Fast Food Nation

Film 2006 | Commedia, 116 min.

Regia di Richard Linklater. Un film con Wilmer Valderrama, Esai Morales, Luis Guzmán, Catalina Sandino Moreno, Greg Kinnear. Cast completo Genere Commedia, - USA, Gran Bretagna, 2006, durata 116 minuti. Uscita cinema venerdì 20 luglio 2007 distribuito da DNC Entertainment. - MYmonetro 2,93 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 27 aprile 2015

Dopo Super Size Me l'industria cinematografica propone un altro attacco conto le catene di fast food. In Italia al Box Office Fast Food Nation ha incassato nelle prime 11 settimane di programmazione 103 mila euro e 18,5 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
2,93/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,59
PUBBLICO 3,21
CONSIGLIATO SÌ
Duro film di denuncia anti-fast food.
Recensione di Giancarlo Zappoli
Recensione di Giancarlo Zappoli

Il direttore marketing della Mickey's Food Restaurants (una catena di fast food) si trova a dover lasciare il suo comodo ufficio in California per raggiungere il luogo dove si trova l'industria che macella le bestie e produce gli hamburger che fanno la fortuna della sua impresa commerciale. C'è infatti il sospetto che la carne non sia igienicamente a norma. Nello stabilimento di macellazione lavorano numerosi immigrati messicani giunti negli States illegalmente. Il film segue le loro vicende e quelle del manager.
Richard Linklater si è ispirato al libro-inchiesta omonimo scritto da Eric Schlosser. Invece di trasformarlo in un documentario ha deciso di trarne una fiction con numerosi attori importanti. Dopo SuperSize Me parte un altro attacco conto le catene di fast food. Se queste si giustificano dicendo che è grazie a loro che i meno abbienti possono nutrirsi di carne a un prezzo contenuto, Linklater non è dello stesso avviso. Decide di dirlo seguendo un doppio binario. Segue il percorso della carne animale mostrando l'immacolata asetticità degli spazi in cui la si macella ma anche la scelta di parti di scarto finalizzate alla produzione degli hamburger. Ma, e questo rafforza la denuncia, segue anche la strada che la 'carne' umana (i lavoratori clandestini) si trova costretta a percorrere tra umiliazioni, rischi fisici e necessità per le donne di piegarsi ai voleri dei maschi che possono decidere del loro futuro. Un film molto duro quindi che però attenua la propria forza di denuncia a causa di un eccesso di sottostorie che ne rallentano il ritmo, finendo in certi casi per incanalarsi in vie senza uscita.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 5 agosto 2015
kondor17

Mi piace Linklater e il suo stile narrativo, ma qui fa un pò di confusione. Non ho letto il libro di Schlosser ma la denuncia è monca, perché  non sfiora minimamente  molti altri aspetti dell'impatto ecologico che la produzione intensiva di carni, soprattutto bovine, ha sull'intero pianeta. In questo film, infatti, vengono messi in risalto principalmente  l'as [...] Vai alla recensione »

domenica 13 aprile 2014
gianleo67

Dirigente del marketing di una (immaginaria) catena di fast food viene incaricato di verificare qualità e rispetto delle norme igieniche nella filiera di lavorazione della carne da parte del loro principale fornitore. Il suo viaggio dalla California al Colorado, sede della società di produzione, lo aiuterà a scoperchiare una realtà che ,sotto le apparenze di legalità [...] Vai alla recensione »

domenica 24 ottobre 2010
francescol82

Due gravi problemi dei giorni nostri vengono trattati in questo film, il primo è quello degli immigrati clandestini sfruttati dalle grosse aziende - in questo caso messicani impiegati nei macelli - le quali approfittano dell'estremo bisogno di queste persone facendole lavorare in condizioni disumane, il secondo argomento trattato é quello delle cattive abitudini alimentari [...] Vai alla recensione »

venerdì 27 dicembre 2013
Marcos1999

 Ottimo film. Vedere questa pellicola non può che aprire gli occhi con una visione diversa delle cose che ci stanno attorno. Ben interpretato, ottimamente diretto, scorrevole e poco retorico (molto meno di mille altre baggianate spacciate come colossal). Indegna è stata la distribuzione in Italia, pare quasi boicottato. Vedere per credere.

