Anno | 2010 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia, Svizzera |
Durata | 126 minuti |
Regia di | Silvio Soldini |
Attori | Alba Rohrwacher, Pierfrancesco Favino, Giuseppe Battiston, Teresa Saponangelo, Monica Nappo Tatiana Lepore, Sergio Solli, Gisella Burinato, Gigio Alberti, Fabio Troiano, Teresa Acerbis, Adriana De Guilmi, Leonardo Nigro, Martina De Santis, Danilo Finoli, Francesca Capelli. |
Uscita | venerdì 30 aprile 2010 |
Tag | Da vedere 2010 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
MYmonetro | 2,94 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 9 dicembre 2014
Anna ha una vita come tante altre. Ha un buon lavoro in cui è apprezzata e ha un compagno da qualche anno, Alessio, che l'ama e con cui conduce un menage tranquillo al punto di poter accarezzare l'idea di smettere di prendere la pillola e avere un figlio. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Cosa voglio di più ha incassato 1,9 milioni di euro .
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Anna ha una vita come tante altre. Ha un buon lavoro in cui è apprezzata e ha un compagno da qualche anno, Alessio, che l'ama e con cui conduce un menage tranquillo al punto di poter accarezzare l'idea di smettere di prendere la pillola e avere un figlio. Un giorno però a una festa incontra un cameriere, Domenico. Lo rivede perché è venuto a recuperare un coltello dimenticato e da quel momento per entrambi il desiderio non è più contenibile. Domenico è sposato e ha due figli piccoli. Non c'è un posto in cui i due possano incontrarsi liberamente e allora la scelta obbligata diventa il motel. Per due ore, la sera del mercoledì quando lui dovrebbe essere in piscina per un corso da subacqueo. Fare equilibrio tra passione e vita di tutti i giorni non è però un'impresa facile.
Silvio Soldini torna ad affrontare il tema delle relazioni uomo-donna con coerenza anche se apparentemente ribaltando la prospettiva rispetto al precedente Giorni e nuvole . In quel caso il contesto economico-sociale era evidenziato sin dall'inizio con la perdita del lavoro mentre qui emerge pian piano. L'amore al calor bianco che travolge Anna e Domenico (e con loro, anche se in maniere diverse, anche i reciproci contesti familiari) non interessa al regista e agli sceneggiatori di per sé (sarebbe una storia già ultra nota) ma contestualizzato in un mondo in cui le certezze di un tempo sono state messe profondamente in crisi.
Anna e Domenico non possono astrarsene nel loro rifugio con specchi del motel. I corpi che si sono donati reciproco piacere credendo di poter chiudere il mondo fuori in realtà lo hanno portato con sé (e lo faranno anche se lontani fisicamente da quella Milano in cui Soldini torna a girare dopo lunga assenza). La macchina da presa li segue e li comprende così come comprende Alessio nella sua tenace difesa del rapporto con Anna barricato dietro un quieto e determinato non voler sapere. Comprende anche Miriam, la moglie di Domenico, incapace invece di chiudere gli occhi dinanzi all'evidenza e in costante, quotidiana lotta contro la precarietà economica.
E' uno sguardo in ricerca quello di Soldini e il suo cinema si rivela, come un sismografo dei sentimenti, capace di registrare le scosse dirompenti così come i più piccoli sussulti, magari provocati da un rumore fuori campo. Perché fare del bene a se stessi, come Anna e Domenico vorrebbero, senza fare del male agli altri (ciò che si desidererebbe restasse fuori campo) è una delle imprese più difficili da compiere.
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Soldini, regista vagamente surreale, ci spiazza con un film estremamente vero ed attuale. Vero non solo nella tematica della precarietà dei sentimenti in relazione alla precarietà della condizione sociale, ma anche nell'espressione emotiva degli avvenimenti. Siamo nella periferia milanese dove la nebbia non è più fisica ma avvolge la relazione tra Alessio e Anna, fatta di abitudini, di cene con gli [...] Vai alla recensione »
Uno sguardo fulmineo, insignificante, banale scuote inconsapevolmente i sentimenti, ritenuti fino a quel momento saldi, di un uomo e una donna, li sconvolge, li spinge ad incontrarsi senza una motivazione razionale, senza un pretesto giustificatorio, senza un alibi consolatorio. Lui è un padre di due figli con una bella moglie che gli vuole bene, mentre Lei convive con un uomo che la adora e l’accontenta [...] Vai alla recensione »
Periferia di Milano, periferia dell'anima. Questi i contorni del paesaggio dove si muove il sentimento clandestino di un'assicuratrice annoiata per un addetto al catering incapace di spogliarsi dei panni e dei doveri di marito. La momentanea e forse casuale leggerezza dell'uomo (sempre leggero quando ha poco da perdere) cattura l'attenzione della donna, asfissiata dalla dolcezza da [...] Vai alla recensione »
Se la vita ci anestetizza allora meglio farsi incenerire dalla passione, anche se vissuta per una sera a settimana in una camera ad ore di un motel sulla provinciale. Con Cosa voglio di più lo schivo e altalenante Silvio Soldini tenta di spingersi nei misteri del vortice amoroso proponendoci l'impiegata Alba Rohrwacher e l'addetto alla ristorazione P.
