Un piccolo film che sa affrontare grandi temi, quali l'infanzia e il timore della perdita . Drammatico, Francia2021. Durata 72 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Céline Sciamma firma una riflessione commossa sulla memoria, l'amicizia e la famiglia. Espandi ▽
Céline Sciamma, dopo il raffinato Ritratto della giovane in fiamme torna a raccontare il presente senza però voler attribuire una collocazione cronologica definita alla vicenda che porta sullo schermo. Si tratta di un film che stava già imponendosi alla regista mentre girava l'opera citata sopra ma che ha trovato la sua realizzazione in un tempo che quasi lo rendeva necessario. È stato infatti girato subito dopo il primo rigido lockdown per Coronavirus che la Francia ha vissuto e Sciamma ha sentito intimamente che era più che mai importante raccontare dei più piccoli a cui pochi sembravano aver pensato durante quei lunghi giorni di chiusura. Non si tratta, va ribadito, di una storia di pandemia quanto piuttosto di un piccolo film (come budget e anche come durata) che però affronta grandi temi partendo da una possibilità immaginata: il poter incontrare la propria madre quando aveva l'età che ora ha la figlia. Recensione ❯
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Un racconto in tre atti di risonanze intime di una tragedia storica. Un film che comprime il tempo e lo spazio per sondare il futuro. Drammatico, Germania, Ungheria2021. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tre generazioni si confrontano con l'eredità della Shoah, dalla nascita miracolosa di Éva in un campo di concentramento fino alla vita quotidiana del nipote Jonas e di sua madre nella Berlino di oggi. Espandi ▽
Piombati nell'inferno concentrazionario tre soldati polacchi provano a lavare l'impossibile. A turno gettano secchi d'acqua sul pavimento, insieme spazzano con vigore le pareti fino a rimuovere dall'intonaco ciocche di capelli intrecciati come un enigma. Poi un grido sorge da quel luogo sotterraneo dove la morte inghiottiva in massa. È il pianto vivo di Eva. Anni dopo, il trauma di quella bambina, sopravvissuta alla Shoah, passa come una maledizione a sua figlia, Lena, che ha un figlio adolescente e una vita senza pace, e poi al nipote, Jonas, che vive con la madre a Berlino e si innamora per scongiurare le aggressioni razziste di un nuovo secolo. Tre esistenze, la stessa famiglia marcata dalla Storia. Recensione ❯
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Audiard abbraccia in un sontuoso bianco e nero il destino di una gioventù palpitante di vita e di speranze fragili. Drammatico, Francia2021. Durata 105 Minuti.
Parigi, 13° distretto. Oggi. Emilie incontra Camille, che è attratta da Nora, che incrocia il cammino di Amber. Tre ragazze e un ragazzo ridefiniscono l'amore moderno. Espandi ▽
Non è la prima volta che Jacques Audiard, nutrito di letteratura francese e di cinema americano, pratica generi diversi (dal melodramma sociale al western) e interrompe la collezione di film ‘neri’ in cui eccelle. Dai suoi debutti non smette di filmare la maledizione della violenza, la relazione filiale, il disagio maschile, la forza delle donne e il declino della virilità. In un sontuoso bianco e nero, Audiard disegna qui la cronaca contemporanea, e sovente comica, di una giovinezza eteroclita alla ricerca di sé stessa e di qualcuno da amare, e da cui farsi amare. Il suo film cancella le frontiere dell’orientamento sessuale come quelle del colore. Il bianco e nero sublima le etnie, che non definiscono mai i personaggi. È uno dei miracoli di questo racconto di destini in divenire che fanno vibrare un quartiere parigino senza bellezza. Recensione ❯
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Desplechin adatta Philip Roth e realizza un film che dovremmo pregare di vedere. Luminoso e galvanizzante. Drammatico, Francia2021. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo si trova a conversare con donne che non sa nemmeno se esistono. Espandi ▽
Tromperie è un film fervente che crede fermamente nel potere della finzione, della letteratura e del cinema, di tenerci in vita. Senza creazione non c'è desiderio e viceversa. E tutto il desiderio arriva dal romanzo omonimo di Philip Roth che Arnaud Desplechin ha pensato di adattare per anni, senza trovare mai l'occasione e la maniera. Desplechin tiene un profilo basso e firma un film emozionante il cui vero soggetto, appena nascosto e appena ostentato, è l'apprensione dell'età, la paura della malattia e il terrore della morte. Del romanzo di Roth, Desplechin fa meraviglie, fa un film profondamente intelligente e sensibile, un film sorprendente di voci off, in, sopra, sotto, di dentro, voci ebbre, tenere, furiose, intime, letterarie, un film di salti temporali e geografici, dentro i sogni, dentro i ricordi, dentro le pagine. Recensione ❯