domenica 26 dicembre 2010
Sinkro

Ecco una ulteriore buona ragione per diventare vegetariano. Di seguito alcune cose che il film non dice: 22kg di cibo per un kg di carne. 22kg sfamano 5 persone per un mese. 33% del pianeta utilazzato per allevare bovini. IL MAGGIOR INQUINANTE AL MONDO (Gas, liquami, feci, parti non edibili e inquinanti) Con un consumo di carne che si è decuplicato negli ultimi 20 i casi di tumore al colon battono [...] Vai alla recensione »

martedì 2 novembre 2010
LUCIDO71

credevo di trovarmi di fronte ad una gran bella denuncia, ben confezionata e dettagliata, alla Moore tanto x intenderci, ma devo dire che purtroppo sono rimasto deciamente deluso. I gravi problemi vengono solo in parte affrontati, cosi come certi "pericolosi discorsi".. mi aspettavo sicuramente qualcosa in più, xché questa pellicola, resta come un hamburger mezzo crudo e mezzo [...] Vai alla recensione »

domenica 6 giugno 2010
Rescart

Contro ogni ipocrisia. A partire da quella degli incensatori dei fast food, che avrebbero permesso a tutti l'accesso a un pasto a base di carne a prezzi stracciati. Fino a quella dei movimenti animalisti che pretenderebbero di importare un modello ascetico di matrice induista che poggia la sua forza solo sulla truculenza delle immagini di macellazione, documentate nel film con dovizia di particolari. [...] Vai alla recensione »

sabato 5 giugno 2010
Kaspar.Hauser

Nel cast non compare Bruce Willis

sabato 27 giugno 2009
nalduz12

Ammetto che ho incontrato qualche difficoltà a vederlo tutto, in quanto molto lento e pesante da vedere (o digerire visto il film in questione), ma film parecchio interessante da vedere anche se certe parti mi sembrano un pò pacchiane e scontate, tipo la sgridata perchè mette della carne buona in mezzo a quella che fa a costituire il panino finale

mercoledì 24 marzo 2010
nonnetti

Da grande regista quale è Linklater, ne viene fuori una pellicola di lucida denuncia condita in salsa piccante, che raggiunge il suo scopo narrando la vicenda attraverso personaggi tratteggiati col lapis, e le musiche sospese dei Friends of Dean Martinez. Il piatto è servito.

Frasi
Io ho un amico che insegna alla facoltà di Scienze alimentari, microbiologia. Questo semestre, alcuni dei suoi laureandi hanno deciso di analizzare in laboratorio la carne delle catene dei fast food. Beh, sono riusciti ad avere un paio di Big One, di quelli surgelati – non chiedermi come – e il livello di coliforme fecale era alle stelle. Temo che questo potrebbe essere un problema per noi. Sai di cosa sto parlando?
Non esattamente.
Sto parlando di merda nella carne.
Una frase di Don Anderson (Greg Kinnear)
dal film Fast Food Nation
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Alberto Crespi
L'Unità

Fast Food Nation è la prova provata che l'America è un grande paese. Non è una frase ironica: una democrazia che ha mille difetti, ma che crea da sé anticorpi come Michael Moore, come Al Gore, come il Morgan Spudock di Super Size Me... e come il Richard Linkater di questo film; ovvero, cineasti che possono urlare ai quattro venti le storture del proprio paese senza essere zittiti, è un paese malato, [...] Vai alla recensione »

Pier Maria Bocchi
Film TV

A raschiare il fondo del barile a fine stagione, si frulla il buono e il cattivo senza soluzione di continuità. Fast Food Nation ha ormai quasi un anno e mezzo sulle spalle, e si capisce quanto i nostri distributori non ci credessero neanche per un momento; ma allora perché gettarlo nelle sale adesso e non direttamente in dvd? Linklater fa forse il suo film più meditato, pensoso, "inevitabile"; ed [...] Vai alla recensione »

Salvatore Trapani
Il Giornale

«La verità è dura da digerire», recita un motto che va a pennello per il film di Richard Linklater Fast Food Nation («L'impero dei fast food») in concorso al Festival. Che quest'anno predilige film (vedi Il Codice da Vinci) tratti da bestseller. L'omonimo romanzo in questione, di Eric Schlosser (2001), è rimasto in vetta alle classifiche di vendita americane per quasi un anno.

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Disgusto, stomaci in subbuglio, nausee, sussulti di schifo, fughe nel buio dalla sala: alle sue prime proiezioni Fast Food Nation di Richard Linklater, vibrante denuncia anti-hamburger tratta dal bestseller 2001 del giornalista Eric Schlosser, ha suscitato reazioni molto vive e forse auto-promesse di cambiare vita, di diventare vegetariani per sempre.

Alessandra Levantesi
La Stampa

Siamo a Cody (Colorado), nella sperduta provincia americana. Sette personaggi (più altri minori) intrecciano le loro vicende in un contesto insolito: quello del mega-mattatoio che prepara le carni per una catena di hamburgerie chiamata Mickey's. Alcuni di questi personaggi sono stanziali, come il cowboy veterano Kris Kristofferson e l'inquieta camerierina Ashley Johnson con madre isterizzata (Patricia [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
L'Espresso

C'è della merda nella carne, mi dicono, osserva il preoccupato presidente della grande azienda proprietaria di una catena di fast food e dell'industria per la confezione di hamburger. Nei confortevoli uffici della California del Sud grava la tensione. Un funzionario viene incaricato di indagare e la sua inchiesta svela di tutto: gli allevamenti di bovini che neppure possono muoversi nei recinti sovrappopol [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Poteva essere pane, o meglio hamburger, per i denti di Michael Moore Fast Food Nation, il bestseller di Eric Schlosser diventato dal 2001 un simbolo della controcultura americana. Invece lo ha portato sullo schermo (e in concorso a Cannes) Richard Linklater, scegliendo uno stile tra documentario e fiction. Con la partecipazione di star come Bruce Willis, Ethan Hawke, Patricia Arquette, Kris Kristofferson, [...] Vai alla recensione »

