Vitalina Varela, una donna di 55 anni di Capo Verde, arriva a Lisbona tre giorni dopo il funerale di suo marito. Aspetta il suo biglietto aereo da oltre 25 anni. Espandi ▽
Lisbona. Muore Joaquim. La moglie Vitalina Varela torna da Capo Verde per il funerale, ma quando arriva a destinazione questo è già stato celebrato. Decide di rimanere comunque in Portogallo e di elaborare lì il lutto. Vitalina torna a Lisbona, in una nazione che non è (mai stata) sua, dove si parla una lingua che non ha mai accettato di parlare, per incontrare un marito che non c'è più e che l'ha tradita e ripudiata. Appena scesa dall'aereo le viene detto di tornare a casa, ma Vitalina ha atteso 40 anni di poter prendere quel volo e non ha intenzione di andarsene. Recensione ❯
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Un tenente filippino è alle prese con un grande disagio morale derivato dalla guerra contro la droga che ha intrapreso il suo paese. Espandi ▽
Lav Diaz è da sempre la voce critica della storia passata e presente della sua patria, le Filippine, e in questo film lo conferma rinunciando, almeno in parte, alla fissità prolungata delle inquadrature che contraddistingue larga parte del suo cinema. In questa occasione gli occorre una dinamicità diversa che si faccia tutt'uno con la storia che intende raccontare. Il grido di dolore e di denuncia di Diaz si esprime attraverso l'uso di un bianco e nero sempre estremamente attento anche alla più minima sfumatura. Ormai il regista è un maestro indiscusso di un'estetica che non solo è rivolta alla ricerca della perfezione nella composizione di ogni inquadratura ma offre ad ogni particolare la giusta rilevanza. È come se di fronte allo squallore e al degrado esistenziale di ciò che mostra Diaz intendesse reagire con la qualità di un'immagine che, mentre li rappresenta, inizi a riscattarli. Recensione ❯
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La storia di un gruppo di portoghesi che nel 1974 si vedrà costretto a lasciare l'Angola. Espandi ▽
Il film di Carlos Conceição mette insieme cinema d’autore e cinema di genere, per raccontare attraverso codici riconoscibili quello che non conosciamo. I sette militari protagonisti del film sono tante cose assieme: l’ultima ondata di giovani cresciuta per innervare lo sfiancato Impero Portoghese vecchio di quasi seicento anni e la prima leva di portoghesi a non avere il respiro d’Oltremare addosso ma solo la spinta del rettangolo di terra della penisola iberica; la manu militari e il simbolo dell’oppressione coloniale come i primi anelli di una catena che unisce i portoghesi della madrepatria con quelli nati in Africa; l’afflato libertario della Rivoluzione dei Garofani e il riflesso delle pose fasciste del regime di Salazar. Sono, insomma, puro anacronismo Questo anacronismo, questo continuo sforzo decolonizzante, Conceição ce lo rivela attraverso il cinema più puro che ci sia. È un cinema, quello di Tommy Guns in particolare puramente transnazionale attraverso le sue immagini, ma fieramente decolonizzante con i grumi significanti che queste generano. Un cinema, assieme, del passato e del futuro, il cinema anacronistico di cui si ha bisogno. Recensione ❯
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Un ragazzo entra a far parte del movimento partigiano e scopre la violenza. Espandi ▽
Lituania, 1948. Il diciannovenne Unte fa parte del movimento partigiano che resiste all'occupazione sovietica. Nell'età in cui si scopre la vita, Unte conoscerà la violenza e il tradimento. Un grande cineasta come Bartas si confronta con il periodo più controverso e drammatico della storia del suo Paese Recensione ❯
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Un film che attiva e rende vivido ogni singolo dettaglio della vita e dei tormenti dell'artista spagnolo. Arte, Francia, Spagna, Portogallo2022. Durata 90 Minuti.
