Un omaggio alla tradizione di genere italiana che, partendo da riferimenti classici, arriva a creare qualcosa di completamente nuovo. Espandi ▽
La giovane Elisa sta tornando a casa dalla famiglia per interrompere una gravidanza appena scoperta. Attraverso un’app di carpooling si unisce al camper di Fabrizio, studente di cinema, che già contiene Riccardo, un medico, e una giovane coppia. Mentre attraversano l’entroterra calabrese, i cinque hanno un incidente e non riescono a rimettere in moto il mezzo. Nei dintorni solo boschi e un’abitazione misteriosa, e nessuna traccia della strada che percorrevano. Quando cala la notte, il gruppo è costretto a prendere riparo all’interno della casa, rendendosi conto di non essere soli. Recensione ❯
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Nel paesino di Velianova cominciano a scomparire dei ragazzi e la comunità rivive l'incubo di dieci anni prima quando un "mostro" aveva ucciso alcuni giovani. I carabinieri cominciano ad indagare. Espandi ▽
Nel paesino di Velianova scompaiono due ragazzi di buona famiglia, e subito la comunità rivive l’incubo di dieci anni prima, quando un “mostro” mai identificato aveva rapito, torturato e ucciso alcuni giovani. Questa volta però uno dei due ragazzi scomparsi è il figlio del Capitano dei Carabinieri Rio, che non ha intenzione di restare a guardare. Della stessa caserma fa parte anche il tenente Meda, che tiene malamente a bada una violenza repressa e frequenta prostitute, una delle quali gli chiede aiuto per trovare sua figlia Irina, scomparsa da giorni.
Un thriller dall’impianto tradizionale, realizzato secondo tecniche cinematografiche contemporanee. La sceneggiatura è un gioco ad incastro e funziona piuttosto bene, anche se le sottolineature sono pesanti e incessanti, e la regia d’azione è buona. Ma il film risente di un eccesso di finzione. A salvare la storia sono le interpretazioni di Massimo Popolizio e soprattutto di Edoardo Pesce, che invece conoscono bene il valore del lavorare “in levare” e dunque affrontano dialoghi spesso retorici togliendo loro letterarietà e aggiungendo spessore: del resto lo dice una battuta stessa del copione: “Il dolore non è quello che dici, è quello che taci”. Recensione ❯
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Un secondo capitolo che conferma la formula vincente ma esagera un po' con le storie secondarie. Commedia, Italia2021. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia d'amore tra Marta e Arturo è finita e nel frattempo arriva Gabriele... Espandi ▽
Il secondo episodio della trilogia iniziata con Sul più bello, questa volta diretto da Claudio Norza, mette molta carne al fuoco, anche in funzione dell’esistenza di un terzo capitolo annunciato alla fine con un “to be continued”, ed esagera un po' con le storie secondarie, perché il centro emotivo e narrativo restano Marta e i suoi due amici del cuore. In particolare, come già notato nel film precedente, è il casting di Ludovica Francesconi nel ruolo di Marta a fare la differenza: la sua fisicità e le sue doti comunicative personali rendono credibili anche le svolte più azzardate di una trama che questa volta si spinge ad affrontare anche altre tematiche spinose, oltre alla malattia. Norza, anche anagraficamente molto lontano da Filippi, è meno innovativo e tende ad adagiarsi sulle consuetudini televisive, ma si mantiene abbastanza rispettoso dell’estetica pop su cui è costruito il successo di pubblico di Sul più bello. E Ludovica Francesconi si conferma una presenza scenica irresistibile che da sola basta a “fare il film”. Recensione ❯
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L'eredità del migliore cinema americano rivive in quest'epopea che batte bandiera italiana. Azione, Drammatico, Thriller - Italia, Brasile, Grecia, USA2021. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Un uomo in vacanza cade in trappola di fronte a una violenta cospirazione con tragiche conseguenze. Espandi ▽
Beckett e April, coppia di fidanzati americani, sono in vacanza in Grecia. A causa della turbolenta situazione politica preferiscono lasciare Atene per deviare il loro percorso tra le montagne poco abitate dell’entroterra. Dopo un grave incidente di auto, però, Beckett diviene oggetto di una implacabile caccia all’uomo da parte delle autorità locali, senza riuscire a comprenderne la ragione. Recensione ❯
