In una società finanziaria due colleghi hanno una relazione che viene mesa in crisi quando lei ottiene una promozione. Espandi ▽
Emily e Luke costituiscono una coppia affiatata e pronta per un rapporto duraturo. Entrambi lavorano in una società finanziaria che vieta relazioni extra professionali tra i propri dipendenti. Non è però difficile nascondere il loro legame fino a quando Emily viene promossa e Luke diventa il suo sottoposto. Da quel momento la loro vita privata subisce un progressivo cambiamento.
Chloe Domont scrive e dirige un film che scava nelle dinamiche di coppia e di potere.
La donna, ci ricorda Domont, in questo sedicente 'mondo libero' è ancora incatenata a stereotipi che, per quanto occultati, finiscono con l'emergere con violenza. Verbale e non solo. Recensione ❯
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Dopo un prologo mozzafiato sulle Alpi, il film ripropone stancamente traiettorie action dove Gal Gadot segue Ethan Hunt/Tom Cruise come modello. Azione, Thriller - USA2023. Durata 122 Minuti.
Un film di spionaggio targato Netflix con Gal Gadot nei panni di una donna senza scrupoli. Espandi ▽
Rachel Stone è un agente del MI6 che fa parte di un’unità guidata da Parker. Spericolata e coraggiosa, ha messo in luce le sue capacità nel corso di una missione top secret nell’area alpina della Val Senales in Italia. In realtà Rachel nasconde un segreto; il suo team infatti è all’oscuro del fatto che lei lavora per la Charter, un’organizzazione sconosciuta anche ai più importanti servizi segreti che ha come obiettivo il mantenimento della pace nel mondo e utilizza tecnologie all’avanguardia che sembrano sicurissime. Però un misterioso hacker, Keya Dahwan, è riuscita infatti a penetrare nel sistema con l’obiettivo di impossessarsi della sua arma più preziosa, denominato con la parola in codice “il Cuore”, cha ha un potere enorme ed è in grado di fare qualunque cosa, come far precipitare un aereo e causare il crollo in borsa. Da quel momento Rachel deve entrare in azione e le sue due identità entrano in conflitto.
La sfida di Gal Gadot a Tom Cruise è dichiarata sin dal lunghissimo prologo di circa 20 minuti nelle Alpi Italiane. Ethan Hunt della saga di Mission: Impossible diventa un modello da imitare: nello sguardo di ghiaccio, nel modo di nascondere la paura, nella corsa e soprattutto nei lanci nel vuoto con il paracadute illuminato. L’inizio però rischia di essere ricordato come l’unico momento mozzafiato del film, in una sequenza notturna con la funivia illuminata che potrebbe guardare dalle parti di 007. Recensione ❯
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Un thriller psicologico raccontato attraverso gli occhi di una giovane donna sola con un passato doloroso. Espandi ▽
Brynn è una giovane donna vitale e piena di passioni. Trascorre le giornate in una casa isolata, la sua casa d'infanzia, dove scrive, si dedica al modellismo, balla e cucina. Quando però deve raggiungere il centro cittadino e relazionarsi con gli altri, qualcosa cambia. Brynn torna così a rifugiarsi nella sua solitudine tra le mura domestiche. Un giorno una creatura misteriosa fa irruzione nella sua casa e nella sua vita, rompendo definitivamente la sua tranquillità. Da questo momento in poi, Brynn non potrà che difendersi e tentare di fuggire a un invasore che sembra riuscire a raggiungerla ovunque.
Con il suo secondo lungometraggio Brian Duffield dirige Kaitlyn Dever in un horror fantascientifico cupo e inquietante che dà il meglio di sé nelle scene d'azione e cade su una sceneggiatura superficiale e zoppicante.
