Titolo originale | Beetlejuice |
Anno | 1988 |
Genere | Commedia, Fantasy, |
Produzione | USA |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Tim Burton |
Attori | Alec Baldwin, Geena Davis, Michael Keaton, Winona Ryder, Sylvia Sidney Jeffrey Jones, Robert Goulet, Annie McEnroe, Simmy Bow, Jack Angel, Duane Davis, Catherine O'Hara, Tony Cox, Dick Cavett, J. Jay Saunders, Carmen Filpi, Glenn Shadix, Maurice Page, Hugo Stanger, Rachel Mittelman, Mark Ettlinger, Patrice Martinez, Cynthia Daly, Douglas Turner, Susan Kellermann, Adelle Lutz, Gary Jochimsen, Bob Pettersen, Marie Cheatham, Harold Goodman. |
Uscita | lunedì 23 ottobre 2023 |
Tag | Da vedere 1988 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,40 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 13 dicembre 2023
Una coppia di giovani sposi muore in un incidente stradale. Tornano come fantasmi nella loro vecchia casa che però è abitata da una famiglia di cialtroni. Ha vinto un premio ai Premi Oscar, In Italia al Box Office Beetlejuice - Spiritello porcello ha incassato 38,3 mila euro .
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I coniugi Maitland sono una coppia senza figli peculiare, ma unita dall'amore. Dopo un fatale incidente d'auto, si ritrovano di nuovo a casa ma in una condizione di "novelli deceduti", con tanto di apposito manuale per le istruzioni. Mentre comprendono la loro nuova natura, arrivano i nuovi inquilini, i Deetz, che sono il loro opposto: volgari e pieni di pretese, intendono rimettere a nuovo la casa e trasformarla in una attrazione per turisti. Ma la loro figlia, una sensibile ragazzina infelice di nome Lydia, è l'unica che riesce a vedere gli spiriti dei Maitland. Questi ultimi cercano di spaventare i Deetz senza successo, finché fanno ricorso a Betelgeuse, uno spiritello malvagio che pratica il bio-esorcismo contro i viventi e che viene invocato pronunciandone tre volte il nome. L'effetto non sarà quello sperato.
Il cinema del primo Burton dispone di un dono raro nel saper gestire fonti e stili eterogenei.
L'animazione per i più piccoli e i tratti fiabeschi si sposano con contenuti per adulti; l'horror gotico e il macabro a loro volta si coniugano con uno stile unico, che ne disinnesca l'elemento di spavento e di moralismo, per assumere - spesso - la parte dei "mostri". In questo senso Beetlejuice (meglio dimenticare il sottotitolo italiano) è uno dei migliori esempi di coesione di questi generi, a formare un bizzarro microcosmo che ha fatto epoca e che sarà sviluppato in opere successive, in particolare in Edward mani di forbice.
Le villette americane, in cui vivono inquietanti tentativi di imporre una visione tradizionale di vita e famiglia, per Burton si contrappongono al mondo dei "diversi", di chi rifiuta le imposizioni sociali, ribellandosi silenziosamente attraverso un modo di vestire e di comportarsi di irriducibile eccentricità. In Beetlejuice, attraverso una successione di stranezze, con digressioni grandguignolesche, Burton racconta di fatto un coming of age: la vera protagonista del film, la giovane Lydia, compare solo dopo mezzora di film, ma è a lei che è rivolto il sottotesto morale, un invito ad apprezzare la vita anche nelle sue asperità e nei suoi momenti di malinconia, che per divenire esemplare necessita di comprendere prima la non-vita, ossia la morte e l'oltretomba.
L'incidente dei Maitland diviene in questo senso, inconsapevolmente, un sacrificio, compiuto dal destino per poter salvare un'altra vita, quella di Lydia, tentata - anche se Burton lo accenna con delicatezza e senza morbosità - dal suicidio. Oltre a regalarci una visione dell'aldilà con pochi precedenti, se non il gusto surreale di Hellzapoppin', capolavoro di stranezza degli anni 40 a cui evidentemente Burton si ispira, lo spirito libero di Burton ci insegna a trovare il buono nei luoghi più inaspettati e ad accettare il prossimo nonostante la sua apparente estraneità dal nostro modo di pensare e vestire.
