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Ultimo aggiornamento giovedì 7 ottobre 2021
Una storia di tradimento e vendetta ambientata nella brutalità della Francia del XIV secolo. Il film ha ottenuto 2 candidature a Satellite Awards, Il film è stato premiato a National Board, 1 candidatura a Critics Choice Super, In Italia al Box Office The Last Duel ha incassato 923 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Jean de Carrouges e Jacques Le Gris sono eterni rivali. Scudieri normanni con alterne fortune, affrontano la vita come il campo di battaglia. Jean de Carrouges crede nella spada e nell'onore, Jacques Le Gris nell'astuzia e nella fedeltà a chi fa i suoi interessi. Se il primo è abile sul campo, il secondo è scaltro a corte dove si guadagna la simpatia e la protezione di Pierre d'Alençon, conte e cugino del re Carlo VI. Ma più della competizione per i feudi può la bellezza di Marguerite de Thibouville. Sposa con dote di de Carrouges, Marguerite diventa l'ossessione di Le Gris, che approfitta dell'assenza del rivale per rivelarle tutta la meschinità dei suoi sentimenti. Jacques abusa di Marguerite, che lo confessa al marito, che invoca il duello giudiziario. Nella giostra medioevale, due cavalieri si confronteranno, rimettendosi al giudizio di dio. A quello degli uomini si rimette invece il destino di Marguerite: se il marito perisse nel duello armato, lei verrà bruciata viva e spergiura.
Quarantaquattro anni separano i rivali di I duellanti da quelli di The Last Duel. Ieri come oggi Ridley Scott non dissimula il carattere insensato del duello. Niente è più vano e sciocco. Come dargli torto guardando due ufficiali napoleonici provocarsi per quindici anni e scagliarsi ogni dannata volta l'uno contro l'altro, spada, sciabola o pistola alla mano. Non sono meno assurdi gli scudieri medievali di The Last Duel.
In un caso come nell'altro è proprio l'assurdità a muovere il film, l'offeso attacca per i litigi più banali, il colpevole ribatte le provocazioni del suo avversario. Tra i duellanti si instaura un meccanismo di odio che nessuno può arrestare. L'onore diventa per loro una pietra di Sisifo spinta lungo il crinale di drammi storici che Ridley Scott racconta senza digressioni o complessi, ignorando (o quasi) i campi di battaglia, trascurando la psicologia dei personaggi e seguendo la loro ossessione.
Tuttavia qualcosa è cambiato, nel mondo, nel cinema che lo racconta e nel film di Scott che lo ridefinisce ridefinendo il genere cappa e spada. Sprofondato nell'oscurantismo medievale, The Last Duel non ha l'eleganza cavalleresca che si adatta perfettamente al soggetto de I duellanti, non ha nemmeno la lucentezza delle lame d'acciaio che gli ufficiali di Napoleone usano e abusano.
L'ultimo film di Ridley Scott è opaco, un terreno limoso come i tempi in cui le leggi e la violenza degli uomini si abbattevano sulle donne e picchiavano forte. Più forte. Dimenticate l'eroe di nobile fattura che fu Russell Crowe nel Gladiatore, The Last Duel è un film di cavalieri senza 'cavalieri'. È una storia di altri tempi ma in risonanza coi nostri. Scott fa cadere gli scudi e dietro c'è soltanto la vanità degli uomini che giocano a carte con Dio e con la vita di una donna.
Adattamento del romanzo storico di Eric Jager, The Last Duel è la storia vera di Jean de Carrouges e Jacques Le Gris, scudieri del 're folle', che si affrontarono in duello a Parigi il 29 dicembre del 1386. Si sfidarono in un duello fortemente ritualizzato, lo chiamavano il "giudizio di Dio", che avrebbe dovuto 'ristabilire' la verità sull'affaire de Courrages - Le Gris. Ma in The Last Duel non è mai questione di armi e di uomini, il senso è altrove e negli occhi della protagonista, che in anticipo su Thelma & Louise 'fa giustizia' del suo violatore. Una giustizia indiretta perché il destino delle donne nel Medioevo passava per gli uomini e per i loro capricci. Non ha altri mezzi Marguerite de Thibouville che muovere il braccio del consorte contro un vanesio scudiero, che legge e fa di conto ma ha fatto male i suoi conti. Marguerite non ci sta e chiede soddisfazione al marito che la chiede a sua volta a Le Gris.
