] Vai alla recensione »

sabato 2 dicembre 2023
Marianna Cappi
La Voce di Mantova

Per consegnare allo sconosciuto Bruno un maxi-televisore strappato con i denti al grande magazzino durante un Black Friday, e farci sopra la cresta, lo squattrinato Albert sventa casualmente il suicidio del primo e instaura con lui una frequentazione basata sulla comune condizione di super-indebitati senza più casa né famiglia. Insieme, Albert e Bruno fanno anche la conoscenza di un gruppo di attivisti [...] Vai alla recensione »

sabato 2 dicembre 2023
Gloria Sanzogni
La Gazzetta di Parma

Si chiama «eco-movie» ed è quel sottogenere cinematografico sempre più prolifico che accomuna i film a tematica ambientale come i recenti «Don't look up» di Adam McKay e «La crociata» di Louis Garrel. «Un anno difficile» è la nuova commedia dei registi di «Quasi amici» Olivier Nakache e Éric Toledano, con protagonisti Pio Marmaï, Jonathan Cohen e Noémie Merlant e in sala da giovedì.

sabato 2 dicembre 2023
Serena Nannelli
Il Giornale

Un anno difficile è una commedia francese che sembra prendere a modello quella all'italiana, pur senza riproporne la carica corrosiva e la commistione col dramma. Il nuovo film dei registi di "Quasi amici", Olivier Nakache e Éric Toledano, riesce infatti ad ammantare di ironia sopraffina alcuni disagi sociali del mondo odierno e a raccontare le quotidiane fragilità di molti di noi denunciandone la [...] Vai alla recensione »

venerdì 1 dicembre 2023
Lidia Saller
Il Giornale

Due simpatici pasticcioni indebitati fino al collo si uniscono a un gruppo di eco-attivisti per sfuggire ai creditori. Tragicommedia sulla piaga del consumismo disperato, con l'accoppiata vincente Marmai-Cohen. La trama, ricca di gag e dialoghi trascinanti, riflette su temi caldissimi con leggerezza e ritmo, come solo Nakache e Toledano (quelli di Quasi amici) sanno fare.

venerdì 1 dicembre 2023
Valerio Caprara
Il Mattino

Prima dei titoli di "Un anno difficile" c'è già una presa in giro dei governanti di qualsiasi fazione perché tutti i presidenti francesi (ma sappiamo che non sono i soli) hanno usato, usano e useranno la minacciosa frase per i cittadini "il prossimo sarà un anno difficile". Quattro anni dopo "The Specials", i beniamini del box-office d'oltralpe Toledano e Nakache si dedicano ancora una volta ai temi [...] Vai alla recensione »

venerdì 1 dicembre 2023
Jacques Mandelbaum
Le Monde

Dopo essere stati En thérapie in tv, Nakache e Toledano si ributtano sul cinema con qualcosa di familiare, un'accoppiata di personaggi, cosa che in passato li ha portati al successo (Quasi amici). Albert (Pio Mamaï) e Bruno (Jonathan Cohen) sono due patetiche vittime del sistema capitalistico. Preferendo soccombere che limitare i loro consumi, sono finiti nell'inferno dei debiti.

giovedì 30 novembre 2023
Massimo Lastrucci
Cineforum

Ingentilire i nodi delle più ardue problematiche contemporanee (dai conflitti etnici alle difficoltà sociali dei portatori di handicap), trasformandole in altretttante occasioni per commedie perbene, progressiste, ruffiane la loro parte, spesso spiritose. Sembra essere questa la molla artistica produttiva di Oliver Nakache ed Eric Toledano, sceneggiatori e registi di origine ebreo-maghrebina, la cui [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 novembre 2023
Alessandra De Luca
Avvenire