L’ultimo film di Silvio Soldini è molto lontano dallo stile di Pane e Tulipani, il regista del surreale e delle favole questa volta si è cimentato in qualcosa di molto più realistico. La storia è quella di Anna e Domenico, interpretati da Alba Rohrwacher e Pierfarncesco Favino. I due hanno rispettivamente un compagno, lui in particolare è sposato con due figli, si innamorano perdutamente ed iniziano [...] Vai alla recensione »
Deludente, ma un film di Soldini non me lo perdo mai. Gli attori erano nella parte, ma alcuni hanno recitato al di sotto del loro standard, primo fra tutti Battiston, che è un ottimo attore e forse la sceneggiatura non gli ha dato il dovuto spazio. Anche Favino ha fatto di meglio in passato. La Saponangelo è sempre perfetta.
Storia normale, di persone normali. Due coppie come tante, con la noiosa routine del lavoro, dei figli, delle amicizie, dei legami parentali. Una scossa nel grigiore della vita è la subitanea passione fra i due protagonisti principali. Quindi niente di eccezionale. Ma non c'è bisogno di vicende mirabolanti per fare un buon film, anzi un ottimo film.
Film doloroso nella sua normalità. Non c'è enfasi, dramma, poesia nemmeno nell'adulterio. Non si narra il disagio dell'intelligenza, nè quello sociale. Solo una drammatica, inconsapevole realtà, senza presente e senza futuro, Il tutto senza nemmeno la cristiana carità dell' ironia.
Inizio piatto quasi noioso, il compagno della protagonista che non sembra nè carne nè pesce, e lei ,la bionda protagonista ha rovinato davvero quello che sarebbe stato un bel film. che in alcuni casi potrebbe ricordare l'ultimo bacio di muccino ma il registra è stato bravo a saltare le scene dei litigi e puntare di piu l'attenzione sulla vita vera, piatta, [...] Vai alla recensione »
Un film bello ed emozionante che parla di emozioni primarie, dunque forti; la passione amorosa, l’innamoramento, la rabbia, il dolore. Tutto in un contesto sociale e di persone con un livello evolutivo piuttosto primitivo. Anna, giovane inquieta vive con Alessio, omone protettivo, dal carattere passivo che pensa a tutto, ripara qualsiasi cosa.
Il rude Soldini ha voluto apportare un mutamento al suo stile di fare cinema,a volte arcigno ma sempre di un rigore feroce,con un film cosiddetto di pancia con una amorevole vicinanza ai personaggi. A parte qualche finezza,vedi Favino che alla fine va in bagno a lavarsi le mani alla maniera di Ponzio Pilato come pure la nascita ,all'inizio, di un bambino in contrapposizione alla morte di una relazione [...] Vai alla recensione »
Sono sempre di più le persone che cercano in nuova relazione le emozioni che la vita che hanno programmato, o che è sfuggita al loro controllo, non riesce più a garantire. Il film mostra questo in maniera più che accettabile. I bravi attori, Rohrwacher e Favino, rendono il tutto più credibile e godibile.
Se ci fosse stato qualcuno a fotografarmi uscita dal cinema, adesso potrei descrivere l'espressione che aveva il mio volto emozionato e commosso. Il film è realisticamente malinconico. Amore vero, passionale e triste. Favino è estremamente lucente e coinvolgente. Straordinario: trascinante, sensuale, dolcissimo e vero. Rohrwacher è intensa e travolgente.
Ho trovato la storia molto ben narrata, soprattutto gli stati d'animo dei vari personaggi. Ho avvertito il loro dramma ed ho sofferto per loro. Gli attori sono stati veramente bravi . Insomma un film fatto molto bene.