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Una commedia che mette in ridicolo la camorra in una chiave ingenuamente fiabesca e infantile. Commedia, Italia2021. Durata 99 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le vicende della famiglia allargata di Tonino Esposito. Espandi ▽
Tratto dal romanzo omonimo di Pino Imperatore, Benvenuti in casa Esposito si propone di far ridere della camorra per renderla meno spaventosa, ma il gioco riesce solo in parte, fondamentalmente perché le gag e le battute restano improntate ad un umorismo un po’ puerile e molto legato al territorio campano. Gianluca Ansanelli, che ha il ruolo centrale di Tonino, scrive e dirige questo suo terzo film da regista dopo decine di ruoli come interprete, ed è notevole il suo impegno nel vivacizzare la narrazione dal punto di vista registico, inventandosi inquadrature originali e un ritmo veloce di commedia. Lo scopo di Ansanelli è evidentemente quello di togliere fascino alla camorra e raccontare un Candide destinato a rifiutare i codici malavitosi con i quali è cresciuto, ma il suo film finisce invece per rafforzare una visione stereotipata di Napoli e dei suoi abitanti che non rende giustizia né a loro né alla loro città. Recensione ❯
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Il carisma e la vis comica di Alessandro Siani non bastano a salvare una storia poco convincente. Commedia, Italia2021. Consigli per la visione: Film per tutti
Film natalizio di Alessandro Siani con una delle icone della comicità italiana: Christian De Sica. Espandi ▽
Alessandro Siani dirige e sceneggia (con Gianluca Ansanelli e Tito Bufalini) Chi ha incastrato Babbo Natale?, interpretando il ruolo di Genny e affidando invece il personaggio di Babbo Natale a Christian De Sica: una scelta azzeccata, perché i due funzionano bene come coppia comica, anche se Siani rimane il mattatore unico della storia. La sua vis comica di Siani è notevole, così come notevole è la sua capacità di infilare lunghi monologhi in napoletano che rincretiniscono gli ascoltatori di chiacchiere e preparano il terreno all’imbroglio: monologhi che si ispirano chiaramente sia alla verve di Massimo Troisi che all’ampia tradizione del teatro e in particolare del varietà partenopei. Quello che manca è una storia all’altezza della sua capacità di prim’attore e della sua innegabile presenza scenica carismatica. Ed è un peccato, perché la storia offriva numerosi spunti comici ma anche possibilità di commento sociale su un mondo infantile dominato dalle tecnologie e su una società, come recentemente osservato, in cui i regali di Natale li ricevono solo i figli dei ricchi. Recensione ❯
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Milani fa la cosa più coraggiosa di tutte: un sequel che approfondisce, trovando un nuovo mordente. Commedia, Italia2021. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Monica e Giovanni sono tornati. Sono passati tre anni dalla fine della loro storia d'amore che, come avevano previsto sulla panchina di Piazza Cavour, è durata poco, anzi pochissimo, proprio come un gatto in tangenziale. Espandi ▽
Monica e Giovanni sono tornati. Sono passati tre anni dalla fine della loro storia d'amore che, come si erano predetti sulla panchina di Piazza Cavour, è durata poco, anzi pochissimo, proprio come un gatto in tangenziale. Recensione ❯
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Un uomo perde il lavoro e si reinventa come rider. Avrà anche un nuovo amore ma è un ologramma creato da un'app... Espandi ▽