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Un film plasmato di professionalità e di un sentire profondo che si avverte fin dalla scelta del cast. Commedia, Italia, Polonia2021. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia segnata dai conflitti, gli equivoci, i confronti, le voci e i silenzi di una famiglia tanto eccezionale quanto, nel suo intimo, caotica e disfunzionale. Espandi ▽
Dopo aver diretto con successo il testo di Maurizio De Giovanni a teatro, Alessandro Gassmann ne propone ora la versione cinematografica conservandone l'impianto con, in aggiunta non secondaria, la possibilità di utilizzare una scenografia che gli permette di far scoprire a poco a poco quel personaggio fondamentale che è Villa Primic. Sono quelle mura, sono quegli spazi che, non vissuti dal protagonista autoseppellitosi nel suo studio biblioteca, vedremo esistere nel momento in cui stanno per perdere la loro funzione di luoghi in cui lasciare (o non lasciare) traccia del proprio passaggio esistenziale. Perché Valerio può indubbiamente rinviare, con la sua presenza di Nome noto e in buona misura pervasivo, alla figura di papà Vittorio ma il legarlo soltanto a questo riferimento significherebbe depauperare un testo e una messinscena che sanno andare oltre. Gassmann in un'intervista ha affermato di voler fare un "film di una volta": Ben vengano questi film quando sono plasmati non solo di professionalità (e qui ce n'è in abbondanza) ma anche di un sentire profondo che si avverte già dalla scelta e dalla prestazione degli attori. Recensione ❯
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In un villaggio sull'isola della Réunion, Nelson, 10 anni, sogna di diventare un cantante famoso e si è iscritto al programma televisivo Star Kids. Espandi ▽
Nelson ha 11 anni e un grande sogno: diventare un cantante. Con l'aiuto di Mia, un'amica di cui è un po' innamorato e che si è improvvisata sua agente e stilista, Nelson ha registrato un videoclip artigianale da spedire al talent show Star Kids e annuncia di essere stato selezionato. Mia e il suo fratellino Zidane detto Zizou ne sono entusiasti perché sperano che, una volta diventato ricco e famoso, Nelson li aiuterà. Per assicurarsi che Nelson vinca il talent show gli procurano un coach: il cantante sessantenne Pierre Leroy, interprete di un solo grande successo molti anni prima, venuto ad esibirsi al resort. Ma Leroy è depresso e demotivato e non ci pensa proprio ad allenare quel bambino sconosciuto.
La storia è gradevole ma piuttosto convenzionale, e la piacevolezza degli ambienti e dei giovanissimi interpreti non compensa del tutto la prevedibilità della trama e l'artificiosità di dialoghi e scene.
L'aspetto innovativo è nel non costruire la solita parabola di ascesa di uno sconosciuto di talento nel mondo della musica, per creare una realtà parallela in cui quel talento viene valorizzato a livello locale e circondato da affetti reali. I bambini accoglieranno volentieri questa favola contemporanea, ma gli adulti probabilmente ne noteranno i limiti. Recensione ❯
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Una commedia che racconta un rapporto, mai esplorato e sorprendente, tra un nonno e le due nipoti. Espandi ▽
Greta è una giovane promessa del calcio femminile incapace però di tenere a freno gli scatti di nervi. Anche perché la madre soffre di instabilità psichica al punto di dover essere ricoverata. Greta e la sorellina Caterina debbono andare a vivere con il nonno materno che non ha mai avuto un buon rapporto con la figlia. Recensione ❯
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Un thriller soprannaturale che esplora la natura artigianale del cinema e trova felici intuizioni visive. Thriller, Horror - Italia2021. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Costretto allo sfratto, Pietro mette a punto una strategia per continuare a vivere dentro casa sua. Un giorno, però, una madre disperata stravolgerà i suoi piani. Espandi ▽
La casa non è più un rifugio ma una minaccia. Come in Avati (La casa dalle finestre che ridono) e Argento (Profondo rosso), è lei la principale protagonista di L’angelo dei muri. Viene invasa da sconosciuti, diventa potenziale luogo di visioni (lo stesso passato del protagonista?), ma anche di contatti segreti come quello tra Pietro e la bambina. Bianchini, più che un horror, firma un thriller soprannaturale dove, come nei suoi precedenti lungometraggi, mostra la materia del set (la polvere nell’appartamento) e utilizza in modo efficace la componente sonora come nel rumore del vento che apre le finestre. L’angelo dei muri è l’esempio di un cinema di genere indipendente che, a prima vista, può anche apparire quasi silenzioso e sottratto perché non cerca il facile effetto sorpresa, ma alla fine riesce a portare a casa il risultato. Recensione ❯
