volontã¨78
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domenica 30 ottobre 2022
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il coraggio di non arrendersi
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Un piccolo,grande film che senza alzare la voce,urla tutto il disagio dei tempi moderni,senza mai arretrare di un centimetro. Quando il vero parassita si insinua nella mente umana,c'è bisogno del coraggio della consapevolezza
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uppercut
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sabato 29 gennaio 2022
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una bella umanità
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Va da sé che un film del genere possa dividere il pubblico, però fa male che la limpidezza artistica e umana di un simile lavoro non sia da tutti riconosciuta e accolta con un "grazie", al di là di ogni giudizio sulla sua efficacia narrativa o sulla sua capacità di catturare lo spettatore. "Semina il vento" dice in ogni gesto, in ogni battuta, in ogni movimento di macchina, non solo quanto può ancora dare il cinema italiano ma anche da che belle persone è stato fatto. In realtà non ho al riguardo alcun riscontro diretto, non conosco nessun componente del cast, però un film così ti arriva come un messaggio dall'amico più caro.
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Va da sé che un film del genere possa dividere il pubblico, però fa male che la limpidezza artistica e umana di un simile lavoro non sia da tutti riconosciuta e accolta con un "grazie", al di là di ogni giudizio sulla sua efficacia narrativa o sulla sua capacità di catturare lo spettatore. "Semina il vento" dice in ogni gesto, in ogni battuta, in ogni movimento di macchina, non solo quanto può ancora dare il cinema italiano ma anche da che belle persone è stato fatto. In realtà non ho al riguardo alcun riscontro diretto, non conosco nessun componente del cast, però un film così ti arriva come un messaggio dall'amico più caro. Non puoi che leggervi un desiderio di rispetto, di giustizia, di armonia così puro e presidiato da ogni tipo di insidia da renderti prezioso ogni suo istante. E da farti sentire in lieta compagnia. Grazie a Giancarlo Zappoli per la sua dritta, come sempre attenta e arguta (splendida la battuta sui registi mancati postini). A volte mymovies si riscatta... e ti fa scoprire un gioiello dove non saresti mai andato a cercarlo.
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robbiedikappa
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lunedì 12 ottobre 2020
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non ci siamo
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Film che si allinea alla corrente Fasulo/Bispuri del naturalismo spicciolo, senza molto da dire ne da mostrare.
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robbiedikappa
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giovedì 1 ottobre 2020
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ridicolo
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Oltre il regista che si scrive le recensioni da solo cosa dire: film banalissimo.
Di Ermanno Olmi ce n'è solo uno.
Le imitazioni lasciamole fuori dai cinema per favore.
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arsenio
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lunedì 28 settembre 2020
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film retorico e facile
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Film piuttosto esile come composizione registica e drammaturgica. Non raggiunge la sufficienza. A renderlo insostenibile è il ritratto che ne esce di una terra sincera e contraddittoria, certamente non così sfacciatamente retorica. Soldi spesi per ricevere uno schiaffo.
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nunzio dello iacovo
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lunedì 28 settembre 2020
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film d'autore
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Uno degli aspetti che mi hanno colpito nel film è il rapporto tra le immagini eloquenti e i dialoghi, presenti ma essenziali come essenziale è la musica della sua colonna sonora, timbricamente ambientata nel contesto naturalistico del film. La luce (molto bella la fotografia) e il vento, con il suo "suono", che accarezzano, quasi avvolgono gli ulivi, rendono lo sguardo poetico con cui il giovane regista osserva, contempla i veri protagonisti del suo film, muti quanto espressivi, il più bello e giusto verso ciò che è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità. Uno sguardo che passa continuamente dalle immagini naturalistiche alle visioni contrapposte della realtà da parte degli attori protagonisti.