L'inferno è lo specchio deformato dell'aldiqua, di cui riproduce i tic - una burocrazia insensata - e le iniquità - il luogo delle anime perdute. In questo contesto finisce quasi per sparire sottotraccia lo spiritello del titolo interpretato da Michael Keaton, irrefrenabile e gigionesco ma perfettamente calato nel ruolo (al pari di una giovanissima Winona Ryder nei panni di Lydia). La singolarità nella singolarità del secondo lungometraggio di Burton è il fatto che Beetlejuice (o meglio Betelgeuse, visto che il "succo di scarafaggi" è solo un'omofonia, storpiata nella pronuncia all'americana, benché sortisca il medesimo effetto di invocazione) non sia di fatto il protagonista di Beetlejuice, ma solo un elemento di disturbo stilistico-narrativo. Un trickster imprevedibile, che ha il potere di scompaginare le carte e destabilizzare i benpensanti, anche quando contraddistinti dalla stolidità dei Deetz. Il confronto frustrante tra la sensibilità dei trapassati e l'impermeabile superficialità dei nuovi inquilini richiama "Il fantasma di Canterville" di Oscar Wilde: sembra quasi un adattamento sotto mentite spoglie, prima che lo svolgimento si discosti nettamente da quel modello.
Beetlejuice è al contempo una fiaba nera, un omaggio cinefilo e una critica al capitalismo, incarnato dal materialismo dei Deetz, che si affannano a monetizzare qualunque cosa, comprese le paure di Lydia e i fantasmi dei Maitland. Lo straordinario lavoro in fatto di trucchi - premiati con un Oscar - e di effetti speciali è un esempio della libertà creativa e delle potenzialità tecniche della Hollywood anni 80, prima che la computer grafica si imponesse ovunque, spesso a scapito della capacità di immaginazione del pubblico e dei cineasti. A cominciare dallo stesso Burton del terzo millennio, che ricorrerà alla CGI e sempre meno alle tecniche più artigianali delle origini, risultando raramente acuto e immaginifico come in Beetlejuice.
Una coppia di giovani sposi muore in un incidente stradale. Tornano come fantasmi nella loro vecchia casa che però è abitata da una famiglia di cialtroni di città. Dopo aver cercato di spaventarli, i due chiamano in aiuto uno spiritello simpatico, sboccato e pasticcione, a nome Beetlejuice, che, dopo alcune difficoltà iniziali, riuscirà nell'impresa.
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I coniugi Maitland(Alec Baldwin e Geena Davis) muoiono in un incidente d'auto cadento nel fiume della loro tranquilla cittadina. Credono di essere in Paradiso, ma si ritrovano 'imprigionati' nella loro casa con un libro proveniente 'dall'aldilà' che cerca di dargli delle informazioni. Per loro sfortuna le sorprese non sono finite, difatti la loro casa è stata comprata da un'antipatica famiglia 'in' [...] Vai alla recensione »
Il Film preso in considerazione lo possiamo annoverare come una delle vette più alte del cinema dell'allora giovane Tim Burton, arrivato nel 1988 al suo vero esordio cinematografico, dopo Pee-wee’s Big Adventure, capace di offrire un prodotto interpretabile su più livelli, che riesce a toccare il dramma, la commedia, la satira sociale e politica, la farsa, l'horror e [...] Vai alla recensione »
A 36 anni di distanza Tim Burton presenta alla Mostra del Cinema di Venezia il sequel di Beetlejuice...prima di vederlo al cinema ho pensato di vedere questo che tutti oramai definiscono un cult anni '80. Effettivamente è un film sorprendente nel senso che tralasciando una trama semplice - i 2 coniugi morti in un incidente stradale che ritornano nella loro casa come spiriti e che vogliono [...] Vai alla recensione »
"Beetlejuice"(1988)è già, decisamente, la pienezza creativa di Tim Burton. Il tema del limite(valicabile, secondo Burton, che naturalmente segue più Edgar Allan Poe che Aldo Capitini della"Compresenza tra i vivi e i morti")tra vita e morte viene qui letto in chiave da un lato ironico(più che decisamente"comica")-grottesca, dove la figura, che [...] Vai alla recensione »
SONO PASSATI PIU DI 20 ANNI DALL'USCITA DI QUESTO FILM E CERCANDO CERCANDO NON SI RIESCE A TROVARE NULLA DI SIMILE. A PARER MIO LA MASSIMA ESPRESSIONE DI KEATON E SOPRATTUTTO DI TIM BURTON CHE PRIMA DI RIVISITARE FAVOLE DAVA REALMENTE SFOGO ALL'IMMAGINAZIONE. è UNA PERLA,UN FILM UNICO NEL SUO GENERE. COSì AZZECCATO DA LASCIARE IL PERSONAGGIO E IL COSTUME DI BEETLEJUICE NEL TEMPO. [...] Vai alla recensione »
Discreto cocktail (juice, anzi) a bassa gradazione alcolica, ma tutto sommato più saporito di…uno scarafaggio. Ogni volta che mi appresto a rivederlo penso ad una sciocchezza, ma alla fine cambio sempre idea. Pura evasione, certo, ma è un’evasione che cattura, merito un minestrone che riunendo vari generi (horror, fantasy, comico) distilla uno spettacolo di tutto rispetto.