Kaitlyn Dever riesce a reggere il film sulle sue spalle con un'interpretazione potente, ma mai sopra le righe. Se poi si considera che pronuncia soltanto una battuta e che per la maggior parte del tempo si trova a interagire con creature digitali, la sua performance risulta ancora più apprezzabile. Recensione ❯
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Un thriller fantascientifico con Morgan Freeman nei panni di un misterioso guru del tech. Espandi ▽
Franklin Fox (Josh Hutcherson) è un giovane blogger che si occupa di salute dopo la tragica morte della sorella gemella per overdose di farmaci. Quando riesce ad intrufolarsi alla conferenza del guru della tecnologia Anton Burrell (Morgan Freeman) e a fermare un attacco contro di lui, la sua vita prenderà una piega completamente diversa. Franklin raccoglie infatti l'anello dell'uomo, un misterioso congegno che gli permette di tornare indietro nel tempo di esattamente 57. Riuscirà ad utilizzare questo potere al meglio, o verrà inevitabilmente corrotto dal potere? Recensione ❯
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Una granitica Keira Knightley in un film godibile ma senza intuizioni particolarmente brillanti. Thriller, USA2023. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La giornalista Loretta McLaughlin indaga su una serie di omicidi misteriosamente collegati. Espandi ▽
Negli anni Sessanta, in America, le donne intenzionate a dedicare la propria vita alla carriera non erano viste di buon occhio. Tra queste c'era sicuramente Loretta, una giornalista della redazione di Moda e costume del quotidiano Record-American, la prima a individuare una correlazione tra alcuni misteriosi e brutali omicidi a sfondo sessuale perpetrati nei confronti di donne mature e sole nella città di Boston, a partire dal 1962. Loretta inizia tra molte difficoltà un'indagine che porterà alla luce verità oscure, ben lontane da qualsiasi facile risoluzione.
Tratto da un'intricata storia vera, Lo strangolatore di Boston utilizza un celebre caso di cronaca nera per parlare di autodeterminazione femminile ed emancipazione lavorativa in un ambito prettamente maschile.
Senza intuizioni particolarmente brillanti e senza un ritmo sufficientemente incalzante, il film non riesce tuttavia a coinvolgere a pieno, lasciando in larga parte inespresso il potenziale interesse dei fatti reali da cui prende ispirazione, che avrebbero potuto dar vita a riflessioni di più ampio respiro. Recensione ❯
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Ideata dal candidato all'Oscar Taylor Sheridan, la serie affronta una storia ispirata a fatti realmente accaduti all'interno dei Marines. Espandi ▽
Joe è una donna al comando di una divisione CIA che organizza operazioni sotto copertura, attraverso le agenti "Lioness". Il compito di queste donne è avvicinare mogli o figlie o amanti di terroristi altrimenti irraggiungibili per l'intelligence americana. L'agente di Joe in Siria viene però scoperta e lei è costretta a sacrificarla, ma mentre sta ancora elaborando la tragica perdita le viene proposta una nuova recluta per una cruciale operazione: Cruz dovrà infatti divenire amica della figlia del numero uno della Kill List americana.
La serie di Taylor Sheridan racconta un pantano morale dove si è continuamente obbligati a scelte estreme, sacrifici e violenze, senza nemmeno la certezza di lottare per qualcosa di davvero utile.
Se l'inizio può sembrare eccessivamente patriottico e quasi una propaganda militarista, Operazione speciale: Lioness si rivela via via scettico sulla reale efficacia degli interventi militari americani. A dispetto della buona produzione troppe cose sono dunque già viste e la serie impiega l'intera stagione prima di farsi finalmente interessante. Recensione ❯
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La storia di un agente dell'MI6, reclutato da un'associazione mondiale di controspionaggio. Espandi ▽
La storia di un agente dell'MI6 (Jason Statham), reclutato da un'associazione mondiale di controspionaggio per cercare di sventare la vendita di una nuova arma letale, che minaccia di sovvertire l'ordine del pianeta. Affiancato contro i suoi desideri da un esperto in high-tech della CIA, parte per una missione in giro per il mondo per infiltrarsi nella cerchia di un trafficante d'armi miliardario. Recensione ❯
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Una donna, latitante da molto tempo, decide di uscire alla scoperta quando minacciano di far male a sua figlia. Espandi ▽
Una titanica J.Lo in un film d’azione che grazie all’esplosività delle sue scene action riesce a superare la bidimensionalità della sua caratterizzazione. “Non bisogna prestare attenzione a quello che dice una donna come quella, ma alle cose che fa”. Questa battuta che oserei definire esegetica riassume in toto il senso del film. Poche parole e molti fatti, e per fatti ovviamente si intendono sparatorie, esplosioni e inseguimenti d’auto chi più ne ha più ne metta.
