Un'opera il cui punto di forza è la regia con un finale che costringe a un'amara rilettura della vicenda Messina Denaro. Drammatico, Italia2024. Durata 130 Minuti.
Liberamente ispirato a un periodo della vita di Matteo Messina Denaro. Espandi ▽
Grassadonia e Piazza tornano al grande schermo per raccontare una vicenda di tradimenti e destini segnati, nel solco della tradizione letteraria di Pirandello e Tomasi Di Lampedusa, come di Sciascia e Camilleri.
Purtroppo è proprio nell’eccessiva letterarietà della sceneggiatura il limite di questo racconto (anche) kafkiano, perché mentre la corrispondenza fra Messina Denaro e Palumbo è appropriatamente di elevato livello intellettuale.
La storia, di per sé abbastanza convenzionale anche nella sua resa cinematografica, si riscatta in un finale che ne ribalta la percezione, e che si iscrive nella tradizione drammaturgica di cui sopra spingendoci ad un’amara rilettura dell’intera vicenda Messina Denaro.
Quella di Iddu è una danza macabra fra morituri che “vivono giorni contati di vita inutile” e non sanno fino a che punto verranno manipolati, come pupi appunto. Al solito la regia è il punto di forza di Grassadonia e Piazza, che sanno colorare di realismo magico e pathos anche le scene più prosaiche. Recensione ❯
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Andreï Filipov è un direttore d'orchestra deposto dalla politica di Brežnev e derubato della musica e della bacchetta. Espandi ▽
Andreï Filipov è un direttore d'orchestra deposto dalla politica di Brežnev e derubato della musica e della bacchetta. Rifiutatosi di licenziare la sua orchestra, composta principalmente da musicisti ebrei, è costretto da trent'anni a spolverare e a lucidare la scrivania del nuovo e ottuso direttore del Bolshoi. Un fax indirizzato alla direzione del teatro è destinato a cambiare il corso della sua esistenza. Il Théâtre du Châtelet ha invitato l'orchestra del Bolshoi a suonare a Parigi. Impossessatosi illecitamente dell'invito concepisce il suo riscatto di artista, riunendo i componenti della sua vecchia orchestra e conducendoli sul palcoscenico francese sotto mentite spoglie. Recensione ❯
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Sorrentino porta alla luce una società corrotta con mano ferma sia dal punto di vista della sceneggiatura che da quello della regia. Drammatico, Italia2005. Durata 110 Minuti.
Il film di Sorrentino ci propone un nuovo interessante personaggio della sua personale galleria. Espandi ▽
Geremia de' Geremei, proprietario di una piccola sartoria nell'Agro Pontino, è un uomo brutto e sgraziato che vive in una casa buia, in compagnia della madre paralizzata.
Uomo dall'aspetto e dal carattere sgradevole, Geremia si mantiene facendo l'usuraio.
La sua abilità è quella di riuscire a stringere rapporti particolari con i suoi clienti, a insinuarsi nelle loro vite come se fosse un amico di famiglia... Recensione ❯
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Guadagnino omaggia Argento con un film personale, riflessivo, originale nello stile visivo e coraggioso nella messa in scena. Horror, USA, Italia2018. Durata 152 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In una prestigiosa scuola di danza di Berlino arriva una giovane americana, Susie Bannion, per un'audizione. Il legame con la coreografa della scuola diventa sempre più stretto e va al di là della danza. Espandi ▽
La giovane danzatrice americana Susie Bannion arriva nel ’77 a Berlino per un'audizione e attrae l'attenzione della famosa coreografa Madame Blanc. Quando conquista il ruolo di prima ballerina, Olga, che lo era stata fino a quel momento, accusa le dirigenti di essere delle streghe. Intanto Susie e Madame Blanc sviluppano un legame sempre più stretto che va al di là della danza. Luca Guadagnino si allontana il più possibile dallo stile visivo e anche dalle modalità di messa in scena dell’originale. Si libera dalle convenzioni dell'horror per aprire il suo Suspiria a una lettura che immerge la trama in una riflessione sulle Madri Patrie. Un progress verso la disgregazione dei corpi e il rischio del troppo facile oblio degli orrori dei nostri tempi. Recensione ❯
