Anno | 2006 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA, Gran Bretagna |
Durata | 116 minuti |
Regia di | Richard Linklater |
Attori | Wilmer Valderrama, Esai Morales, Luis Guzmán, Catalina Sandino Moreno, Greg Kinnear Avril Lavigne, Lou Taylor Pucci, Paul Dano, Kris Kristofferson, Ana Claudia Talancón, Patricia Arquette, Ashley Johnson, Bobby Cannavale, Ethan Hawke. |
Uscita | venerdì 20 luglio 2007 |
Distribuzione | DNC Entertainment |
MYmonetro | 2,93 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 27 aprile 2015
Dopo Super Size Me l'industria cinematografica propone un altro attacco conto le catene di fast food. In Italia al Box Office Fast Food Nation ha incassato nelle prime 11 settimane di programmazione 103 mila euro e 18,5 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Il direttore marketing della Mickey's Food Restaurants (una catena di fast food) si trova a dover lasciare il suo comodo ufficio in California per raggiungere il luogo dove si trova l'industria che macella le bestie e produce gli hamburger che fanno la fortuna della sua impresa commerciale. C'è infatti il sospetto che la carne non sia igienicamente a norma. Nello stabilimento di macellazione lavorano numerosi immigrati messicani giunti negli States illegalmente. Il film segue le loro vicende e quelle del manager.
Richard Linklater si è ispirato al libro-inchiesta omonimo scritto da Eric Schlosser. Invece di trasformarlo in un documentario ha deciso di trarne una fiction con numerosi attori importanti. Dopo SuperSize Me parte un altro attacco conto le catene di fast food. Se queste si giustificano dicendo che è grazie a loro che i meno abbienti possono nutrirsi di carne a un prezzo contenuto, Linklater non è dello stesso avviso. Decide di dirlo seguendo un doppio binario. Segue il percorso della carne animale mostrando l'immacolata asetticità degli spazi in cui la si macella ma anche la scelta di parti di scarto finalizzate alla produzione degli hamburger. Ma, e questo rafforza la denuncia, segue anche la strada che la 'carne' umana (i lavoratori clandestini) si trova costretta a percorrere tra umiliazioni, rischi fisici e necessità per le donne di piegarsi ai voleri dei maschi che possono decidere del loro futuro. Un film molto duro quindi che però attenua la propria forza di denuncia a causa di un eccesso di sottostorie che ne rallentano il ritmo, finendo in certi casi per incanalarsi in vie senza uscita.
Mi piace Linklater e il suo stile narrativo, ma qui fa un pò di confusione. Non ho letto il libro di Schlosser ma la denuncia è monca, perché non sfiora minimamente molti altri aspetti dell'impatto ecologico che la produzione intensiva di carni, soprattutto bovine, ha sull'intero pianeta. In questo film, infatti, vengono messi in risalto principalmente l'as [...] Vai alla recensione »
Dirigente del marketing di una (immaginaria) catena di fast food viene incaricato di verificare qualità e rispetto delle norme igieniche nella filiera di lavorazione della carne da parte del loro principale fornitore. Il suo viaggio dalla California al Colorado, sede della società di produzione, lo aiuterà a scoperchiare una realtà che ,sotto le apparenze di legalità [...] Vai alla recensione »
Due gravi problemi dei giorni nostri vengono trattati in questo film, il primo è quello degli immigrati clandestini sfruttati dalle grosse aziende - in questo caso messicani impiegati nei macelli - le quali approfittano dell'estremo bisogno di queste persone facendole lavorare in condizioni disumane, il secondo argomento trattato é quello delle cattive abitudini alimentari [...] Vai alla recensione »
Ottimo film. Vedere questa pellicola non può che aprire gli occhi con una visione diversa delle cose che ci stanno attorno. Ben interpretato, ottimamente diretto, scorrevole e poco retorico (molto meno di mille altre baggianate spacciate come colossal). Indegna è stata la distribuzione in Italia, pare quasi boicottato. Vedere per credere.