Centro nevralgico del film è chiaramente Jennifer Lopez, che ci regala una performance silenziosa e atarassica, una sorta di Daniel Craig al femminile. Questa scelta non sarà forse prodiga di espressività e non indurrà di certo lo spettatore all’empatia e al riconoscimento emotivo, ma è di certo funzionale a una narrazione di questo tipo. Un film piuttosto semplice, che di certo non presterà il fianco a riflessioni profonde, letture complesse e che non fa della ricerca formale la sua cifra. Tuttavia, nel complesso, non si può negare che non riesca ad assolvere con profitto gli obbiettivi prefissati, risultando godibile e intrattenente. Recensione ❯
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Un assassino, al suo ultimo contratto, viene ingaggiato per uccidere sette persone sparse in tutto il mondo; senza immaginare che gli obiettivi siano a loro volta assassini assunti per ucciderlo. Espandi ▽
Un assassino, al suo ultimo contratto, viene ingaggiato per uccidere sette persone sparse in tutto il mondo; senza immaginare che gli obiettivi siano a loro volta assassini assunti per ucciderlo. Trasformandosi dunque da cacciatore a preda, la sua unica possibilità per sopravvivere è scoprire la misteriosa mente che si cela dietro al piano mortale. Recensione ❯
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Crime drama proletario che cerca di tenere insieme due film diversi e finisce per soffocarli entrambi. Thriller, Drammatico - USA2023. Durata 126 Minuti.
Due fratelli si mettono in affari con un gruppo criminale di Boston ma le conseguenze sono drammatiche. Espandi ▽
Charlie, in attesa di andare all'università dove vuole studiare legge, decide di mettersi alla prova nella dura vita dei pescatori sulla barca capitanata dal fratellastro Tom. Si innamora presto del lavoro, della squadra di colleghi e pure di Mabel, una ragazza che orbita loro intorno. La barca su cui lavora Tom viene messa fuori gioco da un incidente, che porta il capitano a litigare con l'impresario e a perdere il lavoro. Suo padre Ray gli offre allora di portare a pesca la sua barca, la Finest Kind, ma le cose prenderanno una brutta piega e a Tom e gli altri rimarrà aperta solo una strada per trovare i soldi necessari a rimediare: quella del crimine.
Prodotto da Taylor Sheridan, Finestkind è un crime drama proletario scritto e diretto da Brian Helgeland, che cerca di tenere insieme due film diversi e finisce per soffocarli entrambi. La presenza di Sheridan è evidente nell'epica di chi si sporca orgogliosamente le mani e insegue il proprio sogno americano senza mischiarsi ad avvocati, burocrati e altro. Per più di metà durata il film, che supera le due ore, sembra accontentarsi della storia di questi uomini, infarcita di bravate e retorica, ma bidimensionale quanto a profondità (basti dire che di altri pescatori non c'è traccia: il sogno americano resta individuale o al massimo di squadra, non prevede collettivismo né solidarietà tra lavoratori). Recensione ❯
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Un thriller di grande suspense ambientato a New York, scritto dagli autori Brian Gatewood e Alessandro Tanaka. Espandi ▽
Tom gestisce una libreria nel Greenwich Village quando si presenta alla sua porta Sandra, studentessa bibliofila dal sorriso che non lascia scampo. Tom si innamora di lei, salvo scoprire una situazione familiare complicata, tale da richiedere soluzioni estreme. Madeline è sposata con un uomo anziano e facoltoso, ma deve fare i conti con il figlio Max, dissoluto e pericolosamente vendicativo. Strade apparentemente distanti tra loro, ma destinate a incontrarsi.
Sharper è realizzato in maniera impeccabile sul piano tecnico ed è affidato a un cast di primordine: Julianne Moore o John Lithgow non sono sorprese, ma Sebastian Stan, il "soldato d'inverno" del mondo Marvel, offre certamente la sua migliore interpretazione sino a qui, e Briana Middleton è già un nome da segnarsi per il futuro.
Come intrattenimento scacciapensieri, comunque, Sharper rimane ben sopra la media e chi ama il cinema di raggiri mametiano troverà pane per i suoi denti. Recensione ❯
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Il mercenario australiano sotto copertura Rake riceve l'incarico di un'altra missione letale. Espandi ▽
Sopravvissuto a stento all'apocalisse metropolitana scatenata a Dacca, ma gravemente ferito, Tyler Rake viene sistemato in un remota residenza in montagna dove riprendersi e forse godersi il riposo dalle sue imprese da mercenario. Presto però arriva un individuo misterioso a offrirgli un incarico che non può rifiutare: è infatti la ex moglie di Tyler, Mia, a chiedere il suo aiuto per salvare la sorella Ketevan e i suoi figli. Questi sono imprigionati insieme al fratello di un pericoloso criminale georgiano, così ossessionato dall'idea di controllare la moglie che preferisce averla con sé in galera insieme ai figli piuttosto che in libertà. Per affrontare l'impresa, Tyler tornerà ad avvalersi dell'aiuto di Nik e di suo fratello Yaz.