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Affettuoso omaggio al cinema e alla sua capacità di reinventare la realtà. Un gioco molto scritto, di gusto rétro. Commedia, Italia, Francia2018. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il misterioso furto - realmente avvenuto a Palermo nel 1969 - di un celebre quadro di Caravaggio, La Natività. Espandi ▽
Valeria Tramonti è la timida segretaria di un produttore cinematografico ed è innamorata di uno sceneggiatore per cui scrive i soggetti. A travolgere la sua riservata esistenza è l'incontro con Rak, un anziano sconosciuto, che le offre una storia irresistibile da trasformare in film: quella legata al furto della Natività sottratta dalla mafia nel 1969 a Palermo e mai ritrovata. Peccato che tra i finanziatori del film ci sia un affiliato a Cosa nostra. Commedia buffa di dichiarato gusto rétro, venata di giallo e di tocchi felliniani, affettuoso omaggio da parte del regista Roberto Andò alla storia del cinema e alle persone che i film li pensano e li amano. Un'opera dedicata alla volontà di affidare al dispositivo cinema la possibilità di divertire e al contempo di investigare sulla verità. Recensione ❯
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Soldini esplora i movimenti sismici del cuore, riuscendo a registrare le scosse dirompenti e i più piccoli sussulti. Commedia, Italia, Svizzera2010. Durata 126 Minuti.
Anna ha una vita come tante altre. Ha un buon lavoro in cui è apprezzata e ha un compagno da qualche anno, Alessio, che l'ama e con cui conduce un menage tranquillo al punto di poter accarezzare l'idea di smettere di prendere la pillola e avere un figlio. Espandi ▽
Anna ha una vita come tante altre. Ha un buon lavoro in cui è apprezzata e ha un compagno da qualche anno, Alessio, che l'ama e con cui conduce un menage tranquillo al punto di poter accarezzare l'idea di smettere di prendere la pillola e avere un figlio. Un giorno però a una festa incontra un cameriere, Domenico. Lo rivede perché è venuto a recuperare un coltello dimenticato e da quel momento per entrambi il desiderio non è più contenibile. Domenico è sposato e ha due figli piccoli. Non c'è un posto in cui i due possano incontrarsi liberamente e allora la scelta obbligata diventa il motel. Per due ore, la sera del mercoledì quando lui dovrebbe essere in piscina per un corso da subacqueo. Recensione ❯
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L'ultimo film di Pier Paolo Pasolini si rifà al celebre romanzo di de Sade trasportandolo al tempo della Repubblica di Salò. Espandi ▽
Quattro Signori (il Duca, il Monsignore, Sua Eccellenza e il Presidente) al tempo della Repubblica Sociale di Salò si riuniscono in una villa assieme a 4 ex prostitute ormai non più giovani insieme a un gruppo di giovani maschi e femmine catturati con rastrellamenti dopo lunghi appostamenti. Nella villa i Signori per 120 giorni potranno assegnare loro dei ruoli e disporre, secondo un regolamento da essi stessi stilato, in modo assolutamente insindacabile dei loro corpi. La struttura del film è divisa in 4 parti: Antinferno, Girone delle Manie, Girone della Merda e Girone del Sangue. Recensione ❯
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Un film che nel suo apparente disordine sa mostrare l'animo femminile in tutta la sua complessità. Magistrale Valeria Golino. Drammatico, Italia, Francia2025. Durata 115 Minuti.
