icutino
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venerdì 6 maggio 2022
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no way spider-man!
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Una grande delusione
Spider-Man - No way home è una grande delusione sotto tutti i punti di vista. Un film decisamente mediocre, il terzo dedicato al personaggio dell'uomo ragno interpretato da Tom Holland.
Personaggi piatti e poco incisivi, scene d'azione confuse, effetti speciali eccessivi, sceneggiatura debole e piena di battutine inutili, trama inconsistente, questo Marvel movie mette in fila uno dopo l'altro tutti i difetti del tipico lungometraggio dell'MCU.
Il protagonista è di fronte all'ennesimo dilemma esistenziale e pensa bene di rivolgersi allo stregone Dr. Strange.
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Una grande delusione
Spider-Man - No way home è una grande delusione sotto tutti i punti di vista. Un film decisamente mediocre, il terzo dedicato al personaggio dell'uomo ragno interpretato da Tom Holland.
Personaggi piatti e poco incisivi, scene d'azione confuse, effetti speciali eccessivi, sceneggiatura debole e piena di battutine inutili, trama inconsistente, questo Marvel movie mette in fila uno dopo l'altro tutti i difetti del tipico lungometraggio dell'MCU.
Il protagonista è di fronte all'ennesimo dilemma esistenziale e pensa bene di rivolgersi allo stregone Dr. Strange.
Quest'ultimo, in un momento di debolezza, decide di assecondare le richieste di Peter Parker. Peccato che Spider - Man sia in realtà ancora l'insopportabile bambinetto piagnucoloso che avevamo lasciato ai tempi di Civil War e farà naufragare anche il piano dello stregone Strange che aveva tentato di aiutarlo. In tre film non si è riusciti a far crescere il personaggio in nessun modo, Peter Parker è sempre uguale, uno stupido "ragazzino" come lo definisce lo stesso Strange, all'inizio del film.
I suoi amici allo stesso modo non sono cambiati di una virgola, compresa l'insipida fidanzata di Peter, MJ, che in questo film ha un ruolo totalmente trascurabile.
Al confronto i vecchi film con protagonista Tobey Mcguire nei panni dell'uomo ragno sembrano dei capolavori con una trama avvincente, un'eccellente regia e attori sopraffini.
Il film si sviluppa sui continui problemi che lo stesso Peter Parker si crea, facendo una marea di scelte sbagliate e lamentandosi in ogni momento. Alla fine a poco vale la ripresa di vecchi personaggi storici delle precedenti versioni di Spider-Man, il film non va da nessuna parte.
L'unica cosa che rimane è un fan service che farà contenti chi si aspettava una carrellata di personaggi e qualche ricordo nostalgico di vecchi film. Per tutto il resto questo No way home non vale la pena.
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kyotrix
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domenica 10 aprile 2022
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sempre peggio
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Al peggio non c'è mai fine. Trama mediocre, un miscuglio di poteri/effetti/personaggi eccessivo. Zero emozioni, noioso. L'unica ancora di salvezza è stato rivedere i 2 vecchi protagonisti ( il primo invecchiato discretamente, sono passati un pò di anni..) Film adatto ai bimbimin... dipendenti dai marvel tuitto effetti e zero profondità di oggigiorno. Vedere la media voto 8+ IMDB la dice lunga sulla qualità dei film che ancora vedremo nei prossimi anni :(
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luca
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mercoledì 6 aprile 2022
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davvero ottimo film
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FILM STUPENDO. Veramente un ottimo film sia da un punto di vista della trama che dal punto di vista scenografico, riesce sempre a sorprenderti e a tenere gli occhi incollati allo schermo, film da vedere assolutamente, non lo dico tanto per ma lo dico seriamente, inoltre è un film anche comico e adatto a grandi e piccini, veramente a TUTTI, è molto figo e STUPENDO, consigliato anche per chi non è proprio un fan di spider-man, (dovete aver visto però almeno un pò del film precedente cioè spider-man far from home, un altro caplavoro).
P.S. non capisco le critiche insensate che criticano la sceneggiatura o la trama che vi assicuro sono veramente FAVOLOSI.
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giovedì 31 marzo 2022
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non l’ho visto
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[+] aaaa vediloooooooooo
(di luca)
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felicity
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lunedì 21 marzo 2022
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una porta spalancata verso il futuro
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Spider-Man: No Way Home è un buon film di Spider-Man, ma ha molte fragilità nella scrittura, nella messa in scena, nel rapporto con la CGI quasi ossessivo e morboso e manca di un tono autoriale di qualsiasi sorta confermando come, ancora una volta, Marvel Studios faccia davvero fatica a investire seriamente sul suo personaggio più importante.