Sto aspettando l'uscita del film con impazienza ... sto vivendo una storia oserei dire simile e ... nn so cosa voglio e se voglio di piu' ...
Questo film tratta di due persone che s'innamorano non si sa capisce bene per cosa. A parte la focosità degli amplessi, sembra che non abbiano nulla da dirsi. E in effetti i loro scambi verbali sono ridotti al minimo e imbarazzati (o meglio, imbarazzanti). Soldini è riuscito nella difficile impresa di impedire al bravo Favino di recitare in modo accettabile.
La noia.ecco il titolo che avrebbero dovuto dare a questo film.Piu volte durante la proiezione ho avuto la voglia di uscire dal cinema.Ma mi dicevo, forse ora succede qualcosa.Ed invece il film si dilunga inutilmente per due ore,in una storia senza spina dorsale e nemmeno le performance erotiche degli attori ravvivano il tutto.Storia banale,senza senso con un finale scontato,bisognava solo capire(attenzione [...] Vai alla recensione »
Nessuna emozione, solo un racconto di quelli che ormai fanno parte della 'normalità'. Bravi Battiston, la Rohrwacher e l'attrice che fa la zia, nella mediocrità gli altri. Il film scorre senza particolari emozioni (scene di 'pseudo' sesso che non aggiungono niente, quasi annoiano) e non sa bene evidentemente come chiudersi.
Lo schema drammatico mi pare molto lineare, nulla da ridire se non il fatto che risulta un pò banale, in ogni caso le scelte delle azioni dei due protagonisti non sono errate o insulse, semplicemente poco interessanti. Infatti proprio qui che credo si sommi la pecca più grande. Le scene di sesso dovevano essere il punto di svolta del film, ci dovevano raccontare qualcosa che ci faceva arricchire, qualcosa [...] Vai alla recensione »
un bel film, anche la fine / non fine mi è piaciuta, per niente scontata.
un film che si cala pesantemente nella contemporaneità, fatta di non luoghi, economia ristretta, alloggi angusti, condomini formali, periferie alienanti, la crisi aleggiante, i due protagonisti si muovono, forse a loro insaputa, alla ricerca di un'evasione che possa far credere e sperare nel domani, per sentirsi ancora vivi, per avere ancora la possibilità di uscire dall'autostra [...] Vai alla recensione »
UNO SPACCATO DI VITA ,DI SENTIMENTI,DI PASSIONI E DI TORMENTI NEL QUALE FORSE PARECCHI SPETTATORI POTRANNO RICONOSCERSI. BEN SCRITTO E BEN INTERPRETATO, DA VEDERE.
Soldini non racconta solo la realtà ma scava dentro i nostri pensieri, i nostri amori, i nostri comportamenti, le nostre relazioni, sovente determinate dal livello del consumo che ognuno di noi può permettersi. I soldi non sono tutto, è una banalità che ci ripetiamo da tempo, ma sappiamo che aiutano. Domenico poteva tornare a casa sua la sera e trovare la Saponangelo tranquilla, affaticata perchè crescere [...] Vai alla recensione »
Film da vedere. Non importa come nasca la storia di un tradimento. Una certezza è che l'amore è quello di quando siamo liberi di amare e una è che amare di nascosto è essere prigionieri dell'amore.
Nel complesso non é male ma la brava Alba mi é parsa un pò fuori parte, meglio Favino. La vicenda poco approfondita e, forse, troppo incentrata su gli incontri intimi dei protagonisti....
Non ho le doti o la presunzione di trasformarmi in critico cinematografico, ma ho un metodo personale per giudicare un film: la sua capacità di trasportarmi lontano dalla sala e farmi entrare nello schermo insieme ai personaggi tenendomi lontano da sbadigli e furtive occhiate all'orologio in attesa che trascorra il tempo della pellicola. L'ultimo lavoro di Soldini mi ha annoiato non mi ha dato emozioni [...] Vai alla recensione »
E’ sempre un piacere andare a vedere un film di Soldini, autore rigoroso, originale e raffinato. Poco ascrivibile al cinema italiano, probabilmente è il regista più ‘ europeo ‘ che abbiamo; un autore non collocabile nella Commedia all’italiana nonostante film come “ Pani e tulipani “ e “ Agata e la tempesta “ ma allo stesso tempo non riesce a diventare un autore profondo come Antonioni nonostante sia [...] Vai alla recensione »
Favino ricorda molto un mio amico...per il resto, un film inutile. la prossima volta esco con il mio amico.