In un futuro prossimo possibile, Arturo Giammareresi ha creato un algoritmo per aiutare i dipendenti della sua società a lavorare meno e lavorare meglio, ma l'algoritmo gli si ritorce contro e decide che è superfluo, così l'azienda lo licenzia in tronco. Anche la ricca ed esigente fidanzata lo lascia perché un altro algoritmo ha deciso che il loro indice di affinità di coppia è negativo. Infine un ennesimo algoritmo lo esclude dalla possibilità di rientrare nella forza lavoro perché gli over 40 sono fuori mercato. Ad Arturo non resta che diventare rider per la multinazionale Fuuber: farà consegne secondo un meccanismo di incentivazione che premia o penalizza chi non sta alle regole del gioco. In E noi come stronzi rimanemmo a guardare si avverte una disperazione vera e un’impotenza strutturale, e la scelta di veicolarle attraverso una commedia dove comunque si ride, con tre protagonisti (De Luigi, Pastorelli e Pif stesso) da grande pubblico, denota una voglia di dare la sveglia a tutti prima di arrivare al punto in cui non avremo “casa e scarpe, soldi e classe, amici e istruzione, abiti e lavori”. Recensione ❯
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Un 'Amarcord' che diverte, omaggia i Maestri e ricostruisce con il consueto stile la genesi artistica ed emotiva di Sorrentino. Drammatico, Italia2021. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Espandi ▽
“Alla fine torni sempre a te e a questa città”, dice il regista Antonio Capuano a Fabio, alter ego cinematografico di Paolo Sorrentino, che con È stata la mano di Dio ripercorre la propria storia famigliare e fornisce il racconto della formazione che l’ha portato a trasferirsi a Roma per diventare regista. Ma Napoli se l’è portata dentro, e solo oggi affronta di petto il suo rapporto con la città, nonché la tragedia della perdita dei genitori ad un’età ancora incerta. Sorrentino torna a bagnare i panni in quel mare che "non bagna Napoli" per ripescarvi le origini della sua vocazione e rendere omaggio a chi, prima ancora dei Maestri, ha arricchito il suo mondo interiore. Si ride, tanto, in questa storia di discendenti del Regno di Napoli, insieme a questa galleria di personaggi a volte grotteschi ma mai meno che umani. E Maradona è il nume tutelare ricorrente che manda segni da lontano, che fa ballare sui balconi un’intera città, che salva la vita e l’onore, che riesce a non essere mai deludente, almeno in quegli anni lontani. Recensione ❯
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Un prodotto televisivo per un pubblico generalista. Il film intrattiene ma l'unicità del personaggio avrebbe meritato ben di più. Docu-fiction, Italia2021. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il talento del campione, la volontà dell'uomo. Il Divin Codino, il film sulla vita di Roberto Baggio. Espandi ▽
Vita di Roberto Baggio, dagli inizi nelle giovanili del Vicenza fino al terzo millennio e alla mancata convocazione del 2002, con i mondiali negli Usa del 1994 come fulcro e momento critico. Recensione ❯
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Una 'storia d'amore e anarchia' in un mondo dove la virilità è al centro dei destini degli uomini. Drammatico, Italia2021. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nell'Italia degli anni '50, un contadino lotta per migliori condizioni di lavoro, ma le cose si complicano quando si innamora della figlia di un proprietario terriero. Espandi ▽
Puglia, fine anni '50. Ciccio Paradiso è un ribelle che non si piega davanti a nessuno. Ha moglie e figlio ma è innamorato di Bianca, con cui ha una relazione intensa e passionale. Bianca però è la figlia di Cumpà Schettino, un proprietario terriero che oltre ad abusare delle sue contadine più giovani sfrutta e taglieggia i braccianti. E poiché Ciccio non sopporta le prepotenze e le sopraffazioni è doppiamente inviso a Cumpà Schettino: incita i braccianti a ribellarsi, e amoreggia con sua figlia senza poter "fare di lei una donna onesta". L'esplosione fra i due non tarderà ad arrivare, e avrà conseguenze tanto estreme quanto, a ben guardare, inevitabili. Recensione ❯
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L'analisi di un periodo della storia italiana recente e di una concezione tossica della mascolinità. Drammatico, Italia2021. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Stefano Mordini torna alla regia per portare sul grande schermo la storia tratta dall'omonimo romanzo di Edoardo Albinati, vincitore del Premio Strega 2016. Espandi ▽