No Way Home è un film in cui non mancano l'ironia, la commedia e le battute sceme - alcune funzionano bene, altre molto meno - ma ha un insospettabile lato oscuro che emerge soprattutto nella seconda parte della pellicola, ma non solo. È Peter che deve fare davvero i conti con le conseguenze delle proprie azioni, conseguenze per le quali, a volte, non ci sono scappatoie, cinture di sicurezza o scintillanti miliardari in armatura.
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Spider-Man: No Way Home è un buon film di Spider-Man, ma ha molte fragilità nella scrittura, nella messa in scena, nel rapporto con la CGI quasi ossessivo e morboso e manca di un tono autoriale di qualsiasi sorta confermando come, ancora una volta, Marvel Studios faccia davvero fatica a investire seriamente sul suo personaggio più importante.
No Way Home è un film in cui non mancano l'ironia, la commedia e le battute sceme - alcune funzionano bene, altre molto meno - ma ha un insospettabile lato oscuro che emerge soprattutto nella seconda parte della pellicola, ma non solo. È Peter che deve fare davvero i conti con le conseguenze delle proprie azioni, conseguenze per le quali, a volte, non ci sono scappatoie, cinture di sicurezza o scintillanti miliardari in armatura.
Non abbiamo mai visto il ragno radioattivo mordere Tom Holland, ma è in questo film che il suo Peter Parker diventa veramente Spider-Man. In questo senso, No Way Home è una delle origin story più coraggiose e inusuali che abbiamo visto. No Way Home è uno Spider-Man insospettabilmente introspettivo che riesce a gestire con grande equilibrio un cast fondato solo in parte sulla conoscenza pregressa dello spettatore.
Jon Watts non è un regista geniale e le sue riprese sono abbastanza ordinarie, ma ha un ottimo senso per la spettacolarità e la dinamicità nelle scene d'azione, che sono fluide, chiare anche in notturno e sofisticate al punto giusto, complici effetti speciali d'eccellenza che mostrano il fianco solo nella computer grafica che riproduce le fattezze di Thomas Haden Church e Rhys Ifans nelle poche scene in cui assumono forma umana. Ma il regista ha già lavorato con gran parte del cast, che sembra particolarmente a suo agio in un po' tutte le scene. La chimica tra Holland e Zendaya è perfetta, forse perché i due giovani attori sono ora una coppia di fatto anche fuori dal set, e Benedict Cumberbatch resta un fantastico Steven Strange. Convincente anche l'Electro di Jamie Foxx, un villain che ruba la scena a tutti gli altri.
Spider-Man: No Way Home, per chi ha apprezzato i due precedenti film con Tom Holland per protagonista, è una conclusione pressoché perfetta di questa prima trilogia. Una porta spalancata verso il futuro e l'età adulta che, finalmente, ha raggiunto anche questo Peter Parker. Ma è anche un film che resta in riga e che non ha cambiato improvvisamente audience: è ancora una storia "young adult" che potrebbe far storcere il naso a chi cerca un cinecomic più serio o impegnato.
C'è anche una parte di questo autoreferenziale fattore nostalgia che funziona più per l'affetto di una certa parte del pubblico e per le sue ripercussioni creative e/o commerciali che per la sua effettiva riuscita in senso narrativo. Si aggrappa alla sospensione dell'incredulità anche più del solito, che per un cinecomic è già paradossale, ma in definitiva è ciò che i fan di Spider-Man volevano e hanno avuto. Quando le luci si accendono in sala, dopo le due immancabili scene post-credits, resta la consapevolezza che la storia non si ripeterà, ma il solo fatto di esserci stata significa molto per chi con l'Uomo Ragno cinematografico ci è cresciuto.
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jonnylogan
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martedì 15 marzo 2022
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la fine del liceo
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Di ritorno dal suo viaggio in Europa e dalla conclusione dello scontro con Mysterio l’identità di Peter Parker è stata svelata in diretta televisiva da J. Jonah Jameson e ora tutti sanno che dietro al diciassettenne Peter si nasconde spiderman. Per evitare che la gente continui a riconoscerlo Parker pensa di rivolgersi a Stven Strange il quale gli propone di cancellare la memoria collettiva.
