francog
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domenica 1 maggio 2022
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film inutile
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se non si hanno idee e' meglio astenersi.
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odiug
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martedì 15 marzo 2022
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la svolta, un film da non perdere
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Il film La Svolta, realizzato con la sapiente regia di Riccardo Antonaroli (al suo esordio) e la fotografia di Emanuela Zarlenga, con la sceneggiatura di Roberto Cimpanelli e Gabriele Scarfone, è un piccolo gioiello del genere noir che restituisce il piacere di andare al cinema (nelle sale dal 14 al 16 mnarzo) e comunque garantisce un’ora e mezza di sicuro coinvolgimento quando lo si potrà vedere su Netflix (dal prossimo 20 aprile). La trama del film, solo apparentemente semplice, è incentrata tutta su un furto commesso ai danni di un boss di basso livello della malavita romana da parte di un piccolo criminale, Jack (impersonato da un sempre talentuoso Andrea Lattanzi) e sul rapporto che Jack causalmente stabilisce con Ludovico (un bravissimo Brando Pacitto).
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Il film La Svolta, realizzato con la sapiente regia di Riccardo Antonaroli (al suo esordio) e la fotografia di Emanuela Zarlenga, con la sceneggiatura di Roberto Cimpanelli e Gabriele Scarfone, è un piccolo gioiello del genere noir che restituisce il piacere di andare al cinema (nelle sale dal 14 al 16 mnarzo) e comunque garantisce un’ora e mezza di sicuro coinvolgimento quando lo si potrà vedere su Netflix (dal prossimo 20 aprile). La trama del film, solo apparentemente semplice, è incentrata tutta su un furto commesso ai danni di un boss di basso livello della malavita romana da parte di un piccolo criminale, Jack (impersonato da un sempre talentuoso Andrea Lattanzi) e sul rapporto che Jack causalmente stabilisce con Ludovico (un bravissimo Brando Pacitto). Lattanzi si esprime al meglio nei suoi registri drammatici e scanzonati e instaura un rapporto intenso con Pacitto, credibilissimo nel ruolo di uno depresso e smarrito studente fuoricorso, con la passione per il disegno di fumetti noir. Il regista gioca con gli stereotipi ma ne prende le distanze con un racconto a tratti fumettistico (il boss Caino, Tullio Sorrentino, che parla per frasi fatte; il sicario, Marcello Fonte, che non ha bisogno di parlare; Spartaco, lo scagnozzo del boss, interpretato da Max Malatesta; la provocante studentessa spagnola, Chabeli Sastre, coinquilina di Rebecca, Ludovica Martino, la ragazza che anima i sogni di uno dei protagonisti). Il film si presta a diversi livelli di lettura, passando rapidamente dai toni drammatici di una vita violenta (Jack) a quelli di una vita senza speranza (Ludovico), con sprazzi di spensieratezza ed ironia (con evidenti dediche al film Il Sorpasso di Dino Risi ed al film La dottoressa del distretto militare, quando Grazia Schiavo rifà Edwige Fenech). Nel cast anche Gonzalez Federici Tocci, Cristian Disante, Aniello Arena, e Claudio Bigagli. Belle le musiche di Michele Braga e indovinato il brano scritto e interpretato appositamente da Carl Brave. Insomma, un film da non perdere, che coinvolge e fa riflettere sul destino di una generazione disorientata che non è più quella degli anni sessanta, quando Gassman interpretava la generazione del boom economico. Sessanta anni dopo, le inquadrature dell’orologio della torre nel quartiere della Garbatella ricordano che le lancette scandiscono il tempo di un diverso destino che arriva inesorabile.
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odiug
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martedì 15 marzo 2022
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la svolta, un film da non perdere
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Il film La Svolta, realizzato con la sapiente regia di Riccardo Antonaroli (al suo esordio) e la fotografia di Emanuela Zarlenga, con la sceneggiatura di Roberto Cimpanelli e Gabriele Scarfone, è un piccolo gioiello del genere noir che restituisce il piacere di andare al cinema (nelle sale dal 14 al 16 mnarzo) e comunque garantisce un’ora e mezza di sicuro coinvolgimento quando lo si potrà vedere su Netflix (dal prossimo 20 aprile). La trama del film, solo apparentemente semplice, è incentrata tutta su un furto commesso ai danni di un boss di basso livello della malavita romana da parte di un piccolo criminale, Jack (impersonato da un sempre talentuoso Andrea Lattanzi) e sul rapporto che Jack causalmente si stabilisce con Ludovico (un bravissimo Brando Pacitto).
