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D'Artagnan, mentre è alla ricerca dell'amata Constance, incontra sulla sua strada Milady. Intanto ognuno dei suoi tre amici deve risolvere i propri problemi. Espandi ▽
Francia 1627. Il giovane D’Artagnan è alla ricerca dell’amata Constance, scomparsa dopo un fallito attentato a Luigi XIII. Crede di poterla liberare ma nella cella trova la misteriosa Milady. La donna è al servizio del cardinale Richelieu e viene ricercata sia dai cattolici che dai protestanti i quali si confrontano a La Rochelle che rischia di diventare il luogo in cui si aprirà una nuova guerra di religione. Nel frattempo Athos deve lasciare il figlio per tornare a combattere e Aramis deve risolvere un problema della sorella che si trova in convento. La seconda parte della saga cinematografica da Dumas non tradisce le aspettative e dà l’appuntamento ad un terzo film. L’obiettivo di Bourboulon è riportare sullo schermo l’opera letteraria di Dumas rispettandola e al contempo consentendo al cosiddetto genere ‘cappa e spada’ di poter avere una sua dignitosa nuova riconoscibilità sul grande schermo. Riesce a realizzare entrambi i propositi grazie alla riproposizione di un cast di elevato livello in cui ognuno prende sul serio il proprio personaggio. Recensione ❯
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Dalla graphic novel al film. Ma l'eccesso di fedeltà indebolisce il messaggio e fa sfumare le buone intenzioni. Biografico, Drammatico - USA2023. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di una giovane ragazza ebrea nascosta da un ragazzo e dalla sua famiglia nella Francia occupata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Espandi ▽
1942. Sara ha quindici anni e vive in Alsazia, cioè nella Francia non occupata. La presenza tedesca si fa però progressivamente sempre più forte ed iniziano i rastrellamenti. Verrà salvata dalla famiglia di Julien, un ragazzo affetto da poliomielite, che lei prima teneva a distanza. Tra i due nasce una forte amicizia che si svilupperà nel corso del lungo periodo in cui dovrà restare nascosta. Marc Forster, preso atto del successo di Wonder di Stephen Chbosky ha pensato di poter sfruttarne il successo per lanciare questa sua nuova fatica. Peccato però che l'aggancio al film con Julia Roberts e Owen Wilson risulti decisamente pretestuoso.Non basta avere all'inizio il bullo di quel film espulso dalla scuola per poter giustificare il rimando e rendere plausibile il racconto di nonna Helen Mirren sul suo passato di giovane ebrea perseguitata. Poteva essere, e a tratti lo è, un'ottima occasione per rivolgersi ai più giovani. Purtroppo non sfruttata come avrebbe meritato. Recensione ❯
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Un road movie fin troppo sentimentale che trova momenti di sincerità e leggerezza solo grazie ai giovani interpreti. Drammatico, Italia2023. Durata 90 Minuti.