Il multiverso s’espande anche all’interno del mondo, in carne e ossa, dell’Arrampicamuri e non solo in quello dei lungometraggi animati a iniziare da ‘Spider-Man - Un nuovo universo’, film d’animazione del 2018 che ha avuto la capacità d’introdurre anche al cinema il concetto della coesistenza di numerosi universi con altrettanti Spiderman, afflitti dai medesimi problemi di difesa d’identità e giustizia.
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Di ritorno dal suo viaggio in Europa e dalla conclusione dello scontro con Mysterio l’identità di Peter Parker è stata svelata in diretta televisiva da J. Jonah Jameson e ora tutti sanno che dietro al diciassettenne Peter si nasconde spiderman. Per evitare che la gente continui a riconoscerlo Parker pensa di rivolgersi a Stven Strange il quale gli propone di cancellare la memoria collettiva.
Il multiverso s’espande anche all’interno del mondo, in carne e ossa, dell’Arrampicamuri e non solo in quello dei lungometraggi animati a iniziare da ‘Spider-Man - Un nuovo universo’, film d’animazione del 2018 che ha avuto la capacità d’introdurre anche al cinema il concetto della coesistenza di numerosi universi con altrettanti Spiderman, afflitti dai medesimi problemi di difesa d’identità e giustizia. Nella terza pellicola dedicata al ragno del Queens, diretta dal quarantunenne Jon Watts a farla da padrone sono sia i predecessori di Tom Holland, nel ruolo di Spiderman, sia i suoi nemici storici. Fra questi ultimi da citare la presenza ieratica di Willem Dafoe con tanto di sdoppiamento della personalità e come sempre nel ruolo del Green Goblin, già incontrato nella prima pellicola dell’arrampicamuri. Non da meno anche gli altri villain con una menzione ulteriore per Alfred Molina che torna ad agitare pericolosamente i tentacoli di Doc Ock. A questi si aggiunge il ritorno in calzamaglia sia di Tobey Maguire sia di Andrew Garfield, spacciati per
appartenenti ad altri universi e solo per errore entrati in contatto con la versione attuale di Peter Parker.
La trama scritta a quattro mani e come da inizio nuova trilogia, dal duo McKenna, Sommers, va a completare la parabola narrativa degli anni liceali di Parker e compagnia con una possibile ammissione al MIT forse da rimandare per sopraggiunti problemi di ordine pubblico. Trama nettamente più semplice rispetto ad altri prodotti dell’MCU che spesso si vanno ad intrecciare con numerosi sotto filoni e narrazioni parallele. Al momento non si sa se Holland vestirà nuovamente la tuta progettatagli da Tony Stark ma di certo c’è che chi è appassionato di fumetti declinati sotto forma di cinecomics in tal caso troverà come sempre pane per alimentare i denti della propria fantasia.
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lizzy
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venerdì 28 gennaio 2022
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come rovinare un personaggio!
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Allora... Qua dobbiamo deciderci:
bisogna giudicare un film dal suo contenuto, dalla trama, dalla recitazione e dalla regia o dobbiamo solo votare gli effetti speciali migliori, le scene di azione, le idee più bislacche?
Perchè se la vediamo dal secondo punto di vista allora questo film è da Oscar: un vero blockbuster che non lascia scampo ai rivali, se non ai "soliti cloni" della stessa casa madre.
Ma se la guardiamo dal primo punto di vista... beh... anche solo una stella sembrerebbero troppi ad una come me.
Chiariamo: io sono una fan del aracnoide personaggio, ma non devo a tutti i costi vederlo realizzato sullo schermo se come prezzo ne devo pagare una assoluta spersonalizzazione.
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Allora... Qua dobbiamo deciderci:
bisogna giudicare un film dal suo contenuto, dalla trama, dalla recitazione e dalla regia o dobbiamo solo votare gli effetti speciali migliori, le scene di azione, le idee più bislacche?
Perchè se la vediamo dal secondo punto di vista allora questo film è da Oscar: un vero blockbuster che non lascia scampo ai rivali, se non ai "soliti cloni" della stessa casa madre.
Ma se la guardiamo dal primo punto di vista... beh... anche solo una stella sembrerebbero troppi ad una come me.
Chiariamo: io sono una fan del aracnoide personaggio, ma non devo a tutti i costi vederlo realizzato sullo schermo se come prezzo ne devo pagare una assoluta spersonalizzazione.
