L'adolescente Elsa in ospedale scopre la leucemia e l'amore. Ma il teen drama dell'esordiente Russo, tra videoclip e melò non convince, perché non innova un genere già fecondissimo. Anzi, ne fa venire nostalgia
di Davide Maria Zazzini La Rivista del Cinematografo
"Non esistono storie sbagliate, ma storie raccontate male". Per quei cortocircuiti autoironici che solo il cinema sa regalare, la frase che l'esordiente Tiziano Russo infila nel diario del suo Edo, recensisce anche il film.
Dopo i videoclip musicali e la quinta stagione di Skam Italia, il regista salentino al primo lungometraggio scommette sull'usato sicuro: adolescenza, famiglie spaccate, scoperta di sé nella malattia. Insomma, gli ingredienti classici per infarcire un teen melodrama (d'ospedale) familiare e familista, in salsa road movie (da Roma a Santa Marinella, e ritorno). [...]
di Davide Maria Zazzini, articolo completo (5427 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 24 luglio 2023