Alessandra De Luca
Ciak

Il direttore marketing della catena Mickey, casa madre del vendutissimo "Big One", è nei guai: la carne dei suoi hamburger è contaminata dagli escrementi degli animali a causa dell'eccessiva velocità del processo produttivo. Quando l'uomo si reca in fabbrica, scenario raccapricciante, scopre la condizione di alcuni immigrati messicani vittime di prepotenze e di incidenti che trasformano quel luogo [...] Vai alla recensione »

Francesco Alò
Il Messaggero

Consumatori in guardia, potrebbe esserci della cacca nei vostri hamburger. Sissignori, avete letto bene. Anche se i biologi li chiamano colibatteri fecali, sempre di quello si tratta. Dipende dal modo in cui vengono prodotte, per non dire fabbricate, le polpette. Vedere per credere Fast Food Nation, il film di Richard Linklater tratto dal best-seller omonimo del giornalista Eric Schlosser, un "must" [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Bruce Willis addenta un panino farcito con un hamburger e, a bocca piena, ridacchia: «Tutti dobbiamo prima o poi mangiarci la nostra dose di merda, no?». È la scena più divertente di Fast Food Nation, film Usa in concorso a Cannes. La scena più agghiacciante è invece quella in cui Silvia, giovane messicana entrata clandestinamente nella «nazione-fast food», assunta in un macello, assiste allo smembramento [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Consumatori in guardia, potrebbe esserci della cacca nei vostri hamburger. Sissignori, avete letto bene. Anche se i biologi li chiamano colibatteri fecali, sempre di quello si tratta. Dipende dal modo in cui vengono prodotte, per non dire fabbricate, le polpette. Vedere per credere Fast Food Nation , il film di Richard Linklater tratto dal best-seller omonimo del giornalista Eric Schlosser, un "must" [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Fast Food Nation dell'americano indipendente Richard Linklater, ispirato al bestseller di Eric Schlosser, mette sotto plurima e feroce accusa le multinazionali dell'hamburger. Questa è la prima, interessante notizia; la seconda, però, è che la commedia a metà strada tra il documentario e la finzione vale assai poco. Naturalmente nessuno dovrebbe chiudere gli occhi davanti alle malversazioni della più [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Continua, fino a diventare un filone, la voga dei film americani contro i guasti, spesso terrificanti, di quella società. Dopo le arroventate polemiche di Michael Moore su politica e malsanità, dopo le accuse recenti di Al Gore sull'ecologia, Una scomoda verità, ecco oggi questo film di Richard Linklater sui misfatti di certe industrie alimentari che pensano solo al profitto, planetario, trascurando [...] Vai alla recensione »

Roberta Ronconi
Liberazione

Gli americani - per quanto valgono le generalizzazioni - ci mettono un po' a capire. Ma quando capiscono...Da trent'anni si ingozzano di hamburger informi da Burger King, McDonald, Dominos, Wendy's, Dunkin' Donuts, Mickey's, ma c'è voluta la sfrontatezza investigativa di Eric Schlosser, esposta nel suo libro bestseller "Fast Food Nation", per far loro intuire che tra quegli strati di grasso con cui [...] Vai alla recensione »

Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Denuncia, denuncia, tremenda denuncia. Prima c'è stato il pazzo – Morgan Spurlock, in Super Size Me – che ha mangiato trenta giorni filati da McDonald's, accettando le porzioni giganti ogni volta che gliele proponevano. Risultato: molti chili di sovrappeso, analisi del sangue spaventose, una fidanzata salutista – gli metteva sul piatto rare polpettine di soia – sul punto di abbandonare lui e le sue [...] Vai alla recensione »

NEWS
CELEBRITIES
martedì 4 agosto 2009
Stefano Cocci

Intellettuale da commedia Ha la faccia da intellettuale e i lineamenti forti di chi merita un posto d'onore nelle commedie romantiche, soprattutto quando si tratta di farsi soffiare la ragazza da Tom Hanks o Harrison Ford.

RUBRICHE
giovedì 19 luglio 2007
Chiara Renda

Ragazze arrabbiate In questo fine settimana d'estate, scegliere il cinema per ripararsi dalla calura sarà una scelta azzeccata. Non ancora concluso il ciclone Harry Potter, arrivano infatti nelle sale italiane diversi film promettenti.

RUBRICHE
mercoledì 4 luglio 2007
Chiara Renda

Da metà luglio le sale italiane saranno letteralmente invase dal genere horror, l'unico capace di permettere la sopravvivenza dei cinema in estate. Ma oltre a film come Vacancy e Reeker, che seguono il filone horror vacanziero inaugurato con Turistas [...]

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