Io sono uscita dal cinema, infatti, dicendomi "Ma perchè chiamare Uomo Ragno il personaggio? A questo punto potevano pure chiamarlo Spider Kid o Batman, per il massimo della stoltezza".
Perchè questo (presunto) Uomo Ragno di Uomo Ragno non ha quasi proprio nulla.
La zia, da anziana morigerata cardiopatica mi diventa una milfona con le caldane che, addirittura, mi seduce e abbandona un fuori forma Happy Hogan, da sempre, nel mondo "reale" dei fumetti invaghito della impossibile Pepper Pots.
Gli amici completamente stravolti (addirittura indicare come Ned Leeds amico del cuore, e vederlo pure come asiatico sovrappeso, fa ridere non poco, per non parlare dell'altro Flash Thompson, qua non certo un biondo palestrato spocchioso, come da copione, ma mingherlino indiano presupponente, come da moda "etnica" del momento), di Gwen Stacy manco l'ombra e come fidanzata la "solita" (ma davvero?) latinoamericana che come sex appeal paragonata ad un termosifone perde e pure di brutto.
Come dite?
Questo Peter Parker non è quello "originale" di Terra 616, ma quello di "Terra 199999" (!!!) ???
Ah, ho capito.
E infatti i precedenti "ragni" eccoli spuntare dalle loro belle terre diverse, ognuno con la sua storia (quasi mai compatibile con la vera dei fumetti), ed ognuno con le proprie magagne.
Ma tutto questo non serve ad arricchire un pur misero "piatto" come questo film si dimostra essere: un prodotto studiato per la peggior scolaresca composta da decerebrati che dovrebbero ridere di certe battutacce (su tutte quella dell'acqua salata e del calamaro: veramente idiota) e stupirsi per certe scene al fulmicotone.
Queste scene però alla fine sono tutte uguali (specie se vedi i vari film Marvel), così non sai mai se stai vedendo la replica di "Dottor Strange" o uno spin-off di Iron Man (ma dico: l'Uomo Ragno in armatura? Suvvia...).
E poi ci sono certi buchi di sceneggiatura paurosi, come il dialogo dei tre SpiderMen: incomprensibile, inutile, inadatto. Minuti di sbadigli che levano qualunque possibilità di riscatto di questo lavoro cinematografico.
Ormai scoccia pure vederli o recensirli questi ultimi film Marvel: finito il ciclo "buono" degli Avengers il seguito, Vedova Nera, Eternals, Shang Chi, questo Uomo Ragno, è veramente tutto uguale e sicuramente trascurabile.
Speriamo quantomeno nelle serie televisive: mi è piaciuta abbastanza WandaVision e , in particolare, ho esultato per Loki.
Domani comincio a vedere Occhio di Falco: speriamo bene!
Che brutto questo film: da dimenticare.
E in fretta!
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mattia
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venerdì 31 dicembre 2021
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wfe
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lucvon
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lunedì 27 dicembre 2021
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hanno ucciso l''uomo ragno
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Da amante di spideman, prima dei fumetti e poi della trilogia diretta da sam raimi, ho iniziato la saga con tom holland con un certo scetticismo.
il suo ingresso in civil war mi aveva lasciato una buona impressione, poi è arrivato Homecoming... e a parte un buon cattivo con michael keaton il resto è più simile a una scadente commedia americana per ragazzini che a un film di spiderman.
Arriva il sequel Far From Home, dopo il deludente Homecoming anche il sequel non fa ben sperare e nuovamente non ci siamo, la psicologia dei personaggi è inesistente, le emozioni sono sotto le scarpe e di nuovo.
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Da amante di spideman, prima dei fumetti e poi della trilogia diretta da sam raimi, ho iniziato la saga con tom holland con un certo scetticismo.
il suo ingresso in civil war mi aveva lasciato una buona impressione, poi è arrivato Homecoming... e a parte un buon cattivo con michael keaton il resto è più simile a una scadente commedia americana per ragazzini che a un film di spiderman.
Arriva il sequel Far From Home, dopo il deludente Homecoming anche il sequel non fa ben sperare e nuovamente non ci siamo, la psicologia dei personaggi è inesistente, le emozioni sono sotto le scarpe e di nuovo... NON Cé SPIDERMAN. Quello vero.
sembra che gli autori abbiano un vero talento nel rendere i film privi di emozioni o di qualsiasi guizzo creativo.