Il finale non è troppo lontano dal circo di Commodo, l'imperatore usurpatore e pazzo de Il Gladiatore, ma al centro dell'arena questa volta c'è una donna e la sua versione della storia. C'è un duello giudiziario, 'utile' a stabilire chi avesse ragione o torto. Ne I duellanti la sfida è di altra natura. Il duello cambia pelle nel Rinascimento e si fa una questione di 'punto d'onore': offendi qualcuno, rifiuti di scusarti e lui ti sfida a duello. Ridley Scott fa al solito un'insalata russa della storia, concentrandosi soprattutto sulla sua magnifica eroina, che rigetta le norme del patriarcato e parte come Thelma e Louise alla conquista dell'Ovest. Del suo Ovest, quel giardino dove adesso può guardare crescere suo figlio. Ma essere una donna libera non è facile nel passato prossimo di due casalinghe, figuriamoci in quello remoto di una milady del XIV secolo. Marguerite de Thibouville, in anticipo sui tempi, mostra la strada a tutte le eroine a venire, Scott, da par suo, mostra il rovescio del cavaliere.
The Last Duel apre su una vestizione ma lavora alla 'messa a nudo' della figura cavalleresca. Nessuno uomo si salva, nessuno uomo ha il beau rôle, nemmeno il consorte di Matt Damon, che si installa comodamente nella massa fisica del suo personaggio ottuso e orgoglioso, voltando risolutamente le spalle al suo passato di 'ragazzo gentile'. I 'guerrieri' che fecero l'impresa di Scott, quelli nell'arena (Il Gladiatore, Robin Hood) e quelli sulle strade metropolitane (American Gangster), hanno perso il comune senso della morale, hanno perso soprattutto quell'integrità, quell'energia, quella malinconia e quell'ossessione unica: sacrificare tutto alla loro ricerca.
Mai così nero, il cavaliere per Ridley Scott ha oggi il volto di Adam Driver, presenza fisica unica che ha costretto il cinema ad adattarsi alla sua personalità e alla sua plasticità rara. La spigolosità del suo volto offre uno straordinario profilo di rapace. Nell'armatura di Le Gris è magnifico, gioca coi limiti, inquietando e destabilizzando con parsimonia, in brevi momenti di violenza, per il resto del tempo interpreta il suddito ideale al fianco di un Ben Affleck ossigenato. Diviso in tre capitoli, quante sono le versioni che il regista filma e ri-filma con percettibili slittamenti di sguardi e intenzioni, The Last Duel orchestra battaglie (militari e sociali) e conferma Ridley Scott re della grand art dei fuochi d'artificio. In sella tra spirito didattico e divertissement, l'autore nutre la dimensione politica e storica del suo intrigo furioso.
Ridley Scott, uno dei grandi Maestri visivi degli ultimi 50 anni, ai duelli ci aveva già abituato: il suo primo lungometraggio è datato 1977 ed era per l’appunto I Duellanti (ottimo film, peraltro). Questo però, oltre ad essere ambientato nel tardo Medioevo (1370-1386) invece che nel ‘800, racconta di quello che sembrerebbe essere stato l’ultimo duello sanzionato [...] Vai alla recensione »
A dirlo è niente meno che Victor Hugo quasi cinque secoli dopo questo ultimo duello, una sorta di ordalia che ancora il potere legittimo considerava un valido modo per dirimere in punta di spada e di diritto controversie particolarmente “divisive”, diremmo noi oggi. Che questa consuetudine sia diventata contra legem solo dopo la tragica conclusione delle crociate, il cui esito per [...] Vai alla recensione »
The Last Duel è una rilettura dell’oscurantismo medievale aggiornata a una sensibilità contemporanea, attraverso un racconto che si concentra sul passato e le sue dinamiche brutali per parlare al presente. È fondamentalmente questa l’anima del film che traspone una storia vera e sviluppa le consuete variabili di tradimento, vendetta e orgoglio ferito triplicando il [...] Vai alla recensione »
Al di là della (ovvia) fattura del film e del livello degli interpreti cui Scott ci ha abituati, sono rabbrividito nel constatare come quello che credo sia il vero tema del film, cioè come un tribunale e la società giudicassero uno stupro all'epoca presenti inquietanti e orribili analogie con il mondo di oggi, a distanza di oltre 500 anni.