Bruno e Albert si incontrano un giorno per caso e scoprono di avere in comune debiti fino al collo e una vita personale alla deriva. Maestri dello scrocco, sperano che il governo li aiuti a venire fuori dai guai e intanto cominciano a frequentare svogliatamente un gruppo di attivisti ecologisti che lottano contro consumismo compulsivo e lanciano l'allarme climatico su un pianeta surriscaldato.

giovedì 30 novembre 2023
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

L'inizio vale il biglietto, ogni anno è difficile da decenni, dunque nessuno è difficile davvero? E da un supermercato, assediato in un qualunque allucinante "black friday", parte una commedia di merci, ecologismo, consumismo, proteste, fanatismo. E amore. A tre... Dal brand pop del duo hit al botteghino di Quasi amici, seguaci della commedia all'italiana tradotta Oltralpe, con occhio ribaldo e preciso [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 novembre 2023
Alberto Crespi
La Repubblica

L'inizio di Un anno difficile, nuovo film della coppia Eric Toledano/Olivier Nakache, è travolgente. Prima una raffica di presidenti francesi che, negli anni, dall'Eliseo parlano in tv lamentandosi che "è stato un anno difficile" (si risale fino a Giscard d'Estaing, le frasi fatte dei politici non cambiano mai). Poi, nella Francia di oggi, l'assalto a un negozio in occasione del Black Friday che alcuni [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 novembre 2023
Alessandra Levantesi
La Stampa

Al pari di altri festival, il Tff ha inserito nel suo variegato programma anteprime che comunque messe una accanto all'altra rispecchiano il gusto per la contaminazione fra cinema di genere e autoriale cara al direttore Steve Della Casa. Si tratta - da oggi in sala - di Un anno difficile a firma di Olivier Nakache ed Eric Toledano, la fortunata coppia di Quasi amici; e Il cielo brucia del tedesco Christian [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 novembre 2023
Fabio Canessa
Il Tirreno

Il cinema francese si ispira alla commedia all'italiana degli anni d'oro per fare quello che a noi non sembra riuscire più: catturare l'aria del tempo e sferzare la società contemporanea con intelligenza e ironia. Si comincia con una spassosa sfilata dei presidenti della repubblica, da Pompidou nel 1974 a Macron nel 2023, che in ogni messaggio di fine anno definiscono quello che verrà "un anno difficile". [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 novembre 2023
Emanuele Bucci
Ciak

Un anno difficile è la nuova commedia dei registi di Quasi amici Olivier Nakache e Éric Toledano. In sala dal 30 novembre, distribuito da I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection, il film narra la storia di due amici incorreggibili, entrambi al verde e pieni di debiti a causa del loro consumismo compulsivo. Una premessa che si connette con molti di noi e con il mondo che [...] Vai alla recensione »

martedì 28 novembre 2023
Francesco Costantini
Cinematographe

Di questi tempi, la miglior commedia all'italiana la girano i francesi. Presentato Fuori Concorso alla 41ma edizione del Torino Film Festival, Un anno difficile, regia di Olivier Nakache e Éric Toledano, quelli di Quasi Amici - Intouchables, arriva nelle sale italiane il 30 novembre 2023 per I Wonder Pictures. Commedia degli equivoci e degli estremi - con un occhio strizzato alla contemporaneità, i [...] Vai alla recensione »

martedì 28 novembre 2023
Ivan Orlandi
Close-up

"Engagé" può essere letto in due diversi modi: impegnarsi in amore o impegnarsi in politica. Sono due modalità diverse di porsi di fronte al mondo. In amore si cerca di soddisfare individualmente un istinto, in politica di realizzare collettivamente un'idea. Nell'ultimo film di Eric Toledano e Olivier Nakache, istinto e ideale si scontrano irrimediabilmente in una storia, forse, d'amore tra un indebitato [...] Vai alla recensione »