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Un film amaro e limpido, secco come uno schiaffo, da cui è impossibile uscire indenni. Drammatico, Francia2021. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Leone d'Oro come Miglior Film alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 78. Espandi ▽
L’événement non è un film da cui si esce indenni. Adattamento del romanzo omonimo di Annie Ernaux, è la storia cruda di una ragazza al debutto della vita per cui è inimmaginabile avere un bambino e rinunciare ai suoi sogni. Prima della legalizzazione dell’aborto e l’arrivo della pillola contraccettiva, l’interruzione della gravidanza per una donna era un campo di battaglia, il teatro di un vero dramma. L’evento del titolo accade quindici anni prima la Loi Veil, che segna un pre e un dopo. Il film avanza e stringe sul volto angosciato dell’eroina, flirtando col genere. Le sequenze dell’aborto non sono gore ma sono sensoriali e immersive fino al limite del sopportabile. Perché L’événement è il rovescio dei favolosi anni Sessanta, un percorso accidentato che opera nella trasparenza raggiungendo l’impensabile (l’espulsione del feto) con un tonfo sordo nella notte. Recensione ❯
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Una spruzzata di colori brillanti e una divertente galleria di animali: divertimento e originalità non mancano. Animazione, Francia, Belgio2021. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Da deserti in fiamme a giungle misteriose, da intrepide principesse a locuste adoratrici di vulcani, Passepartout scoprirà quanto vasto, meraviglioso e folle sia il mondo. Espandi ▽
La giovane scimmia Passepartout, chiusa nella sua cameretta, sogna il giorno in cui potrà avventurarsi, zaino in spalla, sulle orme del suo idolo, l’esploratore Juan Frog De Leon, detentore del record del giro del mondo nel più breve tempo possibile: novanta giorni. Nel mentre, però, vive in una terra popolata di gamberetti, dove l’avventura non ha spazio alcuno, almeno fino al giorno in cui arriva, in infradito su una tavola da surf, il ranocchio Phileas Frog. Simpatico e sbruffone, inseguito dal gerbillo femmina Fix, che lo accusa di aver rubato dieci milioni di vongoloni, Frog non trova di meglio per cavarsi d’impaccio che promettere di battere lo storico record circumnavigando il globo in soli ottanta giorni. È l’occasione che Passepartout aspettava da sempre, e per la quale vale persino la pena di scappare di casa. Recensione ❯
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Un soldato americano intraprende un viaggio per difendersi da un nemico sconosciuto che minaccia il mondo intero. Espandi ▽
JJ, un militare americano, arriva in treno in una Roma in pieno lockdown a causa della pandemia. Deserta e spettrale, ma al tempo stesso terreno vivo di scontro tra forze internazionali, la città si rivela a rischio di un attacco esplosivo che prende di mira il Vaticano. Tra alleanze cinesi e insidie russe, JJ deve proteggere la relazione con una donna italiana ed è anche tormentato dalle notizie che gli arrivano sul fratello gemello, un rivoluzionario che sa troppo e la cui vita è ora in pericolo. Recensione ❯
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Una passeggiata notturna tra le vie di Parigi per affrontare la perdita della spensieratezza con poesia. Drammatico, Francia, Belgio2021. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due ragazzi si trovano a vivere una notte tra le strade di Parigi. Espandi ▽
Marion ha 18 anni e vive a Parigi. La scomparsa della sorella, deceduta cinque anni prima, le ha lasciato un immenso dolore. Il giorno dell’anniversario della sua morte, la ragazza decide di uscire di casa e di camminare per le vie della città, tentando di integrarsi con i propri coetanei. Giochi, chiacchiere, feste… ma la ragazza non sembra divertirsi. Per fortuna, Alex precipita nella sua vita. I due giovani passano la notte insieme esplorando la capitale francese e filosofeggiando sulla vita e sulle proprie paure. Il film è un'occasione per parlare, molto poeticamente, delle generazioni attuali che hanno perso ogni tipo di spensieratezza, che faticano a comunicare e che cercano una via d’uscita. Un’opera ricca di sensazioni, dove la percezione degli elementi uditivi, visuali ed emotivi, sono un punto di forza. Perfetta per i giovani adulti che si immedesimeranno senza difficoltà, ma anche per coloro che vogliono perdersi per le vie notturne di Parigi per poi ritrovarsi, più sereni di prima. Recensione ❯