La ricca e sinuosa opera del genio spagnolo in questo affascinante documentario corale. Espandi ▽
Seguire le tracce di Francisco Goya sul filo narrativo di Jean-Claude Carrière è già un’azione che non può lasciare indifferenti. Due intelligenze speciali, quella dello scrittore in dialogo con quella del pittore; due narratori eccezionali. Visionari che, posti a confronto dal regista José Luis López-Linares, hanno lasciato, a loro modo, tracce incancellabili e sentimenti vividi. Il talento, l’osservazione e l’analisi del quotidiano, anche quello più duro; i volti delle dame, i loro piedi dentro a eleganti calzari di seta; quelle mani - che Goya non amava dipingere e dunque si faceva pagare in più -; i tori e la corrida; la morte, la guerra, il dramma, il dolore forte, i giochi di corte, i tessuti, le incisioni raffinate e dense di stratificazioni lineari; i volti espressivi e grevi, la critica. Si potrebbe colmare una pagina intera con le sole descrizioni dei dettagli e delle reazioni dei soggetti nei dipinti intensi di Goya. Recensione ❯
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Un film da far vedere nelle scuole per la dolcezza e la precisione con cui si racconta l'Italia di coloro che vennero definiti come gli ultimi. Animazione, Francia, Italia, Belgio, Svizzera, Portogallo2022. Durata 70 Minuti.
L'emigrazione italiana in Francia in un film in stop motion poetico e personale. Premio della giuria ad
Annecy. Espandi ▽
Quella che con un tono altisonante potrebbe definirsi la ‘saga’ degli Ughetto viene narrata con profonda dolcezza e partecipazione da un discendente. Grazie all’utilizzo della stop motion e di pupazzi in plastilina alti 23 centimetri il regista ha raccontato con dolcezza, ma anche con precisione storica, l’Italia di coloro che vennero definiti come gli ultimi. Di quelli cioè di cui lo Stato si ricordava quando doveva mandarli a morire nelle tante guerre che hanno costellato la prima metà del secolo scorso. Salvo poi non offrire loro altro che la strada dell’emigrazione. Un film come questo, grazie alla tecnica adottata e ai toni utilizzati, dovrebbe essere mostrato nella scuola dell’obbligo per ricordare a tutti, sin dalla più giovane età, che il passato del nostro Paese va conosciuto e non dimenticato. Anche e soprattutto quando si pronuncia con disprezzo la parola ‘migranti’. Recensione ❯
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Diaz firma un'opera riflessiva e disperata all'insegna del peso di ciò che è stato. Espandi ▽
2019. Il ritorno del detective filippino Hermes Pauparan stavolta volge al passato, con il poliziotto ossessionato dall'idea filosofica di verità che convince i suoi superiori a riaprire un caso vecchio di quindici anni: la scomparsa della giovane Esmeralda nei pressi del lago Taal. Recensione ❯
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Alfredo sul letto di morte ripensa a tempi lontani e agli amori di giovinezza. Espandi ▽
Sul letto di morte, Alfredo, un re senza corona, viene riportato a ricordi lontani della sua giovinezza e del tempo in cui sognava di diventare un pompiere. L'incontro con l'istruttore Afonso, dei vigili del fuoco, apre un nuovo capitolo nella vita di due giovani dediti all'amore e al desiderio, e alla voglia di cambiare lo status quo. Recensione ❯
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Il viaggio di un uomo attraverso l'Estremo Oriente e della sua fidanzata che cerca di raggiungerlo. Espandi ▽
Miguel Gomes ha contribuito in maniera determinante a rendere una materia sempre più fluida la commistione di cinema documentario e di finzione. Grand Tour continua un discorso personale e lo porta in Estremo Oriente: la componente di finzione è ambientata nel passato ma è evidentemente girata nel presente, spesso in interni, anche a causa del lockdown da Covid-19. La suggestiva monocromia della fotografia e l’utilizzo di tecniche come l’iris rimandano però a un’epoca lontana del cinematografo. A rappresentare gli esterni sono invece immagini catturate da Gomes durante viaggi recenti in quei luoghi e il montaggio di vecchio e nuovo, bianco e nero e colore, documentario e finzione provoca l’effetto ossimorico desiderato dall’autore. Un effetto complessivo straniante, agevolato da un ritmo lento e suadente e dall’immersione in una vegetazione lussureggiante che culla lo spettatore in uno stato semi-onirico.Forse è cinema per iniziati, ma vale la pena provare ad avvicinarsi al culto del regista portoghese per poterlo apprezzare appieno. Recensione ❯