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Uno degli aspetti che mi hanno colpito nel film è il rapporto tra le immagini eloquenti e i dialoghi, presenti ma essenziali come essenziale è la musica della sua colonna sonora, timbricamente ambientata nel contesto naturalistico del film. La luce (molto bella la fotografia) e il vento, con il suo "suono", che accarezzano, quasi avvolgono gli ulivi, rendono lo sguardo poetico con cui il giovane regista osserva, contempla i veri protagonisti del suo film, muti quanto espressivi, il più bello e giusto verso ciò che è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità. Uno sguardo che passa continuamente dalle immagini naturalistiche alle visioni contrapposte della realtà da parte degli attori protagonisti. Visioni, tuttavia, presentate con altrettanto contrapposte "ragioni", soprattutto quando le condizioni diventano economicamente difficili, come nel caso della famiglia della giovane attrice protagonista. Ed è quello che ci mostra il finale "aperto" e per certi versi sorprendente del film che dà prova della maturità, oltre che della poesia, con cui il giovane regista tratta temi affascinanti e difficili la cui narrazione nulla concede a pause o rallentamenti. Auguri a Danilo Caputo e al cast di questo bellissimo film. Nunzio Dello Iacovo
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francesca c.
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lunedì 28 settembre 2020
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film d'autore
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Voce, emozioni, parole... gli ulivi, prezioso tesoro della Terra di Puglia, sono protagonisti. Hanno parlato, comunicando la loro anima. La centralità delle immagini, accompagnate dalla musica che ne dà la chiave interpretativa, in una sobrietà di dialoghi, è propria dei film d'autore. Questo è un film d'Autore. Fortemente espressiva, la scena del falò di San Giuseppe, dove il contrasto stridente tra gli animali da soma esausti nel portare il peso dei rami d'ulivo, il falò degli stessi rami, da un lato, e la musica di elevato volume che mostra il chiasso intorno, è ... poesia. Per me un piccolo capolavoro. Emerge infatti in questa scena, solo attraverso le immagini e la musica, il dramma di questi animali e dei rami d'ulivo bruciati, ed il chiasso di chi, incurante, nell'insensibilità di una tradizione, non vede, e fa festa intorno.
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Voce, emozioni, parole... gli ulivi, prezioso tesoro della Terra di Puglia, sono protagonisti. Hanno parlato, comunicando la loro anima. La centralità delle immagini, accompagnate dalla musica che ne dà la chiave interpretativa, in una sobrietà di dialoghi, è propria dei film d'autore. Questo è un film d'Autore. Fortemente espressiva, la scena del falò di San Giuseppe, dove il contrasto stridente tra gli animali da soma esausti nel portare il peso dei rami d'ulivo, il falò degli stessi rami, da un lato, e la musica di elevato volume che mostra il chiasso intorno, è ... poesia. Per me un piccolo capolavoro. Emerge infatti in questa scena, solo attraverso le immagini e la musica, il dramma di questi animali e dei rami d'ulivo bruciati, ed il chiasso di chi, incurante, nell'insensibilità di una tradizione, non vede, e fa festa intorno. E poi un omaggio al territorio, dell'entroterra tarantino in cui, i campi di ulivo, e la musica che accompagna le immagini, mette in scena gli ulivi quasi come un documentario del territorio. Infine la Speranza! Se, infatti il film si apre con delle inquadrature alle spalle dei due protagonisti, Nica e suo padre, in una luce buia, termina a sorpresa con la moltiplicazione dei "predatori" prodotti contro il batterio killer degli ulivi, e poi come un flash, la scena è in un attimo bianca. ... Gli ulivi della Terra di Puglia, ce la faranno ... Desiderio, sogno e speranza... Grazie al regista, Danilo Caputo, per aver portato, in Italia ed Europa, l'anima, la poesia, il silenzio e l'amore per la Terra di Puglia, nel grande cinema. Un film che ha dato voce ed anima ai nostri amati alberi e li fa... ascoltare. Aspettiamo il prossimo! Francesca
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francesca c.
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lunedì 28 settembre 2020
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film d'autore
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Voce, emozioni, parole... gli ulivi, prezioso tesoro della Terra di Puglia, sono protagonisti. Hanno parlato, comunicando la loro anima. La centralità delle immagini, accompagnate dalla musica che ne dà la chiave interpretativa, in una sobrietà di dialoghi, è propria dei film d'autore. Questo è un film d'Autore. Fortemente espressiva, la scena del falò di San Giuseppe, dove il contrasto stridente tra gli animali da soma esausti nel portare il peso dei rami d'ulivo, il falò degli stessi rami, da un lato, e la musica di elevato volume che mostra il chiasso intorno, è ... poesia. Per me un piccolo capolavoro. Emerge infatti in questa scena, solo attraverso le immagini e la musica, il dramma di questi animali e dei rami d'ulivo bruciati, ed il chiasso di chi, incurante, nell'insensibilità di una tradizione, non vede, e fa festa intorno.