Poi arriva questo No Way Home e da subito questo film puzza tremendamente di campagna ruba soldi, i cattivi presi dalla saga che ho amato e vengono buttati in questo film, le voci parlano della presenza dei precendeti spiderman visti negli altri film e la gente inizia a non capire più niente, si crea un hype esagerato, smisurato e completamente fuori luogo, generato non dall'interesse per il film in sè ma solo per vedere se faranno quello che tutti i fan hanno sempre sognato : vedere tutti gli spiderman insieme in un unico film.
Ormai mi arrendo a vedere questo film più per curiosità che per vero interesse e finito il film mi trovo annoiato con tanta rabbia e tanta tanta delusione.
Rabbia perchè i cattivi che ho amato (non tutti)sono stati trattati come sagome di cartone che si muovono sullo schermo, privi di spessore e ridicolizzati, oltre al fatto che in base alle necessità gli autori cambiano eventi, caratteri dei personaggi, persine l'estetica senza giustificare o spiegare niente e poi delusione, perchè sta volte si poteva fare qualcosa di veramente emozionante, ma i produttori hanno altri obbiettivi : fare soldi.
Il film infatti punta perennemente sulla lacrima facile, che non arriva se hai superato i 15 anni da un pò e i personaggi non sono mai stati sviluppati nei film precedenti, puntano sull'emozione fasulla generata da vedere determinati personaggi ma che finisce lì, perchè in questo film manca l'epica, manca il brivido che i personaggi non ce la facciano, manca l'amore, manca ogni cosa che faccia sentire che questo film trasmette delle emozioni e poi il film stempera con battute da ragazzini che dopo un pò non fanno nemmeno più sorridere, si vero questo terzo film è un pò più serio dei precedenti sul finale ma questa serietà arriva tardi ed è comunque finta.
La sola consolazione in un film del genere è che ce lo dimenticheremo molto in fretta, proprio come l'incantesimo fatto nel film dal Dottor Strange
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luca capaccioli
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domenica 26 dicembre 2021
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una lettera d''amore al più celebre eroe marvel!
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Il mondo intero sa che Peter Parker è Spider-Man. Dopo che Mysterio ha rivelato pubblicamente la sua identità segreta, il giovane Tessiragnatele è su tutti i media e viene ritenuto colpevole della morte del suo nemico. Come se non fosse abbastanza, i suoi amici e sua zia sono sotto accusa per favoreggiamento, il che rende la loro vita praticamente impossibile. Stanco di tutto questo, Peter si rivolge al Dottor Strange chiedendogli di effettuare un incantesimo che faccia dimenticare alle persone quanto accaduto. Sfortunatamente, qualcosa non va come previsto e la magia di Strange provoca una frattura dello spazio-tempo che favorisce l’ingresso di alcuni supercriminali provenienti da universi alternativi.
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Il mondo intero sa che Peter Parker è Spider-Man. Dopo che Mysterio ha rivelato pubblicamente la sua identità segreta, il giovane Tessiragnatele è su tutti i media e viene ritenuto colpevole della morte del suo nemico. Come se non fosse abbastanza, i suoi amici e sua zia sono sotto accusa per favoreggiamento, il che rende la loro vita praticamente impossibile. Stanco di tutto questo, Peter si rivolge al Dottor Strange chiedendogli di effettuare un incantesimo che faccia dimenticare alle persone quanto accaduto. Sfortunatamente, qualcosa non va come previsto e la magia di Strange provoca una frattura dello spazio-tempo che favorisce l’ingresso di alcuni supercriminali provenienti da universi alternativi. Peter si ritrova così davanti ad una difficile decisione: trovare una cura per i folli visitatori oppure rispedirli subito nel loro universo d’appartenenza e lasciarli alle loro sorti, ma dovrà presto imparare che nessuna scelta è priva di conseguenze.