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Primo volume di una ambiziosa trilogia ispirata, O inquieto prepara sul piano teorico e stilistico a ciò che Miguel Gomes ha in serbo per i suoi spettatori. Drammatico, Portogallo, Francia, Svizzera, Germania2015. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Primo film della trilogia, presentato al Festival di Cannes 2015, nella sezione Quinzaine des réalisateurs. Espandi ▽
Una versione di "Le mille e una notte" in cui le storie di Sherazade si basano su eventi che non hanno ancora avuto luogo e che accadranno in Portogallo nel corso dei successivi dodici mesi. Il film è diviso in 3 volumi (Inquieto, Desolato e Incantato) e ha una durata complessiva che supera abbondantemente le sei ore. Recensione ❯
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Philip, tecnico del suono, risponde a un misterioso messaggio di un suo vecchio amico regista e parte da Parigi per Lisbona. Espandi ▽
Philip tecnico del suono, risponde a un misterioso messaggio di un suo vecchio amico regista e parte da Parigi per Lisbona. Ma, giunto in città, non ha notizie dell'amico. Dopo qualche giorno passato nella sua casa, trova del materiale girato e inizia a lavorarci. Gira per la città a cercare suoni. Incontra la dolce cantante dei Madredeus. Quando trova finalmente l'amico, questi è in preda a una grottesca ossessione: ha ripreso centinaia di ore di pellicola, puntando la macchina dietro le spalle, per non vedere le immagini, e lasciarle incontaminate. Recensione ❯
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A partire dal testo di M.me de La Fayette La principessa di Cléves, de Oliveira continua la sua esplorazione nel territorio degli amori che non giungo... Espandi ▽
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Due genitori immigrati devono lottare per non perdere le custodia del figlio. Espandi ▽
Bela e Jota sono immigrati portoghesi nella periferia londinese. Hanno tre figli, una dei quali, Lu, è affetta da sordità, ma riesce a comunicare con la madre in un linguaggio dei gesti e degli sguardi. La famiglia è molto unita e piena d'amore, ma del tutto priva di quelle risorse economiche che le consentirebbero un'esistenza serena: la madre è ridotta a rubacchiare al supermercato, il padre è un artista squattrinato. E gli assistenti sociali, dopo una segnalazione da parte della scuola di Lu, sono alle porte, pronti a sottrarre i figli ai genitori per darli forzatamente in adozione a famiglie inglesi ben disposte ad accoglierli. Ma Bela e Jota lottano fino allo stremo per tenere insieme il proprio nucleo famigliare, un'isola di affetto in un mare di indifferenza. Recensione ❯
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Un uomo cerca di dichiararsi all'amata ma nel frattempo trova un importante tesoro. Espandi ▽
Il pescatore sessantenne celibe Issa Nasser è segretamente innamorato della sarta vedova Sihan. Un giorno le sue reti portano in superficie una statua greca di un Apollo nudo ed in erezione. Questo ritrovamento sarà la causa di più di un problema.
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Documentario dedicato dedicato a Oporto, città natale del regista, e ai ricordi dei luoghi e gli eventi della infanzia. Il confronto continuo tra la... Espandi ▽
Documentario dedicato dedicato a Oporto, città natale del regista, e ai ricordi dei luoghi e gli eventi della infanzia. Il confronto continuo tra la città dei primi novecento e la città di oggo è privo da qualsiasi giudizio o rimpianto; quello di De Oliveira è uno sguardo intimo che racconta il tempo trascorso un'epoca che non esiste più se non nel ricordo di un uomo che, appafato vita, vuole lasciare una traccia del suo cammino. Con taglio autobiografico De Oliveira narra gli aneddoti della sua infanzia montati con immagini di repertorio. Documentario di emozioni" narrato dall'autore stesso. Recensione ❯
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