Ecco una ulteriore buona ragione per diventare vegetariano. Di seguito alcune cose che il film non dice: 22kg di cibo per un kg di carne. 22kg sfamano 5 persone per un mese. 33% del pianeta utilazzato per allevare bovini. IL MAGGIOR INQUINANTE AL MONDO (Gas, liquami, feci, parti non edibili e inquinanti) Con un consumo di carne che si è decuplicato negli ultimi 20 i casi di tumore al colon battono [...] Vai alla recensione »
credevo di trovarmi di fronte ad una gran bella denuncia, ben confezionata e dettagliata, alla Moore tanto x intenderci, ma devo dire che purtroppo sono rimasto deciamente deluso. I gravi problemi vengono solo in parte affrontati, cosi come certi "pericolosi discorsi".. mi aspettavo sicuramente qualcosa in più, xché questa pellicola, resta come un hamburger mezzo crudo e mezzo [...] Vai alla recensione »
Contro ogni ipocrisia. A partire da quella degli incensatori dei fast food, che avrebbero permesso a tutti l'accesso a un pasto a base di carne a prezzi stracciati. Fino a quella dei movimenti animalisti che pretenderebbero di importare un modello ascetico di matrice induista che poggia la sua forza solo sulla truculenza delle immagini di macellazione, documentate nel film con dovizia di particolari. [...] Vai alla recensione »
Ammetto che ho incontrato qualche difficoltà a vederlo tutto, in quanto molto lento e pesante da vedere (o digerire visto il film in questione), ma film parecchio interessante da vedere anche se certe parti mi sembrano un pò pacchiane e scontate, tipo la sgridata perchè mette della carne buona in mezzo a quella che fa a costituire il panino finale
Da grande regista quale è Linklater, ne viene fuori una pellicola di lucida denuncia condita in salsa piccante, che raggiunge il suo scopo narrando la vicenda attraverso personaggi tratteggiati col lapis, e le musiche sospese dei Friends of Dean Martinez. Il piatto è servito.
Fast Food Nation è la prova provata che l'America è un grande paese. Non è una frase ironica: una democrazia che ha mille difetti, ma che crea da sé anticorpi come Michael Moore, come Al Gore, come il Morgan Spudock di Super Size Me... e come il Richard Linkater di questo film; ovvero, cineasti che possono urlare ai quattro venti le storture del proprio paese senza essere zittiti, è un paese malato, [...] Vai alla recensione »
A raschiare il fondo del barile a fine stagione, si frulla il buono e il cattivo senza soluzione di continuità. Fast Food Nation ha ormai quasi un anno e mezzo sulle spalle, e si capisce quanto i nostri distributori non ci credessero neanche per un momento; ma allora perché gettarlo nelle sale adesso e non direttamente in dvd? Linklater fa forse il suo film più meditato, pensoso, "inevitabile"; ed [...] Vai alla recensione »
«La verità è dura da digerire», recita un motto che va a pennello per il film di Richard Linklater Fast Food Nation («L'impero dei fast food») in concorso al Festival. Che quest'anno predilige film (vedi Il Codice da Vinci) tratti da bestseller. L'omonimo romanzo in questione, di Eric Schlosser (2001), è rimasto in vetta alle classifiche di vendita americane per quasi un anno.
Disgusto, stomaci in subbuglio, nausee, sussulti di schifo, fughe nel buio dalla sala: alle sue prime proiezioni Fast Food Nation di Richard Linklater, vibrante denuncia anti-hamburger tratta dal bestseller 2001 del giornalista Eric Schlosser, ha suscitato reazioni molto vive e forse auto-promesse di cambiare vita, di diventare vegetariani per sempre.