Tyler Rake 2 conferma l'alto livello di virtuosismo di riprese, stunt ed effetti speciali del precedente capitolo, spingendosi ancora oltre, ma perdendo di vista la compattezza del racconto.
Il regista è di nuovo l'ex stuntman Sam Hargrave, che nell'intervallo tra il primo e il secondo film non si è dedicato ad altro, cosa comprensibile vista la complessità della messa in scena.
È interessante rilevare che, nel replicare la formula del primo film, dopo un elaborato piano sequenza, per tenere alta la tensione, inizi a scorrere il sangue e si moltiplichino le ferite e i sacrifici dei personaggi, come se l'estetica potesse arrivare solo fino a un certo punto. Recensione ❯
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La serie esplorerà in profondità la manipolazione scientifica dell'esistenza umana. Espandi ▽
La decisione di riprendere le fila di una delle serie più amate degli anni 2010 stimola le nostre papille gustative seriali; a capo del progetto troviamo Anna Fishko (The Society, Fear the Walking Dead): stiamo parlato dello spin-off di Orphan Black. Si chiamerà Echoes e a prendere l'eredità
della "clonata" e bravissima Tatiana Maslany (che abbiamo appena rivisto nell'eccellente interpretazione della verdissima avvocata "She-Hulk" Jennifer Walters) sarà nientemeno che Krysten Ritter (Breaking Bad, Jessica Jones). Le carte ci sono tutte e la serie sarà distribuita da
AMC+ (in Italia da Sky). Ambientata in un futuro prossimo, lo spin-off proseguirà la riflessione della serie madre sulla manipolazione scientifica e sui recessi dell'identità umana. Al centro della storia troverà spazio anche una straziante vicenda d'amore e tradimento che darà nuova linfa alla narrazione. Recensione ❯
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Un assassino in pensione viene coinvolto in un gioco crudele messo in piedi da un trio di terroristi assetati di vendetta. Espandi ▽
Il peccato e la ricerca della redenzione. Sospeso tra Belfast e una cittadina costiera, In the Land of Saints and Sinners recupera il clima del cinema sul terrorismo dell’Irlanda del Nord con l’esplosiva sequenza d’apertura. Il realismo, l’intensità, la tensione di questo momento rimandano insieme a Belfast e a Bloody Sunday. Non è tanto la scena che richiama direttamente Branagh e Greengrass ma proprio il clima dove la violenza può esplodere da un momento all’altro e dove la strada può diventare uno spazio di guerra.
In the Land of Saints and Sinners si confronta così dall’inizio con il cinema sul terrorismo nell’Irlanda del Nord con un impatto immediato. Il film non sempre è in equilibrio ma è anche imprevedibile e affascinante soprattutto nel modo in cui prendono forma le atmosfere del cinema Irish (con tracce del cinema di Martin McDonagh e Jim Sheridan) arricchito anche da una colonna sonora che è una specie di danza ipnotica. Recensione ❯
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Un thriller incentrato su una coppia in crisi. Scritto da Seth W. Owen. Espandi ▽
Kaley Cuoco interpreta Emma Brackett, una sicaria e madre di due figli che è stanca della sua doppia vita. L'adorante marito di Emma, Dave (David Oyelowo), non è a conoscenza della professione da lei scelta, pensando che sia costantemente in viaggio per incontri di lavoro. I due coniugi tentano di aggiungere un po' di calore alla loro storia d'amore come regalo di anniversario, un appuntamento in hotel in cui assumono false identità, ma la copertura saltata di Emma mette Dave in pericolo. Inizia così la missione di Emma per sfuggire a un'agenzia invisibile nota come "Sovereign" prima che Dave e i suoi figli scoprano cosa fa la mamma per lavoro nel modo più duro.
La regia poco ispirata di Thomas Vincent fa sembrare il film molto più lungo dei suoi 100 minuti, mentre la sceneggiatura formulaica di Seth Owen ha pochissimi momenti davvero spassosi.
Role Play ha l'impressione di essere un gioco di ruolo come i suoi migliori ispiratori di genere. È competente in superficie, ma poco lungimirante quando si tratta di mettere sullo schermo uno scenario potenzialmente fatale. Vincent offre esattamente ciò che ci si aspetta, e questo è tutto. Cuoco sfoggia mosse appariscenti e un'attitudine da spy-games, ma il film è un'opera sbilenca, in cui i colpi d'azione mediocri superano qualsiasi impegno romantico. Recensione ❯
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