tim burton agli esordi dimostra già le sue grandi qualità in questa pellicola comica. michael keaton è un attore ottimo che di li a poco con burton farà il campione d'incassi batman. se si è appassionati di burton va visto
E' SECONDO ME UNO DEI CLASSICI ANNI 80,UNO SPASSOSO FILM DEL "GENIO E VISIONARIO TIM BURTON" EFFETTI SPECIALI RIDICOLI MA (VOLUTI)E PER QUESTO ANCOR PIU'DIVERTENTI E IRRIVERENTI CON UNA GIOVANE E BRAVA W.RYDER E IL GRANDIOSO M.KEATON IL MATTATORE.DEONIACCIO.
dopo edward mani di forbice e la fabbrica di cioccolato,il suo miglior film,uno dei più esilaranti in assoluto con prottagonisti...ddei fantasmi,burton trapela in ogni scena,attori eccezionali e sceneggiatura ottima per un film imperdibile,assolutamente visionario e originale il film è un cult imperdibile.
Questo"Beetlejuice"(Tim Burton, scritto da Michael Mc Dowell, Larry Wilson e Warrren Skaaren 1988)non serve ripetere che e'una grnade film, perche'lo e'senza dubbio, uno dei"vertici assoluti"di quel geniaccio fantastico.grottesco che e'Tim Burton, uno dei pochi veri cineastri rimasti, ma che il fimm mostra anche se non soprattutto la rivolta di due morti [...] Vai alla recensione »
Se con Pee Wee's Big Adventure Burton aveva dato prova di essere un regista talentuoso, anche grazie agli incassi che esso ottenne, con questo Beetlejuice:Spiritello Porcello il successo si riconferma al botteghino!!!Burton crea infatti una commedia nera e cupa che riesce a divertire dall'inizio alla fine grazie soprattutto ad uno strepitoso Michael Keaton che prima di indossare il costume da eroe [...] Vai alla recensione »
beetlejuice!beetlejuice!beetlejuice!mmm...non accade nulla? peccato! o forse no,perchè beetlejuice è una commedia a tinte horror dove la soluzione può diventare il problema.ed è proprio nominandolo 3 volte di fila che si possono ottenere i servigi dello spiritello che da il nome alla pellicola.uno dei primissimi lavori di burton e tra i suoi migliori in assoluto quest'opera [...] Vai alla recensione »
I coniugi Maitland (Alec Baldwin e Geena Davis) muoiono in un incidente stradale. Attraverso "Il manuale del novello deceduto" apprendono di esser diventati fantasmi. La loro casa viene acquistata dai ricchi Deetz. I Maitland non li sopportano, vogliono spaventarti fino a metterli in fuga. Non ci riescono, e allora si rivolgono a Beetlejuice (Michael Keaton), un esorcista al contrario: libera gli spiriti [...] Vai alla recensione »
Una danza macabra con il passo dei fratelli Marx. I sogni animati di Vincent e Frankeweenie sembrano prendere forma. La casa stregata già preannunciata con il plastico all'inizio. Con quelle villette a schiera che comporranno l'universo di Edward mani di forbice. Forse Beetlejuice è il Burton più illusionista. Con la nostalgia sinistra segnata dalle musiche di Danny Elfman, si entra in un mondo segnato [...] Vai alla recensione »
Miscela esplosiva di buffo e macabro, fiaba grottesca con irresistibili siparietti musical, torna in sala il capolavoro che fece conoscere il genio di Tim Burton al pubblico internazionale. Merito di un soggetto spassoso, incentrato su una coppia di sposi che muoiono e, diventati fantasmi, cercano di impedire ai nuovi inquilini di abitare la loro casa, con l'aiuto dello "spiritello porcello" Beetlejuice, [...] Vai alla recensione »