Anna (Rohrwacher) incontra Domenico (Favino) e questo incontro travolge le loro esistenze, sin lì fatte di una moglie e due figlie per lui e di un -forse anche troppo- amorevole e comprensivo compagno (Battiston) per lei. Per fortuna Soldini non si limita a raccontarci una classica storia di tradimenti, bugie, sotterfugi… ma la arricchisce di considerazioni sulla precarietà, la difficoltà ad arrivare [...] Vai alla recensione »
Anna e Domenico, ritagliando, con affanno, qualche ora dal lavoro e dalle famiglie,si isolano in un motel. Succede ogni mercoledì perchè lui diserta il suo allenamento in piscina. Lì, al riparo da occhi indiscreti,si abbandonano al desiderio.Incontro dopo incontro aumenta la confidenza, la libertà dei corpi, il senso di abbandono. Si percepisce, però, l'affanno, la fretta, la paura e quel vivere [...] Vai alla recensione »
non ho intuito se la recitazione col freno a mano tirato fosse naturale o voluta,fatto sta che gli attori sembravano recitare ognuno per proprio conto,distaccati e mai assemblati,il finale può prestarsi all'abbandono oppure all'arrivederci, dipende dal singolo spettatore.......
tema già visto. Stra battuto. Il tradimento e l'innamoramento extraconiugale è un argomento collaudato. Si salva nettamente la recitazione e l'ambientazione milanese. L'unica novità è la cresi economica delle famiglie. Insomma. In oltre le scene di sesso sono inutili, superflue e solo per riempire il film.
Anche questa volta Soldini sceglie di ritrarre con la sensibilità che gli appartiene uno squarcio di realtà, lasciando da parte i toni surreali e fantasiosi, un po’ spiazzanti ma personalissimi, delle opere meno recenti (una fra tutte Pane e tulipani). Qui invece siamo nel solco del penultimo lavoro, Giorni e nuvole. Lì una coppia borghese innamorata e inserita vede il sentimento che la unisce frantumarsi [...] Vai alla recensione »
La storia è scontata il ritmo è lento la protagonista sarà perché non mi piace né come attrice che esteticamente non da nessuna emozione due ore perse
Silvio Soldini più che un regista di film sembra qualcuno che mentre tiene la telecamera in mano non fa altro che leggere un diario, tra l'altro noiosissimo, non solo perché il film non dice nulla, ma anche perché gli attori sono molto più bravi a recitare a letto che fuori dal letto. Una serata persa in cui si poteva fare altro
Un film noioso, banale, scontato, cosa vuoi di più? Insopportabili i protagonisti, ritmo lento, lentissimo, praticamente non succede nulla... Introspezione? maddechè? Ma chi li produce sti film? Basta, ho già detto troppo...
Primo: è troppo lungo. Secondo: manca di spessore. Terzo (conseguenza): è molto velleitario. Quarto: è recitato come a scuola. Quinto: le scene sono slegate. Sesto: i dialoghi sono povera cosa. Settimo: non c'è un'idea originale. Ottavo: ricorre a torride scene di sesso, impetuose quanto false. Non c'è vero coinvolgimento.
Il vero protagonista è proprio lui: l'Eros! Poi c'è una frase che mi ha colpito, e fatto pensare, molto, è quando Alessio dice: "sapevo che prima o poi saresti tornata". In questo film c'è tutto: il solito "tran tran quotidiano" e il "vento della passione". Ma il vento della passione non ti fa fare un figlio a comando, anche se non fai l'amore con il tuo compagno, non ti fa fare l'amore con la moglie, [...] Vai alla recensione »
Sto aspettando l'uscita del film con impazienza ... sto vivendo una storia oserei dire simile e ... nn so cosa voglio e se voglio di piu' ...
Pensando al cinema italiano viene da dire, parafrasando Borges, che vediamo sempre lo stesso film. Il cinema italiano (e in minor grado anche quello francese) è la ripetizione noiosa degli stessi temi piccoli piccoli, intimisti, borghesuci, sentimentaloidi, segaioli e "politicamente molto corretti" che più non si può .