“ ...una donna può essere amata da due uomini... ” e dunque così possiamo riassumere il film, che basandosi sul dubbio di uno stupro, più precisamente, sul dubbio della consensualità più o meno volontaria, ci dona un più chiaro affresco della società francese del XIV secolo, con estremo e marcato realismo storico; Ridley Scott ci dipinge, [...] Vai alla recensione »
Un buon film per recitazione, costumi, ricostruzione storica, ma che porta con sé un alone di forte dejavù. Lunghezza eccessiva specialmente nella ricostruzione della violenza da due punti di vista diversi che poi risultano essere uguali. Comunque una serata piacevole.
Soggetto, recitazione, regia, ambientazione, fotografia, costumi. Film che rimane dentro.
Basato sul volume di Eric Jager The Last Duel: A True Story of Trial by Combat in Medieval France, dedicato all'ultimo duello giudiziario ufficialmente riconosciuto che sia stato combattuto in Francia, The Last Duel porta su grande schermo il trial by combat del 29 dicembre 1386. I duellanti in questione sono il cavaliere Jean de Carrouges (Damon) e lo scudiero Jacques Le Gris (Driver), accusato dal [...] Vai alla recensione »
Una rilettura dell'oscurantismo medievale (siamo nella Francia del XIV secolo) aggiornata a una sensibilità contemporanea, attraverso un racconto che si concentra sul passato e le sue dinamiche brutali per parlare al presente. È fondamentalmente questa l'anima del film scritto da Nicole Holofcener, chiamata per dare un punto di vista femminile alla protagonista, insieme a Ben Affleck e Matt Damon, [...] Vai alla recensione »
«È un'opera che fa riflettere, e ne sono particolarmente orgoglioso». Al di là della prevedibile e giusta promozione del proprio film, quel riflettere pronunciato non a caso da Ridley Scott ci ricorda una cosa semplicissima: l'industria dei sogni, a volte in maniera illuminata e a volte impantanandosi nella fanghiglia della retorica, ha sempre cavalcato questioni sociali e politiche.
Spade lucenti, armature imbrattate di fango, lance acuminate, stridore di ferro. I duellanti si posizionano con i rispettivi, focosi cavalli agli estremi del campo di battaglia. Sugli spalti, ai lati dell'arena, prendono posto i nobili e i reali, figure evanescenti di dame, signori e cavalieri, insieme alla silenziosa ma ugualmente trepidante plebe.
I due ragazzi prodigio di "Will Hunting - Genio ribelle" tornano insieme dopo 25 anni. Con una novità: Matt Damon e Ben Affleck accolgono a bordo la regista Nicole Holofcener di "Friends with Money" e "Non dico altro". C' era da sceneggiare l' ultimo duello di Francia, nel 1386. L' ultimo con valore di processo, dicono gli annali. Poi se uno voleva regolare i suoi conti privati bastava non dare all' [...] Vai alla recensione »
Evidentemente Tom Hardy - il bravo attore londinese, classe 1977, che aveva interpretato, tra l'altro, il personaggio di Bane ne Il cavaliere oscuro - Il ritorno (2012) di Christopher Nolan e quello dell'eroe omonimo in Mad Max: Fury Road (2015) di George Miller -, ci ha preso gusto e si è affezionato al ruolo dell'antieroe Eddie Brock in combutta carnale con il mostro Venom che ha, da subito, diviso [...] Vai alla recensione »
The Last Duel è il ventiseiesimo film di Ridley Scott, indubbiamente un top director nonostante lo stakanovismo che gli ha procurato qualche passo falso. A ottantatré anni suonati, del resto, il versatile regista inglese assiste all' uscita ritardata a causa della pandemia- del titolo passato fuori concorso all' ultima Mostra di Venezia non più di un mese e mezzo prima dell' arrivo in sala del successivo [...] Vai alla recensione »
The Last Duel, il nuovo film di Ridley Scott, rispolvera «Le donne i cavallier, l' arme, gli amori» protagonisti nella Francia a cavallo, letteralmente, tra il 1370 e il 1386, l' arco di tempo della vicenda. Jean De Carrouges è un combattente nato. Analfabeta, ruvido, religioso, si ritiene predestinato per ereditare titolo e possedimenti del padre. E durante una battaglia salva la vita di Jacques Le [...] Vai alla recensione »