I conflitti, le contraddizioni, la leggerezza e le battaglie che ognuno fa per essere felice e per amare. Espandi ▽
Un road movie dalla struttura semplice ed esemplificativa che intreccia il melodramma famigliare con il racconto – fin troppo sentimentale e consolatorio – della lotta alla malattia. Noi anni luce, dominato dai giovani volti di Carolina Sala e Rocco Fasano, celebra il ritorno alla vita sia come sguardo aperto rivolto al futuro, sia come recupero del passato, attraverso la ricerca del padre di Elsa e la scoperta delle origini da parte della ragazza. Un viaggio iniziatico, dunque, in realtà più prevedibile che mitico, in cui la retorica del duplice percorso di guarigione fisica e morale è contrastata dai due interpreti, che soprattutto grazie alla faccia da schiaffi di Fasano trovano momenti di sincerità e leggerezza. Recensione ❯
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Thelma è sconvolta quando suo figlio dodicenne Louis viene investito da un tir e entra in coma. Trova poi la
lista dei desideri che il bambino aveva scritto sul suo diario. Espandi ▽
Thelma e Louis sono tutto l’uno per l’altra: lei madre single rimasta incinta a diciassette anni, lui ragazzo di dodici che non ha mai conosciuto il padre. Un giorno il ragazzo viene investito da un furgone. Inizia così il viaggio, immobile, di Louis, che in coma da un letto di ospedale cerca di rimanere attaccato alla vita. E si avvia anche il viaggio di Thelma, on the road, risoluta a portare a termine le “10 cose da fare prima della fine del mondo” che ha trovato vergate in un quaderno del figlio. Il film si gioca sulla voglia e la capacità di riscatto di Thelma. La partitura letteraria è evidente ma la costruzione filmica si perde in una poca incisività emotiva, un tentativo di far passare ad ogni costo il positive mindset e una sorta di costante orientalismo nel dipingere i luoghi e le comunità più disparate. La svolta finale, però, ridà un minimo di direzione al tutto. Recensione ❯
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Un horror paranoico ricco d'atmosfera ma con più di qualche lentezza nello sviluppo del racconto. Drammatico, Horror - Finlandia2022. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Costretta al trasferimento dagli Stati Uniti alla Finlandia, una madre si trova a dover affrontare l'insopportabile verità sul figlio gemello sopravvissuto. Espandi ▽
Rachel e Anthony hanno subito un grave trauma con la perdita in un incidente stradale di Nathan, loro figlio. Assieme al gemello di Nathan, Elliot, la coppia abbandona gli Stati Uniti per riposizionarsi nella vecchia casa di famiglia di Anthony, in Finlandia, suo paese originario. Lì Elliot comincia a comportarsi stranamente e dice alla mamma di non essere Elliot, bensì Nathan. Il tema del gemello è ricorrente e frequentato nel cinema horror. Qui Taneli Mustonen (Lake Bodom) si concentra però soprattutto sulla figura della mamma che, posta di fronte al dramma intenso della perdita di un figlio, riversa la sua agitazione e la sua insicurezza sul gemello superstite del quale vuole sempre e ossessivamente sapere dove si trovi e come stia. Quello che prevale è un clima di indeterminatezza, sempre sospeso tra incubo e realtà. In definitiva, The Twin è un film di buona atmosfera, che sviluppa un’adeguata tensione, pur con più di qualche lentezza nello sviluppo del racconto e senza particolare originalità. Recensione ❯
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Una scuola superiore di periferia, strutture, studenti e corpo docente sono lo specchio esemplare di una depressione sociale ed economica che sembra irreversibile. Espandi ▽
Bari. Gabriele, un giovane professore bosniaco di 42 anni è stato appena trasferito in una scuola di periferia nel quartiere Libertà. Il suo obiettivo è far recuperare delle ore di lezione a sei ragazzi che sono stati sospesi per motivi disciplinari e farli ammettere agli esami di diploma. L'inizio non poteva essere peggiore. Lui però non si dà per vinto e, malgrado la rassegnazione del Preside e degli altri colleghi, riesce a motivare gli altri ragazzi - Talib, Maisa, Petra, Vasile e Arianna, ed entrarci umanamente in sintonia. Ma proprio quando mancano pochi giorni alla fine del corso, Nicolas provoca gli scontri contro i migranti del campo profughi.
La materia è incandescente solo nella scrittura ma nel film non esplode se non nelle urla, negli scatti di rabbia e in una scena di seduzione, tristezza e abbandono con equivoco sessuale accennata e poi liquidata troppo sbrigativamente.
