Titolo originale | Boston Strangler |
Anno | 2023 |
Genere | Thriller |
Produzione | USA |
Regia di | Matt Ruskin |
Attori | Carrie Coon, Keira Knightley, Morgan Spector, Rory Cochrane, David Dastmalchian Alessandro Nivola, Chris Cooper, Owen Burke, Greg Vrotsos, Mike Bash, Peter Gerety, Robert John Burke, Ryan Winkles, Michael Malvesti, Therese Plaehn, Stephen Thorne, Ian Lyons, Christian Mallen, Robert C. Kirk, Charlie Thurston, Kate Middleton, Ivan Martin, Kate Avallone, Luke Kirby, Steve Routman, Thomas Kee, John Lee Ames, James Ciccone, Bill Camp, Jimmy LeBlanc, Gary Galone, Josh Drennen, Brian Faherty, Sheriden Thomas, Rosemary Howard, Sissy O'Hara, Kate Lynch, Laura Darrell, Paula Plum, Frank Ridley, Bill Mootos, Jennifer Lafleur, Danielle Perry, Moira Driscoll, Bill Thorpe, Marissa Carpio, James Wilcox (II), Michael Tow. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,68 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 20 marzo 2023
La giornalista Loretta McLaughlin indaga su una serie di omicidi misteriosamente collegati.
CONSIGLIATO NÌ
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Negli anni Sessanta, in America, le donne intenzionate a dedicare la propria vita alla carriera non erano viste di buon occhio. Tra queste c'era sicuramente Loretta, una giornalista della redazione di Moda e costume del quotidiano Record-American, la prima a individuare una correlazione tra alcuni misteriosi e brutali omicidi a sfondo sessuale perpetrati nei confronti di donne mature e sole nella città di Boston, a partire dal 1962. Intenzionata ad andare a fondo della storia e a evadere i confini entro cui i suoi capi e familiari vogliono relegarla, Loretta inizia tra molte difficoltà - non da ultima quella di essere una donna in un ambito professionale allora prevalentemente maschile - un'indagine che porterà alla luce verità oscure, ben lontane da qualsiasi facile risoluzione.
Tratto da un'intricata storia vera, Lo strangolatore di Boston utilizza un celebre caso di cronaca nera per parlare di autodeterminazione femminile ed emancipazione lavorativa in un ambito prettamente maschile.
Senza intuizioni particolarmente brillanti e senza un ritmo sufficientemente incalzante, il film non riesce tuttavia a coinvolgere a pieno, lasciando in larga parte inespresso il potenziale interesse dei fatti reali da cui prende ispirazione, che avrebbero potuto dar vita a riflessioni di più ampio respiro.
Dopo l'italianissima Lidia Poët e la britannica Enola Holmes, Lo strangolatore di Boston porta sulla scena una nuova storia di emancipazione femminile in ambito lavorativo ambientata in un passato ben rivolto al presente. Se Lidia era una avvocata torinese dell'Ottocento ed Enola una giovane detective londinese di inizio Novecento, Loretta McLaughlin è una giornalista statunitense che vive in un periodo storico molto più recente, ma non per questo meno complicato per le donne dedite alla carriera: gli anni Sessanta.
Ciò che distingue il lungometraggio del 2023 diretto da Matt Ruskin, tratto dall'omonimo film dedicato allo stesso celebre caso di cronaca nera del 1968 con la regia di Richard Fleischer è, infatti, un radicale cambio di protagonista: laddove a condurre la detection era l'investigatore John S. Bottomly - quintessenza dell'eroe americano incarnato da Henry Fonda - qui c'è una giornalista testarda e intraprendente, interpretata da una granitica Keira Knightley. Lo strangolatore di Boston utilizza infatti la storia del noto serial killer americano come espediente per raccontare le difficoltà e la forza della giornalista Loretta McLaughlin. Peccato che nel tentativo di portare a termine entrambi gli obiettivi, il film perda per strada sia la parte thriller sia l'evoluzione della sua protagonista.
Da un lato, infatti, la tensione e il pathos potenzialmente insiti in una storia avvincente e misteriosa come quella dello strangolatore di Boston non vengono sfruttati a pieno. Molto lontano dal lasciare lo spettatore con il fiato sospeso, il lungometraggio avanza con un ritmo zoppicante, non riuscendo a coinvolgere fino in fondo e presentando grandi colpi di scena come normali evoluzioni della trama. Una delle indagini più travagliate e complesse della storia appare fredda e grigia quanto la fotografia del film, in cui spesso si perde la stessa Keira Knightley, la cui interpretazione appare priva del carisma sufficiente per dar luce al suo personaggio.