«Impeccabile» è aggettivo che si può applicare a qualsiasi pellicola di Ridley Scott, le cui raffinate, visionarie doti di cineasta appaiono indiscutibili anche quando il risultato d' insieme non convince: figuriamoci quando il film è riuscito, com' è il caso di The Last Duel basato sull' omonimo libro (Bur) del medievalista americano Eric Jager, che narra la storia dell' ultimo «duello di Dio» legittimato [...] Vai alla recensione »
Sembrano passati secoli da quando il relativamente giovane e già promettente Ridley Scott era ancora capace di sfornare capolavori in sequenza, pur se con fortune alterne al botteghino: film come il primo Alien, come Blade Runner, o persino come il più modesto I Duellanti, opera d'esordio e autentico gioiellino a cui chiaramente si ispira anche The Last Duel, ultima fatica dell'ormai ottantatreenne [...] Vai alla recensione »
Il «duello di Dio» era utilizzato a volte nel Medioevo per risolvere alcune contese giudiziarie. I due contendenti si battevano fino all'ultimo sangue, confidando nel fatto che il vincitore non sarebbe stato tale per i suoi meriti, ma per il volere di Dio che in pratica indirizzava lo scontro premiando lo sfidante che era nel giusto. Ridley Scott ha deciso di raccontare, in The Last Duel, l'ultimo [...] Vai alla recensione »
Lo scudiero Jacques Le Gris è alto e prestante, protagonista di scorribande a cavallo anche nel letto del conte Pierre d'Alençon, affollato di donnine festose, mentre il cavaliere Jean de Carrouges è un combattente serio, goffo e devoto di Carlo VI, il "re folle". La loro storia segna l'ultimo "duello giudiziario", avvenuto nella Francia medievale, lo scontro fino alla morte di due avversari in sostituzione [...] Vai alla recensione »
Ridley Scott è (quasi) sempre una garanzia. E anche se non sempre, nel corso della sua lunga e prolifica carriera, ha soddisfatto le aspettative di pubblico e critica, ogni qualvolta si presenta la possibilità di visionare un suo lungometraggio, l'interesse è sempre forte. Così è stato, per esempio, anche durante la 78a Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, dove il cineasta ha presentato fuori [...] Vai alla recensione »
Mai come in questi tempi, il sostantivo cinema si coniuga al femminile: ne abbiamo già avuto prova addentrandoci nell'intricatissimo labirinto giuridico messo in scena dal regista francese Yvan Attal. Dopo l'ingenua e innocente Mila conosciuta fra le quinte di Les choses humaines (https://close-up.info/les-choses-humaines/), a sbarcare sul lido è un'altra giovane donna dall'aspetto fragile ma dall'animo [...] Vai alla recensione »
Non è la sfida senza fine di I duellanti. Ci sono prima un'amicizia e una vita salvata. Poi comincia l'ostilità tra Jean de Carrouges e Jacques Le Gris. Nella Francia del XIV secolo i due protagonisti si sfidano nell'ultimo duello, che è stato legalmente autorizzato in Francia dopo che la moglie di Jean è stata aggredita da Jacques. È successo veramente? Basato su fatti realmente accaduti e scritto [...] Vai alla recensione »
La maestosa sequenza d'apertura, dedicata al montaggio parallelo della vestizione corazzata dei due contendenti a duello e alla preparazione della mise di Lady Marguerite che vi assisterà dagli spalti, potrebbe ingannare chi ha creduto di intuire in questo nuovo film di Ridley Scott un ritorno al mood del suo mitologico esordio I duellanti. In realtà, la sceneggiatura di Matt Damon e Ben Affleck, scritta [...] Vai alla recensione »
Cinema di ritorni, quello degli ultimi giorni della 78esima edizione delle kermesse lagunare. Ritorna dietro la macchina da presa Ridley Scott dopo un periodo di quiescenza, ritorna a scrivere un film assieme la strana coppia formata da Matt Damon e Ben Affleck, ritorniamo tutti un'altra volta indietro nel tempo dopo Kingdom of Heaven, questa volta al XIV secolo, durante la guerra dei cent'anni, sulla [...] Vai alla recensione »
Giornata all' insegna di Ridley Scott, premiato con il Glory to the Filmmaker Award, cui ha fatto seguito la proiezione del suo nuovo film The Last Duel (uscita italiana il 14 ottobre), che riecheggia il titolo del suo esordio The Duellists. Ma qui siamo in un contesto completamente diverso. «Le donne i cavallier, l' arme, gli amori», sono i protagonisti nella Francia tra il 1370 e il 1386.