Due coppie alle prese con la loro routine quotidiana, problemi economici... Ed una passione carnale, extra-coniugale, tanto travolgente quanto improvvisa ed inaspettata. La cruda realtà delle persone in tutti i nostri difetti e i nostri eroismi nell'affrontare le sfide piccole e grandi della vita. Forse un po' opprimente, ma molto ben recitato e minuziosamente curato in [...] Vai alla recensione »
Ora...parliamoci chiaro...il film è tenuto in piedi da Battiston e Alba Rochwacher (non mi pronuncio su Favino perchè a me non piace proprio) ma sia chiaro che se non fosse per loro due il prodotto è abbastanza scadente e confesso che un pò mi dispiace perchè Soldini ha diretto ottime pellicole in passato. Questo passo falso spero sia solo un episodio.
Bravi attori, ben diretti, tutto molto credibbbile, tutto molto realistico, tutto molto verosimile, proprio quello che succede nella realtà... Ma che cosa mi interessa di questo cinema piccolo, di questa micragnosa verosimiglianza, di questo raccontarmi una storia che non va mai al di là di se stessa e della sua piccolezza. Ad un certo punto, davanti alla tv, Battiston descrive un film che sta guardando. [...] Vai alla recensione »
Ho visto questo film al cinema, io che raramente spendo i soldi per il biglietto a meno di non essere convinta di andare a vedere un capolavoro o quasi. In questo caso non avevo alcuna aspettativa, anzi ero piuttosto prevenuta: mi immaginavo uno di quei film italiani tristi, con la recitazione sciatta o mucciniana (sospiri, urla etc..). Alla fine, sono uscita dalla sala con un groppo alla gola, altrimenti [...] Vai alla recensione »
Un po' di fantasia.... movimento ... ritmo..... è il film giusto per chi vuoledormire un po' .... qualche scena di sesso inserita in una storia noiosa e priva di movimento. Ma servivano quasi due ore per raccontare di una donna che tradisce il suo compagno con un altro uomo sposato? Ah .. dimenticavo il finale a sorpresa...... dopo un po' di notti di sesso.
SOLDINI DESCRIVE AL MEGLIO LA STRADA DEL TRADIMENTO VISTA E VISSUTA DA DUE PUNTI DI VISTA COMPLETAMENTE DIFFERENTI, ANNA NON SODDISFATTA DELLA PROPRIA SITUAZIONE SETIMENTALE APPARENTEMENTE PERFETTA INCONTRA ALESSIO SUL POSTO DI LAVORO. ANCHE LUI PROBABILMENTE VITTIMA DELLO STRESS DI TUTTI I GIORNI E DELLA MONOTONIA PRIVA DI PASSIONE CON LA MOGLIE. INSIEME SI TRASCINANO TIMIDAMENTE VERSO LA FELICITà [...] Vai alla recensione »
Film noiosissimo e banale, scene di sesso inutili e scarsa la recitazione peccato perchè Favino é un bravo attore ma questa volta è stato deludente e cosa dire della pubblicità delle salviettine struccanti?
Appartiene alla categoria dei "già visto";peraltro mal recitato , mal sceneggiato e mal diretto. Ragazzi lo volete capire che i vari Soldini , Virzì e , peggio di tutti ,Costanzo ,sono sopravvalutati ????????????? Il cinema , per intenderci , quello definito nella mirabile scena interpretata da De Niro ne "Gli ultimi fuochi" , in Italia , all'oggi può essere rappresentato soltanto da Luchetti e Rubino [...] Vai alla recensione »
Da quando ci è sparito il venerdì? No, non stiamo parlando della nostra sanità mentale, anche se alla fine è quella che è messa a dura prova. Stiamo parlando del fatto che i nostri weekend di italiani medi si sono accorciati per motivi strettamente economici, e dunque scappare dalla città per il fine settimana significa oggi «partenza il sabato mattina e rientro la domenica sera», come dicono due dei [...] Vai alla recensione »
Passione d'amore a Milano tra due lavoratori trenta/quarantenni sposati o quasi: lei impiegata zelante legata a un uomo buono dalle mani d'oro privo di ogni fascino sensuale, lui bravo caposquadra di catering con moglie e due figli piccoli oppresso dalla perenne mancanza di soldi. Si incontrano per caso, si amano ardentemente: baci rubati in ufficio o nei portoni, telefonate imbarazzate, sesso nei [...] Vai alla recensione »
