Anno | 2023 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Tiziano Russo |
Attori | Carolina Sala, Rocco Fasano, Caterina Guzzanti, Fabio Troiano . |
Uscita | giovedì 27 luglio 2023 |
Distribuzione | Notorious Pictures |
MYmonetro | 2,57 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 24 luglio 2023
I conflitti, le contraddizioni, la leggerezza e le battaglie che ognuno fa per essere felice e per amare. In Italia al Box Office Noi anni luce ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 97,3 mila euro e 49,4 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Elsa ha 17 anni, è capitana della squadra di canottaggio, ha una madre affettuosa e iperprotettiva, ed è bellissima. Un giorno la fine di tutto: Elsa ha la leucemia e le serve un trapianto di midollo. La madre non è idonea, l'attesa di un donatore potrebbe essere lunghissima e una sola persona potrebbe sbloccare la situazione: il papà di Elsa, che la ragazza non ha mai conosciuto e che non ha mai riconosciuto la figlia. Dopo aver rintracciato l'uomo, all'insaputa della madre Elsa si mette in viaggio con Edo, un ragazzo conosciuto in ospedale che dice di essere guarito dal suo stesso male ed è pronto ad aiutare la sua nuova amica...
Un road movie dalla struttura semplice ed esemplificativa che intreccia il melodramma famigliare con il racconto - fin troppo sentimentale e consolatorio - della lotta alla malattia.
Come nel recente Supernova, in cui una matura coppia omosessuale intraprendeva un ultimo viaggio insieme prima che l'Alzheimer cancellasse per sempre i ricordi e le capacità fisiche e intellettuali di uno dei due, anche Noi anni luce - scritto da Isabella Aguilar e Serena Tateo e diretto dall'esordiente Tiziano Russo - usa la struttura mitica del viaggio per spingere i suoi personaggi a confrontarsi con la malattia e la consapevolezza della fine: un ultimo momento per essere ancora felici, come dice a un certo punto uno dei due protagonisti. Elsa e Edo, accomunati dallo stesso male e dalla stessa iniziale del nome, divisi da caratteri quasi opposti - timida e rassegnata lei, esuberante e spaccone lui - s'incontrano, si conoscono, si sostengono a vicenda (con lui che fa da Cicerone a lei nei territori sconosciuti dell'ospedale e, idealmente, della leucemia) e poi affrontano insieme il mondo sconosciuto là fuori, scambiandosi continuamente i ruoli di vittime e testimoni, accompagnatore e accompagnato, malato e sostegno, viaggiatore e guida. La metafora della supernova, cioè l'esplosione di una stella che può scatenare un'energia superiore a quella di una galassia, viene letteralmente ripresa dal film di Harry Macqueen e rimanda all'idea di un'esistenza al massimo splendore, che si consuma e risplende poco prima di spegnersi - un ultimo bagliore reso ancora più malinconico dalla giovane età dei due protagonisti.
Noi anni luce, dominato dai giovani volti di Carolina Sala e Rocco Fasano (lei affermatasi con Vetro e la serie Fedeltà, lui con Skam Italia), celebra il ritorno alla vita sia come sguardo aperto rivolto al futuro, sia come recupero del passato, attraverso la ricerca del padre di Elsa e la scoperta delle origini da parte della ragazza. Un viaggio iniziatico, dunque, in realtà più prevedibile che mitico, in cui la retorica del duplice percorso di guarigione fisica e morale è contrastata dai due interpreti, che soprattutto grazie alla faccia da schiaffi di Fasano trovano momenti di sincerità e leggerezza. Semmai, sono altri aspetti che appesantiscono il film: la scarsa credibilità delle figure adulte, dai genitori di Elsa (interpretati rispettivamente da Caterina Guzzanti e Fabio Troiano) ai medici dell'ospedale, eccessivamente scritte quando non caricaturali; lo stile da videoclip, con continue scene in slow motion accompagnate da onnipresenti e invadenti musiche indie; la svolta di sceneggiatura finale, che prova a essere al tempo stesso prevedibile e originale, ma fa perdere qualsiasi credibilità narrativa a una trama che cerca comunque la soluzione più accomodante. L'intendo moraleggiante degli autori di Noi anni luce è comunque tale che nemmeno l'irrompere della tragedia sembra intaccare il malinconico ottimismo del film, che resta un piccolo, trascurabile esempio di cinema indie all'italiana.