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Una regia fluida e armoniosa accompagna con grazia la storia di una riscoperta e della progressiva presa di coscienza della propria sessualità. Drammatico, Francia2021. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ahmed si innamora di Farah scoprendo insieme a lei un corpus di letteratura araba erotica. Benché sconvolto da questo desiderio, cerca in tutti i modi di resistere. Espandi ▽
È la parola poetica la terza protagonista di Una storia d’amore e desiderio, ed è attraverso la parola che due ragazzi di origine nordafricana scoprono che la loro cultura un tempo accoglieva la sensualità maschile e femminile e non condannava la ricerca del piacere o dell’ebbrezza, compresa quella dopo un bicchiere di vino. Ma mentre Farah, proveniente da una città di mentalità più aperta come Tunisi e da uno strato sociale economicamente più avanzato, è felice di quella scoperta, Ahmed, di famiglia modesta e circondato da coetanei conservatori, prova un rifiuto che ha anche che fare con una scarsa dimestichezza con la propria sessualità. Più che una storia d’amore, il film di Bouzid è la storia della presa di coscienza della propria sessualità da parte di un maschio che non vuole darle spazio, e che invece la regia “sessualizza” alla stessa maniera dei personaggi femminili del passato. Una storia d’amore e desiderio è un racconto imbevuto di tensione sessuale, aumentata da quel diniego e quella ritrosia che un tempo, anche cinematograficamente, erano esclusivo appannaggio femminile, e che invece qui fano capo ad un giovane uomo al picco della propria “riproduttività”. Recensione ❯
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Una garbata commedia natalizia per famiglie con un Gigi Proietti amabile nel suo ultimo ruolo. Commedia, Italia2021. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Una divertente commedia per tutta la famiglia, ricca di straordinari effetti speciali, sull'amicizia, il valore degli affetti e la generosità. Espandi ▽
Io sono Babbo Natale passerà alla storia come l’ultimo film interpretato da Gigi Proietti, che presta la sua classe, i sui tempi recitativi impeccabili e la sua profonda umanità al personaggio di Nicola. Èd è commovente vedere i siparietti fra Proietti e Marco Giallini nei panni di Ettore, in cui la romanità di entrambi viene messa a frutto per conferire calore e familiarità ad una storia improbabile proprio nella sua premessa. Peccato che a questa improbabilità “strutturale” si aggiunga anche l’occasionale illogicità e qualche errore di continuità, che interferiscono con la sospensione di credulità più della trama natalizia. Il risultato è comunque una garbata commedia natalizia per famiglie di quelle che negli Stati Uniti si facevano soprattutto negli anni Ottanta e Novanta, basata su una premessa “magica” ma correlata alla realtà, con un paio di messaggi edificanti come “puoi sempre cambiare vita, dipende solo da te” o “bisogna essere altruisti e agire in maniera disinteressata”. Recensione ❯
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Un ragazzo cresciuto a Long Island cerca figure paterne tra gli avventori del bar di suo zio. Espandi ▽
Long Island, inizio anni ’70. Il piccolo J.R. Moehringer si trasferisce con la madre nella casa dei nonni, dove vive anche l’adorato zio Charlie, gestore di un bar molto frequentato, il The Dickens. Anni dopo, quando frequenterà Yale, J.R. sarà ancora legatissimo ai ricordi d’infanzia e all’educazione ricevuta, stretta tra l’amore materno e i rudi insegnamenti ricevuti, tra un drink e l’altro, nel bar dello zio.
George Clooney adatta il memoir autobiografico dello stesso J.R. Moehringer e gira un coming of age immerso nelle atmosfere dolci di un mondo lontano, privato e dunque ideale, ma anche per questo seducente e commovente.
Da regista Clooney è bravo a fare un passo indietro e a lasciare che il film appartenga soprattutto ai suoi personaggi e ai suoi interpreti, a cominciar da un Ben Affleck perfettamente in parte, così grande, grosso e sciupato.
La forza del libro di Moehringer stava nella capacità di cogliere la verità annidata nel cuore di ogni uomo: la certezza, cioè, di restare anche da adulti il ragazzo sperduto dell’infanzia e dell’adolescenza. La versione di Clooney rende onore a questa piccola grande scoperta, accontentandosi in modo rinunciatario del proprio passo leggero e minore. È un po’ poco, forse, ma volendo essere abbastanza. Recensione ❯
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