Siamo a Cody (Colorado), nella sperduta provincia americana. Sette personaggi (più altri minori) intrecciano le loro vicende in un contesto insolito: quello del mega-mattatoio che prepara le carni per una catena di hamburgerie chiamata Mickey's. Alcuni di questi personaggi sono stanziali, come il cowboy veterano Kris Kristofferson e l'inquieta camerierina Ashley Johnson con madre isterizzata (Patricia [...] Vai alla recensione »
C'è della merda nella carne, mi dicono, osserva il preoccupato presidente della grande azienda proprietaria di una catena di fast food e dell'industria per la confezione di hamburger. Nei confortevoli uffici della California del Sud grava la tensione. Un funzionario viene incaricato di indagare e la sua inchiesta svela di tutto: gli allevamenti di bovini che neppure possono muoversi nei recinti sovrappopol [...] Vai alla recensione »
Poteva essere pane, o meglio hamburger, per i denti di Michael Moore Fast Food Nation, il bestseller di Eric Schlosser diventato dal 2001 un simbolo della controcultura americana. Invece lo ha portato sullo schermo (e in concorso a Cannes) Richard Linklater, scegliendo uno stile tra documentario e fiction. Con la partecipazione di star come Bruce Willis, Ethan Hawke, Patricia Arquette, Kris Kristofferson, [...] Vai alla recensione »
Il direttore marketing della catena Mickey, casa madre del vendutissimo "Big One", è nei guai: la carne dei suoi hamburger è contaminata dagli escrementi degli animali a causa dell'eccessiva velocità del processo produttivo. Quando l'uomo si reca in fabbrica, scenario raccapricciante, scopre la condizione di alcuni immigrati messicani vittime di prepotenze e di incidenti che trasformano quel luogo [...] Vai alla recensione »
Consumatori in guardia, potrebbe esserci della cacca nei vostri hamburger. Sissignori, avete letto bene. Anche se i biologi li chiamano colibatteri fecali, sempre di quello si tratta. Dipende dal modo in cui vengono prodotte, per non dire fabbricate, le polpette. Vedere per credere Fast Food Nation, il film di Richard Linklater tratto dal best-seller omonimo del giornalista Eric Schlosser, un "must" [...] Vai alla recensione »
Bruce Willis addenta un panino farcito con un hamburger e, a bocca piena, ridacchia: «Tutti dobbiamo prima o poi mangiarci la nostra dose di merda, no?». È la scena più divertente di Fast Food Nation, film Usa in concorso a Cannes. La scena più agghiacciante è invece quella in cui Silvia, giovane messicana entrata clandestinamente nella «nazione-fast food», assunta in un macello, assiste allo smembramento [...] Vai alla recensione »
Consumatori in guardia, potrebbe esserci della cacca nei vostri hamburger. Sissignori, avete letto bene. Anche se i biologi li chiamano colibatteri fecali, sempre di quello si tratta. Dipende dal modo in cui vengono prodotte, per non dire fabbricate, le polpette. Vedere per credere Fast Food Nation , il film di Richard Linklater tratto dal best-seller omonimo del giornalista Eric Schlosser, un "must" [...] Vai alla recensione »
Fast Food Nation dell'americano indipendente Richard Linklater, ispirato al bestseller di Eric Schlosser, mette sotto plurima e feroce accusa le multinazionali dell'hamburger. Questa è la prima, interessante notizia; la seconda, però, è che la commedia a metà strada tra il documentario e la finzione vale assai poco. Naturalmente nessuno dovrebbe chiudere gli occhi davanti alle malversazioni della più [...] Vai alla recensione »
Continua, fino a diventare un filone, la voga dei film americani contro i guasti, spesso terrificanti, di quella società. Dopo le arroventate polemiche di Michael Moore su politica e malsanità, dopo le accuse recenti di Al Gore sull'ecologia, Una scomoda verità, ecco oggi questo film di Richard Linklater sui misfatti di certe industrie alimentari che pensano solo al profitto, planetario, trascurando [...] Vai alla recensione »
Gli americani - per quanto valgono le generalizzazioni - ci mettono un po' a capire. Ma quando capiscono...Da trent'anni si ingozzano di hamburger informi da Burger King, McDonald, Dominos, Wendy's, Dunkin' Donuts, Mickey's, ma c'è voluta la sfrontatezza investigativa di Eric Schlosser, esposta nel suo libro bestseller "Fast Food Nation", per far loro intuire che tra quegli strati di grasso con cui [...] Vai alla recensione »
Denuncia, denuncia, tremenda denuncia. Prima c'è stato il pazzo – Morgan Spurlock, in Super Size Me – che ha mangiato trenta giorni filati da McDonald's, accettando le porzioni giganti ogni volta che gliele proponevano. Risultato: molti chili di sovrappeso, analisi del sangue spaventose, una fidanzata salutista – gli metteva sul piatto rare polpettine di soia – sul punto di abbandonare lui e le sue [...] Vai alla recensione »