Elsa ha 17 anni quando scopre improvvisamente di avere la leucemia, l'unica possibilità che ha per salvarsi è un trapianto al midollo che può donarle soltanto il padre che non ha mai conosciuto. Parte così per un viaggio on the road alla sua ricerca insieme ad Edo, un ragazzo conosciuto all'ospedale affetto dalla sua stessa malattia ma apparentemente guarito.
Noi anni luce, teen-drama di Tiziano Russo, prodotto e distribuito da Notorious Pictures, con protagonisti Carolina Sala e Rocco Fasano, al cinema dal 27 luglio, ha ricevuto il patrocinio dell'Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma. La pellicola, scritta da Isabella Aguilar e Serena Tateo e basata sul film Matching Jack di Nadia Tass, è stato presentato in anteprima al Giffoni Film [...] Vai alla recensione »
Tra le novità della settimana c'è anche il film italiano "Noi anni luce", diretto da Tiziano Russo.Protagonista è l'adolescente Elsa, a cui viene diagnosticata improvvisamente una leucemia. La ragazza ha urgente bisogno di un trapianto, ma l'unica persona compatibile per la donazione è il padre che non ha mai conosciuto.Inizierà così un viaggio alla ricerca del genitore, accompagnata da Edo, un ragazzo [...] Vai alla recensione »
Noi anni luce, opera prima di Tiziano Russo, è un coming of age che si riallaccia ad un filone americano e sembra guardare come modello a titoli come Colpa delle stelle. L'adolescenza (non) vissuta tra le mura di casa, davanti a uno schermo, nei mesi traumatici della pandemia, ritrova, in questo film, il respiro di una gioventù inarrestabile, pronta a fare qualsiasi cosa per vivere l'amore e le promesse [...] Vai alla recensione »
Quando si affronta un tema come quello della malattia, al cinema, i rischi sono sempre molteplici. Da un lato c'è la possibilità di dire cose già dette, vista la lunghissima tradizione di opere che raccontano la patologia - in particolare quella potenzialmente mortale - dai più svariati punti di vista; dall'altro c'è il pericolo del pietismo sempre in agguato, la consapevolezza di porsi su un terreno [...] Vai alla recensione »
Nemmeno il tempo di godersi l'anteprima alla 53esima edizione del Giffoni Film Festival che per Noi anni luce è subito giunto il momento dell'uscita nelle sale, con Notorious Pictures che ha scelto il 27 luglio 2023 come data per la distribuzione dell'opera prima di Tiziano Russo. Per il regista della quinta stagione di Skam Italia l'esordio nel lungometraggio non poteva che raccontare una storia [...] Vai alla recensione »
Dalle stelle, con la loro colpa di separare anzitempo amanti sfortunati, agli anni luce in cui si misurerà presto la lontananza tra Elsa e Edo - o che ne segneranno, all'opposto, la vastità del legame? Il filone cancer film adolescenziale, esploso come una supernova dopo l'adattamento cinematografico del bestseller Colpa delle stelle di John Green, ha varcato la soglia dei dieci anni di intensivo sfruttamen [...] Vai alla recensione »
"Non esistono storie sbagliate, ma storie raccontate male". Per quei cortocircuiti autoironici che solo il cinema sa regalare, la frase che l'esordiente Tiziano Russo infila nel diario del suo Edo, recensisce anche il film. Dopo i videoclip musicali e la quinta stagione di Skam Italia, il regista salentino al primo lungometraggio scommette sull'usato sicuro: adolescenza, famiglie spaccate, scoperta [...] Vai alla recensione »