Solo Fabrizio Ferracane, nei panni del Preside, riesce ad essere il personaggio più sfuggente. Non è intrappolato, ma spesso resta ai margini. Così l'idea di raccontare la scuola e un gruppo di studenti che diventano rappresentativi di tutte le classi italiane, resta solo un bel progetto che poi si è impantanato in un film che si è fatto soffocare dalla sua stessa mania di controllo. Recensione ❯
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Arkie è una adolescente con un tentacolo di polpo come braccio e un uncino al posto di una mano. La sua esistenza è scandita dall'aiutare il padre Blister. Un giorno, però, l'idillio si interrompe: Blister viene catturato dai bravacci del Signor Chihuahua, al soldo del misterioso Dottor Inganno, il quale ha bisogno delle abilità rigenerative del grande polpo per un suo piano segreto. Arkie è quindi costretta a partire per la Città delle Luci, con al seguito il duo composto dal mite e ciarliero Bunny Buffo e dal dolce Ovetto. Recensione ❯
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Un avventuroso viaggio negli inferi tra eccessi di violenza e trovate prevedibili. Azione, Avventura, Drammatico - USA2023. Durata 165 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il lungometraggio che racconta i fatti antecedenti le avventure di Hunger Games. Espandi ▽
Coriolanus Snow ha diciotto anni e la sua casata è caduta in disgrazia nel dopoguerra di Capitol City. Alla decima edizione degli Hunger Games, ideati dal Decano Casca Highbottom, viene nominato mentore, ovvero tutor, di una ragazza del Distretto 12, Lucy Grey Baird. Questo potrebbe compromettere tutto il suo piano di riscatto sociale ed economico, così Snow si attiva per aiutare in ogni modo la ragazza in ogni modo possibile. C'è in ballo la sopravvivenza,gli Hunger Games sono spietati e tutta l'avventura è una corsa contro il tempo e contro la morte, tra serpenti letali e un usignolo capace di incantare con la sua voce.
È un avventuroso viaggio negli inferi, il nuovo Hunger Games: La ballata dell'usignolo e del serpente, quinto capitolo del franchise di successo.
Altra considerazione va fatta sul tono del film, continuamente mutevole, così come il suo genere: dal coming of age si passa al film di avventura, dalla love story al musical, dall'avventura al crime efferato, tutto senza soluzione di continuità, con passaggi spesso troppo repentini in fase di sceneggiatura, specie nel rapporto tra i protagonisti. Recensione ❯
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Un film civile corretto ma sbiadito a cui mancano la rabbia e lo slancio emotivo di Spike Lee e John Singleton. Drammatico, USA2020. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un nativo dell'Alabama e nipote di un membro del Ku Klux Klan che s'inserisce nel centro per il movimento dei diritti umani e civili nel 1961. Espandi ▽
Tratto dal libro di memorie “Wrong Side of Murder Creek: A White Southerner in the Freedom Movement” di Bob Zellner, Il colore della libertà ripercorre alcuni degli eventi fondamentali che hanno portato alla presa di coscienza da parte del protagonista. Barry Alexander Brown, storico montatore di Spike Lee che nel film è tra i produttori esecutivi, mette in campo la giusta energia ma il risultato è sbiadito. Il clima di oppressione, il razzismo che si respirava dietro ogni angolo in Alabama sono soffocati da una ricostruzione precisa che però toglie al film la sua carica di ribellione e di sete di giustizia. L’approccio non è sbagliato, anzi è corretto ma appare timido. Malgrado la convincente interpretazione di Lucas Till nei panni di Bob Zellner e Brian Dennehy nei panni del nonno del protagonista in uno dei suoi ultimi film prima della scomparsa, Il colore della libertà aveva bisogno di un maggiore slancio emotivo e tensione, che si avvertono appena nella scena in cui il protagonista è spiato da una macchina. Recensione ❯
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Di discreta qualità, pur senza sorprese, la rivisitazione della fiaba natalizia in chiave di commedia. Animazione, Russia, Ungheria2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Marie esprime un desiderio e diventa delle stesse dimensioni del suo schiaccianoci giocattolo. Espandi ▽
La notte della vigilia di Natale, la giovane Marie, ancora col tutù indosso, dopo aver ballato sulle note di Cajkovskij per un piccolo pubblico, si ritira nella sua camera da letto e desidera di poter tornare indietro nel tempo, a quando il padre era ancora vivo e tutto era più semplice. Un bagliore nel cielo ed eccola trasformata in una versione in miniatura di se stessa, mentre i suoi giocattoli prendono vita e il burattino Schiaccianoci si rivela un biondo principe, subito in fuga. Peccato che, perché le cose tornino alla normalità, c'è bisogno che il fuggitivo venga riportato sul luogo del misfatto. Marie dunque lo insegue, e così fanno l'ariete Ricciolo e lo struzzo Becco Rosso, fino al suo castello, dove adesso regna l'usurpatrice Rodenthia, regina dei topi.