Roma, 1980. Uscita dal carcere, Goliarda Sapienza cerca un lavoro per evitare lo sfratto. Ignorata come scrittrice, trova conforto solo nelle ex compagne di cella. Espandi ▽
Roma, 1980: la scrittrice Goliarda Sapienza è appena uscita dal carcere, dove è stata rinchiusa per aver rubato e rivenduto dei gioielli. Ora che è fuori, deve trovarsi un lavoro. Nel cassetto ha il manoscritto di “L’arte della gioia”, che sarà pubblicato solo postumo. Nel tempo sospeso dopo la sua scarcerazione Goliarda trova conforto solo nella presenza di due ex compagne di carcere, Roberta e Barbara. Fuori si basa in buona parte sui due romanzi in cui Goliarda Sapienza ha raccontato la sua esperienza carceraria e ricostruisce lo spaesamento della scrittrice, una volta rientrata in quello che la gente perbene chiama la normalità. L’interpretazione di Golino è magistrale nel mantenersi sottotono e nel giocare in sottrazione. Con il suo andamento scomposto e apparentemente distratto, Fuori è il racconto fedele di un percorso interiore che si dipana in modo disordinato ma non casuale, e porta in sé l’eredità di Cassavetes nella capacità di mostrare l’animo femminile nella sua complessità con totale aderenza emotiva, senza inseguire una trama canonica. Recensione ❯
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Nicola Palmieri insegna storia dell'arte e coltiva il sogno della musica. Frontman entusiasta di un gruppo di amici col vizio degli strumenti, compone canzoni e vorrebbe esibirsi sul palcoscenico scanzonato di Scanzano. Espandi ▽
Nicola Palmieri insegna matematica e coltiva il sogno della musica. Frontman entusiasta di un gruppo di amici col vizio degli strumenti, compone canzoni e vorrebbe esibirsi sul palcoscenico scanzonato di Scanzano. Salvatore, alla chitarra, è uno studente di medicina che ha dimenticato di laurearsi e di innamorarsi, Franco, al contrabbasso, è pescatore di pesca libera a cui l'amore ha tolto parole e intenzioni, Rocco, alle percussioni, è un villano di grande fascino ossessionato dalla celebrità. Recensione ❯
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Un'opera utopica, oggi inconcepibile. Un ponte tra Hollywood e il realismo socialista. Drammatico, Italia1976. Durata 310 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Questo film di Bertolucci - una maratona complessiva di cinque ore - racconta la storia di tre generazioni, impegnata nella lotta di classe in Emilia, terra di forti contrasti e di robuste tradizioni, sullo sfondo di un secolo di politica italiana. Espandi ▽
Questo film di Bertolucci - una maratona complessiva di cinque ore - racconta la storia di tre generazioni, impegnata nella lotta di classe in Emilia, terra di forti contrasti e di robuste tradizioni, sullo sfondo di un secolo di politica italiana. Il 1 Gennaio del 1900, nello stesso latifondo, nascono due bambini, Olmo, figlio di contadini, e Alfredo, erede del padrone. Sul grande schermo si confrontano, dall'inizio del secolo fino al 1945, le vite parallele dei due ragazzi-uomini. Nella prima parte viene raccontata la vita dei due protagonisti sullo sfondo di fatti politici e sociali di quegli anni: primi scioperi nei campi, la guerra 1915-18, il fascismo agrario che aiuta i padroni. Recensione ❯
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Un'opera ambiziosa, resistente, tragica, dove la Napoli di Scarpetta diventa emblema e repertorio di tutte le emozioni del mondo. Drammatico, Italia2021. Durata 133 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Scarpetta, che fu padre naturale di Titina, Eduardo e Peppino De Filippo, e dedicò tutta la sua vita al teatro. Espandi ▽
Qui rido io è una questione di paternità, biologica e artistica. È una questione di ‘plagio’, illegittima appropriazione della paternità di un’opera. È ‘faccenda’, insomma, di vincoli affettivi ed effetti legali. Mario Martone, uomo di cinema e di teatro che si confronta ogni giorno con gli attori, i testi e le epoche, rintraccia la poesia semplice dell’opera di Eduardo Scarpetta e disegna il profilo del padre naturale e artistico di Titina, Eduardo e Peppino De Filippo, nomen nescio all’anagrafe. Alla maniera di Eduardo (De Filippo), sposta sul piano del ‘palcoscenico’ le definizioni del rapporto di Scarpetta con i suoi figli. L’artista napoletano incarna le abitudini da patriarca dentro un film che rileva l’abuso patriarcale, da cui nasce come un paradosso una bottega familiare e una quantità di testi e tessiture teatrali che si intrecciano, permangono, si ricorrono, si trasformano, si rigenerano fino a determinare nuove soluzioni. Recensione ❯
