Titolo originale | The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim |
Anno | 2024 |
Genere | Animazione, Avventura, |
Produzione | USA, Giappone |
Durata | 130 minuti |
Al cinema | 6 sale cinematografiche |
Regia di | Kenji Kamiyama |
Attori | Brian Cox, Gaia Wise, Luke Pasqualino, Miranda Otto, Lorraine Ashbourne Shaun Dooley, Janine Duvitski, Benjamin Wainwright, Michael Wildman, Jude Akuwudike, Yazdan Qafouri. |
Uscita | mercoledì 1 gennaio 2025 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
MYmonetro | 2,88 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 22 dicembre 2024
Le gesta di Helm Hammerhand, il re di Rohan, e la creazione del Fosso di Helm, la roccaforte di Arda creata dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien. Il Signore degli Anelli - La Guerra dei Rohirrim è 34° in classifica al Box Office. martedì 14 gennaio ha incassato € 1.367,00 e registrato 51.206 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Le cronache della Terra di Mezzo sono affollate di epiche battaglie ed eroi leggendari, ma ci sono anche gesta meno conosciute raccontate di notte attorno ad un fuoco. Una di queste storie la ricorda Éowyn, la guerriera capace di abbattere il Re Stregone durante la Battaglia ai Campi del Pelennor, e si svolge quasi duecento anni prima della Guerra dell'Anello: Helm Mandimartello governa su Rohan, affiancato dai figli Hama, Haleth e Hera, come dal nipote Fréaláf; un giorno, durante un consiglio del regno, si presenta Freca, ricco possidente appartenente alla stirpe dei dunlandiani, chiedendo la mano di Hera per suo figlio Wulf; Helm rifiuta l'offerta, e nello scontro che ne segue uccide con un solo pugno Freca, scatenando l'ira di Wulf che giura vendetta.
Nel 1914 un giovane Tolkien acquista per la sua camera all'Exeter College delle stampe giapponesi - ora il cerchio si chiude.
Ammiriamo di nuovo il profilo della fortezza impenetrabile del popolo di Rohan, Hornburg, prima chiamata con il nome di Suthburg; ribolliamo alle urla del re che incitano la cavalcata fatale degli Eorlingas, in quel tempo lanciate dal Helm Mandmartello; fremiamo quando capiamo che i dunlandiani di Freca e Wulf hanno in loro possesso la fortezza di Isengard, nel corso dei secoli abbandonata da Gondor - ci sono, insomma, tutti i riferimenti (e ancora di più) che si possono cogliere da avido lettore di J.R.R. Tolkien e da accurato spettatore di Peter Jackson, in questo Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim. Ma basterà ai fan di entrambi?
A giudicare dai primi incassi e dalle prime reazioni d'oltreoceano, a quanto pare no - e quando mai? Si sta infatti tanto parlando della deludente tenuta al box office del film (nonostante la distribuzione in 2600 cinema e un budget comunque ridotto di circa 30 milioni), come si è tanto parlato di alcune dichiarazioni degli executive che hanno ammesso l'uscita anticipata per far sì che la New Line non perdesse i diritti cinematografici sulla Terra di Mezzo (nonostante siano già stati annunciati due nuovi film, il primo dei quali The Hunt for Gollum diretto e interpretato da Andy Serkis). Eppure le premesse erano tutte fondate come anche il nume protettore del progetto, una certa Philippa Boyens.
È infatti lei a dare la benedizione della luce verde a Warner Bros. Animation e Sola Entertainment per La guerra dei Rohirrim, intrigata dall'idea di una trasposizione anime del mondo di Tolkien, ed è sempre lei ad isolare la porzione di storia da adattare, scavando nella celebre "Appendice A - Annali dei Re e Governatori" de "Il Signore degli Anelli". Si gioca quindi su due tavoli: da un lato abbiamo lo street credit di Boyens (sceneggiatrice con Jackson e Fran Walsh della trilogia originale e del suo tripartito prequel Lo Hobbit), dall'altro un momento specifico dell'epica tolkeniana con una sua parabola ben delimitata (a cui naturalmente non mancano i collegamenti con il resto del canone letterario e cinematografico, tenuti a bada tra il giusto fan service e il doveroso inquadramento storico nella Terra di Mezzo).
Botteghino e dichiarazioni a parte, questo La guerra dei Rohirrim è invece un prodotto razionalmente delineato, addirittura quadrato, perfettamente autoconsapevole del posto che occupa e del modo in cui lo fa (cosa molto rara nell'orizzonte produttivo dei blockbuster hollywoodiani...). E il tutto assume una compattezza ulteriore quando si pensa all'incontro-scontro che poteva esserci tra la Terra di Mezzo e il Sol Levante, tra l'epica fantasy europea e la stilizzazione orientale degli anime: al contrario il film ha una strana aura che sembra collocare la vicenda di Helm Mandimartello fuori dal tempo, grazie ad un design classico che richiama molto gli anni '90 e al conflitto shakespeariano che alimenta la saga dei Rohirrim.