Dopo l’uscita di Avengers: Endgame nelle sale, era difficile immaginare di poter assistere ad un blockbuster supereroistico in grado di eguagliarne le emozioni dopo essere usciti dalla sala, soprattutto considerando l’impatto dell’epidemia Covid-19, durante la quale il settore cinematografico è stato duramente colpito. Eppure, Spider-Man: No Way Home di Jon Watts riesce nel suo intento, non limitandosi esclusivamente all’intrattenimento di un pubblico sempre più vasto, in quanto si concentra sul gettare le basi per quello che nei prossimi anni sarà l’Uomo Ragno definitivo interpretato da Tom Holland, ormai sempre più a suo agio nei panni del personaggio, che in questo film fa il passo decisivo verso una dimensione più matura: si rende conto che non può salvare sempre tutti, sentendosi però responsabile di qualunque vita, e poco importa che le persone in questione siano dalla parte del bene o meno. Di tanto in tanto, però, arriva qualche pazzo che mette in discussione la sua forza morale, come Norman Osborn/Green Goblin, interpretato nuovamente dal sontuoso ed ultra-espressivo Willem Dafoe che ruba continuamente la scena. Il micidiale villan, visto per l’ultima volta nella trilogia firmata da Sam Raimi, torna in forma smagliante nei panni della vera nemesi del supereroe, l’incarnazione del lato oscuro della psiche umana, pronto a sfidare Peter, il quale dovrà stare attento a non oltrepassare quella sottile linea di confine che separa l’eroe dal giustiziere. Se è possibile, Dafoe supera addirittura la performance vista nel primo film dell’altra saga, conferendo un’immagine ancora più inquietante del più famoso nemico di Spider-Man, avvolto da un’ombra interiore che proietta all’esterno grazie alle doti dell’attore che lo interpreta. Nella pellicola, ritroviamo altri volti visti nelle precedenti saghe, come il Dottor Octopus, ripreso dal finale di Spider-Man 2 del 2004 ed interpretato da un grande Alfred Molina ringiovanito digitalmente. Non male anche Electro di Jaime Foxx visto nel secondo film di Marc Webb, che stavolta non è blu ed è addirittura più potente. Riusciti, seppur meno caratterizzati a causa della mole di personaggi presenti nel lungometraggio, Sandman (Thomas Hayden Church) e Lizard (Rhis Ifans), protagonisti però di alcune delle migliori sequenze di combattimento. Acquisiscono maggiore importanza i comprimari fissi già visti nei precedenti capitoli della saga di Jon Watts, come Zia May (Marisa Tomei), la voce della coscienza di Peter che avrà un ruolo determinante in uno dei momenti più ricchi di pathos nell’intero film, ma anche il simpatico Ned Leeds e l’irriverente ma dolce Michelle Jones/MJ, interpretati rispettivamente da Jacob Batalon e Zendaya. Menzione d’onore per Benedict Cumberbatch nel ruolo del Dottor Stephen Strange, sempre eccellente nel ruolo e mostrato sotto un’ottica più cinica rispetto a Peter Parker, mettendo in risalto le differenze nella filosofia dei due personaggi che avranno forti divergenze con tanto di scontri non soltanto ideologici. Vi sono inoltre delle sorprese che però è meglio non rivelare per evitare spoiler, ma che non potranno non fare felici i fan storici del personaggio. Gli effetti speciali e il montaggio sonoro raggiungono vette sempre più elevate, proponendo sequenze d’azione memorabili soprattutto verso il terzo atto. Superlativa è la colonna sonora di Michael Giacchino, di gran lunga superiore rispetto ai film precedenti, con tanto di piccoli e piacevoli omaggi che solo i più attenti riusciranno a scorgere. Non mancano sicuramente alcuni errori in fase di sceneggiatura, con tanto di alcune sequenze un po’ forzate che però vengono inevitabilmente mascherate dalle emozioni che lo spettatore medio può provare, in quanto siamo davanti ad un film che ha fatto (e farà) la storia, coinvolgendo vent’anni di trasposizione del personaggio, ovvero tre generazioni di spettatori e fan che sognavano un film del genere che fino a poco tempo fa sembrava impossibile da realizzare, il ponte perfetto tra passato e futuro, nostalgia e innovazione. Una vera lettera d’amore ad un personaggio intramontabile, entrato nell’immaginario collettivo dal lontano 1962 grazie a Stan Lee e Steve Ditko. Ma questo film non è un semplice tributo, in quanto riesce a brillare di luce propria, con tanto di storia e personaggi coinvolgenti ed un tono assai ben bilanciato dall’inizio alla fine. Promosso a pieni voti e consigliato ad un pubblico di tutte le età, soprattutto i fan più sfegatati del mito di Spider-Man.
P.S. Come di consueto, sono presenti due sorprese, una a metà dei titoli di coda ed una dopo, per cui è consigliabile rimanere seduti fino alla fine.
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[+] simbolo etico per il pubblico di ieri e di oggi
(di antonio montefalcone)
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