Titolo originale | As Mil e Uma Noites: Volume 1, O Inquieto |
Titolo internazionale | Arabian Nights: Volume 1 - The Restless One |
Anno | 2015 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Portogallo, Francia, Svizzera, Germania |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Miguel Gomes |
Attori | Rogério Samora, Carloto Cotta, Teresa Madruga, Adriano Luz, Dinarte Branco Luísa Cruz, Maria Rueff, Miguel Gomes, Crista Alfaiate, Bruno Bravo, Américo Silva, Diogo Dória, Basirou Diallo, Cristina Carvalhal, Chico Chapas, Susana Afonso Lopes, Tiago Fagulha, Sabrina Lopes, Carlos Loureiro, Fernanda Loureiro, Ashtar Muallem, Louison Tresallet. |
Uscita | venerdì 18 marzo 2016 |
Tag | Da vedere 2015 |
Distribuzione | Milano Film Network |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,36 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 10 marzo 2016
Primo film della trilogia, presentato al Festival di Cannes 2015, nella sezione Quinzaine des réalisateurs. Al Box Office Usa Le mille e una notte - Arabian Nights: Volume 1 - Inquieto ha incassato 11,5 mila dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Uno sciopero al porto. Sheherazade e il suo sacrificio. Un gallo che parla e la troika che scopre un unguento miracoloso. Sono solo alcune delle storie che compongono le nuove Notti Arabo-Portoghesi di Miguel Gomes.
Primo volume di una ambiziosa e forse impensabile trilogia ispirata da "Le mille e una notte", O inquieto prepara sul piano teorico e stilistico a quel che Miguel Gomes ha in serbo per i suoi spettatori. In un continuo gioco di scatole cinesi, un possibile documentario sugli scioperi dei lavoratori portuali di fronte ai tagli insostenibili del governo diviene il suo opposto, una storia di fantasia; una riflessione sullo storytelling, affrontata innanzitutto, prima di ogni astrazione teorica, raccontando delle storie, parabole di una società indecifrabile.
Descrivere a parole l'atmosfera di libertà che si respira in O inquieto è arduo come lo è per Gomes cercare di porsi un obiettivo preciso senza divagare. Ma è proprio qui, nell'apertura continua di una nuova porta, nell'introduzione di nuovi personaggi, gioie e dolori che sta il punto. Prima vengono le storie, poi si possono studiare i loro intrecci: il legame tra i lavoratori e i nidi di vespe da disinfestare, tra una balena - animale allegorico e letterario per eccellenza - che esplode come il signor Creosoto dei Monty Python e un gallo bunuelliano che si difende di fronte a un giudice.
Forse solo il racconto degli uomini di potere e delle loro erezioni calca eccessivamente la mano, ma probabilmente è giusto che in tempi di barbarie etica siano i fescennini e la loro immediatezza a rimettere a posto valori e priorità. Un'avventura di gioia, speranza, malinconica come Perfidia di Alberto Dominguez che la accompagna. Da vivere e rivivere, per poi ricominciare ancora, come quella mendace matrice letteraria che l'ha ispirata.
Non esco quasi mai prima della fine di una pellicola. Ritengo che -con alcune limitate eccezioni- i film vadano visti fino in fondo, anche per rispettare il lavoro e la fatica collettiva di chi li ha prodotti e messi in scena. Tuttavia, "Arabian Nights: Volume 1-Inquieto", prima parte di una trilogia del cineasta portoghese Miguel Gomes, mi ha provocato una crisi di rigetto che non sono riuscito a [...] Vai alla recensione »
Il titolo dei tre volumi è O Inquieto, O Desolado, O encantado, della durata ognuno di due ore e rotti minuti. Questa è una delle opere nelle quali il cinema presenta una delle sue forme di passaggio verso il futuro. Gomes concepisce un film totale, scavalcando, anzi abbattendo le barriere – soprattutto – tra fiction e documentario, realtà.
Ci sono tanti modi di pensare un cinema politico. Quello di Miguel Gomes, portoghese, classe 1972, è antididascalico e astratto. Non segue una linea narrativa apparente, non racconta una sola storia perché è mescolato tra tante, e variabili. Le mille e una notte - Arabian Nights, dal 17 marzo in alcune sale d'essai, è l'esempio di un metodo alto e popolare assieme, intellettuale e circense, radicale e affabulatorio.
Lo spunto non sono tanto le novelle di "Le mille e una notte" ma lo stratagemma di Shahrazad di continuare ad aprire nuovi percorsi narrativi rendendo la favola potenzialmente infinita.
E concretamente lunga. Le mille e una notte - Arabian Nights è infatti diviso in tre film (Inquieto, Desolato, Incantato) per un totale di 380 minuti. Se si considera che la precedente opera di Gomes, Redemption (2013), ne dura solo 26, si ha facilmente l'idea di un cineasta senza mezze misure.
Un film fatto di tre capitoli distinti ma legati tra loro - Inquieto, Desolato, Incantato - che escono tutti insieme e si possono vedere separatamente o uno di seguito all'altro, cogliendo meglio rime e rimandi. Un'opera-mondo, che prende in prestito la struttura (ma anche sfondi e personaggi) delle Mille e una notte per raccontare il Portogallo (l'Europa) ai tempi della crisi senza subire il ricatto [...] Vai alla recensione »
Immaginifico, visionario, potente, ironico, poetico e politico: in altre parole un capolavoro. E un monumento all'arte cinematografica. Ha solo 44 anni la mente creativa di questa mastodontica opera che attinge dalla cornice della raccolta di novelle mediorientali per raccontare il Portogallo contemporaneo. Paese povero, depresso e in crisi da austerity, rivive in 16 storie contenute in tre grandi [...] Vai alla recensione »
Presentata nell'ambito della Quinzaine des realisateurs al Festival di Cannes, la trilogia Le Mille e una notte - Arabian Nights di Miguel Gomes è stata il vero avvenimento della Croisette. Rifiutato della competizione principale perché troppo ingombrante, Gomes è tornato alla Quinzaine dove nel 2008 aveva presentato il sorprendente Aquele querido més de agosto.
Il cantiere navale sta per chiudere; comincia la caccia alle vespe. Sindacalisti e politici in cammello sono abbordati da uno stregone: eccovi uno spray tipo Viagra. Un gallo troppo mattiniero va sotto processo. E via delirando. Le mille e una notte rivisitate da un pazzo in libertà nel disastrato Portogallo di oggidì. Uno sbadiglio di due ore, con la critica colta in ovvia estasi.