Piccola anticommedia della contemporaneità, in cui la rilevanza del tema si fa strada senza urlare, con tono leggero e gusto visivo. Recensione di Marianna Cappi, legge Annabella Calabrese.
di A cura della redazione
Halla è una donna single di cinquant'anni che dirige un piccolo coro nella verde ed educata Islanda. La sua esistenza quotidiana nasconde un segreto: Halla è infatti anche l'ecoterrorista a cui il governo dà la caccia da mesi, per i ripetuti sabotaggi contro le multinazionali siderurgiche che stanno attentando alla sua splendida terra. È una supereroina, e il suo superproblema è una bambina ucraina di nome Nika che potrebbe cambiarle la vita.
Benedikt Erlingsson realizza un feel good movie tutto al femminile su una minaccia planetaria.
Piccola anticommedia della contemporaneità, La donna elettrica è una visione salutare e gradevolissima, che, sotto la confezione leggera, fa la sua dichiarazione al mondo attraverso il megafono del cinema, con modi garbati ed evitando di prendersi troppo sul serio.
In occasione dell'uscita al cinema de La donna elettrica (guarda la video recensione), Annabella Calabrese interpreta la recensione di Marianna Cappi.