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Il film La Svolta, realizzato con la sapiente regia di Riccardo Antonaroli (al suo esordio) e la fotografia di Emanuela Zarlenga, con la sceneggiatura di Roberto Cimpanelli e Gabriele Scarfone, è un piccolo gioiello del genere noir che restituisce il piacere di andare al cinema (nelle sale dal 14 al 16 mnarzo) e comunque garantisce un’ora e mezza di sicuro coinvolgimento quando lo si potrà vedere su Netflix (dal prossimo 20 aprile). La trama del film, solo apparentemente semplice, è incentrata tutta su un furto commesso ai danni di un boss di basso livello della malavita romana da parte di un piccolo criminale, Jack (impersonato da un sempre talentuoso Andrea Lattanzi) e sul rapporto che Jack causalmente si stabilisce con Ludovico (un bravissimo Brando Pacitto). Lattanzi si esprime al meglio nei suoi registri drammatici e scanzonati e instaura un rapporto intenso con Pacitto, credibilissimo nel ruolo di uno depresso e smarrito studente fuoricorso, con la passione per il disegno di fumetti noir. Il regista gioca con gli stereotipi ma ne prende le distanze con un racconto a tratti fumettistico (il boss Caino, Tullio Sorrentino, che parla per frasi fatte; il sicario, Marcello Fonte, che non ha bisogno di parlare; Spartaco, lo scagnozzo del boss, interpretato da Max Malatesta; la provocante studentessa spagnola, Chabeli Sastre, coinquilina di Rebecca, Ludovica Martino, la ragazza che anima i sogni di uno dei protagonisti). Il film si presta a diversi livelli di lettura, passando rapidamente dai toni drammatici di una vita violenta (Jack) a quelli di una vita senza speranza (Ludovico), con sprazzi di spensieratezza ed ironia (con evidenti dediche al film Il Sorpasso di Dino Risi ed al film La dottoressa del distretto militare, quando Grazia Schiavo rifà Edwige Fenech). Nel cast anche Gonzalez Federici Tocci, Cristian Disante, Aniello Arena, e Claudio Bigagli. Belle le musiche di Michele Braga e indovinato il brano scritto e interpretato appositamente da Carl Brave. Insomma, un film da non perdere, che coinvolge e fa riflettere sul destino di una generazione disorientata che non è più quella degli anni sessanta, quando Gassman interpretava la generazione del boom economico. Sessanta anni dopo le inquadrature dell’orologio della torre nel quartiere della Garbatella ricordano che le lancette scandiscono il tempo di un diverso destino che arriva inesorabile.
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ginny
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martedì 15 marzo 2022
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da vedere!
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Un film che riesce a tenerti con gli occhi fissi per tutta la durata sul grande schermo e il fiato sospeso.Una storia a momenti commovente ed ad altri ironica,studiata nei minimi particolari,grandi contenuti di amicizia fuori dal comune,nulla è scontato .Un cast eccezionale ,lo rivedrei e lo consiglio assolutamente!
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bionel
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martedì 15 marzo 2022
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"l''umanità è sola"
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Un film che non ripropone le solite sceneggiature già viste.
La svolta prova, azzarda e ci riesce benissimo, ottima l'intesa tra i protagonisti che riescono ad entrare in sintonia portando autenticità.
Un film che si distacca totalmente da una Roma criminale già proposta sul grande schermo.
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Un film che non ripropone le solite sceneggiature già viste.
La svolta prova, azzarda e ci riesce benissimo, ottima l'intesa tra i protagonisti che riescono ad entrare in sintonia portando autenticità.
Un film che si distacca totalmente da una Roma criminale già proposta sul grande schermo.
I colori e l'ambientazione ci portano ad una realtà quasi fumettistica, un incontro tra male e bene, quel bene che riusciamo a vedere negli occhi di Ludovico e quel male che entra nella sua casa rappresentato da Jack, ma che in realtà si trasformerà in un Abele che porterà luce in quel luogo.
Caino c'è, e la sua presenza è fondamentale per lo svolgimento narrativo della storia, il tutto si mescola portandoci ad un passaggio appunto quasi biblico "l'umanità è sola" .
I dialoghi sono ben curati e incisivi a livello di sceneggiatura e trovano forza grazie agli attori principali che sono il pilastro di tutto il film.
Un finale travolgente, che ti prende e ti trascina, un finale che rimane negli occhi e nel cuore, gli stessi occhi dei nostri ragazzi, pieni di innocenza e incoscienza che ti accompagnano lungo questa storia meravigliosa.
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bionel
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martedì 15 marzo 2022
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"l''umanità è sola"
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Un film che non ripropone le solite sceneggiature già viste.
La svolta prova, azzarda e ci riesce benissimo, ottima l'intesa tra i protagonisti che riescono ad entrare in sintonia portando autenticità.
Un film che si distacca totalmente da una Roma criminale già proposta sul grande schermo.
I colori e l'ambientazione ci portano ad una realtà quasi fumettistica, un incontro tra male e bene, quel bene che riusciamo a vedere negli occhi di Ludovico e quel male che entra nella sua casa rappresentato da Jack, ma che in realtà si trasformerà in un Abele che porterà luce in quel luogo.
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Un film che non ripropone le solite sceneggiature già viste.
La svolta prova, azzarda e ci riesce benissimo, ottima l'intesa tra i protagonisti che riescono ad entrare in sintonia portando autenticità.
Un film che si distacca totalmente da una Roma criminale già proposta sul grande schermo.
I colori e l'ambientazione ci portano ad una realtà quasi fumettistica, un incontro tra male e bene, quel bene che riusciamo a vedere negli occhi di Ludovico e quel male che entra nella sua casa rappresentato da Jack, ma che in realtà si trasformerà in un Abele che porterà luce in quel luogo.
Caino c'è, e la sua presenza è fondamentale per lo svolgimento narrativo, il tutto si mescola portandoci ad un passaggio appunto quasi biblico "l'umanità è sola" .
I dialoghi sono ben curati e incisivi a livello di sceneggiatura e trovano forza grazie agli attori principali che sono il pilastro di tutto il film.
Un finale travolgente, che ti prende e ti trascina, un finale che rimane negli occhi e nel cuore, gli stessi occhi dei nostri ragazzi, pieni di innocenza e incoscienza che ti accompagnano lungo questa storia meravigliosa.
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