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Una riflessione profonda e uno sguardo sensibile capace di graffiare il muro di ogni possibile indifferenza. Commedia, Italia2017. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un giovane scapestrato e un anziano signore poeta sono insieme alla ricerca della ricchezza del cuore per le strade di Roma. Espandi ▽
Alessandro, ventidue anni, è trasteverino ignorante e turbolento; Giorgio, ottantacinque, è un poeta dimenticato. I due vivono a pochi passi l'uno dall'altro, ma non si sono mai incontrati, finché Alessandro è costretto ad accettare un lavoro come accompagnatore di quell'elegante signore in passeggiate pomeridiane. Col passare dei giorni dalla mente un po' smarrita dell'anziano poeta e dai suoi versi, affiora progressivamente un ricordo del suo passato più lontano: tracce per una vera e propria caccia al tesoro che incuriosisce progressivamente Alessandro e accende la cupidigia dei suoi amici che pensano di trovare chissà quale bottino. Recensione ❯
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Un grido d'allarme che dimostra la profonda tensione morale di due giovani e promettenti registi. Drammatico, Italia2018. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Due ragazzi investono e uccidono un "infame", il pentito di un clan della mala locale. Entreranno in un vortice che li risucchierà in qualcosa molto più grande di loro. Espandi ▽
Mirko e Manolo sono due ragazzi come tanti altri, vanno a scuola con il desiderio di finirla al più presto ma non sanno che stanno già lasciandosi scivolare il mondo addosso. Abitano nella periferia romana e una sera investono un uomo e scappano. La tragedia si trasforma in un apparente colpo di fortuna: l'uomo ucciso è infatti il pentito di un clan criminale e facendolo fuori i ragazzi si sono guadagnati la possibilità di entrare a farne parte. La loro vita è sul punto di cambiare. Al loro film d’esordio, i fratelli D’Innocenzo firmano un'opera che dimostra la loro profonda tensione morale. La terra dell’abbastanza non è l'ennesimo film sulle periferie, quanto piuttosto un grido d'allarme e un'indagine sul valore dell'amicizia. Recensione ❯
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La quotidiana lotta per la sopravvivenza delle coppie con figli in un'Italia, e un'epoca, dove tutto sembra remare contro. Commedia, Italia2020. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film è tratto dal monologo recitato Valerio Mastandrea e scritto da Mattia Torre "I figli ti invecchiano". Espandi ▽
Nicola e Sara hanno scoperto a loro spese uno dei segreti della contemporaneità: fare il secondo figlio, nell'Italia della natalità zero e della precarietà come regola di vita, rischia di innescare una bomba a orologeria. Che fare allora quando tutto quello che vorresti è abbandonare il campo? Mattia Torre, alla sua ultima sceneggiatura, fa i conti con uno dei grandi problemi del presente, di cui il cinema parla pochissimo: la quotidiana lotta per la sopravvivenza delle coppie in una nazione dove sembra che tutto cospiri contro il nucleo familiare. Come sempre Torre racconta la sua generazione con precisione e attenzione ai dettagli e il regista prende in mano la sceneggiatura con rispetto. Ma il dramma prende il sopravvento sull’ironia, e si perde quell'energia narrativa che ha reso tanto efficace il monologo all’origine del film. Recensione ❯
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La storia di Aldo Braibanti, l'omosessualità a processo nell'Italia degli anni Sessanta. Espandi ▽
Provincia di Piacenza, anni Sessanta. Aldo Braibanti è un intellettuale con un gran seguito tra i giovani. Quando incontra Ettore si accorge di provare per lui un’attrazione, presto reciprocata dal ragazzo, che gli costerà lalibertà e la carriera: perché Braibanti è anche un omosessuale dichiarato. È sintomatico che la parola omosessuale compaia ne Il signore delle formiche solo dopo un'ora di racconto: un modo narrativamente appropriato per riprodurre il silenzio negazionista che ha circondato non solo il termine, ma l'esistenza stessa di una parte della popolazione italiana. Gianni Amelio racconta questa storia scegliendo in parte la cifra del melodramma alla Douglas Sirk - contrastata dall’asciuttezza rigorosa delle interpretazioni dell’ottimo Luigi Lo Cascio e del sorprendente Leonardo Maltese, al suo esordio - e scegliendo due attori che si assomigliano “come due gocce d’acqua” perché sono la prosecuzione di un’identità sempiterna, con buona pace di chi pensa che l’omosessualità sia un vezzo dell’epoca moderna e non ci sia invece sempre stata, come sia sempre destinata ad esistere: che piaccia o meno. Recensione ❯
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