Oltre alla carenza di suspense, l'altro problema del film è proprio la storia della protagonista: incapace di qualsiasi evoluzione, rimane la stessa dall'inizio alla fine e le sue relazioni non vengono quasi mai approfondite. In superficie rimane il rapporto con la collega Jean Cole, come quello con il marito - il cui epilogo appare privo di una vera e profonda motivazione.
Interessante il discorso sull'importanza della cronaca locale, troppo spesso sottovalutata, e il ruolo di Loretta come fondamentale punto di intersezione tra la città e i distretti circostanti, così come tra i risultati delle investigazioni giornalistiche e quelle della polizia, allora ancora manchevole di tutti quei mezzi scientifici - come l'esame del DNA - cruciali per raccogliere prove realmente attendibili. Nell'insieme, soprattutto grazie alla complessità degli eventi di cronaca da cui trae ispirazione, Lo strangolatore di Boston risulta un film godibile, seppur facilmente dimenticabile.
Magnificamente girato, il film soffre di molteplici iniezioni della moda del momento: il politicamente corretto. Remake dell'edizione del 1968, interpretata da un grandissimo Henry Fonda, il polpettone 2023 ha come prima protagonista una giovane redattrice desiderosa di evadere dallo stretto recinto della cronaca di costume per confrontarsi coi colleghi maschi sullo scivoloso terreno della cronaca [...] Vai alla recensione »
Il film procede con un ritmo sostenuto, la violenza è spesso fuori campo limitando il sangue e mantenendo uno stile raffinato delle inquadrature. Lo spettatore è invitato a usare l’immaginazione in diverse occasioni, una scelta che qualcuno potrebbe non condividere, ma comunque comprensibile. Piuttosto che un thriller sulle tracce di un omicida, Lo Strangolatore di Boston sembra [...] Vai alla recensione »
Mentre la polizia di Boston batte la fiacca, le reporter del "Record American" Loretta McLaughlin e Jean Cole sono le prime a unire i puntini di una serie di efferati femminicidi che nei primi anni 60 seminano il terrore in città. Il lavoro di Ruskin è, prima che la ricostruzione di un celebre, e mai del tutto risolto, caso di cronaca (che ispirò l'omonimo film di Richard Fleischer con Tony Curtis [...] Vai alla recensione »
Dal capolavoro sperimentale di Richard Fleischer con Tony Curtis in split screen a un modesto tentativo di tornare sul caso ancora aperto degli omicidi di Boston di fine anni Sessanta. Incartato in un tradizionalissimo film di indagine giornalistica (che pure vorrebbe ripetere le atmosfere di un altro thriller dell'irresolutezza, Zodiac, senza lontanamente sfiorarne le vette), lo streaming movie finisce [...] Vai alla recensione »
Al contrario del precedente del 1968 con un inedito Tony Curtis nei panni di un serial killer, il film di Matt Ruskin, ispirato alle stesse vicende, sposa la tesi che i crimini fossero commessi da più assassini, fomentati da una misoginia diffusa. E racconta la storia di due giornaliste il cui ruolo nelle indagini fu quasi dimenticato. Tutto bene, anche se mancano tensione e suspense.
Tra le "imprese" dei vari serial killer che hanno popolato la cronaca nera (e l'immaginario) degli Stati Uniti nel secolo scorso, il caso del cosiddetto Strangolatore di Boston - verificatosi nella prima metà degli anni '60 - è ancora oggi oggetto di discussione. I dubbi che persistono sul caso, l'insoddisfazione dell'opinione pubblica per la conclusione giudiziaria della vicenda (con la confessione [...] Vai alla recensione »
Arriva domani su Disney+ una nuova versione dello Strangolatore di Boston dopo il classico del 1968 con Tony Curtis nei panni del serial killer Albert DeSalvo. Novità? Tante. Stavolta è l'inglese Keira Knightley la star del film, che impersona la giornalista Loretta McLaughlin. La vedremo, da semplice colorista del quotidiano Boston Record American, mettersi sulle tracce dell'assassino.
Uno dei primi killer seriali inafferrabili e nel mirino di due giornaliste - anche qui primo caso di pool professionale - colleghe della stessa redazione. La più giova ne e ambiziosa (una Keira Knightley calata nella parte) trova il collegamento fra i delitti fino ad allora considerati isolati. Il film è buono e si lascia guardare, lo schema e vecchio con i giornalisti rambo, icone di un mestiere inesistent [...] Vai alla recensione »
La storia di Albert DeSalvo, passato alla storia con il macabro epiteto "lo strangolatore di Boston" per aver ucciso tredici donne tra il 1962 e il 1964, fu già trattata da Richard Fleischer, che nel 1968 ne trasse un ottimo thriller con un inedito Tony Curtis. Se in quel caso l'indagine era condotta dal detective John S. Bottomly, incarnato da Henry Fonda, quintessenza dell'eroe americano, in questa [...] Vai alla recensione »