Cosa voglio di più, hai ragione tu... voglio Aaaaanna! Così cantava Lucio Battisti, parole di Mogol, in un'Italia di tanti anni fa. Era una della canzoni per cui Battisti & Mogol vennero accusati di maschilismo (c'erano i famosi versi «la mattina c'è chi mi prepara il caffè / e la sera c'è chi non sa dirmi no / questo io lo so...»). Oggi le categorie di maschilismo e femminismo sembrano essersi spappolate [...] Vai alla recensione »
Silvio Soldini, ammirato regista italiano, a 52 anni passa da film poetici con tocchi di anticonformismo ed eccentricità, a uno stile quasi documentaristico di grande intensità. "Cosa voglio di più" attacca nel titolo (che sembra alludere allo spot pubblicitario dell'Amaro Lucano) le vite comuni troppo anguste, povere e ripetitive. Nel film arriva l'amore-passione a sconvolgere la routine di due 34enni [...] Vai alla recensione »
Una brava ragioniera con abitini smorti, famiglia che lavora in tintoria e sogni in ammollo. Convive con un brav'uomo che ripara ogni marchingegno (l'ottimo Giuseppe Battiston perdonerà, ma brav'uomo è sempre un po' sinonimo di coglione). Bricolage, vano doccia, basilico in balcone, brutte unghie, pause pranzo, cellulari da poco, broccoletti soppressati, gioco dei mimi, qualche birra, rare gite in [...] Vai alla recensione »
La disintegrazione di genere ha i suoi «effetti speciali» nel cinema, che registra i turbamenti dell'identità di sesso perduta. Così due tracce di pensiero, complementari e divergenti, attraversano i film recenti, e non solo italiani. Da una parte tocca gli uomini con la sindrome di Peter Pan, dall'altra le donne con la sindrome di lady Chatterley. Film come quello di Muccino e di Ozpetek si iscrivono [...] Vai alla recensione »
Ammettiamolo, il cinema italiano è moralista. Ossequioso a un buon senso comune del pudore tanto falso quanto irritante che risponde a delle regole sociali e sentimentali che nessuno rispetta ma che tutti sembrano pretendere. Dagli altri. E quindi un film come Cosa voglio di più, con la sua onestà intellettuale e sessuale ha già un merito speciale, soprattutto perché viene da un cineasta che non ha [...] Vai alla recensione »
Ci vogliono occhio e cuore per prendere le misure giuste a un amore, gli spazi, gli oggetti, i tempi, la carne e gli sguardi. Ma anche i confini del "contratto sociale". Ci sono anche quelli. La libertà di andare oltre un adulterio e formare una nuova coppia, in quale misura è subordinata al portafogli? Qual è, oggi, il costo dell'amore? Il mondo chiuso di ogni passione ha una scadenza.
Comptable dans une compagnie d'assurances, Anna vit avec Alessio, bon gros dévoué, bricoleur avéré, un type bien qui ne voit le mal nulle part et lui confie être prêt à fonder une famille. Désarmée, Anna envisage d'arrêter de prendre la pilule quand elle croise Domenico, employé chez un traiteur, qui partage son coup de foudre mais se révèle marié et père de deux enfants.
Amori paralleli nella "domenica della buona gente". Silvio Soldini prova a scommetterci e ne esce Cosa voglio di più, cine-minimalismo sulla passione senza gli yacht, ma dalla carica esplosiva pari alle scintille tra Anna-Alba Rohrwacher e Domenico-Pierfrancesco Favino, sposati altrove e amanti fra loro. Che viscerali e perfetti, mettono a nudo anime e corpi intrisi di imbarazzi, paure e goffaggini [...] Vai alla recensione »
Da Lucio Battisti a Silvio Soldini. Il titolo che cita uno degli evergreen del cantautore non riesce, però, a dare la scossa al nuovo film di un regista colto e sensibile, ma meno eccelso di quanto abbia decretato una volta e per sempre gran parte della critica. Anche cambiando decisamente e audacemente tema, infatti, il leader della scuola milanese conserva quella meticolosità descrittiva e quell'agnostici [...] Vai alla recensione »
Non è (più?) il Silvio Soldini di Pane e tulipani, ma resta comunque un autore coi fiocchi. A Milano l'impiegata delle assicurazioni Anna, sposata senza figli al candido commesso Alessio (Giuseppe Battiston), perde la testa, ricambiata, per il cameriere Domenico, marito della sospettosa Miriam e padre di due bambini. La passione trova sfogo in un motel, ma le bugie e i sensi di colpa tormentano i due [...] Vai alla recensione »