Che cosa sono stati gli anni Settanta in una certa città, un certo quartiere, una certa scuola? Stefano Mordini, con l’aiuto dei cosceneggiatori Massimo Gaudioso e Luca Infascelli, trasporta sullo schermo quel vulnus mai realmente rimarginato della storia italiana recente. L’abilità narrativa di Mordini, in termini strettamente cinematografici, è notevole: La scuola cattolica ricrea un mondo di cui alcuni di noi hanno ancora memoria in maniera del tutto credibile, descrivendo un humus socioculturale che non poteva che produrre una concezione distorta della morale e della virilità. La violenza era all’ordine del giorno e certe istituzioni, dietro la facciata perbenista di matrice religiosa, tolleravano un sistema gerarchico basato sulla sopraffazione, acconsentendo ad una visione elitaria funzionale alla crescita (anche urbanistica) delle scuole private, dove “tutto si sistema con una donazione”. Recensione ❯
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La storia di Jack e Ludovico: due anime ferite per motivi e vite diverse, che si ritrovano a convivere forzatamente in una serie di situazioni imprevedibili Espandi ▽
Ludovico è uno studente di economia eternamente fuoricorso che sogna di fare il fumettista e nel frattempo ciondola per casa. Ma un pomeriggio irrompe nel suo bell’appartamento Jack, uno sbandato che ha appena rapinato un boss della malavita e che, pistola alla mano, gli chiede di nasconderlo perché sotto il palazzo ci sono gli uomini del boss che cercano lui e la refurtiva.
Il film fa ripetuto riferimento a Il sorpasso e all’idea dell’incontro fra uno studente timido e insicuro che ha paura della vita e un bellimbusto tracotante ma estremamente vitale e carismatico, anche se invece che nel silenzio ferragostano si muove in quel sottobosco criminale capitolino che il cinema sta raccontando con grande frequenza e sempre meno originalità.
Il problema è soprattutto la messinscena che fa di questi personaggi dei delinquenti “da cinema”, che si muovono e parlano “come al cinema” con ben poca attinenza alla realtà e senza preoccuparsi troppo dell’improbabilità di certe situazioni e certe dinamiche relazionali. Non bastano i riferimenti cinefili o le citazioni di Nietzsche e Tolstoj a sollevare una narrazione manierata e una regia che segue i codici di genere in modo scolastico, benché professionalmente corretto. Recensione ❯
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Com'è difficile lasciarsi dopo tanti anni di convivenza. Espandi ▽
Tommaso e Zoe vivono insieme da dieci anni. Lei ha un importante ruolo dirigenziale in un'azienda che realizza videogame; lui è uno scrittore il cui ultimo libro ha un finale triste che non piace al suo editore, e risponde alla posta del cuore di una rivista femminile dietro lo pseudonimo Marquez. A quella rubrica Zoe invia una lettera in cui spiega di voler lasciare il proprio compagno, non sapendo che Marquez è Tommaso. E lui, venuto a conoscenza dell'insoddisfazione della sua compagna, cerca di non farsi lasciare, chiedendole sotto mentite spoglie i motivi della sua infelicità. Recensione ❯
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Il percorso di rieducazione alla vita di un giovanissimo antieroe che rifiuta il proprio talento. Drammatico, Italia2021. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'ascesa e il declino di una star della Trap. Espandi ▽
Dopo Ultras, Lettieri indaga un altro ambiente dai comportamenti e dai costumi codificati – quello della musica trap delle periferie romane – e si affida ad Andrea Carpenzano per il ritratto di un antieroe che rifiuta il proprio talento. Lovely Boy è la storia di una disintossicazione, di una rieducazione alla vita. È anche la storia di un nome che cambia lettera e senso, dalla v di lovely alla n di lonely, perché per il protagonista Nic la vera battaglia da vincere è quella contro sé stesso: contro il nulla che sente dentro, contro le cose a cui non sa dare un nome. Prodotto da Sky, Lovely Boy è rivolto a un pubblico giovane che la trap la ama, la riconosce e la capisce, identificandosi negli idoli con cui entra in relazione attraverso le stories di Instagram. Visto da una prospettiva adulta, però, è anche un lavoro pensato per chi la trap non la vuole e non la può capire. Recensione ❯
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