Del resto il regista Kenji Kamiyama ha già lavorato su alcuni monoliti dei due versanti dell'animazione, nella pars orientalis con Ghost in the Shell e Ultraman e nella pars occidentalis con Star Wars e Blade Runner, e qui a tessere una sorta di arazzo composto allo stesso tempo da figure statiche e sfondi dinamici, sezioni contemplative e strati movimentati. Se, infatti, il character design e le scene di dialogo risultano abbastanza spogli ed essenziali, Kamiyama e il suo team si scatenano nei setting maestosi (i Monti Bianchi, le praterie del Riddermark) come nelle sequenze d'azione (l'attacco notturno a Edoras, il massacro sulla neve di Helm), forti anche del lavoro di ricerca compiuto negli archivi della Weta e della collaborazione artistica degli altri numi Alan Lee, Richard Taylor e John Howe.
A questa profondità di sguardo fa da contraltare l'attenzione alla penna, come già detto guidata da Boyens e portata avanti dagli sceneggiatori-autori Phoebe Gittins, Arty Papageorgiou, Jeffrey Addiss e Will Matthews (gli ultimi due dietro un altro progetto difficile da maneggiare come The Dark Crystal - La resistenza), e che nelle anticipazioni rappresentava l'ostacolo maggiore per il fandom vista la centralità di Hera, figlia di Helm e personaggio che appare senza mai venire citata per nome nell'Appendice A.
Al netto del fuoco di fila woke e maga (come già riportato per Mufasa - Il re leone), la nuova protagonista del canone filmico tolkeniano è una fresca e centrata aggiunta, che nulla toglie alla tragica fine della sua casata né alla tradizione dei Rohirrim, anzi, porta profondità umana e storica grazie ai rimandi con Wulf, Éowyn e tutti gli altri che proprio la sua presenza fa riecheggiare. Tant'è che alla fine il destino che l'attende è proprio quello di essere libera come si è sempre pensata e di cavalcare a testa bassa verso altre avventure nella Terra di Mezzo. Di cui noi non leggeremo mai. O forse sì.
Viviamo tempi di serialità spietata, dovevamo essere pronti anche a questo. A una espansione del Signore degli Anelli in forma di anime. Un prequel, il film si svolge un par di secoli prima degli eventi narrati nel librone di Tolkien e rivela la genesi del Fosso di Helm. II perfido durlandiano Freca vorrebbe che suo figlio Wulf sposasse Hera, figlia del buon re Helm.
Accompagnata dalle roboanti note di Howard Shore e dall'immancabile ripresa aerea che dovrebbe aprire lo sguardo e il cuore sulle verdeggianti pianure della Terra di Mezzo, Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim ci mostra già nelle prime inquadrature l'indomita Hèra che cavalca col suo fido destriero per portare il cibo alle Grandi Aquile, protagoniste del meme/tormentone più famoso del mondo [...] Vai alla recensione »
Vista così, la Terra di Mezzo sembra quasi una di quelle zone costiere che vengono prese d'assalto da costruttori e affaristi di vario tipo, tutti pronti a sfruttare ogni singola zolla del terreno, fili d'erba compresi. In questi casi, l'importante è la colata di cemento, poi si vedrà. Ecco, Il Signore degli Anelli - La guerra dei Rohirrim è come una colata di cemento, coi suoi movimenti di macchina [...] Vai alla recensione »
Molto citato durante la lunga attesa dei vari Anelli del potere, arriva con il nuovo anno l'animazione originale New Line Cinema ispirata a Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim diretto da Kenji Kamiyama (Blade Runner: Black Lotus, Ghost in the Shell: Stand Alone Complex). Distribuito nelle sale italiane a partire dal 1 gennaio 2025 da Warner Bros.
Cosa succederebbe alimentando un motore di AI con la richiesta di mescolare 50% di riferimenti a Tolkien e 50% di omaggi a Miyazaki? Probabilmente qualcosa di altrettanto posticcio, ma di meglio strutturato, di quanto ha assemblato Kenji Kamiyama, dimostrando che la creatività umana, se si impegna, può far peggio dell'algoritmo. La guerra dei Rohirrim assomiglia a una perfetta operazione di autosabotaggio: [...] Vai alla recensione »
Il mondo creato da J. R.R. Tolkien più di settant'anni orsono ha talmente sdoganato il fantasy nell'audiovisivo da essere non solo ancora celebrato, ma da poter ancora proporre nuove forme ed espansioni di quello stesso universo narrativo ancora inedite da scoprire ed esplorare. C'è la serie Prime Video che da due anni a questa parte fa molto discutere e ora si aggiunge un film animato che guarda caso [...] Vai alla recensione »