La sequenza dell'incontro dei nostri eroi con i fantasmi nella cripta, la lotta dello struzzo con il cuoco e il suo coltello, per non finire nel pentolone, o ancora la canzone dello struzzo e dell'ariete sulla zattera che li porta al castello sono alcuni dei bei momenti del film, mentre tira un po' troppo la corda del topos, e finisce nell'iperbole, il ralenti finale, con scatto trionfale della giovane eroina. Recensione ❯
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Una fiction storica ambiziosa e deliberatamente lampante che racconta molto delle ossessioni di Maïwenn. Drammatico, Storico - Francia2023. Durata 116 Minuti.
Un dramma liberamente ispirato alla vita di Jeanne du Barry, l'ultima amante di Luigi XV alla corte di Versailles, dopo Madame de Pompadour. Espandi ▽
Non è facile liberarsi di se stessi e in questo senso ogni film di Maïwenn è una sfida. Diciassette anni e sei film dopo, è ancora lì, incapace di trascendere la propria piccola storia, di tentare anche solo l’universale. Ma è così Maïwenn, prendere o lasciare. Nata in una famiglia ‘plebea’ e dalla leggenda nera (violenza, abuso, abbandono) che ha nutrito i suoi primi passi al cinema, l’autrice non ha mai smesso di ‘girare’ intorno alla disfunzione familiare e al regolamento artistico dei conti. Con buona pace dei detrattori, sempre pronti a tuonare sul suo eterno narcisismo, Jeanne du Barry non cade troppo lontano dai precedenti one-woman-show. Costantemente ossessionata da sé, dalle sue origini e dal suo clan, questa volta punta il suo complesso di inferiorità e il suo bisogno di legittimità scomodando la Contessa du Barry, nata Jeanne-Antoinette Poisson. La donna più invidiata e detestata del suo tempo, l’incarnazione per eccellenza dell’elevazione sociale e della riuscita. Recensione ❯
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Tornano sul grande schermo il duo comico Nunzio & Paolo che debuttano anche alla regia con il loro terzo film. Espandi ▽
Due fantasmi di troppo appare un film a corto di ispirazione che non sfrutta le possibilità narrative della storia e i luoghi, soprattutto la scena nel castello in cui gli equivoci e le situazioni sospese tra commedia e fantasy potevano avere un maggiore sviluppo. Nunzio e Paolo, alla loro prima regia, aggiornano i personaggi del loro precedente film Non è vero ma ci credo che li ha visti protagonisti: la mancanza di maturità, le imprese fallimentari di paolo e l'entrata in campo di Maurizio Mattoli che in questo film interpreta un esperto medium che accusa i due malcapitati protagonisti di avergli portato via i clienti mentre nell'altro era il titolare di un ristorante vegetariano di successo. Le situazioni comiche sono gestite come sketch isolati e anche alcune figure come la strozzina Tracina, con Enzo Salvi meccanico travestito da donna, non vanno oltre la semplice macchietta. Qualche spunto c’è, ma le idee restano tali, appena abbozzate. Recensione ❯
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Un'opera d'intrattenimento capace di rinverdire i fasti del romanzo di Dumas. Forte di un cast straordinario. Avventura, Francia2023. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Un adattamento cinematografico del romanzo "I tre moschettieri" di Alexander Dumas che introduce anche un nuovo personaggio: Hannibal basato sulla vera storia di Louis Anniaba, il primo moschettiere di colore della storia francese. Espandi ▽
Il giovane D'Artagnan ambisce a diventare un moschettiere del re Luigi e si reca a Parigi per mettersi al servizio del capitano de Tréville. In viaggio incappa nel rapimento di una ragazza e rischia la vita per cercare di salvarla. Arrivato nella capitale, si rende conto di come sia facile litigare con i moschettieri ma soprattutto di quanto intrighi e corruzioni corrodano la nobiltà di Francia. Mentre i moschettieri sono fedeli al re, il cardinale Richelieu è disposto a tutto pur di screditarli e acquisire sempre più potere.