Era inevitabile che il titolo più citato a proposito di The Last Duel fosse I duellanti, magnifico esordio, nel 1977, di Ridley Scott alla regia cinematografica (prima aveva diretto moltissima pubblicità). Bene, dimenticarselo: tanto stringente era il rigore e ambiguo il mistero che contrapponeva per tutta una vita i due ostinati nemici di quel film nervoso e ombroso, tanto sono ovvi i motivi dell'odio [...] Vai alla recensione »
Infine Fuori concorso arriva l'ultima fatica di Ridley Scott, che riprende il tema dei duellanti (all'origine del suo cinema) e soprattutto la magniloquenza di "Il gladiatore" e "Le crociate". Siamo nella Francia del 1300, guidata da Carlo V. Due condottieri amici (Jean e Jacques - Matt Damon e Adam Driver) rompono la loro amicizia, quando Jacques non solo strappa il comando di una zona, detenuta per [...] Vai alla recensione »
Il tema della violenza sulle donne e la sua doverosa condanna è piuttosto frequente in questa 78° Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia. Se, infatti, ha riscosso un buon successo di pubblico e critica il lungometraggio Les choses humaines di Yvan Attal (presentato Fuori Concorso), altrettanto interessante è The Last Duel, ultima fatica dell'acclamato cineasta Ridley Scott, anch'esso Fuori Concorso [...] Vai alla recensione »
I processi per stupro del XIV secolo avevano un punto in comune con quelli di adesso: agli occhi del mondo la prima colpevole era la donna stuprata. Ridley Scott, con i suoi gloriosi 83 anni, non appartiene certo alla generazione del #MeToo, ma ricordiamoci che in tempi non sospetti ha fatto "Thelma e Louise". Con "The Last Duel", fuori concorso e in Prima mondiale a Venezia, ricostruisce i 'perché [...] Vai alla recensione »
Il duello è un cardine narrativo nel cinema di Ridley Scott. Già il suo esordio del 1977 ne è la prova fin dal titolo: I duellanti. Due ufficiali della cavalleria napoleonica continuano a combattersi per tutta la vita, cinque scontri in diciassette anni. Vince l'odio nella sua forma più feroce, che annulla del tutto i sentimenti. E alla fine quasi si dimentica il reale motivo della disputa.
Diciamo la verità: fa un po' sorridere l'americano Ben Affleck nei panni del vizioso conte francese Pierre D'Alençon, vanitosetto, coi capelli biondi che ricadono sugli occhi, il pizzetto senza baffi in tinta e una notevole predisposizione per le ammucchiate. D'accordo, trattasi di convenzione cinematografica, Hollywood non va tanto per il sottile; e tuttavia risalta agli occhi, anzi alle orecchie, [...] Vai alla recensione »
Ridley Scott è sbarcato oggi fuori concorso al Festival di Venezia con The Last Duel, pellicola storica ambientata nella Francia del XIV secolo. Basato sul libro "The Last Duel: A True Story of Crime, Scandal, and Trial by Combat in Medieval France" di Eric Jager, il film racconta le vicende dell'ultimo cosiddetto "duello di Dio". Tradimento, vendetta, senso dell'onore e codici cavallereschi.