martedì 28 novembre 2023
Giulio Sangiorgio
Film TV

È interessante l'ipotesi dei "Cahiers du cinéma". Ovvero che Un anno difficile finisca per essere un «ritratto caleidoscopico della commedia francese: personaggi preoccupati per la loro sopravvivenza (Kervern e Delépine), tristezza burlesca (Salvadori), assurdo verbale (Judor), ricerca di uno spirito di gruppo (Klapisch)». È che a noi, sin dal titolo, pare pure la miglior commedia all'italiana vista [...] Vai alla recensione »

lunedì 27 novembre 2023
Donato D'Elia
Quinlan

Parte benissimo Un anno difficile, mettendo subito le carte in tavola (e, a conti fatti, giocandosi le migliori): un serrato montaggio di brani dei discorsi di fine anno dei vari presidenti della Repubblica francesi degli ultimi decenni evidenzia che in tutti è contenuto il passaggio che quello passato è stato un anno difficile, o lo sarà quello a venire; immediatamente dopo, l'assalto degli avventori [...] Vai alla recensione »

lunedì 27 novembre 2023
Francesca Trinca
TaxiDrivers

2023? Un anno difficile, come tutti quelli che l'hanno preceduto e quelli che seguiranno, come ricordato dalla sequenza di politici incravattati nei messaggi televisivi ripresi all'inizio della nuova commedia francese di Oliver Nakache e Eric Toledano, presentata nella serata d'apertura al Torino Film Festival. I registi, firme di successi quali Quasi Amici e C'est la Vie, regalano un'altra pellicola [...] Vai alla recensione »

lunedì 27 novembre 2023
Teresa Marchesi
Huffington Post

Il vero colpo di genio di Un anno difficile, in sala dal 30 novembre con I Wonder Pictures dopo l'anteprima in apertura del Torino Film Festival, è l'inizio del film. Non c'è Presidente francese, a memoria d'uomo, che nel tradizionale discorso di inizio anno si sia sottratto alla litania che serve di alibi a ogni governo, per prevenire i mugugni dell'elettorato: "Sarà un anno difficile".

lunedì 27 novembre 2023
Paola Assom
NonSoloCinema

Una commedia francese agrodolce che prende di mira e non perdona le debolezze, i "tic" e le convinzioni dei contemporanei e inizia con una carrellata di dichiarazioni di Presidenti francesi, mostrando che è (almeno) dal 1975 che l'anno appena concluso o quello che verrà viene definito "difficile". Anche il presente è difficile a causa del riscaldamento climatico e difficili sono le azioni di convincimento [...] Vai alla recensione »

sabato 25 novembre 2023
Antonio D'Onofrio
Sentieri Selvaggi

È una cosa di cui ho bisogno? È una cosa di cui ho bisogno adesso? Due domande bastano a Toledano e Nakache per strutturare un film alle loro abituali regole di base, l'impegno politico ed un tono da commedia, si tratti di fare luce sui problemi legati all'handicap come avviene in Quasi amici, di questioni inerenti i permessi di soggiorno in Samba, o dell'affresco corale di C'est la vie, che da una [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 novembre 2023
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

I cantori della fine, i maestri della sensorialità in chiave musicale, sono sempre stati i Doors. Con The End ad accompagnare le immagini di Apocalypse Now di Coppola, Jim Morrison and friends hanno segnato lo sguardo di generazioni. E quell'eredità rimane. Nel capolavoro sulla guerra in Vietnam era la colonna sonora di fiamme, bombardamenti, dell'inferno sulla Terra.

NEWS
VIDEO
sabato 25 novembre 2023
 

Dai registi di Quasi amici, una commedia travolgente e attuale, tra consumismo e ambientalismo. Dal 30 novembre al cinema. Guarda la clip »

TRAILER
giovedì 2 novembre 2023
 

Regia di Olivier Nakache, Eric Toledano. Un film con Mathieu Amalric, Luàna Bajrami, Jonathan Cohen, Grégoire Leprince-Ringuet, Pio Marmaï. Da giovedì 30 novembre al cinema. Guarda il trailer »

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