Con un budget cospicuo alle spalle - 70 milioni di euro - e un cast ragguardevole che raccoglie il meglio dello star system francese, I tre moschettieri - D'Artagnan si pone un obiettivo semplice nella sua audacia: rinverdire i fasti dell'eterno romanzo di Dumas, con aggiornamenti minimi alla contemporaneità, che non ne intacchino lo spirito.
Vincent Cassel, Pio Marmaï e Romain Duris incarnano alla perfezione gli Athos, Porthos e Aramis della tradizione, seppur con qualche deviazione dal solco di Dumas (il Porthos odierno non disdegna la bisessualità). Ma sono i comprimari a dare il loro meglio, con Louis Garrel e Vicky Krieps nei panni di Re e Regina e una straordinaria Eva Green a incarnare Milady Recensione ❯
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La testimonianza luccicante della cultura ucraina filtrata attraverso i meccanismi dell'entertainment globale. Animazione, Ucraina2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Riuscirà la ninfa Mavka a farsi amare dal talentuoso giovane musicista Lucas e proteggere il suo regno? Espandi ▽
Mavka e la foresta incantata è la più recente rivisitazione di miti e storie locali, già portati sullo schermo da due titoli dei Dovzhenko Film Studios e un film animato del Kievnauchfilm. È tutto molto chiaro quello succede nel film. Per bambini, ma non infantile; a carte scoperte, ma non banale; spettacolare, ma non superficiale. È un monumento alle tradizioni e alla storia ucraina, partendo dal dramma in tre atti 'The Forest Song’, dove Ukraïnka mette insieme tutto il folklore di cui era a conoscenza o che aveva sognato e che oggi diviene una favola accorata e urgente sul mantenimento di quel mondo lì, di quelle foreste, quei fiumi, quelle montagne. Ogni cosa dentro Mavka e la foresta incantata è modulata sull'adesione simbolica e non al patrimonio nazionale, dalle musiche ai costumi, dagli ambienti ai riferimenti mitologici, il tutto arricchito dalla partecipazione di star nazionali come Artem Pivoravov (che doppia Lucas) e Khrystyna Soloviy (che assieme a Pivoravov canta le due canzoni principali). Il film è stato finito sotto le bombe della guerra, per ora trovare una sua strada lontano da lì, sperando che quelle foreste, quei fiumi, quelle montagne possano ancora esistere. Recensione ❯
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Una storia che parla di relazioni tossiche e solidarietà femminile, un film che è come un disegno dai vividi contorni, ma sfocato al centro. Drammatico, Canada, USA2022. Durata 89 Minuti.
Durante una vacanza insieme alle amiche di infanzia Tess e Sophie, Alice comincia ad aprirsi e a raccontare una parte nascosta della sua vita. Espandi ▽
Quella di Alice sembra essere una vita perfetta: ha un lavoro stabile, una bella casa, delle amiche affezionate e persino Simon, un fidanzato di bell’aspetto che ha avuto successo nel mondo dell’arte. Nei momenti in cui è da sola, però, Alice sembra essere angosciata, si strappa i capelli ed è estremamente tesa. Quando le sue amiche di infanzia Tess e Sophie le propongono di partire per una settimana al lago per passare del tempo insieme e festeggiare il compleanno di Tess, Alice inizialmente sembra essere preoccupata. Ciononostante, decide di andare con loro: nel corso della vacanza si interesserà al caso di una ragazza scomparsa e lascerà emergere alcuni segreti riguardo alla sua relazione con Simon. L’esordio alla regia Mary Nighy si fa notare per la verosimiglianza con cui descrive una relazione tossica in cui il maltrattamento assume la forma di una violenza mentale, ma non per questo meno dolorosa. Le conseguenze profonde connesse al vivere una simile situazione rimangono però inesplorate, così come le relazioni tra i personaggi. Recensione ❯
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