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Voce, emozioni, parole... gli ulivi, prezioso tesoro della Terra di Puglia, sono protagonisti. Hanno parlato, comunicando la loro anima. La centralità delle immagini, accompagnate dalla musica che ne dà la chiave interpretativa, in una sobrietà di dialoghi, è propria dei film d'autore. Questo è un film d'Autore. Fortemente espressiva, la scena del falò di San Giuseppe, dove il contrasto stridente tra gli animali da soma esausti nel portare il peso dei rami d'ulivo, il falò degli stessi rami, da un lato, e la musica di elevato volume che mostra il chiasso intorno, è ... poesia. Per me un piccolo capolavoro. Emerge infatti in questa scena, solo attraverso le immagini e la musica, il dramma di questi animali e dei rami d'ulivo bruciati, ed il chiasso di chi, incurante, nell'insensibilità di una tradizione, non vede, e fa festa intorno. E poi un omaggio al territorio, dell'entroterra tarantino in cui, i campi di ulivo, e la musica che accompagna le immagini, mette in scena gli ulivi quasi come un documentario del territorio. Infine la Speranza! Se, infatti il film si apre con delle inquadrature alle spalle dei due protagonisti, Nica e suo padre, in una luce buia, termina a sorpresa con la moltiplicazione dei "predatori" prodotti contro il batterio killer degli ulivi, e poi come un flash, la scena è in un attimo bianca. ... Gli ulivi della Terra di Puglia, ce la faranno ... Desiderio, sogno e speranza... Grazie al regista, Danilo Caputo, per aver portato, in Italia ed Europa, l'anima, la poesia, il silenzio e l'amore per la Terra di Puglia, nel grande cinema. Un film che ha dato voce ed anima ai nostri amati alberi e li fa... ascoltare. Aspettiamo il prossimo! Francesca Carillo
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g. milan
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venerdì 25 settembre 2020
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eccellente denuncia e proposta valoriale-formativa
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Il film è un'appassionata denuncia di una relazionalità distruttiva che si esplica nei riguardi della natura, accentuando patologie ambientali-ecologiche, e delle relazioni interpersonali e sociali, accentuando patologie e prevaricazioni all’interno di contesti familiari e socio-culturali-economici, fino a giustificare forme di sopruso perpetrate da poteri forti troppe volte nascosti. È importante oggi saper denunciare, anche con il crudo linguaggio utilizzato in alcune parti del film, ciò che non funziona e che contrasta fortemente con i valori positivi presenti certamente dovunque, in misura maggioritaria, ma che rischiano di subire la legge iniqua della prepotenza.
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Il film è un'appassionata denuncia di una relazionalità distruttiva che si esplica nei riguardi della natura, accentuando patologie ambientali-ecologiche, e delle relazioni interpersonali e sociali, accentuando patologie e prevaricazioni all’interno di contesti familiari e socio-culturali-economici, fino a giustificare forme di sopruso perpetrate da poteri forti troppe volte nascosti. È importante oggi saper denunciare, anche con il crudo linguaggio utilizzato in alcune parti del film, ciò che non funziona e che contrasta fortemente con i valori positivi presenti certamente dovunque, in misura maggioritaria, ma che rischiano di subire la legge iniqua della prepotenza. In questa prospettiva, questo film – sapientemente diretto - non riguarda soltanto un contesto locale, quello pugliese-tarantino, ma evidenzia in modo lampante tematiche e sfide che trasversalmente riguardano la nostra società, il nostro mondo.
Perciò è mia opinione che il film sia profondamente formativo, dato che – nella prospettiva dell’educazione alla cittadinanza responsabile – è necessario denunciare l’illecito e proporre valori positivi-alternativi. Lo utilizzerò certamente in progetti educativi-formativi che coordino in ambito universitario e non solo. Il film è una appassionata denuncia di una relazionalità distruttiva che si esplica nei riguardi della natura, accentuando patologie ambientali-ecologiche, e delle relazioni interper
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valeria
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lunedì 21 settembre 2020
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molto coinvolgente
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Mi è piaciuto molto, sia per la storia, sia per il sapiente uso delle immagini e dei suoni. E' stato molto coinvolgente
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